21 December, 2024
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Dopo la bella prestazione di Budoni, non premiata dal risultato, questo pomeriggio l’Iglesias era attesa all’esame Taloro Gavoi, contro una delle squadre più attrezzate del girone, reduce dal pareggio raggiunto in extremis contro il Carbonia. Le due squadre si sono presentate prive di alcuni titolari decise a superarsi. In avvio, dopo soli 2 minuti, Mario Fadda ha dovuto sostituire Simone Sau, infortunatosi in un fortuito scontro di gioco, con Gian Marco Trogu e l’avvio è stato equilibrato, privo di particolari emozioni, ma è stato il Taloro a mostrare maggiore serenità nella costruzione del gioco. Il momento particolarmente difficile, evidentemente, non consente alla squadra di Andrea Marongiu di esprimere il meglio di sé ed alla prima distrazione difensiva, al 37′, è arrivato il goal del Taloro, autore il centravanti Pier Paolo Falchi.

Il goal subito ha accresciuto i timori dell’Iglesias che ha faticato a costruire una reazione efficace e le due squadre sono andate al riposo con il Taloro avanti di un goal.

In avvio di ripresa Andrea Marongiu ha presentato Alessandro Luciano al posto di Mattia Mura ed Edoardo Piras per Francesco Doneddu, ma la qualità del gioco non è migliorata. La partita è diventata anche nervosa, sono fioccate le ammonizioni per i calciatori del Taloro e per i due allenatori (forse con eccessiva severità da parte del direttore di gara) e l’Iglesias è andata vicina al goal del pareggio solo in un’occasione, su un’incursione sulla fascia destra di Daniele Bratzu, culminata con un pallone invitante in area, mancato d’un soffio da Michele Suella, in scivolata, a pochi passi dalla linea di porta.

Andrea Marongiu ha effettuato gli altri tre cambi a sua disposizione, inserendo Angelo Marci per Stanislao Lepore, Federico Sirigu per Herman Kouadio e Nicola Cubadda per Daniele Bratzu. Mario Fadda, prima e dopo la sua espulsione, ha inserito Gabriel Soro per Nicolas Musso, Giuseppe Pittalis per Giovanni Luppu, Alessandro Pusceddu per Antonio Fadda e Stefano Lapia per Andrea Delussu.

Nel finale, al 5′ di recupero, l’arbitro ha espulso Gioele Zedda, autore di un intervento scomposto quanto inutile, a partita ormai decisa, che gli costerà la squalifica.

Iglesias: Toro, Zedda, Mura (dal 46’ Luciano), Lepore (dal 72′ Marci), Porcu, Todde, Doneddu (dal 46’ Piras), Kouadio (dal 78’ Sirigu), Suella, Bratzu (dall’81’ Cubadda), Fanni. A disposizione: Bigotti, Filippi, L. Fadda, Figos. All. Andrea Marongiu.

Taloro Gavoi: Fadda Massimo, Dettori, Luppu (dall’81’ Pittalis), Secchi, Sau (dal 3’ Trogu), Castro, Fadda Antonio (dall’83’ Pusceddu), Fois, Falchi, Delussu (dal 92’ Lapia), Musso (dal 55’ Soro). A disposizione: Mozzo, Sanna, Cammarota, Mele. All. Mario Fadda.

Arbitro: Samuele Giudice di Sassari.

Assistenti di linea: Giacomo Sanna di Cagliari ed Andrea Porcu di Oristano.

Rete: 37’ Falchi.

Note: ammoniti Secchi, Mario Fadda (all. Taloro), Marongiu (all. Iglesias), Castro, Fois. Espulsi: Mario Fadda all. Taloro (2ª ammonizione), Zedda (I).

 

 

Il Cortoghiana è tornato! Dopo l’Orrolese, la squadra di Fabio Piras ha battuto un’altra grande in trasferta, il Castiadas, con un goal di Christian Muscas, in uno dei due anticipi della settima giornata del girone A del campionato di Promozione regionale.

L’avvio di stagione non era stato pari alle attese, con un solo punto in cinque giornate, ma in casa Cortoghiana nessuno ha fatto drammi, la squadra ha continuato a lavorare con il massimo impegno, nella convinzione che i risultati non avrebbero tardato ad arrivare. E così è stato!

