20 July, 2024
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Un goal realizzato da Nicola Lazzaro al 9′ del secondo tempo, ha dato alla Verde Isola i 3 punti nella terza ed ultima giornata del girone eliminatorio, questo pomeriggio nell’incontro casalingo con il Villamassargia, che vale la qualificazione agli ottavi di finale della Coppa Italia di Promozione regionale di calcio. La squadra di Pasquale Lazzaro aveva pareggiato a reti bianche la prima partita a Cortoghiana, ed ha così chiuso il girone a tre con Villamassargia e Cortoghiana, con 4 punti, davanti al Cortoghiana con 2 punti ed al Villamassargia con 1 punto (Villamassargia-Cortoghiana sette giorni fa era terminata 1 a 1).

 

Sabato 10 settembre, all’anfiteatro di Piazza Marmilla, a Carbonia, si è tenuta la manifestazione Totus in pratza. L’evento, organizzato dall’associazione folkloristica Sulcitana e dalla Pro Loco di Carbonia, con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, del comune di Carbonia e la collaborazione dell’associazione Tradizioni e folklore Santa Giuliana, è stato presentato Emmanuele Garau che, durante la serata, si è esibito cantando alcuni pezzi del suo repertorio. Una serata all’insegna della tradizione con l’esibizione del gruppo folkloristico Santa Giuliana di Serbariu, il gruppo folkloristico Is Messaius Sant’Isidoro di Barbusi (con due canti), il gruppo folk “Marianna Dessi e Stefano Uccheddu” di Masainas. A fine serata, l’esibizione di alcuni pezzi da parte Coro polifonico Maschile Sulcitano.

Di seguito l’album delle fotografie della serata e l’intervista a Emmanuele Garau.

Nadia Pische

 

 

 

 

 

 

Sono 232 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 2.042 tamponi eseguiti, 12 diagnosticati da molecolare, 220 da antigenico, nessun decesso.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 6 (-1).

I pazienti ricoverati in area medica sono 51 (+1).

Sono 4.131 le persone in isolamento domiciliare (+162).

Ferma la capolista Budoni per la prematura scomparsa del suo presidente Salvatore Marroni (la partita di Nuoro verrà giocata mercoledì 28 settembre, con inizio alle 16.00), chiamato al suo turno di riposo (ricordiamo che il girone sardo dell’Eccellenza comprende 19 squadre) il Sassari Calcio Latte Dolce, il match clou della settima giornata del campionato di Eccellenza è Villacidrese-Tharros, squadre appaiate al terzo posto in classifica alle spalle delle prime due, mentre Ferrini-Lanusei è scontro tra squadre in cerca di riscatto dopo le sconfitte subite mercoledì. La Villacidrese di Graziano Mannu e la Tharros di Giampaolo Murru, arrivano al confronto diretto reduci entrambe da due vittorie consecutive.

L’Iglesias cerca ulteriori conferme a Li Punti, dove arriva reduce da tre vittorie consecutive. La squadra di Alessandro Cuccu vive un momento felice e non ha alcuna intenzione di fermarsi. Il Li Punti di Cosimo Salis è avversario alla sua portata, come è emerso mercoledì a Carbonia, dove si è fermato sullo 0 a 0, nonostante abbia avuto la possibilità di giocare 11 contro 9 per oltre metà partita, ma sarebbe sbagliato sottovalutarlo, perché in casa sa farsi rispettare e la stessa capolista Budoni a Li Punti s’è imposta con un goal realizzato da Sandro Scioni (ex Monteponi) a 4′ dal ’90, al termine di un match sostanzialmente equilibrato.

Il Carbonia gioca ad Ossi decimato per le squalifiche seguite alle espulsioni della partita con il Li Punti: il giudice sportivo giovedì ha inflitto due giornate al tecnico Diego Mingioni ed al centrocampista spagnolo Jesus Prieto, una al capitano Nicola Serra. Nonostante la condizione di emergenza, i biancoblù non partono certamente battuti al cospetto di una delle squadre potenzialmente più competitive del girone, nonostante un avvio di campionato non brillantissimo (2 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte nelle cinque partite giocate). L’Ossese ha gli stessi 7 punti del Carbonia, che però non ha ancora riposato.

