25 December, 2024
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Sono 650 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 2.415 tamponi eseguiti, 32 diagnosticati da molecolare, 618 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 6 (+3).

I pazienti ricoverati in area medica sono 65 (+3).

Sono 5.527 le persone in isolamento domiciliare (+282).

Si registra il decesso di un uomo di 76 anni, residente nella provincia di Sassari.

«Senza certezze sulleventuale riconversione delle produzioni ogni ipotesi di blocco dellattività della Portovesme srl, e della conseguente cassa integrazione per 200 operai che vi lavorano (e altri 200 indiretti), non può che essere rispedita al mittente a queste condizioni: sono tanti gli esempi di aziende che hanno promesso riconversioni che poi si sono rivelate lettera morta. Risolvere una vertenza con un generico riferimento ad uno studio di fattibilità per lavvio di nuove produzioni che sarebbe pronto tra non meno di sei mesi e nel frattempo mandando a casa tutti gli operai significa lasciare che tutto il rischio sul futuro dellazienda sia in capo ai lavoratori che si troverebbero a dover accettare una cassaintegrazione al buio.»

Sulla vicenda della Portovesme srl si esprime così il deputato del Partito democratico Silvio Lai.

«La Regione non si limiti a rivolgere appelli alla proprietà ma la richiami alle sue responsabilità con un intervento deciso che scongiuri il blocco, anche solo momentaneo, della produzione perché deleghe in bianco non possono essere accettate aggiunge Silvio Lai -. Ci sono le condizioni per soluzioni che possano evitare la soluzione proposta dall’azienda chiedendo che si rimandi la decisione assunta di qualche settimana.»

In primo luogo serve un’iniziativa forte della Regione in presenza di un Governo nel pieno della propria funzione e non limitato alla ordinaria amministrazione che possa modificare il provvedimento dell’energy release dando più spazio alla Sardegna in relazione al minore utilizzo di altre aree del Paeserimarca Silvio Lai -. In secondo luogo si può esplorare la strada dell’accordo tra Enel e SiderAlloys con un contratto a 10 anni per 48 euro a MW/H per emularlo o per metterlo a disposizione della Glencore sino al 2024 nel periodo in cui non sarà utilizzato.»

«Sono strade che richiedono poche settimane di approfondimento e un governo in carica, un tempo al quale – conclude Silvio Lai -, se la Regione lo chiede con autorevolezza, la Glencore non deve e non può sottrarsi.»

«La Regione Sardegna apprezza la volontà dell’azienda di continuare ad investire nel sito industriale di Portoscuso, riconvertendo la produzione per aprirsi a nuovi mercati, ma rinnova l’appello di non fermare gli impianti della Fonderia di San Gavino e scongiurare nuove misure di cassa integrazione. Chiediamo più tempo, in attesa che entri in carica il nuovo Governo e metta in campo quegli strumenti necessari per calmierare i prezzi dell’energia, integrando il Decreto Energy release con una riserva alle isole maggiori.»

E’ la richiesta congiunta degli assessori del Lavoro, dell’Industria e della Difesa dell’ambiente, Alessandra Zedda, Anita Pili e Gianni Lampis, alla Glencore nel corso del vertice tenutosi questo pomeriggio al ministero dello Sviluppo economico con l’azienda, le parti sociali e datoriali, alla presenza del viceministro del Mise, Alessandra Todde.

Nel corso della riunione, la Portovesme S.r.l ha ribadito che, nonostante le difficoltà dovute alla congiuntura economica negativa, che ha causato perdite ingenti nell’ultimo biennio, l’azienda è pronta a riconvertire la produzione di zinco e piombo, ricondizionando gli impianti per produrre materiali più appetibili nel mercato mondiale, utili alla produzione di batterie di nuova generazione. Questo consentirebbe alla Glencore di diventare l’azienda leader in Europa, beneficiando di impianti consolidati e forza lavoro esperta, matura e specializzata. Nella fase di transizione produttiva la Regione si è resa disponibile ad investire nella formazione delle maestranze.

«Il sito industriale di Portovesme ha un valore strategico a livello nazionalehanno ribadito i tre assessori regionalil’amministrazione regionale è pronta a trattare con il nuovo esecutivo per recuperare gli svantaggi dovuti alla condizione di insularità, un principio riconosciuto oggi dalla nostra Costituzione. Tuteliamo le risorse umane. Dietro ogni lavoratore c’è un progetto di vita e una famiglia. Siamo pronti ad accompagnare i lavoratori con gli ammortizzatori sociali più idonei in un’eventuale fase di transizione, e ad affiancare l’azienda investendo sulla riqualificazione del personale.»