Domenica scorsa la prima vittoria, contro l’Orrolese, 2 a 1, con i goal di Enrico Ardau a metà del primo tempo e Christian Muscas a metà ripresa. Il goal dell’Orrolese è arrivato al quinto minuto di recupero.

Oggi, a Castiadas, contro la squadra di Christian Dessì, il bis, con un altro goal di Christian Muscas, arrivato a metà ripresa.

Il Cortoghiana, con le vittorie ha ritrovato la piena fiducia nei propri mezzi ed ora attende, senza paura, la visita della corazzata Guspini, nelle cui file giocano alcuni dei protagonisti della straordinaria cavalcata del Carbonia nella stagione di Eccellenza 2019/2020, culminata con la promozione in serie D e la conquista della Coppa Italia.

Nel secondo anticipo della settima giornata, la capolista Villasimius ha espugnato il campo del La Palma Monte Urpinu, con il largo punteggio di 5 a 1.

 

Il Carbonia non ha sfruttato il turno casalingo per centrare la quinta vittoria stagionale, la terza casalinga, che avrebbe portato in dote tre punti importantissimi per salire verso posizioni di classifica più distanti dalla “zona calda”. Con l’Arbus di Lello Floris, una delle squadre più giovani, è finita 1 a 1, con i goal maturati a cavallo tra il recupero del primo tempo e l’avvio della ripresa.
Diego Mingioni ha dovuto fare a meno degli infortunati Jesus Prieto e Mattia Pitzalis (in panchina ma inutilizzabile) inizialmente ha tenuto in panchina Fabio Mastino e Federico Cappelli. Indisponibile anche Emmanuel Pintus, squalificato per due giornate.
Lello Floris ha dovuto fare i conti con alcuni infortuni e le squalifiche di Leonel Maximili Manfredi e Lorenzo Atzori.
E’ stato l’Arbus a sbloccare il risultato al 46′ della prima frazione di gioco, con Tomas Gaita, pronto ad approfittare di un’indecisione in fase di disimpegno tra il portiere Adam Idrissi ed il centrale difensivo Ayrton Hundt, e a realizzare il goal del vantaggio con un beffardo pallonetto di testa. Lo svantaggio a metà gara è giunto a sorpresa e sicuramente immeritato per il Carbonia, che pur non brillando aveva cercato di fare la partita ed al 15′ era andato vicinissimo al vantaggio, con Gabriele Dore, la cui conclusione è stata deviata dall’attento portiere ospite sul palo, con il pallone che è tornato in campo ed ha consentito alla difesa di disimpegnarsi con successo. E alla mezz’ora ci aveva provato Andrea Porcheddu, su assist di Rafael Monteiro, con conclusione imprecisa.
Diego Mingioni in avvio di ripresa ha presentato un attaccante in più, Niccolò Agostinelli, al posto di un centrocampista, Nicola Mancini (uno dei tre fuoriquota presentati inizialmente con Nicola Muscas ed Alessio Orrù). Ed il cambio ha pagato subito, perché il Carbonia ha sfiorato subito il goal del pareggio con un pallone che ha attraversato tutta la porta a pochi passi dalla linea bianca ed è terminato fuori, ed al 4′ è stato proprio il 21enne Niccolò Agostinelli a sfruttare una palla vagante in area e a battere imparabilmente il portiere Emiliano Manfredi.
Ritrovata la parità, il Carbonia ha creduto di poter vincere ed ha attaccato con continuità, cogliendo un secondo legno, una traversa con Nicola Muscas, ma in contropiede ha rischiato anche di subire il goal dell’1-2, perché prima Tomas Gaita ha colpito la parte superiore della traversa con un tiro dalla lunga distanza e poi c’è voluta una straordinaria parata di Adam Idrissi per togliere il pallone calciato da Sebastiano Galloni dall’incrocio dei pali e spedirlo in calcio d’angolo. Diego Mingioni ha tentato la carta Fabio Mastino, entrato al 73′ al posto di Gabriele Dore, ma il risultato non è più cambiato: 1 a 1.
Il Carbonia, in attesa delle partite di domani, con il sesto risultato utile consecutivo (2 vittorie con Calangianus e Nuorese; quattro pareggi con Bosa, Budoni, Tavolo ed Arbus) sale al 10° posto con 17 punti, dove trova il Sant’Elena. L’Arbus resta 16°, con 10 punti.
Mercoledì 16 novembre, alle ore 15.00, allo stadio Comunale Carlo Zoboli, arriva la Tharros di Giampaolo Murru, per la partita di andata della semifinale di Coppa Italia. Per l’occasione il costo del biglietto d’ingresso in tribuna è stato dimezzato: 5 euro.
Carbonia: Idrissi, Orrù, Serra, Mastino Andrea, Hundt, Porcheddu, Monteiro, Dore (dal 73′ Mastino Fabio), Porru, Mancini (dal 46′ Agostinelli), Muscas. A disposizione: Kirby, Pitzalis, Deluna, Idili, Sartini, Cappelli, Cocco. All. Diego Mingioni.
Arbus: Manfredi, Ibba, Spinale, Carrascosa, Scanu, Canargiu, Carta, Corda, Galloni, Gaita, Atzori. A dfisposizione: Pilloni, Murtas, Pusceddu, Concas Samuel, Concas Edoardo, Pedoni. All. Lello Floris.
Arbitro: Luca Sanna di Sassari.
Assistenti di linea: Giuseppe Puddu di Oristano e Sergio Fara di Tortolì.
Reti: al 46′ Gaita, al 4′ del secondo tempo Agostinelli.
Nel secondo anticipo della 14ª giornata, il San Teodoro Porto Rotondo ha superato 1 a 0 (goal di Alessio Mulas) la capolista Budoni, alla terza sconfitta stagionale. Il Latte Dolce, domani impegnato a Monastir contro la Kosmoto, ultima in classifica, vincendo tornerebbe a guidare da solo la classifica.
Giampaolo Cirronis