Completano il programma della settima giornata, le partite Bosa-Taloro Gavoi, Ghilarza-Sant’Elena Quartu e Kosmoto Monastir-San Teodoro Porto Rotondo.

Nella foto di copertina, Alessandro Cuccu, allenatore dell’Iglesias.

 

Il parco scientifico di Sardegna Ricerche a Pula ospiterà da domani al 30 settembre la​ Scientific​ school “Innovative Approaches for Identification of Antiviral Agents”, organizzata dal Dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente dell’Università degli studi di Cagliari e da Sardegna Ricerche.

Interverranno​ Priscilla Yang della Stanford University (USA), Kathie Seley-Radtke, presidente della Società scientifica internazionale ISAR (International Society for Antiviral Research), Johan Neyts e Graciela Andrei, del Rega Institute dell’Università Cattolica di Lovanio, Vincenzo Summa della Federico II di Napoli e Enzo Tramontano dell’Università di Cagliari.​ L’evento – a cui prenderanno parte 34 studenti provenienti da Belgio, Germania, Italia, Olanda, Repubblica Ceca, Regno Unito e Stati Uniti- ha coinvolto nelle attività di formazione anche importanti aziende biotech come Reithera, Takisbiotech, Dompé, ViroStatics.

«Sardegna Ricerche potrà potenziare i propri laboratori anche grazie alle imminenti 28 assunzioni autorizzate dalla Regione per Pula e per Alghero. Un risultato importante per la ricerca e per i territori in cui hanno sede le nostre strutture», ha dichiarato Maria Assunta Serra, direttore generale di Sardegna Ricerche.
«La pandemia da cui stiamo faticosamente uscendo ha mostrato l’importanza di essere preparati alle sfide che possono sorgere dalle​ infezioni virali. Occorre essere pronti per evitare che si verifichi​ di nuovo quanto abbiamo vissuto negli ultimi anni. L’Università di​ Cagliari, coinvolta in numerosi progetti di ricerca scientifica in​ questi campi, si pone come un punto di riferimento italiano ed europeo​ in questo ambito», ha ricordato Enzo Tramontano direttore del Dipartimento di scienze della vita e dell’ambiente.

Antonio Caria

La Sardegna che guarda al turismo quale elemento fondamentale del modello di sviluppo per le future generazioni, deve investire sulla formazione dei giovani e in quest’ottica Artigian Service s.c.c. a r.l. e Sviluppo Performance Strategie S.r.l. hanno progettato un corso gratuito, cofinanziato dal Fondo Sociale Europeo (POR Sardegna FSE 2014-2020), a favore dei disoccupati, per la costituzione dell’offerta di percorsi di qualificazione di cui alla lett. B), comma 3, art. 11 della legge regionale 23 luglio 2020, n. 22.

Le iscrizioni vanno presentate entro il 7 ottobre 2022 (non farà fede il timbro postale). I moduli di iscrizione possono essere scaricati dai siti www.formazioneartigianservice.it o https://formazione.spssrl.net/
Le domande potranno essere inviate via PEC agli indirizzi formazione@pec.artigianservice.it o sps@pec.spssrl.net , o inviate tramite raccomandata A/R a Artigian Service s.c.c. a r.l. all’indirizzo via Michele Pira n. 27 – 09170 Oristano o alla Sviluppo Performance Strategie S.r.l. – I Piano Aeroporto Olbia Costa Smeralda – 07026 Olbia, entro il 7 ottobre 2022 (non farà fede il timbro postale).

Al termine del percorso formativo è previsto l’esame regionale di qualifica di tecnico della progettazione di prodotti turistico esperienziali.
Verranno ammessi al corso n. 15 giovani che seguiranno un percorso di 600 ore nella sede di Carbonia.
I requisiti richiesti sono i seguenti:
▪ aver compiuto il 18° anno di età;
▪ essere domiciliati o residenti in Sardegna;
▪ essere disoccupati (ai sensi del combinato disposto dell’art. 19 del D.Lgs n. 150/2015 e dell’art. 4 comma 15-quater del D.L. n. 4/2019) in possesso dell’attestazione “Dichiarazione Immediata Disponibilità” (DID) con data antecedente all’inoltro della domanda di partecipazione;
▪ non essere, al momento della pubblicazione dell’avviso di selezione, destinatari di altri percorsi formativi, fatta eccezione per i percorsi brevi per la certificazione di una o due competenze di cui all’Avviso approvato con Det. 3749 prot 40312 del 15/10/2019;
▪ essere in possesso di un diploma professionale di tecnico o un diploma liceale o un diploma di istruzione tecnica o un diploma di istruzione professionale (Livello EQF 4);
▪ essere in possesso di competenze di Lingua Inglese almeno di livello A2.
Indennità
Ai destinatari è riconosciuta un’indennità di frequenza pari a € 2,00/ora e un’eventuale ulteriore indennità di viaggio parametrata sulla base della distanza chilometrica.

