20 July, 2024
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Il consigliere regionale sardista Fabio Usai ha presentato un’interrogazione al presidente della Regione, Christian Solinas, e agli assessori regionali competenti sull’opportunità di rilanciare il progetto Galsi, allo scopo di contribuire in ambito nazionale alla limitazione della dipendenza energetica dalla Russia, tramite la diversificazione delle fonti fossili di approvvigionamento energetico nel nord Africa e, contestualmente, per assicurare alla Sardegna il rifornimento e la distribuzione di gas metano in modalità strutturale e capillare e quindi migliori condizioni di competitività per imprese e famiglie.

«L’inaccettabile invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia scrive Fabio Usai nell’interrogazione -, ha evidenziato in maniera drammatica e strategicamente insostenibile la dipendenza energetica, per quanto riguarda l’approvvigionamento di gas metano, dell’Italia da parte di quest’ultima. Il 40% del totale del gas metano importato in Italia (29 miliardi di metri cubi all’anno) proviene dal territorio russo e la maggior parte dell’energia elettrica prodotta nel nostro Paese deriva da centrali alimentate con questa fonte. Il costo del gas, già prima dell’aggressione militare russa ai danni dell’Ucraina, era soggetto ad insostenibili rincari ma nell’attuale fase, anche a causa delle incertezze nell’approvvigionamento derivanti dal conflitto in atto, dall’inevitabile deterioramento nei rapporti con la Russia in virtù delle durissime sanzioni finanziarie comminate da UE, NATO ed altri Paesi come la Svizzera, è in continua ascesa con gravi ripercussioni sull’entità delle bollette elettriche e in generale sui costi per aziende e famiglie nella produzione, vendita e acquisto di beni, a partire da quelli di prima necessità.»

«Sia la Commissione europea che il Governo nazionale aggiunge Fabio Usai -, hanno inaugurato una nuova dottrina in campo energetico allo scopo di eliminare ogni possibile dipendenza dalla Russia, avviando iniziative legislative per incentivare il potenziamento delle infrastrutture di approvvigionamento energetico continentali e nazionali – ad esempio con l’estrazione di maggiori quantità di gas nel mar adriatico, nonché per la diversificazione delle fonti di approvvigionamento energetico da fonti fossili da Paesi terzi, tra cui gli Stati Uniti, il Qatar e l’Algeria. Ancora oggi, la Sardegna è l’unica regione italiana impossibilitata, per l’assenza di infrastrutture finalizzate al suo trasporto e alla capillare distribuzione, a utilizzare il gas metano e in conseguenza di ciò ha subito nel tempo gravi diseconomie e deleterie conseguenze economiche per famiglie e imprese. Proprio in queste settimane si attende la promulgazione del Dpcm che dovrebbe dare il via libera all’installazione di due FSRU nei porti di Porto Torres e Portovesme, con la totale contrarietà delle rispettive Amministrazioni comunali locali e delle associazioni ambientaliste. Ma nessuna infrastruttura stabile di distribuzione del gas, ossia dorsale di trasporto, è stata prevista verso e in prossimità di tutti gli altri centri dell’isola, con tutto ciò che questo potrà comportare in termini di impatto ambientale (il trasporto è previsto su gomma), sicurezza stradale, difficoltà e convenienza nell’approvvigionamento. E con l’entrata in vigore del Dpcm non esiste, per adesso, alcuna certezza sul prezzo finale del gas metano per imprese e famiglie.»

«Ovviamente dall’arrivo del gas metano nell’isola – sottolinea Fabio Usai nell’interrogazione -, dipende anche il futuro di importantissime vertenze industriali quali EurAllumina e, pertanto, è necessario fare tutto il possibile per assicurare un approvvigionamento strutturale dello stesso, conciliando le esigenze del sistema produttivo regionale e delle famiglie con quelle delle comunità locali. Dal 2003 esiste il Galsi, ovvero un progetto per la realizzazione di un gasdotto che dall’Algeria sarebbe in grado di trasportare 10 miliardi di metri cubi annuali di gas metano attraverso la Sardegna e fino alla Toscana. Grazie ad esso si potrebbe ridurre di 1/3 la dipendenza italiana dal gas russo, contribuendo all’abbattimento delle tariffe e permettendo alla nostra isola di poter usufruire di questa importante risorsa per i prossimi decenni: perlomeno fino alla decade 2050-2060, stimata alla COP26 di Glasgow come tappa finale del processo di transizione energetica dalle fonti fossili a quelle rinnovabili nel pianeta.»

