19 November, 2024
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Allo scopo di tutelare l’incolumità delle persone, salvaguardare sia i beni pubblici che le proprietà private, e proteggere gli animali domestici e selvatici, il Sindaco, con ordinanza n. 234 del 23.12.2022, a partire dal 24 dicembre 2022 e fino al 9 gennaio 2023, dispone il divieto di utilizzare botti, petardi ed altri artifici pirotecnici in tutto il territorio comunale, nei luoghi pubblici o aperti al pubblico.
«Una decisione che vuole contribuire alla sicurezza di tutta la comunitàspiega il sindaco Mauro Usai salvaguardando le persone e le proprietà, con un’attenzione particolare per gli animali, che intimoriti dai botti potrebbero subire conseguenze o allontanarsi causando pericolo per loro stessi e per il prossimo.»
L’ordinanza n. 234 è disponibile e consultabile nel sito internet istituzionale del comune di Iglesias, sezione Albo Pretorio online.

La Giunta comunale di Iglesias ha approvato il progetto esecutivo per gli interventi di riqualificazione dell’ex Orfanotrofio Infanzia e Patria, lo storico edificio che sorge in via Cattaneo e da anni, dopo la chiusura, si trova in stato da abbandono.
Al termine della Prima Guerra Mondiale, l’Orfanotrofio era stato istituito per iniziativa di Alice Rosasco e Caterina Saccomanno, mogli di Paolo e Giuseppe Boldetti, attive nell’ambito delle opere sociali e fondatrici dell’Associazione Femminile Infanzia e Patria, nata con il fine di fornire assistenza alle famiglie dei caduti sul lavoro e agli orfani di guerra.
Grazie a numerose donazioni, l’Orfanotrofio nel corso degli anni era cresciuto, ampliando la sua attività e rappresentando un’importante realtà nel tessuto sociale della Città e del territorio, fino alla chiusura nel 1984.
Il complesso dell’ex Orfanotrofio, costituito da un edificio principale, da una struttura più piccola e dal grande parco in cui si trovano gli edifici, in base al progetto di riqualificazione, potrà diventare un centro polifunzionale dedicato alle famiglie, una struttura aperta nella quale realizzare attività di inclusione sociale, di incontro e di svago, con la possibilità di eventi culturali, favorendo l’interazione tra persone di diverse fasce di età, dai più giovani agli anziani.
Dopo aver provveduto alla messa in sicurezza strutturale degli edifici, al rafforzamento delle costruzioni, al rifacimento delle coperture ed alla catalogazione di quanto rimasto integro della pavimentazione originale, si procederà con i veri e propri interventi di riqualificazione, per restituire all’uso comunitario l’ex Orfanotrofio Infanzia e Patria.
Nell’edificio principale, il piano terra sarà dedicato ai bambini di età compresa tra 0 e 10 anni, con nel dettaglio:
– uno spazio dedicato all’accoglienza e all’informazione, grazie a sportelli appositamente dedicati;
– uno spazio ludico-creativo per l’infanzia, con giochi, spazi per la lettura, per l’ascolto e per il disegno;
– una zona per attività laboratoriali ed extra scolastiche, per il sostegno alla didattica grazie all’interazione intergenerazionale tra gli adulti e i più piccoli;
– una zona riposo, per l’allattamento dei neonati e per il relax.
Il piano superiore, collegato al piano terra dalle scale e dall’ascensore sarà utilizzato per le fasce di età dei ragazzi e degli adulti:
– una grande sala sarà destinata ad accogliere una biblioteca, con apparati multimediali e con un’area per la musica dotata di strumenti musicali;
– un’altra zona del piano, pensata per gli adulti e per la terza età, ospiterà una sala lettura, un’emeroteca, giochi da tavolo, computer e strumenti multimediali.
Nel parco dell’ex orfanotrofio, verranno allestite zone di verde pubblico, con specie della flora autoctona, percorsi tematici relativi alla botanica, aree di gioco e zone per il relax e per la socializzazione.
Gli interventi, che mirano a salvaguardare il valore storico della struttura, in accordo con la Soprintendenza, saranno finanziati da fondi regionali, per un importo complessivo di 2.998.600,00 euro.
«Un sogno che si avveraspiega il sindaco Mauro Usaicon la riqualificazione di un edificio storico di Iglesias, e con la creazione di un luogo di incontro per le diverse generazioni e per le famiglie, dove far convivere bambini, ragazzi, adulti e persone della terza età, in un’ottica di inclusione.»