Struttura corsuale
Le attività saranno mirate all’acquisizione delle conoscenze e delle abilità connesse alle tre ADA oggetto del profilo:
a) ADA 20020 “Definizione dell’offerta di servizi e attività”
b) ADA 9999508 “Progettazione di prodotti turistico – esperienziali”
c) ADA 9999509 “Realizzazione di prodotti turistico – esperienziali nel rispetto della normativa di settore”
Verranno inoltre dedicate 20 ore alla competenza multilinguistica (lingua inglese) e 20 ore alle competenze digitali.
Il percorso sarà articolato in 600 ore così suddivise:
– 420 ore di teoria
– 180 WBL (Work Based Learning)
Selezioni
In seguito alla scadenza per la presentazione delle domande di partecipazione si procederà alla selezione dei candidati attraverso la verifica del possesso dei requisiti di ammissione (con eventuale test di inglese), un colloquio psicoattitudinale e motivazionale e la somministrazione di test di orientamento professionale, che determineranno motivazioni, attitudini e affidabilità dei candidati.
Data e luogo delle selezioni saranno tempestivamente comunicati agli aventi diritto tramite pubblicazione sul sito dell’agenzia sopradescritto.
Per la lettura del regolamento ed ulteriori informazioni, è possibile contattare una delle agenzie all’indirizzo formazione@artigianservice.it o al numero 0783 300296 o formazione@spssrl.net o al numero 0789 645744.
Sbocchi occupazionali
Il Tecnico della progettazione di prodotti turistico esperienziali opera come libero professionista.
Svolge la propria attività in sinergia con un TO responsabile della commercializzazione del prodotto turistico esperienziale, oppure in qualità di dipendente o collaboratore di un’impresa turistica ovvero di una rete d’imprese. Progetta prodotti turistico esperienziali, ponendo il turista al centro di uno story-living costruito intorno alle attrattive di un territorio (ricchezze ambientali, culturali, enogastronomiche, tradizioni e vocazioni artigianali ed attrattori sportivi). Coinvolge le expertise di settore, i tour operator e le imprese locali.
Ulteriori informazioni
Per ulteriori informazioni e supporto nella compilazione della domanda di partecipazione rivolgersi all’Artigian Service al n. 0783 300296 dal lunedì al venerdì, dalle ore 8.30 alle ore 13.00, e dal lunedì al giovedì, dalle ore 15.30 alle ore 18.30.

Dal 30 settembre al 4 ottobre, a Masainas, si rinnova la festa della Madonna della Salute. Solenni processioni, concerti, spettacolo pirotecnico, le famose “Is paradas”, fiera dell’agroalimentare e dell’artigianato per 5 giorni di festa a Masainas.

Quest’anno gli spetttacoli musicali saranno:

  • Domenica 2 ottobre concerto della band “Kantidos” preceduta Solenne processione con gruppi Folk provenienti dalla Sardegna e dalla banda musicale E. Porrino di San Giovanni Suergiu.
  • Lunedì 3 ottobre concerto della band “Controtempo” preceduta dallo spettacolo pirotecnico e dalla solenne processione con gruppi Folk provenienti dalla Sardegna ed i suonatori di launeddas.
  • Martedì 4 ottobre concerto della ex cantante di “Amici” e partecipante a Sanremo nel 2019 Federica Carta.

Immancabile anche l’evento del sabato dedicato alla cultura sarda con la gara poetica dialettale.

Inoltre, le famosissime “Is Paradas” saranno presenti per tutti i giorni della Festa per degustare piatti tipici locali come il maialetto e l’anguilla arrosto! Tra gli altri eventi e manifestazioni ricordiamo la serata con Dj Rhell (30 settembre), gara di tiro al volo (1 ottobre) e l’escursione in MTB per le vie rurali di Masainas (2 ottobre).

