23 November, 2024
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«Sideralloys: si convochino i tavoli a livello regionale e nazionale, urgono risposte, subito!»

Le Segreterie territoriali FIOM-FSM-UILM e CUB hanno diffuso una nota nella quale evidenziano con forte preoccupazione, «il ritardo oramai accumulato nel revamping dello stabilimento di produzione di alluminio primario ex Alcoa; stabilimento, che dal febbraio 2018 è di proprietà della Sider Alloys, con una partecipazione di Invitalia e dei lavoratori. L’accordo sottoscritto nel dicembre 2017 tra il ministero dello Sviluppo economico e la Regione Sardegna, prevedeva il 31 dicembre 2023 come termine ultimo di questo programma. Certamente il consuntivo, ad oggi, non è dei migliori; la pandemia prima, e la guerra poi, hanno di fatto giustificato i ritardi con cui si è provveduto al revamping. Allo stesso tempo le incertezze politiche, i cambi di governo negli ultimi anni, hanno di fatto cambiato i rappresentanti nei ruoli ministeriali, con conseguenti ritardi nelle risposte da dare ad un stabilimento dichiarato da anni strategico. I previsti investimenti-finanziamenti nazionali, regionali e privati, sono rimasti per gran parte inattuati».

«Ad oggi, si è provveduto all’avvio di una sola Terna in Fonderia, mentre nel Reparto Sala Elettrolisi e nel reparto Rodding, ancora non si è avviato il tanto atteso revamping; nella stessa Conversione, rimangono molte lacune aggiungono le Segreterie territoriali FIOM-FSM-UILM e CUB -. Nell’ultimo incontro con la Sideralloys avvenuto il 29 agosto c.a., abbiamo ricevuto conferma da parte dell’azienda, che è in attesa di un finanziamento da parte delle Banche, con garanzia SACE, ritenuto talmente imprescindibile per il rilancio degli investimenti, da ipotizzare che in caso di disattesa del finanziamento, verranno prese delle decisioni drastiche. Cosa significa “decisioni drastiche?” In primo luogo, la mancata conferma di 16 lavoratori assunti a tempo determinato (scadenza il 30 settembre) e poi l’apertura della CIGS.»

FIOM, FSM, UILM e CUB pretendono «il rispetto degli impegni assunti in precedenza al fine di procedere all’assunzione dei lavoratori attualmente in mobilità in deroga. La dichiarazione di riduzione del personale e di possibile apertura di CIGS, è in contrapposizione con le ipotesi di rilancio, è una preoccupazione che deve essere affrontata. Rischia di rendere inutili i tanti investimenti fatti sino ad oggi, compresi gli ultimi milioni di euro, con cui la Regione Sardegna ha finanziato i corsi formazione mirati al ricollocamento dei lavoratori in mobilità; investimento, quest’ultimo, che dovrebbe rafforzare gli accordi che sottintendono la rioccupazione dei lavoratori compresi nei cerchi concentrici, e non quelli dettati da “marchette elettorali”, come ogni tanto accade».

Per la gravità in cui vive il Territorio, le organizzazioni sindacali ritengono ingiustificabile che il MIMIT, non risponda alle richieste avanzate dalle Segreterie nazionali per discutere della vertenza Sider Alloys, che è ben lontana da essere considerata risolta e ritengono la convocazione al MIMIT, fondamentale per conoscere il futuro dello stabilimento e avere dal Governo le garanzie annunciate precedentemente, soprattutto in considerazione dell’ultima visita in stabilimento da parte di Invitalia (fine agosto), della quale non abbiamo ricevuto nessun tipo di comunicazione.

