29 November, 2024
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All’indomani del vertice tenutosi al ministero per le Imprese e del Made in Italy, per la vertenza della Portovesme SRL, che vede coinvolti i due stabilimenti di Portovesme e di San Gavino, siamo fortemente preoccupati per quella che sembra ormai essere una vertenza che, per i circa 1.500 lavoratori coinvolti, non vede via d’uscita, si chiude, infatti, senza un nulla di fatto anche il quarto incontro di ieri 4 luglio.

È inaccettabile, che dopo due mesi di tavoli tecnici, si chiuda una vertenza di tale rilevanza per l’intero comparto industriale Sardo con un arrivederci e grazie, senza che nessuna delle parti citate in causa, Governo e Glencore, siano state in grado di portare soluzioni anche tampone che avrebbero potuto garantire ai lavoratori, nel periodo transitorio, il traghettamento per la completa riconversione degli impianti senza creare un dramma sociale come quello che si sta verificando.

Non è accettabile che ad incontri di tale rilevanza, ben due su quattro, non si sia presentato al tavolo il sottosegretario Fausta Bergamotto, colui che è la massima figura politica delegata dal governo per seguire la delicata vertenza, atteggiamento questo che lascia trapelare un certo disinteresse nei confronti del futuro di tantissime famiglie che meritano il rispetto e la massima attenzione da parte di tutte le forze politiche, ancor più da chi ha il compito di presiedere ai tavoli ministeriali.

Se da una parte si vedeva uno spiraglio con la ripartenza della linea zinco, dopo ieri anche questa ipotesi sembra esser ormai tramontata, il Governo ha dichiarato che al momento non esistono soluzioni o accordi commerciali che possano calmierare il prezzo dell’energia, questa era l’unica soluzione che avrebbe permesso un possibile riavvio della linea con il coinvolgimento di diversi lavoratori in regime di cassa integrazione guadagni ormai da mesi.

Va sottolineato che il piano di riconversione proposto dalla multinazionale interesserà un lungo periodo, circa 4 anni, e verso il quale noi continuiamo a manifestare un forte interesse, sempreché, sia chiaro, sia ambientalmente e socialmente sostenibile, debba necessariamente chiarire e avere un concreto piano di come impiegare le maestranze in questo lasso di tempo. E’ impensabile che si scarichi sempre il peso di ogni singola decisione o cambiamento sulla pelle dei lavoratori, cosa che ad oggi risulta essere l’unica certezza di questa triste vertenza.

Al contempo, non sono chiare le posizioni nei confronti dello stabilimento di San Gavino che, ad oggi, continua a stare chiuso con i lavoratori tutti in regime di cassa integrazione guadagni, e sul quale non esiste attualmente nessuna prospettiva futura che possa dare un minimo di speranza ad un territorio ormai martoriato da decenni di chiusure, e che ormai assiste all’azzeramento di un intero comparto industriale.

Alla luce di tutto questo, possiamo permetterci ancora una volta che l’intero territorio sardo venga così drammaticamente sfregiato? Crediamo di no e continuiamo a ribadire che l’industria possa e debba ancora avere un ruolo fondamentale nella nostra economia.

In tutta Europa è in atto una grande sfida industriale che vede gli stati più lungimiranti portare avanti politiche industriali nuove ed importanti, questo consentirà loro di avere la leadership in settori strategici, contribuendo attivamente a rendere le industrie e le imprese più competitive, promuovendo la creazione di nuovi posti di lavoro e la crescita economica mediante un contesto favorevole alle imprese.

In conclusione possiamo dire che il nostro futuro dipenderà, in gran parte, da quanto le Politiche Industriali sarde saranno competitive così da essere il volano per la crescita sostenibile e l’occupazione, ma l’esito dell’incontro di ieri al MIMIT, fa registrare l’ennesimo fallimento.

Il Partito Democratico della Sardegna continua a manifestare forte preoccupazione per quella che sembra ormai una storia già scritta triste e vissuta dal popolo sardo, che parla di decenni di crisi e di fallimenti, ribadiamo a gran voce l’importanza del rilancio economico e sociale, che deve passare anche per una nuova politica industriale, dei territori che rischiano lo spopolamento e l’impoverimento.