«Se non accompagnata dalla dicitura “urgente”, la prescrizione del medico di base per analisi del sangue rimanda alle strutture private o, nella migliore delle ipotesi, all’ospedale Sirai di Carbonia. In ogni caso, i tempi di attesa per la prestazione non sono mai lusinghieri (a meno che non la si paghi per intero negli organismi convenzionati, al di là del ticket), sia che si riesca ad ottenerla nelle strutture sanitarie periferiche, come la Casa della Salute di Sant’Antioco, sia che si finisca al Sirai, dove il numero di prelievi quotidiano è esiguo, insufficiente a soddisfare la legittima domanda del cittadino.»

Ignazio Locci fotografa così una situazione divenuta insostenibile ed inaccettabile.

«In concreto, non vengono più effettuati prelievi del sangue nei poliambulatori pubblici se non definiti, nero su bianco, come “urgenti”: in tal caso è possibile prenotare la prestazione nella Casa della Salute più vicinaaggiunge Ignazio Locci -. Va da sé che il cittadino si rivolga al proprio medico di base chiedendo di considerare “urgente” il prelievo, anche se non rientrerebbe in tale categoria. Ed è altrettanto naturale che non sempre i medici di famiglia possano cedere alla richiesta del proprio paziente.»

«E così, le Case della Salute, sorte per avvicinare il cittadino alla Sanità, finiscono per allontanarlo, consegnandolo direttamente alla sanità privatasottolinea Ignazio Locci che da qualche giorno è anche presidente dell’Unione dei Comuni Arcipelago del Sulcis -. Tutto questo può essere definito in un solo modo: disagio, l’ennesimo, a carico dei cittadini talvolta affetti da patologie gravi, costretti a fare i salti mortali anche solo per un banale prelievo del sangue. Non si può continuare a ridurre i servizi a discapito del paziente: di un poliambulatorio incapace di servire il cittadino non ce ne facciamo nulla. Da sindaco di Sant’Antioco, Comune nel quale è attiva una Casa della Salute, chiedo venga ripristinato il servizio al più prestoconclude Ignazio Locci -. Non si possono accampare sempre le solite scuse: è ora che la dirigenza sanitaria a tutti i livelli inizi a pensare ai cittadini unicamente come destinatari di una sanità vicina, prossima, presente e disponibile.»