«Questo progetto, il cui costo si stima intorno ai 2 miliardi di euro e, dunque, molto meno dell’elettrodotto previsto dal DPCM energia, venne accantonato nel 2014 con motivazioni poco chiare e per nulla condivisibili, ma ancora oggi è provvisto delle autorizzazioni necessarie per la sua realizzazione: pertanto, sarebbe realizzabile nel giro di pochi anni e, comunque, compatibilmente col tempo fissato dal ministro della Transizione ecologica Roberto Cingolani per l’eliminazione della dipendenza energetica dell’Italia da parte della Russia. Col metano strutturalmente ed equamente distribuito nell’isola, il settore industriale sardo, dal metallurgico, al manifatturiero, all’agroindustriale, nonché lo stesso settore dei servizi, godrebbero in prospettiva, una volta stabilizzati i prezzi, di un riequilibrio sostanziale dei fattori di competitività. Pertanto chiede Fabio Usai al presidente della Regione ed alla Giunta -, si rimoduli la strategia energetica regionale e si intervenga presso il Governo nazionale per perorare il rilancio del progetto Galsi, quale opera di rilevanza strategica per la riduzione della dipendenza energetica dell’Italia dalla Russia, nonché per assicurare l’approvvigionamento e la distribuzione equa e capillare di gas metano alla Sardegna e così colmare strutturalmente uno dei suoi più gravi deficit, in campo energetico, rispetto alla penisola.»

 

Sono 1.801 i nuovi casi positivi al Covid-19 accertati in Sardegna su 11.051 tamponi eseguiti, 374 diagnosticati da molecolare, 1.427 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 18 (+1).

I pazienti ricoverati in area medica sono 313 (-5).

Sono 23.320 le persone in isolamento domiciliare (-168).

Si registrano 2 decessi: 1 uomo di 63 anni, residente nella provincia di Oristano, e 1 uomo di 94 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari.

Sabato 12 marzo, dalle ore 11.00 alle ore 13.00, sarà possibile vaccinarsi all’hub della Miniera di Serbariu, a Carbonia, con il nuovo vaccino anti-Covid ‘Nuvaxovid’, prodotto dall’azienda statunitense Novavax. 

Per motivi dovuti al confezionamento delle fiale si concentrerà sempre di sabato, in una fascia oraria precisa, la somministrazione di questo nuovo vaccino.

Il Nuvaxovid è riservato a chi si vaccina per la prima volta oppure per la seconda dose, a condizione che anche la prima sia stata effettuata con lo stesso tipo di vaccino. 

Per ora è indicato per la popolazione adulta, dai 18 anni in su, che ne faccia espressamente richiesta.

Il vaccino della Novavax non contiene molecole di RNA messaggero come gli altri già conosciuti, ma aggregati di proteine molto simili alla nota proteina Spike.

Si può accedere all’hub anche senza prenotazione e si ricorda che nel mese di marzo il centro vaccinale è aperto tutti i sabati (orario 9.00-13.00) e tutti i giovedì (orario 15.00-18.00).

McDonald’s è alla costante ricerca di Addetti alla Ristorazione da assumere nei ristoranti presenti sul territorio nazionaleIl Crew di Cucina dovrà preparare prodotti dalla qualità eccellente, collaborare con i colleghi per gestire al meglio le richieste dei clienti, con la possibilità di conoscere tutti gli elementi della gestione di una cucina professionale e di un’attività di ristorazione; il Crew di Sala dovrà accogliere e supportare i clienti nella scelta dei diversi menù e si impegnerà affinchè possano vivere un’esperienza piacevole all’interno dei ristoranti. I requisiti che devono possedere sono: diploma, conoscenza di un’altra lingua oltre l’italiano, flessibilità, disponibilità a lavorare part-time, ottime doti relazionali ed orientamento al teamworking.

