Nicola Saba s’è imposto nella Gran Fondo Isola di Sant’Antioco, ottava e ultima prova della Sardinia Cup – di Carlo Floris
Si è tenuta sabato 28 ottobre, a Sant’Antioco, la Gran Fondo Isola di Sant’Antioco, ottava e ultima prova della Sardinia Cup. La gara, riservata alle mountain bike, su un percorso di 51 km, con la partecipazione di 177 atleti, oltre a circa 40 cicloturisti, in coda alla manifestazione agonistica, ha visto imporsi Nicola Saba, portacolori della U.S. Guspini, che ha impiegato poco più di 2 ore e 5′. La prima delle donne, Claudietta Masia della Ciclobottega Factory Team, è arrivata 46°, superando diversi colleghi. La gara è stata organizzata dalla ASD I due Leoni, con il patrocinio dell’Amministrazione comunale.
In qualità di madrina è intervenuta l’ex bicampionessa olimpica Paola Pezzo, con lei l’ex campione di motociclismo Marco Melandri. «Ero già stata in Sardegna – dice Paola Pezzo – ma in genere visito altre zone dell’Isola. Alle volte mi chiedono e accompagno dei cicloturisti e faccio da guida su percorsi che conosco. Con la Nazionale venivamo in ritiro ad Arzachena e partecipavamo alla 3 giorni di fondo (nel 1999 arrivai al primo posto) ed era sempre un’esperienza molto bella. Questo percorso mi affascina molto. Si ha una visibilità incredibile, il paesaggio è molto bello e credo sia una zona praticabile anche per il cicloturismo, per cui diventa possibile godere del mare e dei panorami. Spero che gli organizzatori continuino e che riescano a farla crescere e ad attirare più gente.»
«Da quando ho lasciato l’attività agonistica – aggiunge Paola Pezzo – ovviamente non faccio più gare, casomai, do la disponibilità come madrina e mi fa molto piacere. Ho un’associazione e mi occupo della crescita sportiva di 150 bambini, li alleno alla mountain bike, poi insegno a scuola in un Liceo in cui si pratica la mountain bike. Anche con i miei figli io e Paolo (Rosola, ex corridore professionista e DS di una squadra professionistica, n.d.c.), abbiamo lasciato i ragazzi liberi di scegliere. Uno ha iniziato con il calcio, poi non gli è piaciuta l’atmosfera e si è innamorato della mountain bike; l’altro aveva iniziato con la bicicletta, poi è passato ad altri sport e ora vorrebbe intraprendere la carriera professionale su strada, ha 23 anni e a noi va bene. Siamo genitori
attenti ma ci piace lasciarli liberi di scegliere la loro strada. La Sardegna mi piace molto, i suoi territori ed il suo mare e ad ottobre fa ancora abbastanza caldo.»
Parliamo anche con Marco Melandri, ex campione del motomondiale e della SuperBike, presente pèer la seconda volta alla manifestazione di Sant’Antioco.
«Per me venire qui è una vacanza – dice Marco Melandri – mi è venuto naturale passare alla bicicletta grazie a Pippo Marani, è diventata non dico una malattia ma una passione importante. La mountain bike e la ebike sono mezzi con i quali ci si diverte molto. È il mio secondo anno a Sant’Antioco, la bici è una scusa per visitare posti nuovi. l’ospitalità davvero generosa e si mangia bene, direi che in tutta Italia è possibile mangiare bene e godere di tante specialità locali, abbiamo una grande varietà di cibi. Questa è un’isola piccola, molto bella e la bici elettrica consente di visitare luoghi particolari. La bici è una scusa per visitare posti nuovi. Della Sardegna mi affascina tutto, intanto il clima. Vado ancora in moto, e mi piace tutto lo sport. Ai sardi raccomanderei di girare la loro isola in bici, ci sono tanti posti davvero invitanti. Io corro ancora in moto ma senza fare gare. Il percorso di ieri più adatto alla bici elettrica, oggi gara bella ma dura e molto bella ma per il panorama molto adatto alla bici elettrica.»
Conclude Luca Ajò, organizzatore della gara.
«Sono contento della collaborazione dell’Amministrazione comunale, dei Barracelli della Protezione civile e dell’Associazione Nazionale Carabinieri, oltre ad 50 altri volontari, per seguire questo tipo di gare è necessario trovare grande collaborazione nella comunità locale, vorrei che questa diventasse una manifestazione permanente. Gli atleti usano le nostre case e gli alberghi per l’accoglienza e mangiano nei nostri locali, sarebbe bello realizzare il progetto di Isola per la Bici, tracciando i percorsi, mettendo la cartellonistica e dando dei riferimenti, il nostro è un territorio che si presta magnificamente a questo tipo di utilizzo.»
Carlo Floris
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