Ignazio Corrao (eurodeputato Greens): «La Regione non usi il Just Transition Fund nel Sulcis come un bancomat senza visione.»
«Il Just Transition Fund è un’occasione unica da non sprecare per il Sulcis. E’ necessario che i territori e le parti sociali siano parte integrante nell’utilizzo del fondo, che serve proprio a garantire la transizione verde e sociale nei territori più delicati. La Regione Sardegna ha messo da parte i sindacati, che sono stati di fatto estromessi dal percorso decisionale. Ecco perché ho chiesto e ricevuto rassicurazioni che la Commissione UE verifichi il corretto svolgimento delle procedure sul coinvolgimento dei territori.»
L’eurodeputato dei Greens Ignazio Corrao commenta così la risposta della Commissione UE all’interrogazione sul Just Transition Fund nel Sulcis.
«Il Just Transition Fund – spiega Ignazio Corrao – rappresenta un’occasione unica per supportare il territorio del Sulcis, una zona in difficoltà con alto tasso di disoccupazione giovanile e basso reddito pro capite che avrebbe diritto al miglior utilizzo di questo fondo. Eppure la Regione Sardegna ha completamente ignorato i sindacati e le parti sociali in agitazione, dimostrando di non avere alcuna visione e trattando questo fondo strategico come un bancomat. Le parti sociali e i sindacati rivendicano di partecipare a un piano territoriale condiviso. Negli incontri la Regione non ha prospettato alcuna idea di territorio, l’esatto opposto di quello che è il significato del Fondo. Occorre ascoltare i sindacati, che denunciano l’assenza di logica per la transizione sociale, come nel caso di Enel di Portovesme e per Carbosulcis. Non si è tenuto conto che centinaia di lavoratori verranno espulsi dal ciclo produttivo, c’è uno scollamento tra la transizione e i progetti.»
«Per questo – prosegue Ignazio Corrao – ho chiesto ed ottenuto dalla Commissione UE di verificare il reale coinvolgimento dei sindacati in agitazione. La stessa Commissione avverte che “prima di adottare la decisione che approva il programma del JTF, la Commissione verificherà che il partenariato abbia effettivamente coinvolto le parti economiche e sociali, comprese le organizzazioni sindacali, nonché gli organismi pertinenti che rappresentano la società civile, quali i partner ambientali, le organizzazioni non governative e gli organismi incaricati di promuovere l’inclusione sociale e i diritti fondamentali”. La Commissione verificherà inoltre “che i partner siano effettivamente coinvolti nella preparazione, nell’attuazione e nella valutazione del programma”. Chiedo inoltre alla Commissione UE – in questa fase di verifica – di ascoltare i sindacati. Senza il loro coinvolgimento, il Just Transition Fund sarà per il Sulcis solo un grande bancomat senza alcuna visione, un’occasione persa», conclude Ignazio Corrao.
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