Con i primi giorni di caldo, in Sardegna, si registrano i primi incendi. Su un totale di otto sviluppatisi sul territorio regionale, per lo spegnimento di uno è stato utilizzato, oltre alle squadre a terra, un mezzo aereo del Corpo forestale.
Nelle campagne di San Giovanni Suergiu, in località “Pod. Faggio”, lo spegnimento è stato coordinato dal personale della stazione del Corpo forestale di Sant’Antioco, coadiuvata dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Pula. Sono intervenute 2 squadre di volontari delle associazioni di Sant’Antioco e Sant’Anna Arresi e 1 squadra dei vigili del fuoco di Carbonia. L’incendio ha percorso una superficie di circa 6 ettari di incolto con fasce frangivento. Le operazioni di bonifica sono iniziate intorno alle ore 15.00.
Non è una presentazione come le altre quella del libro “Cercandocieli” di Rossana Copez a Carloforte. Perché proprio sull’isola di San Pietro, il 6 settembre 1995, annegava il marito Sergio Atzeni, giornalista e scrittore oggi sempre più celebrato.
E nel libro che verrà presentato sabato 17 giugno all’Exme – un piccolo, prezioso, distillato di memorie sorprendenti con sullo sfondo le vicende del PCI sardo – l’autrice racconta in modo molto emotivo come ha vissuto prima, durante e dopo la tragedia, avvenuta nel mare davanti alla Conca il giorno in cui lei compiva 47 anni.
Il baricentro del romanzo, però, è proprio la donna che ora ci regala 129 pagine (da leggere tutto d’un fiato o da centellinare e rileggere) di vita vissuta molto intensamente, tra gioie, delusioni, follie, amore, morte e rinascita.
Rossana Copez non vuole essere ricordata come “la moglie di…” , anche perché “Cercandocieli”, uscito a luglio del 2022, edizioni Il Maestrale, non è la sua opera d’esordio. Sempre per la casa editrice Il Maestrale, ha pubblicato nel 2004 “Si chiama Violante”, nel 2011 “Terra Mala” con Giovanni Follesa e nel 2021 “Cent’anni fa arrivò Lawrence”; mentre per la casa editrice Condaghes ha pubblicato nel 1979 “Fiabe Sarde” con Sergio Atzeni e nel 2008 “Tutti buoni arriva Mommotti” con Tonino Oppes. Laureata in filosofia, specializzata in studi sardi, Rossana Copez ha insegnato italiano e storia alle scuole superiori fino a pochi anni fa, ha collaborato con quotidiani e riviste e tiene laboratori di scrittura creativa.
“Cercandocieli” è un memoir intessuto di magia, filosofia, storie pubbliche e intime che parla anche del mestiere di scrivere, dei tumulti dell’anima, di stelle e numeri, di una bambina, Jenny Atzeni, che ora è una giovane dottoressa e sarà alla presentazione.
L’evento, organizzato dalla Libera Università di Carloforte, con il patrocinio del Comune, sarà presentato dalla giornalista Susanna Lavazza e introdotto dal Sindaco di Carloforte, Stefano Rombi.
L’appuntamento è per le 18.30 di sabato 17 giugno, in via XX Settembre 48, ingresso libero.
«Serve al più presto una cornice normativa entro cui le Regioni siano legittimate a legiferare in materia di aree idonee e quindi a scegliere la pianificazione territoriale destinata all’accoglimento degli impianti ad energia rinnovabile.»
Lo afferma l’assessore dell’Industria, Anita Pili, che questo pomeriggio ha presieduto, su delega del Commissario Massimiliano Fedriga e in qualità di Coordinatore della Commissione Energia della Conferenza delle Regioni, un incontro in videoconferenza sulle Aree Idonee e sui decreti attuativi in via di ultimazione al ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE).
Alla videoconferenza, co-presieduta con il vice presidente Fulvio Bonavitacola, Coordinatore della commissione Infrastrutture della CdR, ha partecipato il presidente del Fondo Ambiente Italiano (FAI) Marco Magnifico, che aveva scritto alla Conferenza delle Regioni per chiedere una soluzione normativa al conflitto tra le due necessità oggetto della questione ovvero l’installazione di impianti da fonti rinnovabili e la tutela del paesaggio.
