20 July, 2024
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Percepivano il reddito di cittadinanza senza averne diritto e sono stati denunciati a piede libero dai carabinieri di Decimomannu. Un 22enne cittadino Rom disoccupato, nato a Carbonia e residente a Samassi; un cinquantenne disoccupato nigeriano domiciliato a Decimoputzu; ed un quarantanovenne operaio cagliaritano residente a Decimoputzu, al fine di ottenere il reddito di cittadinanza, hanno fornito false dichiarazioni all’atto della presentazione delle domande, così come accuratamente dettagliato dai militari dell’Arma.

Lunedì 14 marzo, alle 16.30, il Circolo soci Euralcoop, in piazza Marmilla, a Carbonia, ospiterà un incontro con il critico d’arte Daniele Lastretti, organizzato da Unisulky, associazione culturale S’Ischiglia e Università Popolare del Sulcis.

Daniele Lastretti, nato a Cagliari il 3/12/71, si è formato presso il Liceo Artistico di Cagliari e la Facoltà di Lettere Moderne a indirizzo Artistico. Responsabile vendite e battitore d’asta presso la Casa d’aste Castello di Padova. Curatore di mostre, artadvisor ed esperto per la Camera di Commercio di Cagliari.

La simbologia nell’arte è stata utilizzata, fin dai tempi antichi, per comunicare molti messaggi. Pensiamo ad esempio alle pitture rupestri che mettevano in guardia i posteri in merito alle belve feroci. Simboli primitivi che esprimevano paura, stupore e altre emozioni.

Una forma di comunicazione, la simbologia, molto importante e che ha portato alla nascita di correnti artistiche che si sono successivamente espresse per l’appunto attraverso segni e codici, generando una forma d’arte tanto misteriosa quanto affascinante.

Per accedere alla conferenza è obbligatorio esibire il green pass base ed indossare la mascherina, come da normative vigenti.

«La situazione dei parcheggi antistanti la direzione della Asl a Carbonia, è di degrado assoluto: tra tossicodipendenti che assumono le proprie dosi, siringhe abbandonate per strada, fazzoletti insanguinati e spazzatura, siamo di fronte a un vero e proprio scempio.»

A dirlo è Paolo Manca, rappresentante del movimento cittadino Carbonia Avanti, gruppo facente parte della maggioranza nel Consiglio comunale di Carbonia.

«Più volte con i residenti di via Dalmazia ha aggiunge Paolo Manca -, abbiamo denunciato questa situazione. Ma ancora oggi, questo pezzo di territorio comunale è abbandonato a se stesso. Chiediamo immediatamente un intervento delle istituzioni perché qui non si tratta più solo di una questione di decoro urbano conclude il dirigente di Carbonia Avanti -, quanto invece di sicurezza per tutti coloro che ci vivono o semplicemente ci transitano per accedere a qualche ufficio.»

Domani, sabato 11 marzo, alle ore 17.00, nell’Aula consiliare del comune di Buggerru verrà proiettato il docufilm Le Spose del Grand Hornu, di Paolo Carboni e Carmìna Conte, dedicato alla vicenda dell’emigrazione mineraria dal Sulcis Iglesiente e dalla Sardegna verso le miniere del Belgio negli anni ’50 del secolo scorso. In allegato la locandina, in cui compare ancora la vecchia location dell’ex Centrale, in cui non è stato possibile effettuare la proiezione per sopraggiunte difficoltà.

L’iniziativa è promossa dal comune di Buggerru con il patrocinio della Commissione Regionale Pari opportunità della Regione Sardegna.
Il programma prevede alle ore 17.00 i saluti e l’apertura dei lavori di Simona Spada, assessora della Cultura, Spettacoli ed Eventi e Pari opportunità del comune di Buggerru;  seguirà la presentazione di Maristella Casula, Commissaria per le Pari opportunità Regione Sardegna; alle 17,15 è prevista le proiezione del docufilm Le Spose del Grand Hornu; alle 18.00 gli interventi degli autori Paolo Carboni, regista e Carmìna Conte, giornalista.
Le Spose del Grand Hornu racconta la vicenda drammatica dell’emigrazione mineraria nel Belgio, nell’area mineraria della Vallonia e del centro direzionale delle miniere del Grand Hornu, attraverso lo sguardo delle donne, spose, fidanzate, giovani mamme, che seguirono i loro uomini attirati dal miraggio di un vita e di un destino migliore, ma che trovarono condizioni di vita e di lavoro ben diverse da quelle promesse dalla propaganda governativa dell’epoca, con gravi e inimmaginabili sofferenze e sacrifici e il dramma dello sradicamento. Al racconto delle donne emigrate fa eco quello delle donne rimaste nel bacino carbonifero del Sulcis Iglesiente, che patirono altrettante sofferenze, ma con il conforto di essere rimaste nella propria terra, accanto ai propri cari.

Sono 1.696 i nuovi positivi al Covid-19 accertati in Sardegna su 10.195 tamponi eseguiti, 289 diagnosticati da molecolare, 1.407 da antigenico.

