21 July, 2024
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Ikea è alla ricerca di 80 diplomati e laureati, i quali dovranno avere passione, precisione, dinamicità, versatilità, rapidità, puntualità, curiosità, buona predisposizione all’ascolto del cliente e buone capacità relazionali, che saranno inseriti presso i punti vendita presenti sul territorio nazionale. Il nuovo personale sarà assunto come addetto alle casse, addetto all’area ristorazione, addetto alle relazioni con i clienti, responsabile del magazzino etc. Gli Addetti alle Casse dovranno gestire i clienti nella fase finale dello shopping attraverso l’individuazione dei loro bisogni, essere cortesi e disponibili, contribuire al successo del business dell’azienda migliorando l’efficienza e l’efficacia delle attività, eliminare i costi superflui e ottimizzare gli utili e lavorare attivamente con le altre funzioni del negozio per migliorare gli acquisti per i clienti; gli Addetti all’Area Ristorazione dovranno lavorare all’interno di differenti aree della ristorazione (bar caffetteria, ristorante, mensa interna, Bistrot, etc.) ampliando le competenze, applicare la strategia commerciale suggerendo soluzioni ai problemi, tenere pulita e in ordine la propria area di lavoro nel rispetto delle norme di sicurezza ed essere sempre aggiornati attraverso corsi di formazione interna specifici dell’ambito food; gli Addetti alle Relazioni con i Clienti dovranno accogliere i clienti e fornire il proprio contributo per rendere il processo di acquisto semplice, favorire sempre una Shopping Experience conveniente e divertente, scoprire tutte le caratteristiche e i vantaggi dei servizi offerti (finanziamenti, resi, pianificazione consegne e montaggio, ecc.) e le policy di assistenza ai clienti. Inoltre l’azienda offre tante opportunità di stage presso diverse aree, soprattutto, quella Logistica, dove i candidati dovranno lavorare a progetti per l’implementazione ed il miglioramento dei flussi logistici, comunicare con i fornitori rispetto alle necessità del reparto, supervisionare la parte inventariale in modo da essere sempre aggiornati rispetto allo stock in deposito e rispettare le procedure con particolare focus sui temi di safety & security. Per verificare tutte le posizioni…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://diariolavoro.com/ikea_2.html .

Boom di presenze, a Sant’Antioco, per il concerto dei Nomadi uno dei tanti eventi inseriti nel programma della festa di “Nostra signora di Bonaria”, patrona massima della Sardegna, conclusasi domenica 4 settembre con lo spettacolo del gruppo comico cabarettista sardo “La Pola”.

Audio ottimo, gente che ha cantato e ballato accompagnando tutte le canzoni, ma soprattutto quelle più famose: “Io voglio vivere”, “Io vagabondo”, “Dio è morto”, “Un pugno di sabbia”, “Ho difeso il mio amore” e tante altre. La band era emozionata per aver ricevuto così tanta approvazione da parte del numeroso pubblico presente.

Grande affluenza, lunedì 5 settembre, per la seconda edizione di “Alice un angelo per capello”, evento organizzato dall’associazione Charlie Brown che si è tenuto a Iglesias, in piazza Quintino Sella.

C’erano solo 3 requisiti da rispettare:

  • La lunghezza non doveva essere minore di 25 cm
  • I capelli dovevano essere puliti ed asciutti
  • Dovevano essere di un colore uniforme quindi niente mechès, chatuche o similari.

Manuela Ambu presente ai microfoni di Sardegna live, ha detto: «Le malattie non possono e non devono togliere la dignità a nessuno, nonostante le loro conseguenze siano spesso visibili e l’impatto sociale sia molto forte. La perdita di capelli è una delle principali».

Questo evento ha lo scopo di raccogliere più capelli possibili, per preparare delle parrucche da donare alle persone malate di tumore che, per ragioni economiche, non se le possono permettere.

L’iniziativa è nata nel 2016 ma quando nel 2018 la piccola Alice, figlia di una cara amica di Manuela, è morta a pochi anni di vita a causa di un tumore, è stato deciso di cambiare nome all’evento e chiamarlo appunto “Alice un angelo per capello”.

