Gianluca Cro è il nuovo presidente del Cortoghiana, Fabio Piras è stato confermato alla guida della prima squadra
Gianluca Cro è il nuovo presidente del Cortoghiana, Fabio Piras è stato confermato alla guida della prima squadra.
La retrocessione in prima categoria non ha depresso gli animi in casa rossoblù, ma anzi la voglia di riscatto e di continuare a recitare un ruolo importante nel panorama calcistico regionale onorando la memoria ed il lavoro del compianto presidente Corrado Piras, ha spinto la dirigenza rossoblù a mettersi subito in moto per programmare la stagione 2023/24.
La novità più importante è l’elezione a presidente di Gianluca Cro.
31 anni appena compiuti, impiegato come ingegnere in un’impresa locale che si occupa di bonifiche ambientali, una carriera molto promettente che ti ha portato dalle giovanili del Cortoghiana a quelle del Cagliari con cui hai disputato due Campionati Primavera e sfiorato l’esordio in serie A, poi Torres, PortoTorres, Arzachena, una carriera che si interrompe a causa di due brutti infortuni, il completamento degli studi e la decisione di rimettere le scarpette ai piedi a fine 2018 per contribuire alla promozione del Cortoghiana di Corrado Piras. Ora si apre un nuovo capitolo con la proposta accettata con entusiasmo di presiedere la società calcistica in cui hai dato i primi calci ad un pallone. Ti senti pronto a questa sfida?
«Sono lusingato della proposta che mi è stata fatta insieme dalla dirigenza del Cortoghiana e da tanti amici, imprenditori e sponsor che vogliono impegnarsi per far continuare a vivere la storia del Cortoghiana e contribuire a rilanciare le sue ambizioni. Per me è una sfida entusiasmante e cercherò di calarmi subito nella parte. So di non essere solo, ci sono persone che hanno già dato prova negli anni di grande passione, competenza e professionalità ma conto di coinvolgere in società tanti altri giovani che come me hanno voglia di mettersi alla prova.»
Passare in poco tempo dal campo alla scrivania, è una scelta difficile?
«Non nascondo che mi sarebbe piaciuto essere protagonista in campo nella stagione passata e magari avrei potuto dare quel contributo di esperienza che in certi frangenti è mancato, sono stato vicino ai ragazzi per tutto il campionato compresa l’ ultima gara in casa del Villamassargia, ma I malanni fisici non mi hanno dato tregua. Bisogna capire quando è il momento di voltare pagina. Ed io l’ho capito. E poi il mio lavoro mi impegna davvero tanto e comunque ogni tanto due calci al pallone magari li darò.»
La conferma di Fabio Piras come allenatore è stato il primo atto del nuovo corso, quali sono gli altri obiettivi a breve?
«C’è stata una forte condivisione sulla scelta di confermare Fabio ed è stato bellissimo sentirsi dire subito di si, nonostante avesse già avuto richieste da club blasonati di Promozione. Non so quanti allenatori sarebbero stati capaci di tenere botta sino all’ ultimo minuto del Campionato con una rosa di soli 19 giocatori e senza Juniores. Ma non è solo una scelta di riconoscenza, Fabio è sicuramente uno che fa crescere i giovani sotto il profilo umano e sportivo, ha grande serietà e preparazione ed ha saputo creare un grande gruppo che spesso nel mondo del calcio fa la differenza. Ora cerchiamo di formare un gruppo ancora più forte e numeroso, con l’ innesto di alcuni giocatori di esperienza e giovani in rampa di lancio, ci teniamo pronti per un eventuale ripescaggio e comunque per una Prima Categoria dove vogliamo recitare un ruolo da protagonisti. Abbiamo la ferma intenzione di fare la Juniores, cerchiamo un tecnico che conosca la Categoria, i ragazzi e che abbia voglia di emergere. Stiamo lavorando all’ obiettivo di fare tutte le categorie dai piccoli amici agli Allievi. È partita l’ organizzazione del torneo di calcetto e subito dopo faremo un torneo per le categorie giovanili. Abbiamo deciso di avviare la campagna soci e iniziato a contattare nuovi e vecchi sponsor, insomma la macchina è già in moto al massimo dei giri.»
Tra poco inizieranno i lavori al campo che diventerà polivalente e sarà finalmente agibile, ma il sintetico rimane un sogno che si spera diventi prima o poi reale. In tanti hanno rifiutato in passato di giocare a Cortoghiana per via del terreno di gioco, come pensi di fare per convincere gli eventuali rinforzi ad accettare di giocare nello sterrato?
«Sfatiamo, intanto, la convinzione che tanti infortuni muscolari siano dovuti al terreno di gioco, quest’anno non abbiamo avuto praticamente problemi di questo tipo, mentre tanti amici che hanno scelto di giocare in campi più belli in erba sintetica e non, hanno dovuto spesso fermarsi per malanni di quel tipo, non dipende solo dal terreno, ma dalla preparazione, dalla vita quotidiana, dalla dieta che si segue. Giocare sul campo in terra battuta ha un suo romanticismo ed è comunque la passione per il calcio a fare la differenza, ma ciò non toglie che anche noi vorremmo vedere questo sogno realizzato, avere un campo sintetico serve non solo al Cortoghiana ma anche a tutta la città di Carbonia e, soprattutto, libera i nostri infaticabili volontari dall’incombenza di tanti lavori di manutenzione e preparazione. Per questo motivo ci sentiamo impegnati insieme all’Amministrazione comunale per esplorare tutte le strade possibili che ci consentano in un futuro prossimo di realizzare questo sogno.»
Un ultimo appello per l’avvio della nuova stagione?
«Sì. Lo rivolgo a tutti gli appassionati del Cortoghiana, agli imprenditori e ai commercianti ma anche a tanti genitori, sosteneteci, dateci fiducia, stateci vicino ed insieme potremmo fare qualcosa di concreto e veramente importante per il paese, per far fare sport a tanti giovani, per tenere in piedi un progetto che è educante ed inclusivo, a prescindere dai risultati sportivi.
Forza Cortoghiana!»
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