E’ rimasto invariato il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 18; i pazienti ricoverati in area medica sono 308 (-5).

Sono 23.328 le persone in isolamento domiciliare (+8).

Sono stati registrati 5 decessi: una donna di 71 anni e un uomo di 77, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; una donna ed un uomo di 90 anni, residenti nella provincia del Sud Sardegna e un uomo di 100 anni residente nella provincia di Sassari.

«Secondo quanto appreso in queste ore, la Corte Costituzionale ci ha dato ragione e finalmente potremo procedere a ripristinare i fondamentali presidi di rappresentanza territoriale democratica, nonché di erogazione di fondamentali servizi, costituiti dalle province.»

Lo dice Fabio Usai, consigliere regionale del Partito Sardo d’Azione.

«Un obiettivo che ci eravamo prefissati in campagna elettorale e che ha caratterizzato la nostra azione politica in questi anni – aggiunge Fabio Usaiper invertire la tendenza alla recessione economica e sociale di territori come il Sulcis Iglesiente, che da quando fu cancellata la Provincia hanno perso man mano rappresentatività politico-istituzionale, importanti servizi e la capacità di pianificare efficacemente i processi economico-sociali su scala territoriale, con l’inesorabile effetto di impoverirsi e spopolarsi.»

«Adesso non bisogna più perder tempo, ma dare il via ai commissariamento degli enti per lo scorporo e la loro ricostituzione nelle nuove forme – conclude Fabio Usai -, affinché finalmente si possa restituire piena rappresentatività ai territori e lavorare al loro rilancio economico-sociale.»

La Giunta comunale di Sant’Antioco ha approvato il progetto esecutivo con relativa indizione della gara d’appalto per l’affidamento dei lavori di messa in sicurezza e miglioramento della strada comunale “Su Pranu”, arteria di penetrazione agraria particolarmente battuta. L’investimento è di circa 280mila euro e la volontà dell’Amministrazione comunale è procedere con il ripristino di alcuni tratti di strada mediante la sistemazione di attraversamenti, pulizie e definizione delle cunette, implementazione segnaletica e barriere di protezione. In sostanza, l’obiettivo è porre fine ai disagi che da tempo immemore sono costretti a vivere coloro che la percorrono anche quotidianamente, soprattutto in occasione di piogge abbondanti.

«Avevamo assunto quest’impegno da tempocommenta il sindaco Ignazio Loccie siamo felici di mandare in appalto il cantiere, che realizzerà solo una prima parte (ancorché decisiva in ordine alla risoluzione di certe problematiche strutturali) di un programma di riqualificazione dell’arteria che è ben più ampio. Andiamo avanti per step, e annoveriamo quest’opera tra le molteplici realizzate o avviate in questi anni.»

«Il tratto interessato dal progetto parte da via Bolzano sino al Rio S’Arriaxiu e si estende per circa 850 metriaggiunge l’assessore dei Lavori pubblici e dell’Urbanistica Francesco Garau -. Le lavorazioni che verranno eseguite sono molteplici e, in generale, le parole d’ordine sono regimentazione delle acque meteoriche e sicurezza. A queste operazioni si aggiunge anche la predisposizione dell’impianto di illuminazione, che naturalmente verrà messo in opera in un secondo momento. Ci concentreremo con maggiore decisione, dunque, nella creazione di banchine, nell’apposizione di nuove barriere stradali e nell’implementazione della segnaletica. Va precisato, dunque, che ora è determinante porre fine agli allagamenti che da troppi anni si verificano in quel tratto di strada. Siamo sicuri che grazie a questo progetto risolveremo definitivamente il problema.»

E’ in diminuzione, da 62 a 51, il numero dei positivi al Covid-19 tra i residenti nel comune di Portoscuso. Lo ha comunicato il sindaco Giorgio Alimonda.

Il primo cittadino ricorda che giovedì 17 marzo si terrà a Portoscuso una quinta giornata vaccinale, dalle ore 9.00 alle ore 13,00, e si valuterà in base all’afflusso, l’eventuale prolungamento dell’orario.

Il Carbonia di David Suazo non è riuscito a centrare il secondo successo consecutivo in tre giorni, nel recupero della 16esima giornata del girone G del campionato di serie D, con l’Aprilia, che avrebbe avuto un’importanza fondamentale nella corsa verso i play out salvezza.

Il tecnico biancoblù ha confermato l’undici iniziale che aveva affrontato il Lanusei e la squadra ha disputato un buon primo tempo, giocato contro vento e concluso senza goal.

La prima occasione l’ha costruita il Carbonia al 5′ con un colpo di testa di Federico Bellu, sul quale ha provato a inserirsi Alessandro Aloia, smanioso di mettersi in mostra davanti al padre Claudio, ex centravanti biancoblù di metà anni ’80, arrivato per l’occasione da Olbia. Nuova opportunità per il Carbonia al 16′ con un colpo di testa di Joaquin Suhs su assist di capitan Nicola Serra.