Il comune di Carloforte ha organizzato lo scorso 16 settembre la conferenza sul tema “Quali risposte a quali domande di salute e sanità dal territorio”, alla quale hanno relazionato tutti gli Ordini Professionali che, come evidenziato in   dei lavori dal Sindaco di Carloforte Stefano Rombi, «rappresentano il front office in Asl Sulcis tra ospedale e territorio e per mezzo dei loro professionisti sanitari, tecnici e sociali impattano e non poco sul diritto dei cittadini del Sulcis Iglesiente nella fruizione delle prestazioni di cura ed assistenza».
Le voci istituzionali degli Ordini che hanno animato la conferenza aperta ai 23 sindaci del Sulcis Iglesiente erano quelle dei Medici, degli Psicologi, delle Ostetriche, dei Biologi, dei Tecnici RSM, degli Infermieri, delle Assistenti sociali, ai quali Albi tutti gli esercenti le professioni sono iscritti.
Ha moderato i lavori l’Assessore alla Tutela della Salute del comune di Carloforte dott.ssa Pina Franca Opisso che ha sottolineato come «per la prima volta nel Sulcis Iglesiente i 23 sindaci in rappresentanza di 127mila abitanti ospitano gli Ordini professionali, Enti di Diritto Pubblico non Economico Sussidiario dello Stato vigilati dal ministero della Salute e che entrano nella vita delle persone e partecipano o dovrebbero partecipare a pieno titolo all’organizzazione del SSN tramite ASL Sulcis e altre istituzioni». L’assessore si è poi soffermata su un passaggio della rete ospedaliera che meriterebbe di essere meglio attenzionata rispetto agli effettivi esiti quando evidenzia che «la scomposizione dell’Azienda per la tutela della salute in otto Aziende sociosanitarie consentirà di presidiare con maggiore cura ed attenzione anche i bisogni dei cittadini nelle aree rurali e nelle piccole isole che, distanti dagli agglomerati urbani, risentono delle allocazioni delle strutture sanitarie principali».
Per l’Ordine dei Medici, rappresentato dalla Dott.ssa Rita Ecca su delega del presidente Enrico Montaldo, assume una fondamentale importanza a «garanzia della salute dei cittadini la questione della grave carenza dei professionisti sanitari medici e degli specializzati, nonostante le informazioni rese sulla stampa che attesterebbe la Sardegna come la regione con il più alto rapporto medici-cittadini. Il problema dell’assenza di medici di medicina generale nasce dall’alto numero di medici ai quali non è stato garantito l’accesso alle scuole di specializzazione o ai corsi di formazione specialistica triennale per poter esser impiegati ed operare correttamente e strutturalmente nel territorio piuttosto che essere chiamati a ruoli di sola sostituzione di titolari assenti e in sedi dove non presenti, ad esempio in continuità assistenziale o guardia turistica, e per qualsivoglia motivo». Oltre alla «grave carenza dei medici di famiglia e dei pediatri di libera scelta», la dott.ssa Rita Ecca richiama la questione politica della “programmazione del fabbisogno” e illustra anche diversi aspetti amministrativi in ambito ospedaliero per criticità legate ai pensionamenti dei medici in periodo pandemico, che hanno comunque «portato nuove 17mila borse di studio per sostenere i percorsi di specializzazione e di formazione».
Il Commissario straordinario dell’Ordine regionale dei Biologi, dott. Nicola Loporto, è intervenuto illustrando «il ruolo, lo spazio e le competenze nel nostro Servizio Sanitario Regionale e in ASL Sulcis, dove portiamo risorse professionali e culturali e dove proviamo a colmare le carenze del sistema messe impietosamente in luce dalla pandemia da Covid-19», soffermandosi sulla pianificazione condivisa, che presti realmente attenzione ai bisogni del territorio.
Il Servizio Sanitario Regionale è un patrimonio che necessita di un numero di biologi adeguati, continua il presidente Nicola Loporto, «soprattutto in considerazione della peculiarità della figura del Biologo che presta assistenza e supporto anche ai centri di primo intervento e la cui presenza costante deve essere garantita per la sua intrinseca funzione alla pari di altri professionisti dell’emergenza urgenza».
La presidente dell’Ordine delle Ostetriche, dott.ssa Maria Rosaria Lai, è intervenuta facendo un’attenta analisi sui punti di forza e sulle criticità riscontrate nei Servizi dell’Area Materno Infantile, situati nei tre Distretti della ASL Sulcis, rafforzando sia la considerazione dei «Consultori familiari, importanti e indispensabili Servizi Sociosanitari che la normativa a sostegno degli stessi e per l’attuazione delle Linee d’indirizzo per la promozione e il miglioramento della qualità, della sicurezza e dell’appropriatezza degli interventi assistenziali nel Percorso Nascita e per la riduzione del Taglio Cesareo, settori sanitari strategici ai quali aggiungere la prevenzione dei tumori femminili, l’educazione alla salute riproduttiva per gli adolescenti, sia per garantire il diritto all’accesso ai servizi alle fasce di popolazione più deboli e quindi maggiormente a rischio».

Nel Sulcis Iglesiente, mancherebbero n. 3 Consultori Familiari, uno per ogni Distretto. Ha inoltre sottolineato come «la difesa del Punto Nascita del CTO di Iglesias e quindi della ASL Sulcis può passare anche per la possibilità di rendere disponibile la parto analgesia, che rientra nei LEA, perché solo osservando i principi di eguaglianza e di equità nell’accesso alle cure, le donne gravide residenti nel territorio del Sulcis Iglesiente, possono fare delle scelte libere e consapevoli individuando in quale Punto Nascita andare a partorire»
Per l’Ordine dei Tecnici Sanitari e di Radiologia medica è intervenuta la presidente dott.ssa Maria Porru in rappresentanza di 19 professioni, che dal periodo pandemico sono state riscoperte come «fondamentali in tutti gli ambiti di cura, assistenza, diagnosi, riabilitazione in emergenza o in routine, in ospedale e nel territorio, nel pubblico e nel privato, nonostante l’importante carenza di tecnici delle dotazioni organiche anche nel Sulcis Iglesiente». Prosegue la presidente che le «professioni sanitarie tecniche posso esercitare non solo in ospedale ma anche nel territorio come i Poliambulatori, le Case della Salute, gli Ospedali di Comunità, nella telemedicina, finanche a domicilio dell’assistito. Noi ricerchiamo soprattutto la massima integrazione possibile con tutte le discipline sanitarie. Un’altra opportunità è la piena offerta formativa universitaria, da anni insufficiente ai bisogni di salute dei cittadini».
Il presidente dell’Ordine degli Infermieri Graziano Lebiu si è soffermato sull’importanza della presenza in contemporanea di tutte le professioni sanitarie e tecniche e sociali, «un segnale della responsabilità di farsi carico delle istanze, soprattutto, dei cittadini per i quali i professionisti hanno senso di agire ed esercitare e per misurarsi e continuare a svolgere un ruolo in tutti i contesti e i dibattiti che coinvolgono direttamente la sanità, la salute, il territorio della provincia Carbonia-Iglesias, mettendoci tutti a disposizione delle istituzioni tutte a tutela dei diritti non solo dei residenti».

