FP CGIL SSO-FP CISL-FP UIL: «La chiusura della Rianimazione del CTO e del Sirai mette in pericolo l’assistenza sanitaria del nostro territorio»
«La chiusura della rianimazione del CTO e del Sirai mette in pericolo l’assistenza sanitaria del nostro territorio.» I segretari della FP CGIL della Sardegna Sud Occidentale Monica Secci, della FP CISL Claudio Nuscis e della FP UIL Efisio Aresti, hanno chiesto al presidente della Regione Christian Solinas e all’assessore della Sanità Carlo Doria di intervenire immediatamente per il ripristino dei livelli minimi essenziali nella Asl Sulcis, dopo la decisione – definita nefasta – assunta dalla direttrice Giuliana Campus. «Nella speranza di non essere costretti a trasferimenti fuori Regione non ci resta che gridare al disastro informando cittadini ed istituzioni», aggiungono Monica Secci, Claudio Nuscis ed Efisio Aresti.
«Nella giornata del 3 febbraio 2023 i quattro pazienti ricoverati nel Presidio Ospedaliero CTO sono stati trasferiti rispettivamente, uno alla RSA Rosa del Marganai e tre nel P.O. Sirai, uno dei quali nell’unità coronarica e gli altri due, in sovrannumero, nel reparto Rianimazione – scrivono in una nota i tre segretari -. Dopo questo primo spostamento, terminato nelle prime ore del mattino seguente, è iniziato in modo scientifico lo svuotamento totale della rianimazione del Sirai che si prevede avrà termine nella giornata odierna. Tutto si svolge in un clima surreale vista l’estrema velocità con la quale si procede alla traslazione dei pazienti presso altre strutture ospedaliere localizzate in tutta la Regione, al termine della quale, sarà dichiarata la chiusura totale della rianimazione che, a dir loro, sarebbe temporanea. Si fa presente che taluni trasferimenti, sia in ambulanza che con l’elisoccorso, sono ad alto rischio sia per la criticità dei pazienti che per i rischi generici che un trasporto in urgenza comporta.»
«Questa operazione riporta indietro di decenni laSanità del Sulcis Iglesiente e se possibile chiudere un reparto di vitale importanza come la Rianimazione vuol dire che in futuro tutte le chiusure saranno possibili – concludono Monica Secci, Claudio Nuscis ed Efisio Aresti -. Da questa sera i circa 130.000 abitanti del Sulcis Iglesiente non avranno più un posto letto disponibile e saranno trasferiti in altri presidi ospedalieri della regione, occupando dei posti letto che risultano essere appena sufficienti.»
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