Sono 291 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 1.854 tamponi eseguiti, 29 diagnosticati da molecolare, 262 da antigenico, nessun decesso.

E’ rimasto invariato sia il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 7, sia quello dei pazienti ricoverati in area medica, 122.

Sono 5.900 le persone in isolamento domiciliare (-114).

Può proseguire il progetto di consolidamento, restauro e cura della cosiddetta “Tomba dell’egizio”, unica nel suo genere e rinvenuta nella Necropoli punica di Sant’Antioco nel 2002, ai piedi del Forte Sabaudo: la Regione, infatti, ha concesso un finanziamento di 100 mila euro che consentirà il restauro delle pareti, nonché  la visita immersiva alla Tomba grazie alle nuove tecnologie. Visita immersiva che si accompagnerà a quella esterna garantita al pubblico.

Gli interventi strutturali sulla tomba erano già a carico della Fondazione di Sardegna ma va sottolineato che trattandosi di ritrovamento straordinario (ovvero un ipogeo che rappresenta un unicum nel mondo funerario punico e che tutte le pareti sono dotate di straordinari dipinti), la Regione ha concesso un finanziamento eccezionale di 100mila euro.

«Siamo molto soddisfatticommenta il sindaco Ignazio Locci con queste ulteriori risorse possiamo assicurare un nuovo percorso di lavoro e studio in una tomba che, da ciò che ci è dato sapere, potrà offrire agli studiosi ulteriori elementi di analisi. Ringrazio ancora una volta la Fondazione di Sardegna per il sostegno ai nostri progetti di studio e ricerca all’insegna della cultura, e la Regione per questa nuova opportunità.»

Alcuni cenni sulla tomba e sulla particolarità delle pitture.

La documentazione disponibile consente un preciso inquadramento del contesto, il rilievo antropomorfo è realizzato sulla fronte di un pilastro posto al centro della camera funeraria, provvista, come consuetudine, di un corridoio d’accesso scalinato. L’architettura sepolcrale possiede anche sulla facciata esterna elementi di rilevanza, come la decorazione a cornici rientranti distribuita intorno alla porta d’accesso allo spazio funerario, motivo ampiamente diffuso in ambito fenicio d’Oriente e parallelamente veicolato nell’Occidente mediterraneo.

L’altorilievo presenta volumi maggiormente rigidi e compatti, a tratti geometrici, come le spalle squadrate, il gonnellino rettangolare, il volto subtriangolare e il copricapo rigido. La figura simmetrica e statica è nettamente impreziosita dai dettagli dipinti in rosso e nero, il cui effetto è amplificato dal contrasto cromatico della roccia estremamente chiara, sulla quale i pigmenti di ematite e manganese sono stati applicati senza alcuna sostanza additiva. Con il colore nero si rendono i dettagli dell’acconciatura egizia, della barba e di un oggetto retto dalla mano sinistra ripiegata sul petto, interpretato come piccolo balsamario. L’utilizzo del rosso dal forte valore simbolico e rituale è dominante e coinvolge l’intero spazio funerario.

