Giornata speciale, alla Rosa del Marganai, per alcuni pazienti sottoposti alla ventilazione meccanica
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La Rosa del Marganai, residenza sanitaria assistenziale accreditata con il Servizio Sanitario Regionale, gruppo San Raffaele S.p.A., offre assistenza a soggetti che, pur non necessitando di un ricovero ospedaliero, hanno bisogno di continua assistenza specialistica e sanitaria globale, e non possono essere adeguatamente assistiti al proprio domicilio. Assistenza medica e infermieristica, assistenza riabilitativa, aiuto per lo svolgimento delle attività quotidiane, attività di animazione e socializzazione, prestazioni alberghiere e di ristorante, lavanderia, pulizia.
Strutturata su due piani, la Rosa del Marganai è dotata complessivamente di 155 posti letto, così suddivisi:
- 120 posti in RSA (R1 ventilati, R2 gravissimi e terminali, R3A e R3D per pazienti affetti da Alzheimer e demenza, R3B parzialmente autosufficienti)
- 20 posti in Centro Diurno
- 15 posti in Casa Protetta
Nella RSA è presente un Centro Diurno Integrato (CDI), struttura semiresidenziale, di livello intermedio tra l’assistenziale domiciliare e la residenzialità.
Venerdì 16 giugno, alla Rosa del Marganai, si è tenuto un incontro con i pazienti assistiti dal servizio di ventilazione meccanica, fiore all’occhiello della struttura, diretto dal dottor Angelo Desogus, anestesista rianimatore; presenti anche il direttore sanitario, la dottoressa Cinzia Ninu; il direttore operativo, dottor Giancarlo Maurandi; Carla Angioni, assistente sociale che presta servizio presso il Segretariato sociale del San Raffaele Rosa del Marganai. Alcuni di questi pazienti, grazie all’attività di riabilitazione, sono riusciti a tornare a respirare autonomamente, liberati dalla ventilazione meccanica invasiva da cui dipendevano e a recuperare totalmente le funzioni motorie. All’incontro erano presenti anche i genitori di alcuni di questi pazienti che hanno ringraziato i responsabili della struttura per il lavoro svolto e i risultati ottenuti.
Allegata l’intervista al dottor Angelo Desogus.
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