Massimo Comparetti è il nuovo allenatore della Verde Isola, subentra al dimissionario Pasquale Lazzaro. Il presidente della società tabarchina, Giuseppe Buzzo, ha sciolto questa sera il rebus della sostituzione del tecnico della Promozione Pasquale Lazzaro, affidando la panchina al 51enne tecnico locale Massimo Comparetti, che ha alle sue spalle diverse esperienze alla guida del Carloforte (squadra nella quale ha militato per diverse stagioni da calciatore) e ad inizio febbraio 2018 venne esonerato dall’allora presidente Giuseppe Buzzo che lo sostituì proprio con Pasquale Lazzaro, esordiente a soli 26 anni.

Dopo le dimissioni improvvise di Pasquale Lazzaro, per la sua sostituzione erano circolati i nomi di Titti Podda e Gianni Maricca ma alla fine Giuseppe Buzzo ha scelto Massimo Comparetti.

«Cercheremo di rilanciarlo dopo la negativa esperienza di un anno fa a Sant’Antiocoha detto Giuseppe Buzzo -. Il nostro obiettivo quest’anno è mantenere la categoria, facendo crescere i giovani della formazione Juniores.»

Domenica Massimo Comparetti farà il suo esordio sulla panchina della Verde Isola, al Comunale Nuovo Puggioni delle Saline, a Carloforte, contro l’Atletico Cagliari.

Il consigliere regionale Fabio Usai ha protocollato un’interrogazione indirizzata all’assessore regionale dei Lavori pubblici, Aldo Salaris, in merito al problema del caro-bollette.
«In questi giorni molte famiglie stanno ricevendo, da parte del gestore unico del Servizio Idrico Integrato – Abbanoa, delle bollette dall’entità economica elevatissima. Questo sta accadendo in virtù di rincari già annunciati da ‘l’ente di governo d’ambito’ in riferimento a quanto stabilito su scala nazionale ‘dall’autorità di regolazione per energia, reti e ambiente’, Arera”afferma Fabio Usai -. L’aumento delle tariffe inerenti il servizio idrico, ovvero le bollette dell’acqua, spiega l’esponente politico, rischiano di incidere in maniera estremamente pesante su una condizione economica generale già compromessa per molte famiglie a causa delle dinamiche inflative: ovvero dal progressivo aumento nei costi dell’energia elettrica e in generale dei beni di prima necessità. Una situazione difficile, aggravata anche dalle modalità di rateizzazione di tali importi che, a causa dei vincoli normativi, non permettono di andare incontro alle esigenze della stragrande maggioranza di utenti colpiti dal caro-bollette.»
«Perciòaggiunge il consigliere regionale -, ho rivolto un’interrogazione all’assessore regionale dei Lavori pubblici, Aldo Salaris, affinché relazioni in merito a questa situazione, nella fattispecie sulle motivazioni e/o cause alla base di questi rincari, e intervenga con tutti i mezzi a propria disposizione o promovendo qualsiasi altro strumento, da ideare e introdurre anche in sede legislativa, per limitare l’impatto delle bollette sulle famiglieconclude Fabio Usai -; allo scopo di sostenere direttamente gli utenti coinvolti e di intervenire sui vincoli che non permettono una più ampia rateizzazione.»

In occasione della rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Iglesias, da parte di S.E. mons. Giovanni Paolo Zedda, il sindaco di Iglesias, Mauro Usai, a nome dell’Amministrazione comunale e di tutta la cittadinanza, rivolge i suoi saluti ed un caloroso ringraziamento per questi anni alla guida della comunità diocesana.
«Dal 2007, mons. Giovanni Paolo Zedda ha guidato la Diocesi di Iglesias con profonda umanità, con grande riguardo per il contesto sociale e per le persone maggiormente in difficoltàdice Mauro Usai -. Nelle sue parole e nel suo percorso come Vescovo di Iglesias, la dottrina sociale della Chiesa andava di pari passo con l’attenzione per i problemi della nostra comunità, afflitta da una crisi economica che dura da troppi anni e che ha lasciato ferite profonde.»

«Per questi motivi, e per tanti altri – aggiunge Mauro Usai -, durante gli anni del suo governo pastorale Mons. Giovanni Paolo Zedda è stato un importantissimo punto di riferimento, grazie anche allo spirito di collaborazione con le Istituzioni locali e con il mondo della società civile.»