Importante, tra gli altri, il passaggio sulle difficoltà della carenza di personale che sarà possibile di risolvere in parte solo «se ASL Sulcis sarà, dotata di autonomia gestionale ed organizzativa, acquisendo significative attività amministrative assegnate ad ARES SARDEGNA. ASL Sulcis non può direttamente assumere, sostituire, bandire, mobilitare, stabilizzare, selezionare per adeguare la dotazione organica carente in tutti i profili, mentre dovrebbe potersi anche occupare della gestione degli aspetti di reclutamento inerenti il personale».
La presidente dell’Ordine degli Psicologi, dott.ssa Angela Quaquero, richiama l’attenzione dei 23 sindaci che «lavorare sulla salute, oggi più che mai, significa da un lato prendere in carico la persona unitariamente, tenendo conto della sua complessità e dall’altro assumere una visione profonda e consapevole della comunità nella quale le persone sono immerse, ed investire sulla salute nel Sulcis – Iglesiente oggi implica una riflessione approfondita che deve partire dalle carenze profonde che la tutela della salute mostra in questo territorio più intensamente che in altri».

Interessante la parte dedicata dalla dott.ssa Quaquero ai numeri e all’esistente: «I servizi psicologici sono estremamente carenti e ridimensionati su un territorio che da decenni richiede una particolare attenzione: I CSM, i Consultori, i SERD, l’unità di Neuropsichiatria Infantile conoscono bene l’entità del malessere psicologico rappresentato dall’utenza che ad essi si rivolge, fortemente accentuato dopo l’emergenza sanitaria determinata dal COVID, con effetti che coinvolgono trasversalmente tutta la popolazione, con particolare accentuazione sull’età dello sviluppo (in particolare sull’adolescenza) e sulle persone anziane. I Comuni possono favorire la costruzione di reti orizzontali sul tema salute, cosa che consentirebbe una notevole razionalizzazione degli interventi e delle risorse».
Per l’Ordine delle assistenti sociali è intervenuta la dott.ssa Giannina Congias in rappresentanza della presidente Milena Piazza, è ha prontamente evidenziato che «l’accesso dei cittadini ai servizi ogni giorno porta le assistenti sociali a ragionare su quali siano le modalità appropriate per rendere fruibili i diritti degli utenti in tema di salute e sanità e integrazione socio sanitaria per il tramite del miglior funzionamento dei servizi, perché assistiamo ai cambiamenti dei bisogni in rapporto all’allungamento dell’età media, all’aumento di malattie croniche e degenerativa, a nuovi stili di vita in famiglia e nella società e che interessano tutte le età e tutte le fasi della vita. Per contrastare le disuguaglianza e la contrazione dei servizi dedicati all’utenza, riteniamo vincente e efficace lo sguardo multidisciplinare».
Sono intervenuti nel dibattito contributo:
– il sindaco di Fluminimaggiore, con sussistenti preoccupazioni sul futuro del servizio sanitario non solo nella sua comunità per l’assenza di medici di famiglia e per la prolungata chiusura della Casa Famiglia;
– il medico di famiglia di Carloforte dott. Giancarlo Grosso che ha ripercorso la scelta umana e slancio etico e deontologico di tutti i medici dell’Isola di San Pietro di prestare le loro professionalità alla cittadinanza di Calasetta nel loro momento più drammatico per la totale assenza di medici, pediatri, guardie mediche, guardie turistiche. Un esempio solidale, coraggioso virtuoso e vitale che non è passato inosservato agli addetti ai lavori.
– il consigliere comunale di Calasetta infermiere Sergio Lai e la consigliera comunale di Sant’Anna Arresi infermiera Cristiana Caredda, che hanno ribadito l’importanza del confronto, della collaborazione, dell’integrazione ospedale-territorio, del rispetto del diritto alla salute da parte di chi è deputato a garantirla indistintamente a tutti piuttosto che volgere la testa da un’altra parte, nonché dell’assunzione di responsabilità delle istituzioni ai massimi livelli e vertici regionali di confrontarsi con chi rappresenta i diritti dei cittadini, per dare risposte certe a domande altrettanto inequivocabili come quali soluzioni per la piena agibilità alla medicina generale e di continuità assistenziale, la cui carenza congestiona i Pronto Soccorso di ASL Sulcis. I Comuni di Calasetta e Sant’Anna Arresi hanno più volte provato far sentire la propria voce e per coinvolgere nella programmazione di cosa fare come chi avrebbe dovuto ed invece non ha fatto. Di fatto siamo comuni con poco peso politico e trascurati e abbandonati sotto tutti i punti di vista.