La finale della Coppa Italia Dilettanti di Eccellenza 2022/2023, tra Carbonia e Budoni, si giocherà sabato 14 gennaio 2023, alle ore 15.00, in una sede ancora da stabilire. In caso di parità al termine dei tempi regolamentari, saranno previsti due tempi supplementari da 15 minuti ciascuno e, in caso di ulteriore parità, i calci di rigore secondo le norme vigenti. La vincitrice della finale, acquisirà il diritto di partecipare alla fase nazionale organizzata dalla Lega Nazionale Dilettanti. Carbonia e Budoni si sono qualificate eliminando in semifinale rispettivamente la Tharros (3 a 3 in casa, 5 a 2 ad Oristano) ed il Latte Dolce (0 a 0 in trasferta e 3 a 1 in casa).

Il Carbonia ritorna a disputare una finale della Coppa Italia di Eccellenza, a distanza di tre anni. L’8 febbraio 2020 conquistò la Coppa superando 1 a 0 l’Atletico Uri con un goal di Giuseppe Meloni (avversario con la maglia del Budoni il 14 gennaio) nella finale disputata sul campo del Centro federale di Sa Rodia, ad Oristano.

Al fine di consentire lo svolgimento della finale della Coppa Italia sabato 14 gennaio, le partite di campionato Carbonia Calcio-Monastir Kosmoto e Pol. Calcio Budoni-FBC Calangianus 1905 in programma il 15.01.2023 per la quinta giornata del girone di ritorno, sono state posticipate a mercoledì 18.01.2023, alle ore 15.00.

Nella foto di copertina, Giuseppe Meloni, autore del goal partita, e il capitano Marcello Angheleddu sollevano la Coppa.

Ferrini-Carbonia, partita valida come anticipo della seconda giornata di ritorno del campionato di Eccellenza regionale, si gioca domani pomeriggio, con inizio alle 15.30. Dirige Samuele Giudice di Sassari, assistenti di linea Michele Acciaro e Luca Nuvoli di Alghero.

Il Carbonia si presenta a questa trasferta reduce da 12 risultati consecutivi, al quinto posto in compagnia del San Teodoro Porto Rotondo con 33 punti; la Ferrini è in ripresa dopo aver attraversato un periodo di crisi, con 25 punti occupa il decimo posto in classifica.

Ricordiamo che all’andata, a Carbonia, si impose la Ferrini con merito per 2 a 0. Al termine di quella partita la Ferrini era al comando della classifica a punteggio pieno con 6 punti, insieme a Budoni, Villacidrese e Lanusei, 5 goal realizzati (3 all’Arbus e 2 al Carbonia) e nessuno subito; il Carbonia era in coda alla classifica ancora a zero sia di punti sia di goal realizzati con 4 subiti (2 a Lanusei e 2 in casa con la Ferrini). Da allora il Carbonia di Diego Mingioni ha conquistato 33 punti, 9 vittorie, 6 pareggi e 2 sconfitte, 27 goal realizzati e 13 subiti, l’ultima sconfitta risale al 25 settembre, 1 a 0 ad Ossi.

Nella foto di copertina, Sebastiano Pinna, allenatore della Ferrini.

Arborea, Verde Isola, Fonni e Usinese, sono le semifinaliste della Coppa Italia di Promozione regionale di calcio.

L’Arborea ha eliminato l’Abbasanta ai calci di rigore, dopo che i 90 regolamentari si sono conclusi con l’identico punteggio, 2 a 2, della gara di andata.

La Verde Isola, ha avuto la meglio sul Cus Cagliari, battuto all’andata 3 a 1 e fermato ieri sullo 0 a 0.

Il Fonni contro l’Atletico Bono ha bissato il successo dell’andata, 1 a 0 dopo un 2 a 0.

L’Usinese, infine, ha eliminato il Luogosanto, battuto 2 a 1, dopo l’1 a 1 della gara di andata.

Gli accoppiamenti delle semifinali sono Arborea-Verde Isola e Fonni Calcio-Usinese, andata il 22 febbraio, ritorno l’8 marzo 2023.

