17 July, 2024
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«Il governo intervenga sul blocco della Rusal e scongiuri così il rischio, concreto, di compromettere il progetto di ripartenza dell’impianto Eurallumina. In gioco ci sono investimenti per 300 milioni di euro e 1000 posti di lavoro tra diretti e indotto.»

Il deputato del Partito democratico Silvio Lai lo ha chiesto con un’interrogazione ai ministri dell’Economia e Finanze e dello Sviluppo economico sulla situazione dell’impianto di Portoscuso.

«Il progetto per la ripartenza dell’impianto prevede la totale riconversione della raffineria a gas e si fonda sul sistema di “Virtual Pipeline” per la metanizzazione della Sardegna, previsto dal DPCM Sardegna – aggiunge Silvio Lai -. L’impugnativa del Decreto, da parte della Regione Sardegna, è una prima criticità da superare per la realizzazione del progetto e si unisce alla difficoltà nel completare in tempo i lavori dell’escavo nel porto di Portoscuso e alla necessità di firmare prima possibile l’addendum ai protocolli di intesa Eurallumina del 2009 e del 2012.»

«Ma c’è un altro ostacolo da rimuovere e riguarda un provvedimento firmato l’8 maggio scorso dal Comitato di Sicurezza Finanziaria del Ministero dell’Economia e Finanza che ha congelato le azioni dell’Eurallumina perché riconducibili, a suo giudizio, al sig. Oleg Vladimirovich Deripaskasottolinea Silvio Lai -. Tale provvedimento non terrebbe conto delle modifiche successive nella composizione azionaria della società che non consente al sig. Deripaska di poter avere un controllo su di essa. Gli effetti del congelamento della Società sul progetto di riavvio causano l’impossibilità di proporre l’investimento nelle condizioni attuali e la difficoltà di fare contratti con le società di ingegneria per la redazione dei progetti operativi oltre che stipulare contratti di fornitura di altri servizi. Il blocco dell’operatività del conto corrente, con lunghe procedure per poter effettuare pagamenti di stipendi e fornitori costituisce inoltre un problema per lavoratori e fornitori nell’ottenimento dei propri corrispettivi.»

Per tutti questi motivi il deputato del Pd chiede ai Ministri di intervenire per una revisione o un ritiro del provvedimento, scongiurando così il rischio di veder vanificato un investimento di 300 milioni di euro che vedrebbe impegnati 1.000 lavoratori in un territorio che non può permettersi di perdere occasioni occupazionali di questa portata.

L’AUSI, Consorzio per la Promozione delle Attività Universitarie nel Sulcis Iglesiente, e il DICAAR Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, presentano la VII edizione del Laboratorio Internazionale di Architettura e Paesaggio, quest’anno intitolato “PAESAGGI MINERARI. ARCHEOLOGIE DELLA TERRA”.

Si tratta di un importante momento di studio, ricerca e progettazione relativamente al tema dei territori minerali e industriali abbandonati, con una particolare attenzione per l’archeologia mineraria, al fine di conoscere un’esperienza spaziale legata al complesso mondo ipogeo delle miniere e alla corrispondente materia che si è depositata sul suolo.

L’architettura di questi luoghi è un sistema unico e difficilmente separabile dal proprio contesto geologico e topografico, che deve essere letto come una grande “Architettura della terra”.

L’appuntamento, organizzato annualmente, in questa edizione vedrà la partecipazione di studenti provenienti da 6 scuole di Architettura delle università italiane di Napoli, Firenze, Palermo, Bari, Torino e Cagliari.

Da lunedì 18, a sabato 23 settembre, si svolgeranno presso la sede dell’AUSI di Palazzo Bellavista, a Monteponi, le attività di laboratorio con gli studenti, le lezioni, e le conferenze tenute dai docenti e dai Visiting Professor Nicola Di Battista, Jean-Michel Landecy e João Nunes.

I lavori saranno suddivisi in “atelier di progetto”, coordinati dai professori Renato Capozzi, Francesco Defilippis, Adriano Dessì, Marco Mannino, Pasquale Miano, Carlo Moccia, Giorgio Peghin, Carlo Pisano, Carlo Ravagnati, Andrea Sciascia, Gianfranco Tuzzolino e Federica Visconti.

Ogni “atelier” affronterà diverse tematiche del progetto per il recupero dei paesaggi minerari della Sardegna, cercando di interpretarne le prospettive future, a partire dalla loro rilevanza monumentale e storica.