Altre figure ricercate riguardano Contabili, ottima capacità di sintesi ed analisi dei dati, buone capacità relazionali e di organizzazione del lavoro (dare le priorità, gestire lo stress), i quali dovranno protocollare ed archiviare documenti fiscali, contabilizzare fatture fornitori, modificare life per cambio durata ammortamento, rispondere ai fornitori per eventuali chiarimenti su pagamenti o similari; Restaurant Manager, con diploma, disponibilità a lavorare su turni, proattività, buone capacità organizzative, attitudine a lavorare in gruppo, buona propensione ai rapporti interpersonali e alla vendita e predisposizione alla leadership, che dovranno svolgere le procedure operative del ristorante, supervisionare e coordinare tutte le postazioni, gestire l’organizzazione del ristorante e delle squadre durante le fasce orarie della giornata, verificare che durante il turno siano mantenuti gli standard critici per tempi di tenuta del prodotto, velocità e qualità del servizio, igiene e sicurezza del cibo e organizzare la formazione dei nuovi collaboratori.

Per verificare le figure ricercate… 

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://diariolavoro.com/mcdonalds_1.html .

Dal 2 al 5 giugno il “Girotonno”, ritornerà in presenza, a Carloforte, per la sua diciottesima edizione. 

«Il Girotonno finalmente torna dal vivospiega Salvatore Puggioni, sindaco di Carloforte a seguito dello stop causato dalla pandemia. Nel 2021 non abbiamo potuto organizzare in presenza, ma attraverso una formula speciale, che ha coinvolto i ristoratori e operatori economici e culturali locali, la manifestazione ha ottenuto (grazie al sostegno e contributo del Flag Sardegna Sud Occidentale) la certificazione internazionale ISO 20121 di evento sostenibile, e ciò in virtù del fatto che già dalle precedenti edizioni si sono attuate politiche di sostenibilità che porteremo avanti per dare ancora più valore al Girotonno. Ora stiamo lavorando affinché si possa tornare ad organizzare la rassegna di una volta con il coinvolgimento delle squadre di chef internazionali che negli anni hanno dato lustro e valore alla manifestazione. Siamo fiduciosiconclude il sindaco di Carlofortedi poter accogliere nuovamente turisti e visitatori nella nostra isola nel rispetto di tutte le precauzioni anti Covid.»

Anche quest’anno la rassegna sarà organizzata con il sostegno di Tonnare Piam, società che gestisce la tonnara di Carloforte. Momento centrale sarà sempre la gara gastronomica internazionale, l’International Tuna Competition, alla quale parteciperanno chef provenienti da diversi Paesi che prepareranno ricette a base di tonno cotto e crudo. A giudicare i piatti ci sarà una giuria tecnica, formata da giornalisti, esperti ed opinion leader che sarà presieduta da Paolo Marchi, ideatore di Identità golose, il pri-mo congresso italiano di cucina, ma anche una giuria popolare, composta dai visitatori della manifestazione che attribuirà un premio dedicato.

Il programma della rassegna darà spazio anche ai live cooking che valorizzeranno tutte le ricette a base di tonno, interpretate da chef italiani, coordinati e selezionati dallo chef carlofortino Luigi Pomata. A condurre tutti gli appuntamenti sul palco sarà Federico Quaranta, conduttore Rai e voce della trasmissione radiofonica Decanter. Torna anche l’Expo village, il villaggio espositivo che offre ai visitatori la possibilità di fare shopping, ogni giorno fino a mezzanotte, tra le specialità agroalimentari locali e i prodotti dell’artigianato sardo. Al Tuna village, il villaggio gastronomico della manifestazione, invece, il tonno è il protagonista: sulla banchina Mamma Mahon ogni giorno degustazioni di specialità a base del grande corridore dei mari. 

Il gruppo folkloristico Sa Turri di Portoscuso quest’anno festeggia i 50 anni di attività.