«Ho avuto un’interlocuzione con il Ministro Gilberto Pichetto Fratin – dice l’assessore Anita Pili – sull’urgenza di un quadro definito sulle aree idonee. Nell’ambito della collaborazione che il ministero dell’Ambiente e della sicurezza energetica sta garantendo alla Commissione Energia della Conferenza delle Regioni, il ministro Gilberto Pichetto Fratin mi ha confermato che nelle prossime settimane sarà messo a disposizione delle Regioni un testo in bozza da poter discutere insieme. Avere un quadro normativo definito – spiega l’assessore regionale dell’Industria – consentirà di dirimere i conflitti che si stanno determinando a livello locale con progetti autorizzati a livello centrale in aree già predisposte a differenti utilizzi dalle amministrazioni regionali o comunali.»
Ancora un tragico incidente mortale s’è verificato questo pomeriggio, intorno alle 15.20, sulla strada provinciale n° 2, nei pressi della frazione di Tanì. Nello scontro frontale tra due auto, hanno perso la vita due persone, marito e moglie, di Carbonia, che viaggiavano su una Fiat Punto, una terza, un giovane di Iglesias, alla guida di un’Audi A3, è rimasta gravemente ferita. Sul posto sono giunti due ambulanze del 118, i vigili del fuoco del distaccamento di Iglesias, i carabinieri del Nucleo Radiomobile, gli agenti della Polizia di Stato del Commissariato di Carbonia e l’elisoccorso, intervenuto per trasportare in ospedale in codice rosso il giovane alla guida dell’Audi A3, finita fuori dalla carreggiata.
Quello odierno è il quarto incidente mortale sullo stesso tratto di strada, dallo scorso 9 febbraio.
Nel primo, verificatosi all’altezza di Corongiu, ha perso la vita un 38enne di Domusnovas. Nel secondo, il 23 febbraio, nello scontro frontale tra una Renault Clio ed una Fiat Idea, hanno perso la vita due giovani di 25 anni, originari rispettivamente di Sant’Antioco e San Sperate
Nel terzo, verificatosi lo scorso 21 maggio, ha perso la vita un 24enne di Villamar.
Dopo i primi due incidenti, la Regione ha messo a disposizione della provincia del Sud Sardegna le risorse per la realizzazione degli interventi di messa in sicurezza e il Ministero ha concesso la deroga per la realizzazione della barriera spartitraffico centrale, indispensabile in una strada a quattro corsie, peraltro nel caso della SP2 con il fondo irregolare, per evitare gli scontri frontali. I lavori sono stati avviati alcune settimane fa, prima del precedente incidente mortale, ma intanto sulla SP2 si continua a morire.
Ieri mattina, l’assessore regionale della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu, si è recato in visita istituzionale alla sede del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, presso la Grande Miniera di Serbariu a Carbonia.
L’assessore Marco Porcu è stato ricevuto dal commissario straordinario Elisabetta Anna Castelli e dal neo direttore Fabrizio Atzori. Durante l’incontro sono state affrontate diverse tematiche, individuate nuove opportunità per il territorio e sfide, ma soprattutto si è parlato di programmazione futura.
«E’ di fondamentale importanza intraprendere con la Regione Sardegna strategie sinergiche e condivise, per sviluppare nuove iniziative ed attuare virtuosi percorsi di crescita, che vedano protagonisti istituzioni, enti, associazioni e i vari players con cui è necessario e auspicabile confrontarsi», ha detto il commissario Elisabetta Anna Castelli.
«Il Parco Geominerario della Sardegna, essendo un unicum a livello mondiale, dovrà essere pioniere di attività e progettualità, senza tralasciare però il coinvolgimento delle comunità locali afferenti al Parco, in chiave di sviluppo del turismo minerario, storico e ambientale, ruolo che il Parco possiede come finalità istitutiva», ha aggiunto Il direttore Fabrizio Atzori.