Sono 484 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 2.628 tamponi eseguiti, 37 diagnosticati da molecolare, 447 da antigenico.

E’ rimasto invariato sia il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 6, sia quello dei pazienti ricoverati in area medica, 103.

Sono 7.448 le persone in isolamento domiciliare (-589).

Si registra un decesso nella ASL di Sassari.

Un commosso ricordo del maresciallo Capo della Brigata Sassari, Silvio Olla e delle altre vittime dell’attentato compiuto il 12 novembre del 2003 a Nassiriya è stato formulato, nel 19° anniversario della strage, dal presidente della Regione, Christian Solinas.

«Il nostro giovane conterraneo ha detto il presidente Christian Solinas -, perse la vita in uno degli eventi più tragici che hanno colpito le nostre Forze Armate, nel quale rimasero uccisi 19 italiani. Altri due giovani sardi della Brigata Sassari rimasero feriti.»

«32 anni, originario di Sant’ Antioco, Silvio Olla era un sottufficiale in servizio al 151° Reggimento della Brigata Sassari. Figlio di un maresciallo, fratello di un carrista (Francesco, oggi generale comandante del Comando militare dell’Esercito “Sardegna”, n.d.r.). Non dimentichiamo il suo sacrificioha concluso il presidente Christian Solinas -, così come quello di tanti altri giovani.»

Questo pomeriggio, alle 15.00, sono in programma due anticipi della 14ª giornata del campionato di Eccellenza regionale: Carbonia-Arbus e San Teodoro Porto Rotondo-Budoni.

Il Carbonia torna al Comunale Carlo Zoboli per affrontare l’Arbus (dirige Luca Sanna di Sassari, assistenti di linea Giuseppe Puddu di Oristano e Sergio Fara di Tortolì), reduce dalla bella prestazione di Gavoi, dove solo al 91′ una prodezza su calcio di punizione di Per Paolo Falchi gli ha negato la vittoria. Il pareggio è stato, comunque, il quinto risultato utile consecutivo, dopo le vittorie interne su Calangianus e Nuorese, e i pareggi di Bosa e in casa con la capolista Budoni. Va sottolineato che i tre pareggi, per come si erano sviluppate le partite, sono stati tre mancate vittorie, perché a Bosa il Carbonia si era portato avanti di due goal ed ha subito la rimonta della squadra di casa dopo essere rimasto in dieci uomini per l’espulsione di Ayrton Hundt; e prima in casa con il Budoni sia a Gavoi, dopo essere passato in vantaggio con i goal di Andrea Porcheddu, è stato raggiunto rispettivamente all’87’ ed al 91′. La classifica vede la squadra di Diego Mingioni all’11°posto con 16 punti insieme al Bosa ed una vittoria nell’incontro odierno potrebbe consentirle un grande passo in avanti verso la tranquillità di mezza classifica.