Al 19′ improvvisa fiammata dell’Aprilia, a centimetri dal goal del vantaggio con una gran conclusione di Giovanni Bernardini e pallone sulla traversa.

Nel finale del tempo un’occasione per parte: al 40′ ci ha provato il Carbonia con Alessandro Aloia, imbeccato da Alessio Murgia, autore di una progressione che ha creato scompiglio nella difesa ospite; al 44′ per l’Aprilia, con una nuova conclusione di Giovanni Bernardini finita sull’esterno della rete.

Nella ripresa ha cercato di sfruttare il vento a favore ed all’8′ ha avuto una grande occasione per sbloccare il risultato con Cristian Padurariu, che non ha trovato la deviazione vincente contrariamente a quanto gli era accaduto domenica scorsa. L’Aprilia ha risposto con una conclusione di testa che ha esaltato i riflessi di Adam Idriss, autore di una deviazione spettacolare oltre la traversa.

Nuova occasione per la squadra laziale al 62′ con Flavio Santarelli, neutralizzata da Adam Idrissi.

La partita sembrava incanalata sul risultato di parità quando, improvviso, è arrivato l’episodio che ha rotto l’equilibrio e l’ha decisa. Al 78′, su un’incursione in area mineraria, Moussadja Njambe ha preso il tempo ad Andrea Mastino che per evitare la sua conclusione lo ha contrastato con decisione, provocando l’intervento del direttore di gara che ha decretato il calcio di rigore. Inutili le proteste dei calciatori del Carbonia. Sul dischetto si è portato lo stesso Moussadja Njambe che ha spiazzato Adam Idrissi, portando in vantaggio l’Aprilia.

Il Carbonia ha accusato il colpo ed all’85’ c’è voluto un altro straordinario intervento di Adam Idrissi per evitare il raddoppio dell’Aprilia, su una conclusione dello scatenato Moussadja Njambe.

Al triplice fischio finale del direttore di gara, l’Aprilia ha festeggiato una vittoria che la lancia al 7° posto con 37 punti, a 3 punti dalla quota playoff, occupata a quota 40 punti dall’Afragolese. Il Carbonia ha fallito il sorpasso dell’Insieme Formia e l’aggancio al Latte Dolce, resta ultimo ed ora è obbligato a conquistare punti domenica a Cassino e venerdì 18 marzo nell’altro recupero, il derby sul campo del Latte Dolce.

Carbonia: Idrissi, Ganzerli, Serra (dal 72′ Mastino), Suhs, Carboni, Bellu, Isaia, Porru (dall’89’ Curreli), Murgia, Aloia, Padurariu (dal 60′ Gjuci). A disposizione: Bigotti, Adamo, Pitto, Porcheddu, Basciu, Russu. All. David Suazo.

Aprilia: Salvati, Rosania, Succi, Falasca (dall’82’ Vasco), Bernardini, Pezone, Njambe, Ceka (dal 66′ Milani), Santarelli, Mannucci, Talamonti. A disposizione: Zappala, Pollace, Cruz, Battisti, Corelli, Moreschini, Proia. All: Giorgio Galluzzo.

Arbitro: Alessio Marra di Mantova.

Assistenti di linea: Simone Giuseppe Chimento di Saronno e Giuseppe Draghetta di Lecco.

Rete: al 79′ Njambe (A) su calcio di rigore.

Ammoniti: Galluzzo (all. A), Falasca (A), Santarelli (A), Serra (C), Talamonti (A), Carboni (C).

Spettatori: 150.

Enrico Lai, architetto trentatreenne di Iglesias, è il nuovo segretario regionale del Partito della Rifondazione Comunista. E’ stato eletto al termine del IX Congresso regionale svoltosi nei giorni scorsi a Bitti.

Il congresso ha puntato quindi sul rilancio del partito e sul rinnovamento generazionale. Enrico Lai, già segretario cittadino del PRC, da poco più che ventenne ha ricoperto cariche dirigenziali di carattere regionale e successivamente nell’esecutivo del partito stesso. Attualmente è membro del comitato politico nazionale. A margine dell’elezione sono giunti gli auguri di buon lavoro da parte del segretario nazionale, Maurizio Acerbo.

«È stato un congresso particolarmente partecipato ha spiegato Enrico Laicon uno straordinario contributo di idee e temi presentati dagli ospiti, dai delegati e da semplici iscritti. Il lavoro che ci attende in questi mesi è quello della costruzione di un polo di sinistra autonomo dagli schieramenti, con testa e piedi in Sardegna, a partire dalle forze politiche regionali esistenti. Immaginiamo questa costruzione nel rilancio di diverse lotte che spaziano da una legge elettorale proporzionale, ad un piano straordinario per il lavoro che consenta la messa in sicurezza del territorio e la difesa della cosa pubblicaha concluso Enrico Lai -. Siamo una forza politica necessaria e sempre presente fra i cittadini con cui dobbiamo far ripartire un’opposizione forte e decisiva contro la giunta Solinas, che finora annovera solamente il triste primato di moltiplicare le poltrone e di non risolvere i veri problemi di un’intera regione.»