«Rivolgiamo a monsignor Zedda un saluto ricco di affetto e riconoscenza – conclude il sindaco Mauro Usai ricordando come abbia lasciato un segno importante nel cuore degli Iglesienti. In questi anni, caratterizzati anche da momenti difficili, con la crisi economica e l’emergenza della pandemia, non è mai mancato il sostegno della Chiesa nella sua interezza, e questo, a mio avviso, è uno dei principali tratti distintivi del suo governo pastorale. La Chiesa insieme alle Istituzioni al centro della comunità.»

Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Iglesias presentata da Mons. Giovanni Paolo Zedda e ha nominato il Cardinale Arrigo Miglio Amministratore Apostolico della Diocesi di Iglesias.
L’annuncio ufficiale è stato dato questa mattina, giovedì 6 ottobre, da Mons. Zedda e dal cancelliere vescovile Don Marco Olianas con il vicario generale Don Massimiliano Congia, al clero diocesano, ai religiosi, alle religiose e ai responsabili degli uffici diocesani, convocati alle ore 12.00 nell’Auditorium del Palazzo Vescovile in Iglesias.
Mons. Zedda ha ringraziato la comunità diocesana di Iglesias per l’accoglienza e la preghiera che l’hanno accompagnato nei suoi quindici anni di episcopato, mentre Mons. Walter Erbì ha letto all’assemblea il saluto ricevuto dal Cardinale Miglio.
L’annuncio della nomina della Santa Sede e gli interventi dell’assemblea nel video disponibile su YouTube al link https://youtu.be/vhc6_fQQYu0

In allegato i documenti della Nunziatura Apostolica, della Curia Vescovile e i saluti di Mons. Zedda e del Card. Miglio.

Anche se in quest’ultimo mese siete stati molto discreti e premurosi nei miei confronti – e ve ne sono grato – son sicuro che attendevate questa convocazione.
È noto a tutti che, a norma del Codice di Diritto Canonico, al compimento dei 75 anni i Vescovi devono presentare al Santo Padre le dimissioni e attendere la Sua decisione.
Nei giorni scorsi il Nunzio Apostolico in Italia Mons. Tscherrig mi ha comunicato che il Santo Padre ha accettato le mie dimissioni, e mi ha chiesto di comunicare questa Sua determinazione oggi alle ore 12.00.
Ed eccoci qui.
Profitto di questa circostanza – anche se molti non hanno potuto essere presenti, ma ne riceveranno notizia dall’Ufficio per le Comunicazioni sociali – per manifestarvi brevemente qualche mio pensiero.
Desidero anzitutto dire GRAZIE a tutta la Comunità cristiana di Iglesias – sacerdoti, diaconi, religiose, cristiani laici tutti – per la vostra accoglienza cordiale, paziente e generosa nei miei confronti in questi quindici anni di episcopato.
Soprattutto, grazie per la vostra preghiera per me, di cui ho certezza, soprattutto nei momenti di maggiore difficoltà nel mio impegno pastorale e anche, in particolare negli ultimi tempi, nelle mie situazioni di debolezza nella salute.
Grazie per l’impegno di testimonianza delle comunità parrocchiali e di chi vive la fatica, gioiosa e seria, della responsabilità nei diversi ambiti pastorali a livello diocesano e parrocchiale (Caritas, Catechisti, Ministri straordinari della Comunione, Pastorale Sociale, Giovanile, Vocazionale, della Salute, Consultorio Diocesano, Insegnanti di Religione Cattolica, Ufficio della Comunicazione Sociale e Settimanale diocesano, le varie Associazioni laicali – e chiedo scusa se involontariamente posso aver dimenticato qualcuno -).
Vi ringrazio soprattutto per la fatica affrontata nelle diverse situazioni difficili che hanno caratterizzato la vita di questi anni a livello sociale e hanno avuto inevitabili conseguenze anche a livello ecclesiale (ricordo la grave Crisi finanziaria e occupazionale iniziata nel 2008 nelle industrie e in tutte le attività lavorative, i problemi legati alla Emigrazione e al disagio giovanile, la Pandemia e la situazione della Sanità nel territorio, e ora il rincaro dell’energia con le conseguenze negative per le famiglie e per le imprese).
Desidero chiedervi scusa per le debolezze e le carenze nella mia persona e nel mio ministero episcopale, limiti che avete certamente avuto modo di scoprire in questi anni e che possono aver causato sofferenza in qualche persona o in qualche comunità. Confido nel vostro perdono e nella vostra misericordia e chiedo al Signore che ve ne renda merito con larghezza.
Vi assicuro la mia preghiera per ognuno di voi e per tutta la Chiesa di Iglesias anche per il futuro, così come ho cercato di fare in tutti questi anni. Non sarò più il vostro Vescovo, ma non potrò certo dimenticarvi. E non voglio dimenticarvi.
Sapete bene che la Chiesa non vi abbandona e attende da tutti voi un rinnovato impegno di vita cristiana e un approfondimento nel vostro cammino sinodale appena iniziato.
Nella Sua sollecitudine pastorale il Santo Padre ha nominato già da oggi un Amministratore Apostolico per la Chiesa di Iglesias. [Il Cancelliere legge la lettera inviata dal Nunzio]
Son sicuro che potete esonerarmi da una presentazione della persona dell’Amministratore che il Santo Padre ha designato, poiché già lo conoscete.
E non credo ci sia bisogno di esortarvi ad accoglierlo con gioia e con piena disponibilità alla collaborazione.
Tenetelo presente già da subito davanti al Signore, nella preghiera eucaristica e nella preghiera personale, in attesa del nuovo Pastore che il Santo Padre vorrà inviare a suo tempo.
È tutto. Vi ringrazio ancora per la vostra presenza. Salutate per me le vostre famiglie e le vostre comunità, in particolare i malati e i più deboli.
Buona giornata e buon pranzo. E non dimenticate di pregare anche per me. Arrivederci!

