Carla Cuccu, consigliera regionale di Idea Sardegna, ha depositato un’interrogazione sulle problematiche legate alla gestione dell’acqua
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Carla Cuccu, consigliera regionale di Idea Sardegna Alleanza Civica Identitaria, oggi ha depositato un’interrogazione tesa a comprendere quali siano le strategie della Regione Sardegna per la salvaguardia e la gestione in chiave di sostenibilità e razionalizzazione del bene acqua nell’Isola.
«Nel referendum del 12 e 13 giugno 2011, 26 milioni di cittadini italiani sancirono che sull’acqua non si sarebbe potuto più fare profitto – dice Carla Cuccu -. Niente è stato fatto. Ad oggi sono pochissime le realtà in Italia ed Europa che gestiscono l’acqua pubblicamente. La formula più usata è tramite società, controllate, ma che distribuiscono lauti dividendi agli azionisti.»
«Il presidente della Regione Sardegna Christian Solinas, aveva avviato nel 2019 la procedura per portare in capo all’Isola tutti i poteri nel campo delle acque di superficie: fiumi, corsi d’acqua, invasi e laghi, zone umide, stagni e paludi – aggiunge Carla Cuccu -. Una procedura che sarebbe fondamentale per il futuro e per la salvaguardia e tutela dalla voglia di profitto delle multinazionali che puntano alle nostre acque.»
«In un mondo sempre più in crisi nel settore climatico, e dove scelte di razionalizzazione e gestione di un bene come l’acqua sono fondamentali, vorrei avere risposte certe dalla nostra Giunta su cosa si intende fare. Se ci sia la reale volontà di gestire a livello pubblico o se si vuole dare in gestione a terzi – conclude Carla Cuccu -. E’ giusto che i cittadini lo sappiano. E’ giusto che qualcuno si ponga delle domande in merito.»
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