Vertenza Portovesme srl: nuovo appello di FIOM-FSM-UILM per un immediato rientro al lavoro
«Si punti alla ripartenza dei reparti nel più breve tempo possibile. Quanto avvenuto nei giorni scorsi, con tre giorni di sciopero dei Lavoratori degli appalti e quattro Lavoratori della Glencore, asserragliati per alcuni giorni in un cammino all’interno dello stabilimento, sono un sintomo evidente e preoccupante della gravissima situazione in cui versano il territorio, i lavoratori, le aziende.»
Lo scrivono, in una nota diffusa oggi, le segreterie territoriali FIOM-FSM-UILM del Sulcis Iglesiente.
«Nel frattempo, i sindacati e le aziende metalmeccaniche hanno firmato accordi di Cassa integrazione, inventandosi soluzioni con parvenza di equità, nel tentativo di trovare soluzioni tampone alla difficilissima situazione, che però per essere superata necessità di un contributo del soggetto principale: Glencore – aggiungono -. Si mettano tutti i lavoratori nelle condizioni di poter superare questa fase in maniera dignitosa, troppi sono infatti i lavoratori “costretti”, alla cassa integrazione a zero ore. La politica a tutti i livelli, pretenda che, a fronte di un possibile raggiungimento degli obiettivi, la Glencore, reintegri le lavorazioni sospese, faccia riprendere la marcia degli impianti, si diano garanzie ai lavoratori indiretti, interinali e quelli di San Gavino; si sgomberino le voci di imminenti chiusure, lo si faccia adesso, i lavoratori, non sono nelle condizioni di reggere ancora questa situazione.»
FIOM, FSM e UILM oggi hanno tenuto l’ennesima assemblea informativa ai cancelli, con i lavoratoti della GSMI, azienda con la quale, proprio nella giornata di ieri, «è stata trovata una sorta di “tregua armata”, transitoria, con rotazioni, ferie, cassa integrazione e trasferimenti di qualche unità, ma questo può durare, lo spazio di poco tempo – concludono -. Basta, si batta un colpo dando un segnale di apertura verso i lavoratori, TUTTI, nessuno escluso!»
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