Durante tutta la settimana è previsto un laboratorio di fotografia con Jean-Michel Landecy.

Il VII Laboratorio Internazionale di Architettura e Paesaggio, diretto e coordinato dal professore Giorgio Peghin, ordinario di Composizione Architettonica e Urbana presso l’Università di Cagliari e direttore del Master in Architettura del Paesaggio della Sardegna, è organizzato con la collaborazione del professor Adriano Dessì, dell’architetto Roberto Sanna e della segreteria organizzativa dell’AUSI.

«Un’appuntamento di rilevanza internazionalemette in evidenza Mauro Usai, presidente del Consorzio AUSI e sindaco di Iglesiasun’occasione per ribadire l’importanza fondamentale della ricerca e della sinergia tra Istituzioni, comunità locali e mondo accademico per lo sviluppo e il rilancio del territorio.»

 

La scorsa notte, nel Parco naturale regionale di Gutturu Mannu, nelle campagne di Villa san Pietro, due persone si aggiravano a bordo di un veicolo, brandendo un fucile fuori dall’abitacolo. Dopo avere posteggiato, i due si sono inoltrati nella vegetazione, imbracciando i fucili, quando sono stati sorpresi dai forestali. Il primo, subito intercettato, aveva il fucile da caccia calibro 12 carico con munizioni a pallettoni. L’altro ha tentato la fuga, ma riconosciuto dai forestali è stato bloccato in seguito, aveva con sé 40 cartucce caricate a pallettoni. Le armi erano regolarmente detenute da uno dei due che, tra l’altro, era titolare di porto d’arma.

Eseguite le perquisizioni domiciliari, i forestali hanno recuperato e sequestrato anche 50 reti per uccellagione. Poiché i due esercitavano la caccia a bordo del veicolo, anche l’auto è stata sottoposta a sequestro.

Si tratta di due persone di 31 anni residenti  rispettivamente a Sarroch e Villa San Pietro, di cui uno cacciatore titolare di porto d’arma e proprietario delle armi sequestrate, il secondo, bloccato dopo la fuga, era sprovvisto di licenza di porto di fucile. Entrambi sono stati denunciati per esercizio di caccia in zona Parco, in periodo di divieto generale e con mezzi non consentiti, cioè dall’interno dell’auto in movimento e utilizzando i fucili modificati con l’aggiunta di torce elettriche sulla canna, al fine di illuminare e abbagliare la selvaggina.

I due sono stati denunciati per reati venatori e reati connessi al porto abusivo di armi, che prevedono pene sino a due anni di reclusione. Il pronto intervento dei forestali ha garantito che nessun animale sia stato abbattuto nell’attività illecita.

 

È la Cantina Santadi la Cantina dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it, il quotidiano online diretto dal giornalista e wine critic Davide Bortone, tra le testate giornalistiche italiane del settore Vino più seguite in Italia e all’estero. Cantina di Santadi si trova nel Sulcis, nella zona sud-occidentale della Sardegna, a pochi chilometri dalle meravigliose spiagge e dune bianche di Porto Pino. Nata nel 1960, assume un nuovo un nuovo volto con l’arrivo di un nuovo gruppo dirigente, che ne solleva le sorti sino a renderla un vanto non solo per il Sulcis, ma per l’isola intera. Il vitigno Carignano è da allora al centro del progetto enologico, senza tuttavia trascurare i vitigni a bacca bianca tradizionali della Sardegna come Vermentino, Nuragus e Nasco.
Il desiderio di imporsi sui mercati con qualità è dimostrato dall’arrivo a Cantina Santadi dell’enologo di fama internazionale Giacomo Tachis, oggi compianto. Erano gli anni Ottanta. L’impronta lasciata dal creatore di vini icona dell’enologia italiana come Sassicaia, del Tignanello e del Solaia si fa ancora sentire a Santadi in vini come Terre Brune (primo vino barricato della Sardegna che nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it si aggiudica 96/100, con l’annata 2019), Rocca Rubia, Noras, Araja, Grotta Rossa e Antigua, oltre che nei bianchi Villa di Chiesa, Cala Silente, Pedraia, Villa Solais e Latinia.
La cantina è presieduta dal 1976 da Antonello Pilloni, socio dal 1974 e coadiuvato da un Cda che mira a dare all’azienda una forma «snella, dinamica e puntuale». Negli anni Duemila l’altra grande rivoluzione. Con l’obiettivo di produrre vini di maggior qualità viene costruito un moderno e funzionale laboratorio per le analisi, vengono implementati il reparto vinificazione, la sala barrique, il magazzino per il confezionato e vengono aggiunte una serie di vasche in cemento. Non viene mai dimenticato il rispetto e la tutela dell’ambiente e quest’ultima trance di lavori include un impianto fotovoltaico e un moderno depuratore. Cantina Santadi conta oggi 200 soci viticoltori che, insieme, coltivano 600 ettari di vigneto nell’areale del Sulcis.
 