 

Nella foto di copertina una formazione della Verde Isola di Carloforte

Questa mattina, nella caserma “Salvatore Pisano” di Capo Teulada, sede del 3° reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari”, si è tenuta l’80ª commemorazione della “Battaglia di Natale”. Il 25 dicembre del 1941,  il reggimento fu schierato sul fronte russo a caposaldo di Petropawlowka dove, per tre giorni, resistette eroicamente sotto il fuoco di un nemico dieci volte superiore ed in condizioni ambientali proibitive, non solo riuscendo a mantenere le posizioni ma anche contrattaccando e conquistando nuovi capisaldi per rinforzare la linea difensiva.

La cerimonia ha visto la partecipazione del Gen. C.A. Giuseppenicola Tota, Comandante delle Forze Operative Sud, che ha appuntato la Croce d’Argento al Merito dell’Esercito sulla Bandiera di Guerra del 3° bersaglieri, per l’operato del reggimento nel corso dell’Operazione “Leonte” in territorio libanese.

Il Comandante del reggimento, Colonnello Nazario Onofrio Ruscitto, appena rientrato dall’operazione “Strade Sicure”, nella quale il reggimento ha costituito l’assetto principale del Raggruppamento “Campania”, ha ringraziato per la partecipazione le autorità civili, religiose e militari intervenute e, in modo particolare, i sindaci dei maggiori comuni che insistono nell’area del Sud Sardegna che, anche quest’anno, hanno confermato la vicinanza del reggimento con il tessuto sociale.

Il Generale Tota, nel suo intervento, ha formulato gli auguri ai militari del 3° reggimento bersaglieri, complimentandosi per l’ottimo lavoro compiuto fino a pochi giorni fa in Campania, nell’ambito dell’operazione “Strade Sicure”, per il quale hanno meritato la stima, l’affetto e l’apprezzamento della comunità locale.

Gli ospiti hanno assistito dapprima ad una funzione religiosa in memoria dei Caduti di tutte le guerre, celebrata dall’Arcivescovo emerito di Cagliari, il Cardinale Arrigo Miglio, per proseguire poi con un’esibizione all’insegna della “tradizione bersaglieresca”: i soldati del reggimento hanno dato prova della loro preparazione atletica con un saggio ginnico e con la presentazione delle attività operative dell’unità militare. Nel corso dell’evento, la fanfara “Goito” ha allietato i presenti con un repertorio di canti e musiche militari e natalizie.

Nella mattinata di oggi, inoltre, quale segno della generosità dei “fanti piumati” del 3° reggimento, è stata organizzata una donazione di sangue in favore del Centro Trasfusionale dell’Azienda Socio-Sanitaria Locale di Carbonia.

Il 3° reggimento bersaglieri è decorato con due Croci di Cavaliere dell’Ordine Militare d’Italia, tre Medaglie d’Oro, tre d’Argento e tre di Bronzo al Valor Militare, una Medaglia di Bronzo al Merito Civile, una Medaglia d’Argento al Valore dell’Esercito e la Croce d’Argento al Merito dell’Esercito.

 

In occasione delle celebrazioni per il centenario dell’eccidio dei Fratelli Fois in programma a Portoscuso il 29 dicembre, Poste Italiane attiverà un servizio filatelico temporaneo con bollo speciale con la dicitura “1922-2022 CENTENARIO ECCIDIO FRATELLI FOIS – 29.12.2022” richiesto dal comune di Portoscuso.
Nello stesso giorno dalle ore 10.00 alle ore 13.00 sarà possibile timbrare con il bollo speciale le corrispondenze presentate presso la postazione di Poste Italiane allestita nella biblioteca in via F.lli Fois – 09010 Portoscuso (SU).
Eventuali commissioni filateliche potranno essere inoltrate a: Poste Italiane S.p.A. / U.P. Iglesias / Sportello filatelico Corso Colombo snc – 09016 Iglesias (SU) (tel. 0781 261731).
Per qualsiasi informazione o curiosità sugli annulli e su tutto il mondo della filatelia è possibile visitare il sito https://filatelia.poste.it .