Nato tra le fila della Pro Loco Portoscuso, già nel 1969 un gruppo di volenterose ragazze vestiva l’abito tradizionale per accogliere cittadini e turisti durante la prima edizione della Sagra del Tonno. Negli anni successivi, le iniziative di carattere folklorico-tradizionale piacquero davvero tanto alla cittadinanza portoscusese tanto che ci si organizzò per recuperare, grazie a vecchie fotografie e cartoline d’epoca, anche l’abito tradizionale maschile di modo da poter prender parte alle grandi manifestazioni religiose e popolari che, in quegli anni, rifiorivano nella Sardegna del Dopoguerra. Per la prima volta, nel 1972, il costituendo gruppo folkloristico poteva utilizzare entrambi gli abiti tradizionali maschili e femminili. Collaudata la sua esperienza, nel 1975-76, si iscrive all’albo ufficiale dell’Ente provinciale per il turismo di Cagliari come “Gruppo Folk Pro Loco Portoscuso” sotto la prima presidenza del compianto Ennio Loddo. Negli anni ’90, con la presidente Mariangela Loddo, prenderà il nome di “Sa Turri” in onore al simbolo del paese: la Torre Spagnola.

La presidente Sara Fadda ha detto: «Siamo molto orgogliosi che il Gruppo Folk Sa Turri abbia raggiunto questo traguardo. Molti di noi non erano nemmeno nati quando i primi portoscusesi costruivano questa associazione ancora oggi attivissima e presente nel territorio».

Il vice presidente Luca Biggio ha detto: «Per l’anno in corso, abbiamo programmato davvero tante iniziative rivolte alla nostra comunità e non solo… senza rivelare troppi particolari, la prima di queste sarà certamente la presentazione del volume dedicato a questi 50 anni di Gruppo Folk Sa Turri grazie soprattutto agli studi e ricerche d’archivio che ci permettono di ricostruire l’attività di questi 50 anni con non poche sorprese e curiosità. Siamo sicuri che tutta la comunità di Portoscuso vorrà partecipare con grande spirito di curiosità e conoscenza agli eventi che proporremo quest’anno».

Alberto Cacciarru, consigliere comunale di minoranza a Iglesias, è stato eletto segretario di Azione del Sulcis Iglesiente.

«Azione è un partito liberale, socialista e riformista, che, pur se nel Sulcis Iglesiente è nato solo da poco tempo, si propone da subito contro il modo di fare politica demagogico e irresponsabile dice il neo segretario -. Abbiamo tante idee, crediamo di avere le giuste competenze e seri progetti per il rilancio della nostra terra, ormai da troppo tempo in mano, soprattutto, a tanta incompetenza. Su tutte le idee, in primis quella sul tema della Sanità, sul Lavoro, con un occhio di riguardo al Piano energetico, sullo Sviluppo green delle imprese, sull’Ambiente, sull’Insularità, sulla Cultura ed il Turismo vero. Vogliamo sul serio ridare fiducia e dignità a questo paese.»

«A livello locale, come consigliere comunale della mia città, Iglesias, e come neoeletto segretario provinciale di Azione del Sulcis Iglesienteaggiunge Alberto Cacciarru -, ritengo opportuno continuare a lavorare per ritrovare la via dello sviluppo e del benessere della nostra comunità, con una maggiore attenzione rivolta sempre ai più deboli e a chi subisce soprusi e quotidiane ingiustizie, nonché al rispetto del nostro ambiente. Puntiamo sempre a realizzare progetti che mirano al bene della collettività senza pregiudizi nei confronti di nessuno, anche perché non siamo autosufficienti e sappiamo di dover collaborare con altre forze politiche, ma non con tutte. Non possiamo condividere i nostri intenti con i sovranisti e populisti, che sono pronti a tutto pur di prendere voti, ma non hanno idea di cosa fare quando si tratta di amministrare il Paese. Occorre uno sforzo politico comune, pragmatico e non ideologico per riuscire a uscire dalla crisi perenne che colpisce il Sulcis Iglesiente.»

«Nei prossimi mesi, insieme al coordinatore cittadino Lorenzo Perra e al responsabile della comunicazione Paolo Aureli, e a tutti gli iscritti ad Azioneconclude Alberto Cacciarru -, discuteremo di alleanze, in vista delle elezioni comunali in città del 2023, ma ora la priorità del nostro lavoro è costruire un’alleanza con il più grande partito del Paese: il 50% di italiani che non va più a votare.»