+ Giovanni Paolo Zedda

***

Carissimi fratelli e sorelle della Diocesi di Iglesias,
ho accolto con una certa trepidazione la nomina da parte del Santo Padre come amministratore apostolico della vostra – ma lasciatemi dire, nostra – diocesi di Iglesias, nel momento in cui S.E. Mons. GianPaolo Zedda diventa vescovo emerito dopo oltre quindici anni di ministero episcopale, durante i quali ha speso con generosità totale le sue energie di mente e di cuore. A lui anzitutto desidero esprimere la mia gratitudine per quanto ha fatto e per la fraterna amicizia che ho potuto sperimentare fin dal mio arrivo a Cagliari, sia nella Conferenza Episcopale Sarda sia nelle diverse e belle occasioni in cui mi ha invitato a condividere momenti significativi della vostra vita ecclesiale.
Come amministratore apostolico ho anzitutto il compito di accompagnare il cammino della diocesi in questa fase di passaggio, in cui tutti siamo chiamati a preparare l’arrivo del nuovo pastore che il Santo Padre vorrà inviare e la prima preparazione è anzitutto quella della preghiera, chiedendo al Signore di concedere alla nostra diocesi un nuovo pastore secondo i suoi disegni e la sua volontà. Al tempo stesso vogliamo accompagnare Mons. GianPaolo con la preghiera riconoscente e con affetto
fraterno e filiale in questo nuovo periodo della sua vita, chiedendo al Signore che gli conceda buona salute e la consolazione di sentirsi sempre amato e sostenuto dalla comunità diocesana per la quale ha speso tutte le sue energie.
Nei prossimi giorni, compatibilmente con gli impegni già presi in precedenza prima di conoscere la mia nomina come amministratore apostolico, mi incontrerò con i vari responsabili diocesani al fine di organizzare e definire quanto può essere utile per la vita diocesana nel periodo che ci sta davanti.
Fin da ora tuttavia sono a disposizione per eventuali urgenti necessità e so di poter contare sulla vostra cordiale collaborazione e pazienza , in attesa di rivedere la mia agenda e di poter essere più vicino alle vostre comunità e attività pastorali.
Vi saluto con affetto.

Vostro nel Signore
Card. Arrigo Miglio
Amministratore Apostolico

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Dall’Ufficio per le Comunicazioni Sociali

Il Cardinale Arrigo Miglio, Arcivescovo Emerito di Cagliari (Italia), è nato a San Giorgio Canavese (TO) il 18 luglio 1942. Dopo gli studi nel Seminario di Ivrea e l’anno propedeutico nel Seminario di Torino, ha frequentato la Pontificia Università Gregoriana ed il Pontificio Istituto Biblico in Roma, conseguendo la Licenza in Teologia e la Licenza in Sacra Scrittura.
È stato ordinato presbitero il 23 settembre 1967.
Dapprima vicario parrocchiale, poi parroco in Ivrea, ha diretto la “Casa dell’Ospitalità” nel medesimo centro, e quella alpina “Gino Pistoni” a Gressoney – St. Jean.
Nel 1980 ha ricoperto l’incarico di Vicario per la pastorale e dal 1981 al 1992 quello di Vicario Generale di Ivrea, durante l’Episcopato di S.E. Mons. Luigi Bettazzi. È stato inoltre docente di Sacra Scrittura presso la
Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale, Vice assistente nazionale degli Scout e Assistente Generale dell’AGESCI, Assistente Ecclesiastico dell’Istituto secolare delle Missionarie dell’Amore Infinito.
Eletto alla sede vescovile di Iglesias il 25 marzo 1992, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 25 aprile dello stesso anno.
Il 20 febbraio 1999 è stato trasferito alla sede vescovile di Ivrea. Periodo in cui è stato Segretario della Conferenza Episcopale Piemontese e Presidente del Comitato scientifico e organizzatore delle Settimane
Sociali dei Cattolici Italiani.
Il 25 febbraio 2012 Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Cagliari fino al 16 novembre 2019.
Da Papa Francesco creato e pubblicato Cardinale nel Concistoro del 27 agosto 2022, del Titolo di S. Clemente.