– il dott. Tinti, presidente regionale di Federlab, interviene per sollecitare i sindaci a comunicare con più regolarità i dati sanitari di loro pertinenza e delle loro popolazione alle istituzioni aziendali e regionali affinché alle domande di salute sidiano risposte su numeri certi e non su previsioni o ipotesi che possono poi risultare infondate
– un cittadino di Carloforte esterna le sue preoccupazioni sul fatto che nonostante il grido di allarme che si alza a più riprese dal territorio per la insufficiente offerta sanitaria quanto a servizi e nonostante la professionalità di chi lavora in ASL Sulcis, non si rileva nessun miglioramento tangibile e si chiede quale futuro attende i cittadini e se si sia in presenza di un disegno politico di ridimensionamento a favore di altre aree sanitarie.
Sono state distribuite tabelle riepilogative sui numeri dei servizi sanitari esistenti, sui servizi indisponibili, sui servizi ridimensionati e trasferiti, sugli investimenti dal PNRR per il Sulcis Iglesiente.
Erano presenti i sindaci di Buggerru, Fluminimaggiore e Musei e i delegati dei Comuni di Iglesias, Calasetta, Sant’Anna Arresi, Nuxis.
Assenti la Direzione Generale Asl Sulcis e la Direzione Generale Ares Sardegna.
Tutti i Presidenti degli Ordini Professionali hanno rinnovato la disponibilità a collaborare con il 23 sindaci del Sulcis Iglesiente, con le Direzioni di ASL Sulcis e di ARES Sardegna e con l’Assessorato alla Sanità e con tutti gli attori, a vario titolo, della sanità nel territorio della ex Provincia Carbonia Iglesias.

 

Quattro consiglieri del gruppo Carbonia Avanti, Giacomo Floris, Gianluca Arru, Giovanni Spanu ed Alessia Cadoni, hanno presentato un’interpellanza al presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel ed al sindaco Pietro Morittu, contenente la richiesta di apertura, alla luce delle ordinanze del Sindaco 121 e 127 – rispettivamente del 15 e 20 settembre 2022, ovvero dell’annoso contenzioso in atto tra un gruppo di cittadini e alcuni esercenti proprietari di attività nella zona di piazza Marmilla, in riferimento alle emissioni acustiche, di un nuovo tavolo straordinario di mediazione e confronto sulle regole per la fruibilità nelle ore notturne dei locali del centro cittadino.

I quattro consiglieri comunali di maggioranza sollecitano il rinnovo degli sforzi per aprire un nuovo tavolo di mediazione e confronto tra le parti in causa, ovvero cittadini denuncianti e gli esercenti coinvolti del centro cittadino, allargato anche alle associazioni di categoria, per tentare di arrivare ad una soluzione mediata tra le parti; affinché illustrino meglio quali altre soluzioni strutturali siano in cantiere o potranno essere messe in campo prossimamente, per ovviare a questa complessa situazione e alla nascita di altri contenziosi analoghi.