Nadia Pische

«Il Centro Servizi Sardegna, che io rappresento, deve tantissimo all’Auser Sardegna per l’impegno profuso negli ultimi due anni. L’Auser ha partecipato sin dalle prime ore alla costituzione del Css, e continua a lavorare al progetto che ci siamo prefissati. Ricordo a tutti che il Csv è un ente che non rappresenta il mondo del volontariato, come qualcuno crede, bensì lo sostiene garantendo i servizi all’intero settore isolano. È molto facile confondere il senso di supporto con il senso della rappresentanza. Tutti noi ci facciamo promotori di un’azione di sostegno a vantaggio del Terzo settore, il quale a pieno titolo si fa protagonista in un periodo storico di grandi cambiamenti in ambito sociale, che inevitabilmente ci coinvolgono.»

Lo ha detto questa mattina Lucia Coi, presidente del Centro Servizi Sardegna, nel corso del suo intervento alla 19esima edizione della “Festa della Solidarietà Auser”, a Iglesias.

«Gli interventi che mi hanno precedutoha aggiunto Lucia Coi, rivolgendosi agli associati delle 45 Auser dell’Isolasono condivisibili ed offrono spunti di riflessione per tutto il mondo del Terzo settore in Sardegna, che in questa fase della pandemia ha dato segno evidente di essere all’altezza nel gestire situazioni complesse, le quali difficilmente possono essere condotte in maniera diretta dallo Stato. Il Terzo settore si fa dunque strumento di sussidiarietà, la stessa che è più volte richiamata dalla nostra Costituzione, di cui dobbiamo andare fieri perché ancora oggi è una delle migliori mai scritte a livello mondiale. I paradigmi sociali in quest’ultimo periodo sono cambiati, la pandemia ha messo a nudo le debolezze in ambito sanitario, ma non solo. Siamo nel bel mezzo di un cambiamento epocale di fronte al quale non possiamo restare indifferenti. Anzi, dobbiamo farci ancor più parte attiva di questo cambiamento. Il Terzo settore in Sardegna, di cui Auser è uno dei più importanti rappresentanti, sostiene con le sue attività nei territori le esigenze dei cittadini, si fa portatore dei bisogni e attore protagonista nel rispondere a queste necessità, che rientrano perfettamente nel welfare sostenuto dallo Stato. La riforma del Terzo settore, che è certamente migliorabile, ci introduce nei meccanismi di coprogettazione e coprogrammazione con le istituzioni. È il momento di proseguire con maggiore convinzione la nostra azione nei territori, consapevoli che il volontariato sardo è sempre presente con donne, uomini, mezzi e risorse là dove occorre. Lo facciamo nel rispetto dei valori e dei principi che ci hanno sempre ispirati e spinto a lavorare al fianco dei più fragili.»

In allegato: una foto della presidente Lucia Coi durante il suo intervento a Iglesias.

E’ stata una domenica felice per l’Iglesias che con la Villacidrese ha conquistato la prima vittoria stagionale, mentre il Carbonia dopo la splendida vittoria di mercoledì a Villacidro ha subito la seconda consecutiva in casa.

La squadra di Alessandro Cuccu s’è imposta su quella di Graziano Mannu con il punteggio di 2 a 1, con i goal di Alessandro Mancusi e Silvio Fanni, di Manuel Piras il goal della Villacidrese. All’Iglesias serviva una vittoria per sbloccarsi e ritrovare la piena fiducia nei propri mezzi e la squadra non ha deluso le attese. I tre punti consentono un bel balzo avanti in classifica a quota quattro punti, più vicina alla metà classifica che non alla coda. Ora occorre una conferma, domenica prossima, sul campo del Ghilarza, impostosi oggi 1 a 0 al Comunale “Carlo Zoboli” di Carbonia, dopo il successo casalingo ottenuto mercoledì scorso contro l’Arbus.