FIOM, FSM, UILM e CUB territoriali, non intendono attendere ancora e «chiedono l’immediato interessamento da parte della regione Sardegna (a tal proposito è stata avanzata una richiesta di incontro alle Commissioni Lavoro e Industria) per arrivare a discutere del futuro dello stabilimento di alluminio primario al MIMIT immediatamente, perché Sider Alloys, non è una vertenza chiusa e se l’azienda non rispetta quanto sottoscritto, ognuno si dovrà assumere le responsabilità di ciò che sta accadendo. Per tali ragioni, la convocazione del tavolo istituzionale al MIMIT, ai massimi livelli, è fondamentale per garantire la validità degli accordi firmati e in che modo, gli investimenti, fatti e da fare, siano ancora validi. Per queste ragioni, le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, in caso di disattesa dei tavoli richiesti, sono pronti a rimettere in campo le mobilitazioni dei lavoratori.»

Sono stati quasi 2.000 i volontari che, dagli istituti scolastici cittadini alle associazioni ambientaliste e di volontariato, hanno partecipato alla
nuova edizione di “Puliamo il mondo” che si è tenuta questa mattina in tutto il territorio comunale.
L’iniziativa, promossa da Legambiente in ambito nazionale e dall’assessorato comunale dell’Ambiente – arrivata oramai alla 29ª edizione – ha permesso la pulizia di numerosi edifici e aree della città e delle frazioni, grazie a un grande lavoro di squadra dei volontari – alunni, docenti, cittadini, che armati di guanti, pinze e buste per la raccolta, hanno dato il meglio di se stessi per garantire un servizio alla comunità. I rifiuti raccolti e imbustati verranno smaltiti dalla società d’appalto del servizio di igiene pubblica.
«L’impegno di così tante persone, in particolare i più piccini, a favore della tutela dell’ambiente è fonte di orgoglio per tutta la comunitàha detto l’assessore dell’Ambiente Manolo Mureddu -. L’iniziativa andata in scena stamattina, ha proseguito, è la dimostrazione concreta di come ognuno possa fare qualcosa per contribuire a creare un mondo migliore, e allo stesso tempo per sensibilizzare con l’esempio il prossimo su una tematica fondamentale come il rispetto dell’ambiente. Un grazie enorme a tutti.»
Il sindaco Pietro Morittu, fuori Carbonia per impegni istituzionali, non  ha voluto far mancare il suo supporto alla meritoria iniziativa di “Puliamo il Mondo”, e «ha ringraziato tutti coloro – dalle associazioni, agli studenti, ai docenti, ai cittadini singoli – che con impegno e abnegazione si sono rimboccati le maniche a tutela del decoro della nostra città. Un risultato straordinario reso possibile dalla collaborazione, dallo spirito di squadra, dalla coesione interassessoriale (Ambiente e Pubblica Istruzione, Cultura e Affari generali) e dalla nutrita partecipazione di associazioni, scuole e cittadini, animati e accomunati dall’amore per la città di Carbonia».
Soddisfazione è stata espressa anche dall’assessora alla Pubblica Istruzione Antonietta Melas per «una mattina che le scuole hanno dedicato alla  “caccia al rifiuto”  e che ha visto grandi e piccini  visitare e curiosare anche negli angoli più  nascosti delle aree  della nostra città constatando talvolta con “”dis-piacere”” la totale assenza di rifiuti”.

 

Uomini in marcia, il nuovo film di Peter Marcias, debutta in anteprima mondiale alla diciottesima edizione della Festa del Cinema di Roma (Selezione Uffciale, “Special Screening”). L’annuncio è stato diramato oggi nella capitale durante la conferenza stampa di presentazione della rassegna, in programma dal 18 al 29 ottobre 2023 all’Auditorium Parco della Musica.

Un film prezioso, quello di Marcias, che raccoglie cento anni di lotte per il lavoro in Italia: un viaggio nelle campagne e nelle fabbriche, nelle Isole, al Nord e al Sud del paese. Un racconto corale che unisce testimonianze d’archivio e nuove interviste, con il contributo di due grandi protagonisti del cinema internazionale: Ken Loach e Laurent Cantet, probabilmente i più autorevoli cineasti a misurarsi con i temi del lavoro.

