11 January, 2025
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La congregazione delle Suore Orsoline di San Girolamo in Somasca è in lutto per la scomparsa di suor Eraldina Cacciarru, all’età di 79 anni.

L’Istituto religioso, fondato dalle sorelle Caterina e Giuditta Cittadini nella prima metà dell’Ottocento a Somasca di Vercurago (Lecco) nella diocesi di Bergamo, è presente a Carbonia e, più in generale in Sardegna, da ben 80 anni.

Suor Eraldina, nata a Carbonia, è rimasta orfana di padre in tenerissima età, ha vissuto l’infanzia in collegio e a 16 anni ha deciso di prendere i voti da suora. Dopo aver trascorso una ventina d’anni a Roma, nel 1985 si è trasferita a Carbonia, e ha insegnato alla Scuola Camilla Gritti fino all’età della pensione.

La cerimonia funebre si terrà questo pomeriggio, presso la chiesa della parrocchia di Cristo Re, in piazza Iglesias, alle ore 16.00.

6.100 euro: è il frutto della raccolta di fondi fatta in occasione del 3° Memorial Mauro Frongia, destinato all’associazione Donne al traguardo Onlus che gestisce il Centro antiviolenza di Carbonia. L’assegno è stato consegnato ieri dal padre, dalla madre e dal fratello di Mauro, il giovane chef rimasto vittima sette anni fa di un tragico incidente stradale mentre rientrava da una breve escursione a Buggerru, e dagli amici bikers.

Vediamo le interviste con Pietro Frongia, padre di Mauro, la dottoressa Maria Mameli e Igino Soru, in rappresentanza degli amici bikers.

Il sito archeologico di Montessu, a Villaperuccio, ha ospitato sabato 22 aprile la presentazione del libro “Musica, Dimónios!”, di Andrea Atzeni e Alessandro Garau. Sono intervenuti, con i due autori, Marcellino Piras, sindaco del comune di Villaperuccio e la relatrice Maria Antonietta Pinna. Il primo cittadino, collega da alto ufficiale nell’Esercito, ha consegnato ad Andrea Atzeni la cittadinanza onoraria deliberata dal Consiglio comunale nel corso dell’ultima seduta.

La presentazione, organizzata in collaborazione con mondobande.it e il giornale online della Brigata Sassari, è stata arricchita dalla presenza del Coro “Collegium Musicum”, che ha eseguito alcuni brani legati al tema, tra i quali, in conclusione, Dimonios, l’inno della Brigata Sassari. Il libro ricostruisce la storia del primo Capo Musica della Banda Musicale della Brigata Sassari, Andrea Atzeni, che al termine ho intervistato.