La sconfitta del Carbonia è giunta a sorpresa, dopo la splendida prestazione di Villacidro. Subito il goal di Daniele Orro al 15′ in un’azione “sporca” che ha visto i difensori biancoblù incapaci di liberare l’area su un pallone vagante, la squadra di Diego Mingioni nonostante avesse il forte vento di maestrale alle spalle, è stata incapace di organizzare una controffensiva efficace, riuscendo ad impensierire il portiere ospite solo una volta con una bella conclusione dell’esordiente Rafael Monteiro. Il tecnico biancoblù ha dovuto sostituire prima Fabio Mastino al 30′ con Danilo Cocco, poi Gabriele Dore a metà partita con Alessandro Gungui, entrambi vittime di un risentimento muscolare. Il Ghilarza ha difeso il goal del vantaggio in ogni modo anche nella ripresa, giocata a favore di vento ed il Carbonia non ha mai trovato la lucidità necessaria per impensierire il portiere ospite, abile a far scorrere il tempo ad ogni occasione.

Sugli altri campi, il Budoni ha battuto 2 a 0 l’Ossese ed ha confermato il primato solitario in classifica a punteggio pieno con 12 punti. Alle sue spalle, a quota 10, ora c’è solo il Latte Dolce che ha vinto in rimonta ad Oristano con la Tharros, 3 a 2. Sono sempre appaiate, ora a quota 8, la Ferrini ed il Lanusei, che hanno pareggiato rispettivamente sui campi del San Teodoro Porto Rotondo 1 a 1 e del Sant’Elena Quartu 0 a 0.

A quota 7 sono salite il Bosa, vittorioso 2 a 0 a Nuoro, ed il Taloro Gavoi, impostosi 2 a 1 sul Li Punti. Ferme a quota 6 punti la Villacidrese e la Tharros, raggiunte dal Ghilarza. Ancora appaiate, ora a quota 5, il San Teodoro Porto Rotondo, mentre a quota 4 l’Iglesias ha raggiunto la Polisportiva Ossese. L’Arbus, impostosi 3 a 0 sulla Kosmoto Monastir, ha raggiunto a quota 3 il Carbonia ed il Calangianus (che oggi ha riposato). Restano in coda con 1 solo punto, il Li Punti, la Kosmoto Monastir e la Nuorese. Oltre al Calangianus, hanno già riposato la Polisportiva Ossese, il Li Punti e la Kosmoto Monastir.

Giampaolo Cirronis

Tutto è pronto per la terza e ultima giornata, domenica 11 settembre, della quarta edizione della Rassegna Cinematografica “AngoLazioni” che si tiene a Sant’Anna Arresi presso la Piazza del Nuraghe. La Rassegna, che quest’anno ha scelto come titolo “Un confine amico – Mediterraneo che unisce”, è organizzata dall’Associazione Enti Locali per le Attività Culturali e di Spettacolo e dall’Amministrazione Comunale di Sant’Anna Arresi, con il finanziamento della Fondazione di Sardegna, la sponsorizzazione di “Cantina Mesa” e la partecipazione preziosa delle tante associazioni che l’hanno adottata, costruita e la sostengono con eventi collaterali e assistenza logistica, come l’Associazione Identirari ed il Gruppo Folk San Domenico SavioQuest’anno, inoltre, la Rassegna gode della preziosissima collaborazione con l’Ambasciata della Tunisia a Roma, l’Istituto Italiano di Cultura (Tunisi) e l’Associazione Ciné-Sud Patrimoine.

Si inizierà alle 21.15 con l’esibizione dei bambini e delle bambine del gruppo folk San Domenico Savio. A seguire si terrà il concerto “Dialogo Musicale tra Sardegna e Tunisia” con le cantanti Mouna Amari ed Elena Ledda ed i musicisti Silvano Lobina al basso, Ali Marmouch alle percussioni, Wajdi Mzali al qanun e Mauro Palmas al liuto cantabile e alla mandola. Il concerto detiene dentro di se il senso della quarta edizione delle Rassegna Angolazioni: due culture che si incontrano, si contaminano senza perdere la loro identità ed anzi arricchendole. Le artiste canteranno nelle loro lingue, ma anche Elena in tunisino e Mouna in sardo. Un vero e proprio dialogo che vuole proporsi come strumento di pace in un momento storico complesso come quello attuale. Mouna Amari ed Elena Ledda si incontrano di nuovo in Sardegna dopo il loro concerto insieme svoltosi nella cittadina tunisina Hergla che si affaccia sul Mediterraneo.