Alessio Frau – Responsabile Politiche industriali PD

Piero Comandini – Segretario regionale PD

Simone Tempia e Tiziana Ferrario sono i primi ospiti della XII edizione del Festival Culturale LiberEvento 2023, organizzata dall’Associazione Culturale ContraMilonga, in programma dal 7 luglio al 28 agosto, negli scenari più suggestivi dei comuni di Cagliari, Calasetta, Carbonia, Gonnesa, Iglesias, Masainas, Piscinas, Portoscuso, Sant’Antioco, Teulada, Villamassargia, dove gli autori si alterneranno nella presentazione dei loro libri per una sinergia tra cultura, musica, promozione del territorio ed enogastronomia locale.

Si partirà venerdì 7 luglio a Villamassargia, dove a partire dalle 21.30, nel suggestivo Giardino di Casa Casula, Simone Tempia (autore di “Vita con Lloyd), dialogherà con il giornalista e storico d’arte Marco Loi, nel corso della presentazione del suo libro “Il Piero o la ricerca di una felicità (Rizzoli 2022)”. L’autore scaverà alla radice delle nostre insoddisfazioni e racconterà la commedia degli errori che chiamiamo vita.

Simone Tempia replicherà la presentazione sabato 8 luglio alle 18.30 presso la Cagliari Airport Library dell’Aeroporto Mario Mameli di Cagliari-Elmas.

La rassegna culturale proseguirà nella serata di sabato 8 luglio, a Portoscuso. Nella Tonnara Su Pranu, salirà sul palco la giornalista e conduttrice Tiziana Ferrario che presenterà a partire dalle 21.30, il suo libro “La bambina di Odessa (Chiarelettere 2022). Si parlerà di una «grande storia italiana, la vicenda straordinaria, ma vera di una donna che ha lasciato un segno indelebile».

Modererà l’incontro la giornalista Federica Portoghese. Il giorno dopo, l’autrice incontrerà il pubblico a Sant’Antioco, nella rinnovata cornice della Piazza De Gasperi (ore 21.30).

Un solo incendio tra i dieci sviluppatisi oggi in Sardegna ha richiesto l’intervento del mezzo aereo del Corpo forestale, nelle campagne del comune di Villasor, in località “S’arrecciada”, dove lo spegnimento è stato coordinato dal personale della stazione del Corpo forestale di Sanluri, coadiuvata dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Pula e dal GAUF-Cagliari. Sono intervenute 1 squadra dell’Agenzia Forestas dei cantieri di Monastir-Santa Lucia e 2 squadre di volontari delle associazioni di Assemini (ARCI) e di Monastir (Orsa Santa Lucia). L’incendio ha percorso una superficie di circa 3 ettari di terreno incolto. Le operazioni di spegnimento si sono concluse alle ore 17.30.

Foto di archivio

Gli assessori regionali dell’Industria e della Difesa dell’Ambiente, Anita Pili e Marco Porcu, hanno espresso delusione al termine della riunione del gruppo di lavoro sulla vertenza Portovesme Srl, svoltasi al ministero delle Imprese e del Made in Italy, insieme alla Portovesme Srl, la Glencore, le parti sindacali e i rappresentanti del Governo.

«Dopo diversi tavoli che si sono succeduti al Mimit purtroppo l’incontro odierno non ha avuto esito positivoaffermano i due assessori -. Stiamo cercando di trovare una soluzione alla crisi della Portovesmespiega l’assessore dell’Industria, Anita Pilima oggi siamo consapevoli del fatto che la società evidentemente non ha fatto quanto prospettato fin dal principio per cercare di risolvere il problema delle linee produttive che attualmente non sono in marcia, come quelle di San Gavino, a fronte di un impegno costante da parte delle altre istituzioni al tavolo. Abbiamo chiesto quindi uno sforzo nel più breve tempo possibile, affinché nel prossimo incontro si possa trovare una soluzione che dia non solo risposta all’emergenza attuale, ma anche concretezza di sviluppo al presidio industriale sul lungo periodo.»

«Il tavolo prosegueafferma l’assessore dell’Ambientema chiediamo all’azienda di chiarire ancora una volta quali siano i suoi intendimenti sulla produzione in Sardegna: abbiamo infatti chiesto a più riprese alla Glencore se intenda o meno portare avanti il progetto sulle batterie a litio e se questo riguardi solo la Sardegna o anche le altre sede produttive in Europa. Questoconclude Marco Porcu è fondamentale per capire le intenzioni reali dell’azienda sul territorio isolano.»

Il Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, venerdì 30 giugno ha partecipato alla XVI Riunione di Rete Re.Mi. a Gavorrano, presso il Parco Nazionale della Colline Metallifere.

