Nuova mobilitazione del coordinamento degli appalti della Portovesme srl
Si è riunito oggi il coordinamento degli appalti della Portovesme srl, con all’ordine del giorno, la gravissima situazione in cui si trovano i lavoratori degli appalti coinvolti in un drammatico inserimento in regime di cassa integrazione a zero ore.
«Dalla riunione odierna, a fronte delle continue riduzioni delle attività lavorative volute dalla Portovesme srl, in conseguenza della crisi energetica – si legge in una nota delle segreterie territoriali FIOM, FSM e UILM del Sulcis Iglesiente -, è emersa l’ulteriore difficoltà derivante dagli appalti che interessano la SKV, che ha deciso di tagliare tutte le lavorazioni con le aziende collaboratrici, le quali, trovandosi scariche di commesse, potrebbero immediatamente collocare tutta la loro forza lavoro in Cassa integrazione, mettendo a rischio anche le possibili anticipazioni. Comportamento da parte della SKV, in totale controtendenza con quanto avvenuto precedentemente; infatti, nel recente passato, in cui il lavoro o le conseguenti difficoltà, ci risulta fossero state equamente suddivise, permettendo di superare momenti di forte difficoltà e tensione tra lavoratori che quotidianamente lavorano fianco a fianco SKV, GSMI, FM e SCS, condizione che aveva permesso di non lasciare indietro nessuno.»
«La scelta odierna della SKV risulta incomprensibile e rischia invece di creare delle divisioni e delle tensioni irrecuperabili, con conseguenze inimmaginabili; per tali ragioni si chiede un immediato intervento della Committente – aggiungono le segreterie territoriali FIOM, FSM e UILM -. Diventa inoltre evidente, che la soluzione occupazionale ed economica, per i lavoratori degli appalti, non può essere la cassa integrazione, ma la ripresa produttiva dello stabilimento, motivo per cui, il Coordinamento tutto, rimane in attesa della convocazione del tavolo regionale, al fine di comprendere a che punto è lo stato della vertenza, in cui diventa fondamentale conoscere se si è in grado di raggiungere quella soluzione energetica che garantisca la ripresa produttiva e la conoscenza del piano industriale della Portovesme srl, quali i vantaggi o le eventuali criticità.»
Le segreterie dei metalmeccanici presenti al Coordinamento odierno, hanno confermato lo stato di agitazione, ritengono inaccettabile quanto sta accadendo, ed hanno convocato con carattere di urgenza l’assemblea generale dei metalmeccanici di tutte le aziende della Portovesme srl, per lunedì 27/02/2023, dalle ore 6.00, non escludono ulteriori iniziative e chiedono l’immediato intervento delle Confederazioni per coinvolgere e unire i lavoratori di tutte le categorie.
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