«Abbiamo approfondito, in particolare, alcuni temi riguardanti le azioni intraprese dalla Regione Sardegna per garantire l’autoproduzione energetica, come la realizzazione, in aree industriali dismesse, di siti di produzione di idrogeno verde (prodotto con fonti energetiche rinnovabili), la costituzione di comunità energetiche e le configurazioni di autoconsumo collettivo nel territorio regionale.»

Lo ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Anita Pili, questa mattina, al termine dell’incontro (in videoconferenza) con il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.

«Dobbiamo accelerare il processo verso modelli di produzione e consumo sostenibili con l’obiettivo dell’autonomia energetica – ha spiegato l’assessore Anita Pili. Per quanto riguarda le modalità attuative dei due interventi, finanziati coi fondi del ‘Piano nazionale di ripresa e resilienza’, ho evidenziato alcuni punti critici: l’assistenza tecnica e la possibilità di rendicontare alcune spese; la cumulabilità con altri programmi e risorse regionali; le conseguenze dell’inadempienza.»

«La Regione Sardegna rivendica un ruolo da protagonista nella transizione energetica ed è urgente arrivare ad una configurazione chiara e funzionale alle esigenze della nostra comunità regionale ha aggiunto l’assessore regionale dell’Industria -. Quindi, ho fatto presente al Ministro che, nonostante la sua disponibilità, non siamo soddisfatti dei risultati nella stesura del Dpcm energia per la Sardegna. E’ necessario apportare alcune modifiche, soprattutto in tema di perequazione tariffaria del metano, che spacca l’Isola in due zone, creando una Sardegna a due velocità: una con una tariffazione agevolata e l’altra dove, invece, saranno in vigore le regole del libero mercato con pesanti penalizzazioni per quel territorio. La modifica consentirebbe anche di non perdere gli oltre 100 milioni di euro di investimento già in essere ed in fase di attuazione. Perciò, anche in ragione della specialità della nostra Regione, è fondamentale, nell’ottica della più leale collaborazione tra istituzioni, richiedere l’intesa sulla versione finale del Decreto.»

«Infine, ho evidenziato la necessità di rafforzare le azioni che possano garantire il raggiungimento dell’autonomia energetica e rimarcato quanto sia importante affrontare il ‘caro energia’, che rischia di mettere in ginocchio le imprese sarde e di rendere difficile la vita quotidiana delle famiglie. Non è assolutamente sufficiente un provvedimento tampone, ma servono misure di sistema e interventi duraturi che rendano accessibili le tariffe, affinché non incidano ulteriormente su una pesante situazione socioeconomica, già fortemente penalizzata dall’emergenza Internazionale oltre che da quella pandemica», ha concluso l’assessore regionale dell’Industria.

Sono 1.632 i nuovi positivi al Covid-19 accertati in Sardegna su 10.120 tamponi eseguiti, 265 diagnosticati da molecolare, 1.367 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 17 (-3).

I pazienti ricoverati in area medica sono 318 (-5).

Sono 23.488 le persone in isolamento domiciliare (-595).

Si registrano 5 decessi: una donna di 88 anni ed un uomo di 37, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari; due donne di 64 e 76 anni, residenti nella provincia del Sud Sardegna e un uomo di 85 anni, residente nella provincia di Sassari.

Alle 15.00, allo stadio Comunale “Carlo Zoboli”, il Carbionia di David Suazo affronta l’Aprilia, nel recupero della sedicesima giornata di andata del girone G del campionato di serie D (dirige Alessio Marra di Mantova). A distanza di tre giorni dal vittorioso derby con il Lanusei, la squadra biancoblù insegue una nuova vittoria per alimentare ulteriormente la precaria classifica e le speranze di salvezza.

L’altro recupero del Carbonia, quello di Sassari con il Latte Dolce, valido per la prima giornata del girone di ritorno, si giocherà venerdì 18 marzo, alle 15.00, e non più mercoledì 16 marzo.