L’evento è stato organizzato dalla Rete Nazionale dei Musei e dei Parchi Minerari Italiani, come occasione di confronto sulle attività in corso e sugli obiettivi futuri delle più importanti realtà nazionali interessate alla valorizzazione del patrimonio e della cultura geomineraria.

Il Parco era presente con una delegazione composta dal Commissario Straordinario Elisabetta Anna Castelli, il Direttore Fabrizio Atzori, il geologo Roberto Rizzo e il Responsabile Area Tutela e Sviluppo del Territorio Alessandro Abis. Nell’occasione, è stato presentato il documentario “La Grande Miniera di Serbariu – Una delle più importanti risorse energetiche d’Italia del ‘900. Dal totale abbandono alla sua riqualificazione e valorizzazione geoturistica e culturale”, di Stefano Sernagiotto e Roberto Rizzo, e relazionato sugli itinerari del patrimonio minerario della Sardegna e sul progetto di riscoperta e valorizzazione dei siti geominerari in chiave sostenibile “Open Your Mine”.

«E’ importante che il Parco Geominerario continui ad essere un partner della Rete Re.Mi, viste le sue peculiarità e la sua storia in un territorio come la Sardegnaha dichiarato il Direttore Fabrizio Atzori -. Con la collega Alessandra Casini, del Parco delle Colline Metallifere, auspicherei che i parchi minerari diventassero scuole di alta formazione, mettendo i territori a disposizione delle università, sia studenti che docenti, per far conoscere ancora di più la storia di questi luoghi avvincenti.»

Durante la XVI Riunione di Rete Re.Mi, si è discusso altresì sul nuovo Regolamento UE sulle materie prime critiche, sui fondi PNRR-AIPAI per la Re.Mi, tracciato un bilancio della Giornata Nazionale delle Miniere 2023 e presentati l’Atlante dei dati ambientali, l’Ecoatlante e la ristampa del volume di pregio Re.Mi. 

 

Poste Italiane comunica che l’ufficio postale di Narcao da domani sarà interessato da interventi di ammodernamento per migliorare la qualità dei servizi e dell’accoglienza.
La sede, infatti, è inserita nell’ambito di “Polis – Casa dei Servizi Digital”, il progetto di Poste Italiane per rendere semplice e veloce l’accesso ai servizi della Pubblica Amministrazione nei comuni con meno di 15mila abitanti con l’obiettivo di favorire la coesione economica, sociale e territoriale del nostro Paese e il superamento del digital divide.
Salgono così a sette, con le sedi di Abbasanta, Arbus, Aritzo, Tergu, Tula e Uras, gli uffici postali della Sardegna, inseriti nel progetto “Polis”, attualmente cantierizzati.
A partire dal 6 luglio, per tutta la durata dei lavori, Poste Italiane garantirà ai cittadini di Narcao la continuità dei servizi postali e finanziari attraverso uno sportello dedicato presso l’ufficio postale di Nuxis, via Dante Alighieri 12, disponibile dal lunedì al venerdì dalle ore 8.20 alle ore 13.45, e il sabato fino alle 12.45.
Gli interventi previsti presso l’ufficio postale di Narcao avranno una durata stimata di 50 giorni lavorativi.

Si rinnova l’appuntamento con “Nottinsieme”, iniziativa organizzata dalla Pro Loco di Carbonia con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.

“Nottinsieme 2023” sarà caratterizzato dalla presenza di spettacoli di animazione per bambini in piazza Roma, balli di gruppo in piazza Matteotti ed esposizione di prodotti tipici.

L’evento, che si inserisce nell’ambito della programmazione di “Estiamoinsieme 2023”, allieterà l’estate della città di Carbonia per 9 mercoledì consecutivi dei mesi di luglio e agosto: 5-12-19-26 luglio, 2-9-16-23-30 agosto.

Al fine di consentire lo svolgimento in sicurezza dell’intera manifestazione, tutti i mercoledì dal 5 luglio fino al 30 agosto, è stata disposta la chiusura del traffico veicolare e il divieto di sosta, con rimozione, dalle ore 19.00 alle ore 1.00 nelle seguenti strade:

  • Piazza Roma e strade confluenti;
  • Piazza Matteotti (fino allo spartitraffico fronte edicola);
  • Vico Matteotti.

La consigliera di minoranza del Patto Civico Daniela Garau ha presentato un’interpellanza al sindaco di Carbonia Pietro Morittu e alla Giunta, sul crollo verificatosi in un palazzo di proprietà Area in via Sanzio.