Uomini in marcia trova il suo innesco in Sardegna, dove 27 comuni del Sulcis Iglesiente, nei primi anni Novanta, diedero vita a una protesta di massa dapprima nel territorio e poi a Roma.

«Rimasi colpitospiega Peter Marciasdai materiali degli archivi del Centro Servizi Culturali Carbonia della Società Umanitaria, che su quella vicenda aveva già avviato un importante lavoro di raccolta di testimonianze e documentazione. Ma poi mi chiesi: cosa è successo prima di quell’evento? E cosa sta accadendo ora? Da quel momento in poi ho iniziato a “disturbare” e interrogare lavoratori, sindacalisti, politici, professori di diritto, registi, cantanti, per farmi raccontare il mondo del lavoro in Italia.»

Uomini in marcia – prodotto da Agnese Ricchi e Mario Mazzarotto per Ganesh Produzioni in collaborazione con RAI Cinema – vuole essere uno sguardo indietro al recente passato, per marciare insieme a chi ha combattuto e difeso un diritto, vitale e fondamentale, oggi sempre più negato e svilito nel suo significato etico: quello al lavoro e alla sua dignità. Voci di lotta, interviste, riflessioni vibrano nel magma fluttuante delle immagini di repertorio, a ricordarci che la storia siamo noi.

Insieme alle testimonianze di Ken Loach (inflessibile narratore della workingclass) e di Laurent Cantet (autore dallo sguardo veramente incisivo che osa temi durissimi come lo scontro sociale e generazionale insieme) e alle voci di Peppino La Rosa, Giampaolo Puddu, Bruno Saba, Antonello Cabras, Salvatore Cherchi, la voce narrante principale è di Gianni Loy, professore di diritto del lavoro all’Università di Cagliari dal 1975 al 2014, scrittore e poeta.

Uomini in marcia

Film di Peter Marcias

Scritto e diretto da PETER MARCIAS

Con GIANNI LOY, KEN LOACH, LAURENT CANTET

Testimonianze di PEPPINO LA ROSA, BRUNO SABA, GIAMPAOLO PUDDU, SALVATORE CHERCHI, ANTONELLO PIROTTO, ANTONELLO CABRAS

Testimonianze d’archivio di MARIO SCELBA, GIUSEPPE DI VITTORIO, LAURA CONTI, GINO GIUGNI, LUCIANO LAMA, ARRIGO MIGLIO, GIACOMO BRODOLINI

Fotografia SIMONE RUGGIU

Aiuto regia ANTONIO GIANFAGNA

Suono RICCARDO PODDA

Musica STEFANO GUZZETTI

Montaggio FABRIZIO FEDERICO

Produttori AGNESE RICCHI, MARIO MAZZAROTTO

Prodotto da GANESH PRODUZIONI, ULTIMA ONDA PRODUZIONI in collaborazione con RAI CINEMA, AAMOD, CINETECA SARDA SOCIETÀ UMANITARIA, MORGANA STUDIO con il sostegno della FONDAZIONE SARDEGNA FILM COMMISSION – BANDO FILMING CAGLIARI

World Sales THE OPEN REEL

Genere DOCUMENTARIO

Anno 2023, ITALIA

Durata 75 minuti circa.

 

«La cooperazione internazionale è parte integrante e qualificante della politica estera. E quest’ultima è la quintessenza della politica. La cooperazione internazionale, in definitiva, è il nostro modo di stare al mondo e di esprimere la solidarietà». Lo ha detto Ivana Borsotto, portavoce della Campagna 070 e presidente del Focsiv Ets, che questa mattina ha partecipato al forum giovani “Le sfide internazionali della cooperazione italiana”, che la cooperativa sociale “Casa Emmaus” di Iglesias ha proposto al Caesar’s Hotel di Cagliari, ai margini del convegno “Aprire Orizzonti 2023”.