L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco prosegue il programma di riqualificazione, ammodernamento e manutenzione straordinaria dell’impianto di illuminazione pubblica cittadina. Ieri sono stati montati nuovi proiettori nelle torri faro del porto, nella zona prossima al ponte, e gli uffici hanno affidato alla ditta aggiudicataria i lavori (per un importo di 180mila euro, fondi PNRR) del progetto di completamento di illuminazione del Parco Giardino e dell’intervento in programma sull’impianto del Lungomare Silvio Olla (che costeggia il parco), nello specifico sui lampioni posizionati lungo il percorso che presentano numerose criticità legate ad armature datate, non più a norma e non più performanti.

«Pian piano, sfruttando tutti gli strumenti finanziari a disposizione, compresi quelli del PNRRcommenta il sindaco, Ignazio Loccistiamo mettendo mano sull’impianto cittadino: abbiamo già realizzato svariarti interventi e con queste ulteriori somme possiamo dare concretezza al progetto di illuminazione del Parco giardino, negli anni divenuto sempre più punto di ritrovo dei giovani anche nelle ore notturne, iniziato nell’inverno scorso con il posizionamento dei primi lampioni performanti in prossimità dell’area giochi dedicata ai nostri bimbi. Inoltre, non sarà sfuggito che il Lungomare Silvio Olla è servito da una serie di punti luce con lampade di colore diverso che adempiono scarsamente alla loro funzione: interverremo anche su quelli e sfrutteremo al meglio, in altre zone della città, le economie che deriveranno dai lavori.»

Da ieri, intanto, nuove e più potenti torri faro “sorvegliano” l’area del porto. «Questo intervento rientra nel programma di manutenzione straordinariaspiega l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garau – i proiettori erano datati, mal funzionanti e spesso quella zona si trovava al buio. Con questo nuovo impianto possiamo ora garantire maggiore sicurezza anche alle barche da pesca ormeggiate nei pontili attigui all’area oggetto di intervento. Quanto al parco Giardino, renderemo completamente illuminato il nostro fazzoletto verde, promuovendo maggiore sicurezza. Infine, dopo tanta attesa, ci concentriamo sul Lungomare Silvio Olla: mettiamo “ordine” nei lampioni offrendo maggiori prestazioni, sia in termini di luminosità che di risparmio energetico. Siamo consapevoli che le zone della città che mostrano carenze sono numerose, ma siamo altresì certi di voler portare avanti il nostro impegno di efficientamento energetico al fine di dare risposta a tutte le esigenze – conclude Francesco Garau -. Inoltre, è bene precisare che proseguendo su questa strada continueremo anche a ridurre i costi dell’energia pubblica, una voce che, in questi ultimi anni, ha gravato particolarmente sul bilancio comunale.»

Secondo allenamento sotto la guida del nuovo tecnico Giampaolo Murru questa sera per l’Iglesias, allo stadio Monteponi. Dopo una breve seduta di riscaldamento con esercizi diretti dal collaboratore tecnico Maurizio Quaglieri, la squadra rossoblù ha disputato una partita amichevole con il Cortoghiana di Fabio Piras che sta preparando l’esordio nel nuovo campionato di Prima Categoria. Giampaolo Murru nel primo tempo ha schierato l’undici che, presumibilmente, inizierà la partita di domenica prossima con il Sant’Elena, all’esordio casalingo dopo l’immeritata sconfitta di Tempio Pausania e le dimissioni presentate al presidente Giorgio Ciccu dal tecnico Andrea Marongiu per problemi di salute: Esposito, Mastino, Carubini, Bringas, Hundt, Isaia, Pitzalis, Caverzan, Pavisich, Illario, Castanares.

