Carla Cuccu (Idea Sardegna): «La Sanità nel caos più totale, pazienti abbandonati»
![](https://www.laprovinciadelsulcisiglesiente.com/wp-content/uploads/2020/01/Ospedale-Businco-Cagliari-19-2.jpg)
«Sembra che in Regione si stia cercando, in ogni modo, di demolire la sanità in Sardegna. Siamo nel caos più totale. Ci sono centinaia, forse migliaia, di pazienti abbandonati a loro stessi. Mi viene in particolare da pensare a tutti i malati oncologici e all’esperienza che stanno vivendo in questi giorni, e le loro sofferenze. Non sapere quando e dove curarsi, è devastante anche psicologicamente. All’Ospedale Oncologico Businco di Cagliari, non sono bastate le rassicurazioni dell’assessore Carlo Doria. I pazienti e le associazioni sono inflessibili. Si scenderà a manifestare questo mercoledì 14 giugno. Come è stato già detto in questi giorni, la problematica della radioterapia è solo la punta dell’iceberg dei problemi dell’Oncologico.»
La denuncia arriva da Carla Cuccu, consigliera regionale del gruppo Idea Sardegna, segretaria della commissione Sanità.
«Altra questione è quella della Corte dei Conti che ha ribadito come la Sardegna non spende i soldi destinati alla sanità – aggiunge Carla Cuccu -. Ed ora non si riesce più a recuperare tutte le visite e le prestazioni ambulatoriali del periodo COVID. Si va malissimo anche su screening, che sono di particolare importanza, e sui ricoveri programmati. Un report che ci vede negli ultimi posti in Italia. E che segna veramente la certificazione del fallimento regionale.»
«Come non parlare poi della situazione del Sulcis Iglesiente – sottolinea Carla Cuccu -. Numerose sono state le mie interrogazioni all’assessore Doria e a tutta la Giunta regionale. Le risposte? Nessuna. Ed ora è tempo di avere risposte scritte sul C.T.O.»
«Il problema del nostro Servizio sanitario regionale è la mancanza di una serie di condizioni strutturali – conclude Carla Cuccu -: la messa in atto di buone pratiche di valorizzazione delle risorse umane; un reale e concreto processo di presa in carico ed accompagnamento dei pazienti. I LEA non sono rispettati.»
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