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Notificazione 

Ai presbiteri, ai diaconi, ai religiosi, alle religiose e ai fedeli tutti della diocesi

Con l’annuncio odierno che Papa Francesco ha accolto le dimissioni di Sua Ecc.za Rev.ma Mons. Giovanni Paolo Zedda da Vescovo di Iglesias e ha nominato Sua Em.za Rev.ma il Card. Arrigo Miglio Amministratore Apostolico di Iglesias, la Diocesi di Iglesias è in regime di sede vacante.

Durante la sede vacante e fino alla presa di possesso del nuovo Vescovo cessa la potestà del Vicario e dei Vicari episcopali secondo quanto previsto dal can. 481 1 CIC. Rimangono in carica, a norma del Codice di Diritto Canonico, il Cancelliere Vescovile, il Vicario giudiziale e l’Economo diocesano.

Inoltre, come previsto dal can. 501 2, «quando la sede diventa vacante, il Consiglio Presbiteriale cessa e i suoi compiti sono svolti dal Collegio dei Consultori». Permane nelle sue funzioni il Consiglio per gli Affari Economici diocesano; conservano, inoltre, le loro competenze e facoltà i titolari dei vari uffici della curia, continuando così a offrire il loro aiuto all’Amministratore Apostolico.

Nella Liturgia delle Ore e durante la Preghiera Eucaristica si ricorderà il nome dell’Amministratore Apostolico oggi nominato, il Vescovo Arrigo, fino alla presa di possesso della diocesi da parte di un nuovo Vescovo.

In questo periodo si invitano i rev.di presbiteri a coinvolgere le comunità loro affidate affinché intensifichino la preghiera al Signore per il dono di un nuovo Pastore. A tal proposito, quando le rubriche liturgiche lo consentono, è opportuno utilizzare il formulario della messa “Per l’elezione del Vescovo”, presente nel Messale Romano fra le messe Ad diversa, a p. 859.

Il Cancelliere Vescovile

Don Marco Olianas

Fotografie di Efisio Vacca

Sono 723 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 2.862 tamponi eseguiti, 59 diagnosticati da molecolare, 664 da antigenico, non si registrano decessi.

E’ rimasto invariato sia il numero dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva, 3, sia quello dei pazienti ricoverati in area medica, 62.

Sono 5.245 le persone in isolamento domiciliare (+362).

Un disoccupato 25enne di Calasetta è stato arrestato dai carabinieri della locale Stazione in collaborazione con personale del nucleo cinofili di Cagliari, in quanto indiziato del reato di detenzione illecita di sostanze stupefacenti ai fini di spaccio. Nel corso di una perquisizione domiciliare eseguita presso il suo domicilio, sono stati rinvenuti 3 grammi di cocaina suddivisa in dosi, 2 grammi di marijuana, un grammo di hashish, un bilancino di precisione, nonché materiale vario necessario per il taglio ed il confezionamento in dosi delle sostanze in questione. Il tutto è stato sottoposto a sequestro penale e verrà distrutto soltanto a seguito di idoneo provvedimento dell’autorità giudiziaria.

I carabinieri di Siliqua hanno denunciato a piede libero, per detenzione finalizzata allo spaccio di sostanze stupefacenti, un quarantacinquenne del luogo. Nel corso di una perquisizione domiciliare, l’uomo è stato trovato in possesso di un contenitore in plastica contenente 3 grammi di marijuana, un bilancino di precisione, una busta in cellophane contenente 30 grammi della stessa sostanza, una pianta di canapa indiana in vaso alta 2,2 metri. Quanto rinvenuto è stato sottoposto a sequestro in attesa di essere inviato per le analisi di rito presso i laboratori dell’Agenzia delle Dogane di Cagliari.