La giornata di ieri, sabato 10 settembre, è stata ricca di contenuti e di messaggi positivi. Si è iniziato con la presentazione del film “Siciliani d’Africa, Tunisia Terra Promessa”, introdotto dall’Assessora alla Cultura di Sant’Anna Arresi, Elisabetta Rossu. Il regista Marcello Bivona, siciliano nato in Tunisia, con nonno di Iglesias, ha raccontato come è nato il film e perché ha deciso di raccontare la storia della comunità siciliana in Tunisia durante il protettorato francese e il rapporto tra le diverse comunità che sono riuscite a convivere pacificamente nonostante le differenze religiose, culturali e linguistiche.

A seguire è stata la volta della Tavola Rotonda, avente ad oggetto La lunga storia dei rapporti tra Italia e Tunisia” con l’Ambasciatore Tunisino in Italia Moez Sinaoui, il Senatore Gianni Marilotti e la Docente di Storia dei Paesi Islamici presso l’Università di Cagliari Patrizia Manduchi. Nel suo intervento l’ambasciatore Moez Sinaoui, raccontando diversi aneddoti, ha rimarcato più volte il forte legame che lega le due comunità. Partendo dall’esempio del direttore Artistico della Rassegna Mohamed Challouf, l’Ambasciatore ha affermato che sono gli uomini e le donne con il loro operato e il loro impegno, il più delle volte in ambito culturale, a fare da veri e propri ponti di pace e convivenza. Un altro strumento di questo tipo di cooperazione è dato dai tantissimi scambi culturali tra studenti che si recano nell’altro Paese per compiere i loro studi. In conclusione Moez Sinoui ha rimarcato come sia necessario rivalutare il ruolo centrale del mediterraneo e l’Italia, sfruttando anche l’esempio di Francia e Spagna, deve rafforzare il suo impegno in questa direzione. Sulla stessa linea l’intervento del Senatore Gianni Marilotti, che prendendo spunto dal Film di Marcello Bivona ha ripercorso la storia della comunità Italiana in Tunisia, rimarcando anche il rapporto con le comunità locali. Il senatore ha voluto ricordare anche i flussi migratori, composti per lo più da minatori, dalla Sardegna verso la Tunisia. Dopo aver in maniera dettagliata ricostruito il quadro storico, Gianni Marilotti ha esortato l’Europa a farsi un grande esame di coscienza sulle campagne di colonizzazione verso il Nord Africa e a riscoprire un senso diverso del mediterraneo che non deve essere più utilizzato per alimentare la paura, ma che deve essere invece officina di politiche di cooperazione. La Professoressa Manducchi ha concentrato il suo intervento sulla “migrazione operaia e sull’intervento degli italiani nella storia politica tunisina (Velio Spano fu uno dei fondatori del Partito Comunista Tunisino). La Manducchi ha concluso intervento dicendo che il fenomeno migratorio in Tunisia va trattato con grande cautela in quanto le persone arrivate da altri Stati venivano viste comunque come invasori e quindi bisogna tenere conto di questo aspetto nel raccontare le diverse vicissitudini storiche.

Dopo questo dialogo, denso di contenuti e molto apprezzato dal pubblico, la serata è proseguita con la proiezione del film: “Tabarkini, la storia del mare che unisce” di Haib Mestiri. I presenti hanno potuto apprezzare gli indissolubili legami tra la Tunisia e alcune comunità italiane, tra cui Carloforte e Calasetta.

