25 November, 2024
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La Giunta regionale ha bocciato per la seconda volta l’atto aziendale adottato dalla Asl 7, con la delibera di Giunta n° 6/13 del 24 febbraio 2023.

L’Assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale ha rilevato che nella nuova formulazione dell’atto aziendale è inserita una SS struttura semplice denominata “parto analgesia” con sede Sirai/CTO e viene precisato, con riferimento al Dipartimento area chirurgica, che “il modello di riorganizzazione verrà concordato con l’Assessorato alla Sanità”. In considerazione del fatto che l’organizzazione e l’allocazione delle strutture è di esclusiva competenza del Direttore generale dell’azienda che esercita le sue prerogative con la redazione dell’atto aziendale che è soggetto all’esame della Giunta regionale e dalla cui valutazione può discendere la revoca del Direttore medesimo non è accoglibile una siffatta formulazione che di fatto determina l’incompletezza del documento. Tale valutazione è valida anche per la SC “Ostetricia e ginecologia” dove l’atto aziendale prevede la pianificazione dell'”eventuale trasferimento” dal PO CTO al PO SIRAI. Alla luce di quanto rappresentato l’organizzazione prospettata nell’atto aziendale appare indefinita e, pertanto, non è possibile dichiararne la conformità agli indirizzi regionali.

L’assessore della Sanità ha suggerito di rimuovere le criticità di seguito riportate:

1. non è stata prevista una SC Servizio Acquisti nonostante l’atto aziendale attribuisca alla relativa SSD importanti e complesse competenze che giustificherebbero la qualificazione della struttura come complessa. Le funzioni attribuite sono, infatti, qualitativamente e quantitativamente gravose in quanto comprendono le seguenti aree di macro attività: svolgimento gare aggregate laddove richiesto (tale competenza appare peraltro improbabile alla luce delle funzioni di ARES); espletamento delle procedure di gara per le acquisizioni di beni, servizi sanitari e non sanitari e attrezzature non compresi nella programmazione interaziendale, compresi gli acquisti in economia, nel rispetto degli indirizzi regionali e degli accordi intercorsi con ARES Sardegna; competenza nella fase di verifica, stipulazione e registrazione dei contratti (tale funzione, nella cessata ASL n. 7 di Carbonia, era di competenza del Servizio Affari generali); gestione dei contratti, controllo e liquidazione delle forniture (tali funzioni, nella cessata ASL n. 7 di Carbonia, erano ripartite tra i singoli servizi utilizzatori);

2. non è stata indicata, nella declaratoria delle funzioni della SSD competente in materia di acquisti, la soglia prevista nella L.R. n. 24/2020 e nella Delib. G.R. n. 30/73 del 30.9.2022;

3. l’atto aziendale non contiene alcun riferimento alla competenza concorrente di ARES su molteplici e rilevanti tematiche dell’Area Legale e pertanto, attribuisce erroneamente le stesse alla competenza esclusiva dell’ASL n. 7 del Sulcis. In particolare andrebbero meglio definiti i limitati compiti che l’Azienda dovrebbe svolgere che possono riguardare esclusivamente il patrocinio legale e che dovrebbero essere incardinati direttamente nello staff della Direzione;

4. tra le funzioni dalla Servizio Affari Generali e Legali è compresa una funzione di “Supporto, Gestione e coordinamento delle attività amministrative delle funzioni di Staff” e di “Supporto alle Attività amministrative di competenza della funzione del Medico Competente”, non risulta tuttavia chiaro in che cosa consistono i summenzionati “coordinamento” e “supporto” né risultano conseguentemente definiti gli ambiti dei compiti e delle responsabilità sottesi a tali funzioni;

5. in modo particolare, desta perplessità che il Servizio Affari Generali, e quindi un dirigente amministrativo, debba svolgere le funzioni “amministrative” per conto di altri servizi / strutture;

6. è stata ribadita la competenza dell’Ufficio legale in materia di applicazione di sanzioni amministrative pecuniarie in materia di igiene alimenti, sanità pubblica e veterinaria;

7. la riformulazione dei compiti della SC “Qualità, Appropriatezza, Data Management e HTA” ha di fatto evidenziato come le attività in essa contenute non paiono essere di tale dimensione da richiedere l’attivazione di una struttura complessa;

8. nel macroprocesso “Gestione delle risorse umane” viene precisato, contrariamente alle indicazioni di cui alla succitata delib. G.R. n. 40/39, che la struttura è anche preposta alla gestione giuridica del personale della medicina convenzionata, non sono chiare pertanto le attività che l’Azienda intende porre in essere alla luce del fatto che tale competenza è posta in capo ad ARES.

L’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza sociale ha proposto, ai sensi dell’art. 16, comma 2, della L.R. n. 24/2020, di dichiarare l’atto aziendale non conforme e di richiedere alla ASL n. 7 del Sulcis la definizione di un’organizzazione che tenga conto di quanto illustrato in premessa.

La Giunta regionale, udita la proposta dell’assessore dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, visto il parere favorevole di legittimità del Direttore generale della Sanità sulla proposta in esame ha deliberato «di richiedere all’Azienda socio-sanitaria locale (ASL) n. 7 del Sulcis, rilevata la non conformità dell’atto aziendale, ai sensi dell’art. 16, comma 2, della L.R. n. 24/2020, la definizione di un’organizzazione che tenga conto di quanto illustrato in premessa». 

Il Consiglio comunale di Carloforte ha approvato all’unanimità un ordine del giorno presentato dal consigliere Pierangelo Froldi di solidarietà nei confronti dei lavoratori della Portovesme srl in lotta per i loro posti di lavoro e per la sopravvivenza di tutto il Sulcis Iglesiente.
Il testo integrale.
«Il Consiglio Comunale di Carloforte esprime la sua totale solidarietà e vicinanza ai quattro lavoratori della Portovesme srl che da questa mattina si trovano sulla ciminiera dell’impianto Kss, a 100 metri di altezza e con loro a tutte le lavoratrici e i lavoratori dell’impianto e delle società in appalto.
Il Consiglio esprime grande preoccupazione per quanto sta interessando la fabbrica, la cui fermata di quasi tutti gli impianti, colpiti dalla crisi energetica e dal rincaro del costo dell’energia, mette a rischio 1300 buste paga.
Il Consiglio Comunale di Carloforte invita il Ministro Adolfo Urso, titolare dell’ex “Ministero dello Sviluppo Economico”, oggi “delle Imprese e del Made in Italy”, a concedere urgentemente un incontro con tutti gli interlocutori nazionali per ricercare una soluzione immediata sul fronte energia. Tutti partecipanti allo stesso tavolo.
Il Consiglio Comunale chiede alla Regione Autonoma della Sardegna di dare corpo agli intendimenti del Just Transition Fund che dedica al Sulcis-Iglesiente ingenti risorse, coinvolgendo le amministrazioni del territorio e le parti sociali.
Il Consiglio chiede al Governo di implementare al più presto una Strategia Energetica Nazionale, che consenta di rafforzare i margini di autonomia energetica del Paese.»