L’Arbus occupa la 16ª posizione con 9 punti, frutto di due vittorie, due pareggi e sette sconfitte nelle dodici partite disputate. Questo pomeriggio non potrà disporre del difensore argentino Leonel Maximili Manfredi e del centrocampista Lorenzo Atzori, squalificati per una giornata dal giudice sportivo.

La capolista Budoni dopo il pareggio di Carbonia e la vittoria di misura sull’Iglesias, gioca il derby di San Teodoro. Dirige Andrea Senes di Cagliari, assistenti di linea Stefano Siddi di Cagliari e Giovanni Meloni di Carbonia.

Le altre sette partite della 14ª giornata si giocano domani pomeriggio, tutte con fischio d’inizio alle ore 15.00.

L’Iglesias ospita il Taloro Gavoi, una delle formazioni più temibili, con una grande esperienza alle spalle nella categoria. Lo scorso anno disputò i play-off promozione, superando in finale l’Ossese e uscendo di scena nel primo turno delle finali nazionali. Oggi in classifica è settima con 19 punti insieme alla Tharros, ma ha un potenziale competitivo, da play-off.

Andrea Marongiu, alla ricerca dei primi punti della sua gestione dopo le sconfitte di Nuoro e Budoni, deve fare a meno di due titolari per squalifica, Gianluigi Illario ed Alessandro Mancusi, fermati per una giornata dal giudice sportivo per recidività in ammonizioni.

Partita molto attesa quella tra Villacidrese ed Ossese, rispettivamente quinta e terza in classifica.

Sugli altri campi, si giocano Ferrini-Calangianus, Ghilarza-Li Punti, Lanusei-Bosa, Kosmoto Monastir-Latte Dolce e Tharros-Nuorese.

 

I vigili del fuoco del Comando di Cagliari intorno alle 20.00 di ieri, dopo la richiesta pervenuta al numero di emergenza 115, sono intervenuti per soccorrere un trentenne che durante un’escursione aveva perso l’orientamento in un’area impervia con una fitta vegetazione della località “Rio San Girolamo” in territorio del comune di Capoterra, e probabilmente anche a causa del buio, non riusciva a trovare il percorso di rientro.

Sono state attivate ed inviate dalla sala operativa del Comando: una squadra ordinaria, il nucleo SAF (Speleo Alpino Fluviale), personale TAS (Topografia Applicata al Soccorso), il nucleo SAPR (Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto) e l’ufficiale di guardia dei vigili del fuoco in qualità di funzionario.
I vigili del fuoco, in contatto telefonico, hanno localizzato, tramite le coordinate GPS dello smartphone, dopo un percorso di circa dieci km nell’area impervia, raggiunto e soccorso il trentenne disperso che, fortunatamente, ha riportato solo lievi escoriazioni.
Sul posto è intervenuto anche il sindaco del comune di Capoterra.
L’intervento, protrattosi per oltre sette ore, è terminato alle 4.00 di stamane.

I rincari energetici, quelli elettrici in particolare, hanno reso sempre insostenibile la capacità produttiva ed occupazionale delle aziende. Questo dato è ancor più grave per le imprese energivore della Sardegna, che devono affrontare costi maggiori rispetto a realtà industriali localizzate nella Penisola, a causa della mancanza del gas e dei costi di trasporto eccessivamente onerosi.

Il Governo ha garantito a tutte le aziende italiane solo 16 milioni di MWh a prezzi calmierati, sufficienti a soddisfare appena il 7% delle richieste. Nonostante per le imprese sarde e siciliane sia previsto un criterio di priorità, la quota definita dall’esecutivo non garantisce un vantaggio effettivo, anche perché il sistema di ripartizione dell’energia su base nazionale non permette di avere assegnazioni per singolo soggetto superiori al 30% dei costi di gestione.