Le giornate della rassegna sono arricchite, sino a questa sera, dalla presenza dell’artista Daniela Madeddu impegnata nella costruzione dell’opera collettiva “Con-fine amico, il passato ci parla”. E dalla mostra itinerante del costume tradizionale antico a cura dell’Associazione Culturale “Identirari”, visitabile oggi presso il Pub Birreria Nazca.

Il Carbonia e l’Iglesias giocano in casa le partite della quarta giornata d’andata del campionato di Eccellenza regionale, contro Ghilarza e Villacidrese, fischio d’inizio alle ore 16.00.

La squadra di Diego Mingioni, reduce dalla bellissima prima vittoria stagionale ottenuta mercoledì pomeriggio sul campo della Villacidrese, contro il Ghilarza, a sua volta reduce dal primo successo ottenuto nel match casalingo con l’Arbus, presenta la novità Rafael Monteiro, arrivato giovedì dopo aver rescisso con l’Iglesias. L’obiettivo è confermare i progressi, possibilmente con altri tre punti, che darebbero una grandissima iniezione di fiducia alla squadra e a tutto l’ambiente.

La squadra di Alessandro Cuccu, reduce dal primo risultato utile stagionale, il pari senza goal maturato sul campo della Ferrini, oltre che Rafael Monteiro, non ha tra i convocati un altro attaccante, Alessio Virdis, che ha pure rescisso ed è tornato all’Ossese, squadra dalla quale poco più di un mese fa era arrivato a Iglesias. Il presidente Giorgio Ciccu è ancora impegnatissimo nella campagna acquisti e nelle prossime ore potrebbe annunciare nuovi arrivi in casa rossoblù.

Sugli altri campi, la capolista Budoni difende il primato solitario a punteggio pieno nel match casalingo con la Polisportiva Ossese, sua concorrente nella corsa verso la serie D; le prime inseguitrici, Ferrini, Taloro Gavoi e Lanusei, giocano tutte in trasferta, rispettivamente sui campi del San Teodoro Porto Rotondo, della Tharros e del Sant’Elena Quartu. L’Arbus, unica squadra ancora a zero punti, ospita la Kosmoto Monastir; la Nuorese, con il neo tecnico Francesco Picconi (chiamato al posto del dimissionario Michele Tamponi) ospita il Bosa; il Taloro Gavoi ospita il Li Punti. Riposa il Calangianus.

Giampaolo Cirronis

Sono 180 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna su 2.219 tamponi eseguiti, 25 diagnosticati da molecolare, 155 da antigenico.

I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 6 (+1).

I pazienti ricoverati in area medica sono 81 (+1).

Sono 6.602 le persone in isolamento domiciliare (+59).

Si registra il decesso di un uomo di 80 anni, residente nella Città Metropolitana di Cagliari.

Con deliberazione commissariale n. 29 del 29 agosto c.a., il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna ha istituito il Premio Ambiente denominato “Bilancelle”, una delle attività tese a promuovere, sostenere e sviluppare eventi ed iniziative promozionali nei territori del Parco all’interno dell’art. 2 (Finalità e attività del Parco) del decreto istitutivo, che recita, al comma 2 lettera f) “promuovere, sostenere e sviluppare nel quadro dello sviluppo sostenibile attività di formazione e di ricerca scientifica e tecnologica nei settori delle georisorse, dei materiali innovativi, dell’ambiente, del patrimonio culturale e del paesaggio…”.
Questa attività è ben descritta al punto C2.6 “Premio Ambiente/Borse di studio/Premio tesi di laurea” della Relazione programmatica 2022, contenente le linee di indirizzo per il triennio 2022-2024.
La denominazione del premio trae origine dal ruolo svolto dalle “bilancelle” nel mare sulcitano nel periodo dell’epopea mineraria, condotte da equipaggi composti dai cosiddetti “battellieri” e “galanzieri”, specializzati nel trasporto della galena, minerale piombifero estratto nelle miniere del sud ovest sardo. Insieme ai “battelli”, di più grandi dimensioni (oltre i 10 metri), costituivano il mezzo principale di trasporto via mare di merci e materiali vari, in particolare il minerale estratto nelle miniere dell’iglesiente e dell’arburese, dalla fine del 1800 fino alla prima metà del 1900.
Un riconoscimento dal carattere fortemente identitario della storia mineraria della Sardegna, con i siti minerari inseriti all’interno di uno straordinario paesaggio, attraverso l’istituzione di un premio da assegnare a singole personalità, associazioni e organizzazioni che operano nel settore storico minerario, culturale, economico e della sostenibilità ambientale e che si distinguono a livello nazionale ed internazionale per capacità, competenza e professionalità.
Lo scopo del premio è quello di riconoscere il merito di persone o/e organizzazioni che, attraverso la propria attività, hanno contribuito a diffondere la conoscenza del sistema minerario della Sardegna, a difendere e tutelare il patrimonio minerario, naturale e ambientale, la sua sostenibilità storica, sociale e culturale.