La squadra è chiamata a reagire a quanto è successo negli ottavi di finale della Coppa Italia con l’eliminazione ad opera della Villacidrese e nella prima di campionato a Tempio Pausania, per centrare una vittoria da dedicare sia al tecnico che ha lasciato, Andrea Marongiu, sia a quello che è stato chiamato a colmare il vuoto venutosi a creare, Giampaolo Murru. Il momento è sicuramente delicato ma Giampaolo Murru è arrivato carico d’entusiasmo alla guida della squadra della sua città ed è molto fiducioso, come ci ha confermato questa sera prima dell’inizio dell’amichevole con il Cortoghiana.

Giampaolo Cirronis

 

San Giovanni Suergiu festeggia oggi il 101° compleanno di Fortunato Sanna. Classe 1922, circondato dall’amore dei figli e dei nipoti, Fortunato Sanna ha ricevuto gli auguri e un omaggio floreale dal sindaco Elvira Usai e dalla sua Amministrazione. Sempre dotato di grande lucidità e simpatia, il nonnino ultracentenario ha ricordato la sua esperienza militare con la valorosa Brigata Sassari e il grande amore per sua moglie, scomparsa diversi anni fa. Molto attento alla sua alimentazione, è ghiotto di pasta, mangia pochissima carne e si concede un bicchiere di chinotto.

Dall’11 al 17 settembre, la parrocchia della Beata Vergine Addolorata di via Liguria ha organizzato, con il patrocinio del comune di Carbonia, il tradizionale e sempre atteso appuntamento con la festa patronale. Un evento molto sentito dalla comunità poiché rappresenta un importante momento di aggregazione, che aiuta a rafforzare la nostra identità culturale, sociale e religiosa e a tramandare alle nuove generazioni le tradizioni popolari consolidatesi nel corso degli anni.
Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza dei festeggiamenti in onore della Beata Vergine Addolorata, nelle giornate del 15, 16 e 17 settembre, dalle ore 18.00 fino alle ore 1.00 del giorno successivo, è stata disposta la chiusura del traffico veicolare in via Liguria, nel tratto compreso tra piazza Marinai d’Italia e via Gobetti e nella via D’Annunzio, nel tratto compreso tra via Liguria e via Messina.
Domenica 17 settembre, esclusivamente per il tempo necessario al passaggio della processione religiosa, dalle ore 18.00 fino al termine della stessa, è prevista la chiusura del traffico veicolare in via Liguria, via Satta, piazza 1° Maggio, via Sicilia, via Tirso, via Cagliari, piazza Marinai d’Italia, via Umbria, via Messina, via D’Annunzio e ancora in via Liguria per il rientro in chiesa.

A Sant’Antioco riprendono le attività del progetto “MuseoDiffuso.exe – Centro esperienze creative Ex-Montegranatico, spazio fisico polifunzionale, contenitore di eventi e generatore di contenuti, creato da e per i giovani e curato in questa seconda annualità dall’Associazione Ottovolante Sulcis, partner del comune di Sant’Antioco. Il progetto, che ha sede negli spazi riqualificati dell’ex Montegranatico in piazzetta padre Bruno Orrù, rientra nell’ambito del più ampio “Museo Diffuso Isola di Sant’Antioco”, programma che mette a sistema tutti gli attrattori culturali di Sant’Antioco ed è finanziato dalla Fondazione di Sardegna.

Presto verrà pubblicato il calendario delle attività ma ciò che conta è che il MuseoDiffuso.exe prosegue il suo percorso: «Non si potevano certo vanificare tutti gli sforzi fatti per far rinascere a Sant’Antioco, dopo tanti anni di vuoto imperdonabile, il progetto MuseoDiffuso.exe, spazio animato e strutturato per l’aggregazione giovanile – commenta l’assessore della Cultura Luca Mereu gli sforzi dell’Amministrazione comunale, da ora in poi, saranno tesi a far sì che questo luogo polifunzionale, generatore di contenuti esperenziali, ludici e formativi, divenga uno spazio fisico irrinunciabile per tutta la comunità di Sant’Antioco, capace di rispondere ai tanti bisogni e aspirazioni dei nostri giovani».

«Per noi è stata una scelta naturale dare continuità al progetto MuseoDiffuso.Exe aggiunge il sindaco Ignazio Locciun luogo in cui i nostri giovani possono trovare la propria individualità, possono esprimersi, crescere, studiare, creare. Non vediamo l’ora di vedere il centro a regime con le innumerevoli attività laboratoriali che hanno segnato la prima annualità del nostro “centro di aggregazione”.»