«Lo sviluppo, o è di tutti o di nessuno ha poi aggiunto Ivana Borsotto. E i problemi, come il cambiamento climatico, la pandemia e le guerre, o trovano una soluzione globale o non la trovano. Tutte queste ragioni stanno alla base della Campagna 070: semplicemente, vogliamo ricordare al Governo l’impegno che si è assunto più di 50 anni fa in sede Onu di destinare lo 0,70% del Pil all’aiuto pubblico allo sviluppo e alla cooperazione internazionale. Chiediamo un provvedimento normativo graduale: capiamo che la gradualità è fondamentale in un momento di fatica anche economica del nostro Paese, ma è fondamentale rispettare l’obiettivo del 2030.»

«La cooperazione internazionale è il futuro», le ha fatto eco Ada Lai, assessora regionale del Lavoro, formazione professionale, cooperazione e sicurezza sociale. «È con la cooperazione internazionale che si capiscono i problemi del mondo, che è sempre più vicino a noi e ci dice che dobbiamo avere sempre più competenze per affrontarlo. Le opportunità sono per tutti: per loro che vengono e per noi che andiamo. Le modalità di lavoro possono essere differenti ma devono diventare comuni. La Regione Sardegna farà tesoro di quanto è emerso durante i lavori del forum».

Hanno destato interesse e curiosità gli interventi di quattro giovani: Maria Capai e Luca Siddu hanno presentato una ricerca sulla cooperazione decentrata sarda, mentre Eleonora Cabboi e Davide Secci hanno illustrato il progetto Generazione Cooperazione. Tutti e quattro hanno avuto modo di svolgere attività di volontariato all’associazione Amici di Sardegna Odv di Cagliari, il cui presidente Roberto Copparoni ha invitato le istituzioni e il mondo del Terzo settore sardo a moltiplicare gli sforzi per migliorare la qualità degli interventi.

Domenica 24 settembre si terrà il primo raduno regionale organizzato dal “Vespa club Calasetta”, al quale si prevede le presenza di numerosi appassionati provenienti dai diversi club organizzati presenti in Sardegna. Il “Vespa Club Calasetta”, associazione ancora giovanissima essendo stata costituita nel marzo 2023, è presieduto da Alberto Atzori, vice presidente Mariano Mercenaro.

Il comune di Carbonia informa i soggetti interessati che lunedì 25 settembre, presso la sala polifunzionale di piazza Roma, dalle ore 17.00 alle ore 19.00, si svolgerà un incontro divulgativo organizzato dal Gal Sulcis per la presentazione del nuovo bando territoriale di sostegno alle imprese del Sulcis Iglesiente.
Il bando, di prossima pubblicazione, mira a sostenere le micro, piccole e medie imprese (MPMI) – sia nuove che già esistenti – che intendono realizzare investimenti per ampliare, ammodernare o diversificare l’attività. La dotazione finanziaria è di 6 milioni di euro di fondi europei, gestiti dal GAL su delega del CRP, il Centro Regionale di Programmazione della Regione Autonoma della Sardegna.
Possono partecipare le imprese del territorio dell’ex provincia di Carbonia Iglesias, che operano nei settori enoturismo, ricettività, ristorazione e servizi per il turismo, la cultura e l’ambiente (nel bando saranno presenti maggiori dettagli sull’ammissibilità per codice Ateco e secondo le Direttive di attuazione dell’enoturismo in Sardegna).
Per questioni organizzative è richiesta l’iscrizione attraverso il seguente link:
Saranno presenti i responsabili del Centro Regionale di Programmazione e del GAL Sulcis Iglesiente.

«Un gigante delle istituzioni, un servitore dello Stato, un politico autorevole, un protagonista della scena politica internazionale e della Repubblica italiana, nella quale lascia una traccia indelebile.»