Daniela Garau chiede al Sindaco e alla Giunta che riferiscano in aula se siano a conoscenza di quanto accaduto qualche giorno fa in uno dei palazzi della zona di via Sanzio, di quali azioni formali abbiano intrapreso anche nei confronti di Area per assicurare l’immediato ripristino di tutte le garanzie di sicurezza per le persone e cose e se, tra queste eventuali azioni, vi sia stata l’immediata richiesta di manutenzione straordinaria con relativo impegno di spesa, data l’urgenza della situazione, dell’immobile sopra indicato e quali azioni formali dall’inizio di questa consiliatura si siano intraprese in merito a tutte le altre situazioni emarginate nella premessa che precede.

La dottoressa Maria Mameli è la nuova presidente del Rotary Club Carbonia. Ha ricevuto il collare dalla presidente uscente Valbrana Dana Vargiu, nel corso della cerimonia del passaggio della Campana e del 35° anno di attività del Rotary Club Carbonia, svoltasi nella sala riunioni del Lu’ Hotel.
Numerosi gli ospiti presenti, tra i quali il sindaco di Carbonia Pietro Morittu, il vicesindaco Michele Stivaletta, l’assessora della Cultura Giorgia Meli, il segretario Distrettuale Francesco Danero, il Capitano comandante della compagnia dei carabinieri  di Carbonia Enrico Santurri, il presidente del Rotary Club Iglesias Pino Licari.
Nel corso della serata, il socio Roberto Monticelli ha presentato il filmato che ha racchiuso i 35 anni di storia del Rotary Club di Carbonia.
Il sindaco Pietro Morittu e l’intera Amministrazione comunale augurano buon lavoro alla nuova presidente del Rotary Club Carbonia, la dott.ssa Maria Mameli, psicologa e psicoterapeuta, con l’auspicio di rinsaldare ulteriormente il rapporto di proficua collaborazione, consolidato nel corso dei 35 anni dalla fondazione, con la comunità di Carbonia.
Giampaolo Cirronis
         

Al via, a Sant’Antioco, FestArtes / Sulky Jazz & narrazioni. Dieci appuntamenti in calendario, il primo fissato per il 7 luglio a Cala Sapone, fino all’8 settembre: Surealistas, elemento di “confine” e, allo stesso tempo, trait d’union tra ciò che è meravigliosamente stato delle precedenti cinque edizioni del Sulky Jazz e quel che sarà questa sesta volta, impreziosita dalle variazioni sul tema e della necessità di fare festa con l’arte e condividere il risultato della festa stessa (FestArtes). Si comincia alle 21.30 sulla spiaggia di Cala Sapone, dove tutto è ancora più magico e surreale, figuriamoci al suonare di un intero concerto perso fra l’addio del sole, le stelle e l’orizzonte. Così sarà il 7 luglio, la prima assoluta del 2023, con i Surealistas.

Cerchi Surealists e trovi “latin Kaleidoscope, Tropicalis & Diaspora”. Tasselli del mosaico che dà anima sound e voce alla band sono Jeremías Cornejo: vocals, guitar; Joaquín Cornejo: vocals, keyboards; Mauro La Mancusa: trumpet; Sigi Beare: sax, flute; Iacopo Schiavo: vocals, guitar; Matteo Bonti: bass; Pietro Borsò: drums; Laura Falanga: congas, percussions. sono una vera band, come quelle dei tempi che furono. Nessun leader: il loro simbolo non è una piramide ma un cerchio, capace di racchiudere più idee, più voci e più colori. Nelle loro vene scorrono le suggestioni sonore di Argentina, Italia, Inghilterra .. e un pizzico di Bosnia. Corpi e cuori sentono il ritmo delle clavi afroamericane, dalla cumbia al tropicalismo. Da adolescenti però sognavano il rock e la psichedelia, canzoni d’autore e letteratura, e al crocevia tra tanti sogni che nascono i SuRealistas, con  canzoni originali e piene d’amore per la tradizione afroindoamericana. Dopo due tour europei, tre album di inediti e tre videoclip, le priorità dei SuRealistas sono chiare: tenere gli occhi sempre aperti sul mondo e i piedi sempre pronti a danzare. Questa è la chiave del loro realismo, ora magico e onirico, ora teatrale e nonsense. Ogni loro concerto è un rituale catartico e un inno alla vita, al canto e alla danza.