Lettera aperta di una cittadina del Sulcis, Liliana Piras, al neo direttore sanitario della Asl Sulcis, Andrea Solinas, sullo stato di grave crisi in cui versa il sistema sanitario pubblico, nello specifico per la drammatica carenza dei medici di base.

Il testo integrale.

Questa mail l’ho inviata alla direzione sanità sarda e desidero informarne anche Lei, dott. Andrea Solinas che, subentra nella sanità del Sulcis e si fa carico delle incombenze di questo territorio, non ho altro da aggiungere se non augurarle un buon lavoro, e per buono intendo responsabilità dei bisogni delle persone non dei numeri, di vero servizio, perché chi è grande e non si piega al piccolo in realtà è un misero.

***

Spett.le Regione Sardegna

Mi rivolgo a Lei, direttore della sanità sarda, come semplice assistita da questo ente sanitario nazionale.

Il disagio che stiamo vivendo da anni si è via via trasformato in un grido di aiuto da parte nostra. Il Sulcis è ormai un territorio privo di risorse, di speranza, di futuro, privo di giovani. Siamo una popolazione di anziani, di vecchi, di persone che hanno lavorato una vita e che molto spesso si ritrovano malati, portatori di tante patologie. In questo quadro desolante che, possiamo ben capire dati i tempi che viviamo; virus vari, guerre e varie malattie che si ripresentano a reclamare una prevenzione che non c’è stata o, se c’è stata, è ormai scaduta, dato che, i nostri tempi sono tempi in cui le razze e i popoli si sono spostati in cerca di fortuna. In questo quadro capiamo le difficoltà a trovare soluzioni eque, capiamo che è difficile reperire risorse, ma lasciare un territorio senza medici di base, è a dir poco scandaloso, non perché non capiamo, ma perché non capite il nostro disagio. Io e mio marito abbiamo settant’anni, siamo fortunati, non soffriamo di patologie gravi, ma tanti e tanti nostri conoscenti hanno questa difficoltà. Tanti anziani non hanno mezzi per spostarsi, tanti non hanno internet, perché non lo sanno usare, tanti non hanno telefonini all’ultimo grido, sono spaventati, sono preoccupati. Non basta dire andate in quel dato paese, o in quell’altro, spostarsi per loro è difficile, andare distanti da Carbonia per loro è problematico, perché magari lasciano a casa l’altro coniuge che magari è allettato, che ha difficoltà a muoversi. Io mi faccio carico di questo loro grido, anche stamattina alla guardia medica; dove mio marito si è recato per la mia ricetta, un ultro ottantenne era in fila dalle sette del mattino, è arrivato col pulmino cittadino, stanco, demotivato, per avere le sue medicine salvavita. Non si può chiedere a quest’uomo che a Giba o a Narcao o dove ti pare c’è un medico, è assurdo, non lo capite l’assurdità di uno Stato che non è in grado di prendersi cura dei deboli? Dei fragili? Spero vivamente che facciate il possibile per sopperire a questo grande disagio, vi ringrazio se lo farete, se come Stato vi sentirete responsabili di un popolo che è stato affidato alle vostre capacità ma anche, perché no, al vostro cuore, alla vostra coscienza civile.

Con rispetto

Liliana Piras