In occasione della IX Conferenza nazionale delle associazioni che operano nell’ambito del diabete in Italia, prende avvio il progetto di consolidare quanto fatto in questi anni, con la nuova struttura organizzativa di Diabete Italia, creando i presupposti per un sistema Federale nazionale in cui prevalgono la fiducia reciproca, la condivisione delle competenze e degli obiettivi rivolti all’interesse generale, in un clima partecipativo e costruttivo. Il riassetto di Diabete Italia, nasce a seguito della Riforma del Terzo Settore, nata con la legge 106/2016, che ha sintetizzato in un Registro Unico Nazionale gli Enti del Terzo Settore (RUNTS) tutte le associazioni non commerciali sino a oggi frammentate in tante sigle diverse. La prima giornata è stata dedicata alla formazione dei Delegati Regionali di Diabete Italia. Infatti il nuovo statuto di Diabete Italia prevede che ogni aggregazione regionale come la Federazione Rete Sarda Diabete Odv, abbia eletto tre rappresentanti, uno per ciascuna dimensione del diabete: “Young” con focus < 18 anni (tipo 1 e 2) genitori, “Type 1” con focus il diabete tipo 1 ≥ 18 anni, “Type 2” con focus il diabete tipo 2 e gestazionale ≥ 18 anni. Il tema della giornata è stato la: “Proposte per ridefinire e riqualificare il rapporto tra Associazioni e Istituzioni nel quadro dell’evoluzione Codice del Terzo Settore”; La terza giornata, ha visto la nascita del primo Consiglio Direttivo della nuova Diabete Italia, a seguito dell’Assemblea Generale elettiva.
«La nuova struttura di Diabete Italia in Sardegna ci consente di operare a tutti i livelli, garantendo l’uguale rappresentatività di tutte le anime del diabete, secondo lo schema della sussidiarietà verticale ed orizzontale, dal basso verso l’alto, dal singolo paziente al sistema sanitario e istituzionale, attraverso la valorizzazione dei territori dell’autonomia, ricalcando il modello organizzativo del SSR – afferma Riccardo Trentin, presidente della Federazione Rete Sarda Diabete -. In questo modo renderemo, più efficaci le nostre iniziative con l’obiettivo di creare sempre maggiore consapevolezza intorno al diabete in Sardegna, malattia che colpisce tutte le fasce di età ed in particolare la nostra regione ha il più alto tasso di incidenza di diabete tipo 1 ed anche per questo motivo, è fondamentale garantire accesso equo ai farmaci innovativi per il diabete, alle tecnologie innovative (sensori e microinfusori) e strutturare una rete diabetologica di assistenza, moderna e vicina alle reali esigenze delle famiglie e delle persone con diabete.»
Nei prossimi giorni sarà avviato il cantiere per la realizzazione dei parcheggi lungo la via Portobotte, a San Giovanni Suergiu. I lavori di riduzione dei marciapiedi esistenti e il recupero di aree di sosta dei veicoli partiranno dall’incrocio con via Mazzini sino all’incrocio con via Roma, per circa 630 metri.
«Un progetto a cui lavoriamo da tempo – spiega il sindaco Elvira Usai – dal valore di 310mila euro che ci consentirà di avere circa 70 parcheggi lungo l’arteria più trafficata del paese.»
La sicurezza sulla SS195 che attraversa il paese sulcitano non era più procrastinabile e dall’ultima legge Omnibus regionale sono scaturite le risorse per un lavoro che porterà beneficio all’intero Basso Sulcis.
«In effetti – conclude il sindaco – la nostra è la porta d’ingresso e dobbiamo tutelare la sicurezza delle attività commerciali che si affacciano su quel tratto di strada e di chi ci transita per lavoro, per turismo oltre che gli ordinari mezzi di soccorso e militari.»
Durante i lavori, l’Amministrazione comunale chiede pazienza e collaborazione alla comunità e agli esercenti, in considerazione del fatto che l’opera è strategica per tutti.