Dopo il dissequestro del sito di stoccaggio dei fanghi rossi, il parere positivo della conferenza dei servizi al PAUR, ora il progetto Eurallumina può decollare
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Dopo il dissequestro del sito di stoccaggio dei fanghi rossi, sentenziato il 5 maggio scorso dal tribunale di Cagliari con l’assoluzione dei dirigenti nel processo aperto nel mese di luglio 2018 per disastro ambientale in concorso e traffico illecito di rifiuti, oggi il parere positivo della conferenza dei servizi al PAUR: ora il progetto Eurallumina può decollare.
«In data odierna, seppur con delle prescrizioni cui ci si dovrà scrupolosamente attenere, a distanza di oltre 2 anni dall’inizio di tale e tortuoso iter autorizzativo, sono state finalmente approvate positivamente le autorizzazioni V.I.A. / A.I.A. (oltre alle Autorizzazioni paesaggistica e VIncA) attraverso il Procedimento autorizzativo unico regionale (P.A.U.R.).
Attraverso l’ottenimento del PAUR e del dissequestro del sito di stoccaggio dei residui di lavorazione l’asset strategico dell’Eurallumina di Portovesme risulta di fatto un “Progetto esigibile e di fatto approvato” e che definisce una prospettiva di produzione industriale e quindi di benessere economico e sociale per il territorio del Sulcis Iglesiente e non solo, da realizzarsi con un orizzonte temporale pari a 20 anni – si legge in un comunicato diffuso dai rappresentanti delle R.S.A. Filctem-CGIL Enrico Pulisci, Femca-CISL Simone Zucca, Uiltec-UIL Davide Boi -. In attesa del “perfezionamento del PAUR” attraverso un obbligato passaggio qual è la relativa deliberazione di Giunta regionale che dovrà prendere atto di quanto disposto degli Enti autorizzativi in data odierna, non possiamo che rivolgere da subito l’attenzione ai successivi passaggi indispensabili a dare definitivamente gambe al progetto di ripartenza della nostra fabbrica!»
«E’ giunto il momento delle scelte politiche senza tentennare oltre – aggiungono -; è necessario, dunque, sgombrare il campo da ogni sorta di alibi: le ipotesi percorribili, dal punto di vista sia tecnico e non da meno rispetto alla tempistica di attuazione e messa in opera rimangono solamente due e ben note; si invita quindi a non considerare ipotesi quali rigassificatori ex novo da edificare “a terra” (on-shore), ancor più se insistenti in aree che debbono essere assoggettate a bonifica e che richiederebbero, solamente per la definizione del relativo iter autorizzativo, diversi anni e quindi “fuori tempo massimo…”. È altresì necessario e fondamentale accelerare quanto prima l’esecuzione delle contestuali e propedeutiche “infrastrutture indifferibili e urgenti indispensabili alla realizzazione dell’approdo del GNL.»
«Con il dissequestro del sito di stoccaggio dei residui e l’approvazione del PAUR di oggi il progetto di riavvio dell’Eurallumina è di fatto esigibile ed una volta ottenuta la deliberazione di Giunta, definitivamente approvato e quindi definito “compatibile nel rispetto delle più severe norme in materia di tutela della salute e dell’ambiente, senza sconto alcuno!” Questo è il risultato della pronuncia del Tribunale e degli Enti autorizzativi e le sentenze debbono essere rispettate, SEMPRE, anche quando non vengono da taluni condivise!!! – concludono Enrico Pulisci, Simone Zucca e Davide Boi -. Dalle Istituzioni regionale e nazionale pretendiamo a questo punto il superamento della tuttora pendente impugnazione del DPCM ENERGIA presso il Consiglio di Stato e la definizione ultima delle infrastrutture e strumenti necessari a rilanciare una produzione industriale che potenzialmente può generare 1.500 buste paga nel nostro territorio, attraverso la sottoscrizione dell’Addendum e la+ definizione dell’approdo del GNL indispensabile alla Raffineria di bauxite dell’Eurallumina.»
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