«Il via libera arrivato oggi dalla Commissione europea al piano Just Transition Fund per l’Italia da 1 miliardo di euro con azioni mirate nelle aree di Taranto, in Puglia, e del Sulcis, in Sardegna rappresenta un’ottima notizia per il nostro Paese, per l’ambiente e soprattutto per quei territori della Penisola feriti da inquinamento, veleni ed emergenze croniche ancora irrisolte. L’Italia non perda questa importante occasione per far decollare, davvero, la transizione ecologica ed energetica incentrandola su innovazione, rinnovabili e tecnologie pulite, e per avviare una nuova stagione di risanamento ambientale garantendo il diritto al lavoro e alla salute in quei territori ad oggi ancora feriti e dove le bonifiche procedono a rilento, a partire da Taranto, in Puglia, e dalle zone del Sulcis Iglesiente, in Sardegna. Queste aree, che vivono ancora l’era del carbone, del petrolio e dell’inquinamento, grazie alle misure previste dal Just Transition Fund per l’Italia, possono diventare il simbolo del riscatto e un esempio da seguire coniugando innovazione, tecnologie pulite e rigenerazione urbana e dimostrando che sia possibile ripensare l’industria e l’economia in chiave ambientale riconvertendo la fonte energetica fossile più inquinante, quale il carbone, con l’utilizzo dell’energia rinnovabile. Un primo importante passo è stato compiuto a Taranto lo scorso aprile con l’inaugurazione del primo parco eolico off-shore del mar Mediterraneo, realizzato dopo 14 anni di ritardi e insensate lungaggini burocratiche. Ora si continui in questa direzione anche nel resto d’Italia puntando su progetti di rigenerazione urbana, realizzando tanti grandi impianti a fonti rinnovabili – da quelli eolici a mare a quelli a terra passando per l’agrivoltaico – promuovendo l’integrazione tra lo sviluppo delle energie rinnovabili e la tutela del paesaggio, accelerando la diffusione delle comunità energetiche, e soprattutto velocizzando gli iter autorizzativi.»

Lo ha detto Stefano Ciafani, presidente nazionale di Legambiente.

«La città di Taranto deve candidarsi ad essere la capofila in Italia per la riconversione industriale nell’ottica della sostenibilità ambientale. Da sempre la nostra associazione sostiene che il capoluogo ionico può essere il luogo della sperimentazione di un nuovo modello economico e industriale che tenga insieme salute, tutela ambientale e diritto al lavoro. È evidente che ora la priorità è la decarbonizzazione dello stabilimento siderurgico il cui piano industriale non è ancora noto se non per generici accenni all’utilizzo di uno o due forni elettrici e di idrogeno nel ciclo produttivo. Contestualmente bisogna puntare ad un progetto ambizioso in cui la decarbonizzazione e la bonifica del territorio tarantino vadano di pari passo con l’innovazione energetica, ambientale e sociale e gli investimenti su formazione e ricerca. Soprattutto sarà necessario avere tempi certi e rapidi, perché Taranto e la Puglia non possono più aspettare», hanno aggiunto Ruggero Ronzulli presidente di Legambiente Puglia e Lunetta Franco presidente del circolo di Taranto. 

«Le risorse del piano Just Transition Fund per il Sulcis ha concluso Annalisa Colombu, presidente di Legambiente Sardegnapermettono alle comunità di questo territorio di consolidare e accelerare il percorso già avviato per una transizione ecologica giusta, per uno sviluppo sostenibile che mette al centro le persone e gli straordinari valori ambientali e culturali del Sulcis. Uno sviluppo sostenibile incentrato sull’energia da fonti rinnovabili, l’economia circolare e le bonifiche dei tanti siti inquinati, sulla valorizzazione delle bellezze ambientali e paesaggistiche, che guarda alla salute delle persone, al bene comune e al lavoro, in contrapposizione all’industrializzazione del passato che ha sovraccaricato questo territorio di veleni.»