Intanto, sabato 16 settembre, al Forte Sabaudo, con inizio alle 21.30 (ingresso gratuito), si terrà un evento sulla residenza artistica “Fotosintesi – Arte sostenibile”, un progetto  ideato da Chiara Caredda e Ottovolante Sulcis APS, realizzato con un contributo della Fondazione di Sardegna e con il sostegno del comune di Sant’Antioco, MuseoDiffuso.exe e il Parco Storico Archeologico di Sant’Antioco. Il progetto affronta il tema della sostenibilità dal punto di vista della ricerca artistica, esplorando nuovi approcci e pratiche dell’arte visiva nella scoperta del territorio, con gli artisti Chiara Arturo, Stefano Laddomada e Francesco Puppo. Il lavoro, sviluppato collettivamente attraverso la contaminazione dei contributi personali dei partecipanti, sarà oggetto di una esposizione finale e di  una pubblicazione sotto forma di catalogo che raccoglierà le esperienze della residenza.

Programma dell’evento di sabato al Forte “Su Pisu”:

– 21.30 talk con Elena Rucli – Robida collective
L’esperienza di Robida collective: vivere in un paese marginale, pratiche ed esperienze per vivere e interpretare un territorio.

– 22.30 live performance – Act of seeing di Giacomo Salis.

Cresce, in Sardegna, la mobilitazione sulla crescita esponenziale di progetti per la produzione di energia eolica presentati negli ultimi mesi. Sulla materia interviene oggi Carla Cuccu, consigliera regionale del gruppo Idea Sardegna.

«In merito alle recenti proposte di progetti eolici di dimensioni spropositate in Sardegna, desidero esprimere grande preoccupazione riguardo agli aspetti ambientali, culturali ed economici che tali iniziative potrebbero comportare dice Carla Cuccu -. La nostra priorità è la tutela della Sardegna, del suo patrimonio storico e culturale, dell’agricoltura locale e della bellezza del paesaggio. Si è parlato di un progetto che mira a produrre energia sufficiente per coprire le esigenze di 50 milioni di persone, ma ciò solleva delle domande legittime. La Sardegna conta un numero limitato di cittadini, e questa imponente produzione energetica potrebbe tradursi in uno sfruttamento inappropriato delle risorse locali a beneficio di privati che esporterebbero l’energia prodotta al di fuori dell’isola.»

«La proposta di realizzare un parco eolico offshore, in prossimità di luoghi naturalistici di inestimabile valore come la spiaggia di Tuerredda, è fonte di grande preoccupazione – aggiunge Carla Cuccu -. Ieri in Consiglio regionale si è discusso proprio di questo ed è stato chiesto al Presidente Solinas di tutelare la nostra regione. L’idea di interrare i cavi sulla spiaggia stessa solleva serie preoccupazioni ambientali e logistiche. Dobbiamo preservare il nostro ambiente naturale e le nostre mete turistiche, che rappresentano un’opportunità economica e culturale per l’intera comunità. I parchi agrisolari, potrebbero indebolire ulteriormente il settore agricolo sardo. Ci chiediamo perché non si stia invece lavorando per sostenere e potenziare gli allevatori e gli agricoltori locali, promuovendo produzioni di eccellenza e favorendo lo sviluppo dei prodotti della nostra terra. Dovremmo esplorare soluzioni che valorizzino la nostra agricoltura anziché depauperarla.»

«Riconosco assolutamente l’importanza di produrre energia pulita tramite fonti rinnovabili come l’energia eolica e solare per garantire un futuro sostenibile. In Sardegna, con la sua abbondanza di sole e vento, potremmo sviluppare un mix energetico bilanciato. Tuttavia, è fondamentale che lo facciamo senza compromettere l’ambiente e i beni turistici che sono parte integrante della nostra identità e della nostra economiaconclude Carla Cuccu -. Proprio nella serata di ieri, l’ordine del giorno del Consiglio regionale della Sardegna riguardava la questione energetica e di salvaguardia dell’ambiente da questi impianti energetici. Abbiamo chiesto al presidente Solinas di farsi portavoce con il Governo e di proseguire nelle azioni a tutela del nostro territorio e della sua autonomia energetica.»