Per aziende a elevata intensità energetica come Portovesme s.r.l i costi dell’energia hanno raggiunto oltre il 70% di quelli totali e le quote che vengono assegnate sono del tutto insufficienti a garantire la sostenibilità dell’attività.

A seguito dell’approvazione del DL Aiuti ter il Governo ha accolto un ordine del giorno che ho presentato con le colleghe ed i colleghi dell’Alleanza Verdi Sinistra. Abbiamo chiesto di modificare i criteri di assegnazione di energia a costo calmierato dando maggiore priorità alle imprese che operano in Sardegna e in Sicilia. 

In un momento così difficile per aziende fondamentali per la nostra isola come la Portovesme srl è importante un intervento del Governo che garantisca agevolazioni che consentano di proseguire l’attività e la continuità occupazionale.

Vigileremo perché mantengano gli impegni.

Francesca Ghirra

Alleanza Verdi Sinistra

La storia che ha preceduto la firma del Piano Sulcis è ampiamente conosciuta, un susseguirsi di vicende che ci ha consegnato il triste primato di provincia più povera d’Italia (allora e forse ancora oggi). Presidente della Regione Sardegna era Ugo Cappellacci e con il Piano voleva «salvaguardare le realtà esistenti e rendere competitivo territorio». Come? Con una commistione di interventi, molti provenienti dal passato, che sin da subito avevano fatto capire che si stava partendo con il piede sbagliato. Insomma un piano senza piano.

Per questo motivo fu duramente criticato dal Governo Monti che invece suggeriva l’indizione di un bando internazionale di idee per il Sulcis, per poi selezionare le migliori per raggiungere il vero obiettivo del Piano di Sviluppo per il Sulcis.

Tra i vari interventi sbandierati in pompa magna c’era il potenziamento delle infrastrutture viarie e portuali, con in testa la riqualificazione del porto di Sant’Antioco quale volano di sviluppo per la nautica d’eccellenza, la cantieristica e la ricettività.

L’invidiabile e strategica posizione al centro del Mediterraneo permette a questo porto di innescare una ripresa socio-economica senza uguali nella storia del nostro territorio. Il settore della nautica è in forte crescita, soprattutto ora che si aggiunge il settore green. Ricordiamo, inoltre, che questo settore lavora e fa lavorare l’indotto 12 mesi l’anno.

Cosa ha fatto il Piano Sulcis dopo 10 anni per viabilità e portualità? Zero riporto zero. Ad oggi ci sono ancora inutilizzati circa 50 milioni di euro recuperati dalla sonora bocciatura del famoso Nuovo Ponte di Sant’Antioco, inventato perché l’attuale stava per crollare (severissime prove di carico, ripetute più volte nel corso degli anni, hanno smentito le voci maligne).

Cosa c’è come progettazione per il porto di Sant’Antioco? Solo una pianificazione studiata 60 anni fa, ovviamente finalizzata al settore industriale e minerario dell’epoca. Nulla che si possa neppure avvicinare alle esigenze attuali. Progetti vecchi, pagati profumatamente con soldi nuovi. Per quanto riguarda la bonifica delle aree ex Sardamag attigue al porto, non si muove uno spillo e la pianificazione urbanistica va contro le aspettative del territorio. Se continua l’attuale indirizzo politico, in queste aree non potranno sorgere la ricettività ed i servizi per il nuovo porto.

L’aspetto positivo di tutta la vicenda è che è ancora tutto risolvibile. Sia chiaro, con la volontà politica di far del bene a questo territorio.

In conclusione, ringrazio di cuore i tre presidenti della Regione Sardegna che di anno in anno si sono fatti scivolare via le redini del Piano Sulcis.

Grazie Presidenti Ugo Cappellacci, Francesco Pigliaru, Christian Solinas e a scendere a tutti i soggetti che, a vario titolo, hanno contribuito a questo clamoroso fallimento tripartisan.

Rolando Marroccu

Portavoce del Comitato Porto Solky – Sant’Antioco