Il sindaco Pietro Morittu ha manifestato con queste parole, a nome dell’intero comune di Carbonia, cordoglio e dispiacere per l’addio a Giorgio Napolitano, che ci ha lasciati oggi, spegnendosi all’età di 98 anni.

Eletto per la prima volta nella Camera dei deputati nel 1953 nel Partito Comunista Italiano, Giorgio Napolitano si è potuto fregiare di un cursus honorum straordinario, che lo ha visto – tra i tanti ruoli rivestiti – essere presidente della Camera dei Deputati dal 1992 al 1994, ministro dell’Interno dal 1996 al 1998 e, soprattutto, Capo dello Stato dal 2006 al 2015.

«Il senso di vuoto che avvertiamo oggi è immenso. Se ne va un vero e proprio faro della Repubblica Italiana», ha concluso il sindaco Pietro Morittu.

Dopo la pausa estiva, martedì 26 settembre presso la struttura comunale dell’ex dopolavoro di Piazza Primo Maggio riprenderanno le attività previste nel progetto Educativo didattico “Robo-School” che ha coinvolto gli studenti di otto istituzioni scolastiche cittadine:

  • I.C. S. Satta;
  • Istituto di Istruzione Superiore ITC n.2 Beccaria;
  • Istituto Comprensivo “Deledda-Pascoli” – Carbonia;
  • Istituto delle Orsoline in Somasca Scuola Paritaria Madre Camilla Gritti;
  • Istituto Comprensivo “Don Milani” – Carbonia;
  • Istituto professionale Ipia Loi Carbonia;
  • ITCG Angioy Carbonia;
  • CPIA 2 Serramanna-Carbonia.

Il progetto ha riscosso un elevato gradimento e un buon successo tra gli alunni delle diverse scuole di ogni ordine e grado.

Con la realizzazione di questa seconda parte del percorso educativo didattico il progetto – frutto del partenariato per la proposta progettuale educativo-didattica presentata dall’Associazione Alea Onlus – si avvierà a conclusione entro la fine del mese di ottobre 2023.

«Gli esperti e gli educatori della società Opificio Innova hanno svolto un lavoro di alta professionalità affascinando i ragazzi e anche gli alunni più piccoli con i robot utilizzati nello svolgimento delle attività formative e ludico didattiche», ha detto l’assessora della Pubblica istruzione, Antonietta Melas.

Il sindaco Pietro Morittu e l’intera Amministrazione comunale di Carbonia si stringono attorno alla famiglia Bandiera per la scomparsa di Sergio, venuto a mancare all’età di 84 anni.
Il geometra Sergio Bandiera, nato a Carbonia il 13 settembre 1939, è stato per tanti anni imprenditore, attività che ha portato avanti unitamente alla passione per l’archeologia e per la storia della Sardegna. In questo ampio campo di studi si annovera il libro da lui scritto sull’insediamento dei Fenici a Monte Sirai.
Lodevole anche il suo impegno nella vita politica cittadina con la militanza partitica nella Democrazia Cristiana. È stato consigliere comunale nei primi anni Ottanta e ha rivestito il ruolo di  componente della Commissione Edilizia.
Giungano ai familiari di Sergio Bandiera le sentite condoglianze di tutta l’Amministrazione comunale di Carbonia.

Il sindaco Pietro Morittu e l’intera Amministrazione comunale di Carbonia esprimono profondo cordoglio e condoglianze ai familiari del dottor Aldo Atzeni, scomparso improvvisamente all’età di 79 anni, che aveva appena compiuto lo scorso 19 settembre.
Medico di famiglia, pediatra molto stimato in città, Aldo Atzeni ha lavorato all’Ospedale Sirai e al Consultorio.
Il dottor Aldo Atzeni ha svolto anche attività politica nelle file della Democrazia Cristiana, partito con il quale ha rivestito il ruolo di consigliere comunale dal 1988 al 1992. Una militanza politica che ha coinciso con la partecipazione attiva al 50° anniversario dall’inaugurazione della città di Carbonia.