Il personale del Corpo forestale di Iglesias ha accertato, a Buggerru, l’abbattimento abusivo di due cinghiali con l’uso della munizione spezzata (cosiddetti pallettoni)
Il personale del Nucleo Investigativo dell’Ispettorato del Corpo forestale di Iglesias ha accertato l’abbattimento abusivo di due cinghiali con l’uso della munizione spezzata (cosiddetti pallettoni).
I fatti si sono svolti in territorio di Buggerru, all’interno della zona in concessione autogestita per l’esercizio della caccia, nella giornata del 6 gennaio scorso.
Il personale forestale, dopo aver monitorato attentamente lo svolgimento di una battuta di caccia grossa, ha svolto un controllo nel punto di ritrovo dei cacciatori, rinvenendo due esemplari di cinghiale riportanti segni evidenti dell’abbattimento con il munizionamento vietato.
Individuati tra i presenti i due responsabili, sono stati sequestrati i due cinghiali, dei fucili e delle munizioni dei cacciatori. A questi ultimi è stata contestata l’infrazione [art. 61, lett. aa) della L.R. n. 23/1998, punita ai sensi dell’art. 30, comma 1, lett. h) della L. n. 157/1992] che prevede un’ammenda fino a 1.549 euro e, in caso di ipotesi di recidiva, la sospensione del porto di fucile per un periodo da 1 anno a 3 anni.
I controlli da parte dell’Ispettorato del Corpo forestale di Iglesias continueranno come ogni anno fino alla conclusione dell’annata venatoria.
I fatti si sono svolti in territorio di Buggerru, all’interno della zona in concessione autogestita per l’esercizio della caccia, nella giornata del 6 gennaio scorso.
Il personale forestale, dopo aver monitorato attentamente lo svolgimento di una battuta di caccia grossa, ha svolto un controllo nel punto di ritrovo dei cacciatori, rinvenendo due esemplari di cinghiale riportanti segni evidenti dell’abbattimento con il munizionamento vietato.
Individuati tra i presenti i due responsabili, sono stati sequestrati i due cinghiali, dei fucili e delle munizioni dei cacciatori. A questi ultimi è stata contestata l’infrazione [art. 61, lett. aa) della L.R. n. 23/1998, punita ai sensi dell’art. 30, comma 1, lett. h) della L. n. 157/1992] che prevede un’ammenda fino a 1.549 euro e, in caso di ipotesi di recidiva, la sospensione del porto di fucile per un periodo da 1 anno a 3 anni.
I controlli da parte dell’Ispettorato del Corpo forestale di Iglesias continueranno come ogni anno fino alla conclusione dell’annata venatoria.
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