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Una tappa “marina” di 78 e 104 km veloce, bella dal punto di vista scenografico, essenzialmente pianeggiante e senza centri abitati da attraversare. Ecco gli ingredienti – adatti a tutti – scelti dalla ASD Mari&Monti per la terza tappa del GiroSardegna 2023.
Il confronto, andato in scena questa mattina, ben si prestava a chi voleva tentare fughe da lontano ed in effetti così è stato. La giornata ventosa, con un clima adatto a lunghe fatiche, non ha impedito al gruppo, superati i primi 20 km all’unisono, di avanzare spedito sino alle prime salite. Dopo l’uscita da Olia Speciosa, nel lungo rettilineo, sono però iniziate le spallate tra i big della corsa. Protagonisti dei primi timidi tentativi sono stati Luca Cingi e David Moras.
Intorno al 35° km, nei pressi del punto ristoro panoramico, le prime salite premiano ancora una volta l’attacco di Cingi. Poche migliaia di metri più avanti, però, la fuga è ricucita e in testa stazionano quasi una ventina di corridori. Tra questo, l’ultimo del gruppo è proprio la maglia rosa del Medio Giro, che sembra gestire con acume tattico risorse fisiche e mentali per la parte decisiva della sfida.
Bastano invece altri 5 km per assistere a un attacco in tandem, questa volta di Gianluca Remondi e Roberto Vidoni. I due viaggiano insieme per una buona parte di percorso, conquistando un vantaggio di una trentina di secondi dalla restante parte del gruppo.
Dopo Castiadas ci si sfilaccia ancora, ma si deve anche fare i conti con la fuga ancora più perentoria di Remondi e Vidoni. Cingi, però, sta al passo, e insieme al compagno di squadra Simone Cerio, prima occupa il tandem all’inseguimento poi ricuce lo svantaggio, sempre in accoppiata col compagno di squadra, preparando al meglio i 10 km decisivi da programmare con la volata finale. Come atteso alla vigilia, lo sprint è a quattro con Simone Cerio che sembra cedere, sul traguardo, la prima posizione al compagno di squadra, accendendo una bagarre che sarà, con tutta probabilità utile a puntare i riflettori sul Giro sino ai km finali di venerdì prossimo.
Tra le donne fa il vuoto accanto a sé Payne Antigone, che chiude la contesa con 6’27” di vantaggio da Francesca Sassani e 8’31” da Judith Gerber. Nel Gran Giro Femminile successo di che vale oro quello di Jutta Stienen. I 2’47”409”’di vantaggio da Monica Trinca Colonel (da oggi terza in classifica generale) ma soprattutto i 2’49” da Annalisa Prato permettono all’atleta svizzera di agguantare la maglia gialla del Giro, mettendo anche una buona distanza dalle inseguitrici in vista del rush finale della competizione. La stessa distanza al maschile ha invece premiato il ritorno in Sardegna di Benedikt Elbig. Il tedesco, fenomeno del 2022 e assente nella prima tappa per problemi nei voli aerei, non è voluto mancare all’edizione 2023. Con un gap incolmabile per la caccia alla vittoria finale, pare però deciso a vender cara la pelle, come dimostra il successo di questa mattina ai danni dell’eterno Max Lelli (in ritardo di 4” secondi) e di Roland Var de Sloot, terzo con 5”661”’ di ritardo.
Situazione generale. Cerio conserva dunque la maglia del Medio Giro Maschile. L’accordo col vincitore odierno lascia praticamente immutato il divario con il compagno di squadra Remondi, staccato sempre di 7” e appena un centesimo in meno rispetto a ieri. Nel Medio Giro Femminile Antigone rintuzza ulteriormente il vantaggio che oggi sfiora addirittura i 20′ sulle avversarie. Nel Gran Giro Maschile, sembra scontato il successo di Raggio che allunga il divario a 4’30”. La giornata ha però da segnalare l’ingresso sul podio dell’olandese Var den Sloot e, soprattutto, di Max Lelli, che agguanta il terzo posto con 6’42” da recuperare.
Quarta Tappa. Domani quarta fatica con la consueta Crono a Squadre maschile e femminile, appuntamento che darà respiro alla impegnativa settimana e che si svolgerà su un tracciato pianeggiante di 21,8 km nei pressi dello stagno di Colostrai.
Ordine d’arrivo assoluto.
Medio Giro: 1. Luca Cingi (Team AS Amig) in 1h58’31”; 2. Simone Cerio (Team AS Amig) +1”’; 3. Gianluca Remondi (Team AS Amig) + 2”’; 4. Roberto Vidoni (SC Cottur ASD) +4”’; 5. Lorenzo Maiolo (SC Cottur ASD) + 1’13”408”’.
Gran Giro: Benedikt Elbig in 2h31’52”; 2. Massimiliano Lelli (ASD Max Lelli) + 4”910”’; 3. Roland Var den Sloot (Team Brabant 2000) +5”661”’; 4. Franza Wieser (Rodes Val BadiaRaiffeisen) + 6”500”’; 5. Luca Raggio (Team Piusport Levante) +6”662”’.
Classifiche generali assolute
Medio Giro maschile: 1. Simone Cerio (Team AS Amig) 5h17’31”; 2. Gianluca Remondi
Medio Giro femminile. 1. Payne Antigone (Cavigal Nice Cyclism) 5h24’18”’; 2. Francesca Sassani (ASD Brafo Caffè) + 19’12”040”’; 3. Judith Gerber (Velo67 Racing Team) + 27’23”090”’.
Gran Giro maschile. 1. Luca Raggio (Team PiuSport Levante) 6h26’23”; 2. Roland Var del Sloot (Team Brabant 2000) + 4’32”660”’; 3. Massimiliano Lelli (ASD Max Lelli) + 6’42”960”’.
Gran Giro femminile. 1. Jutta Stienen (Velo67 Racing Team) in 6h49’15”; 2. Annalisa Prato (Officine Mattio); 2. 2’38”130”’; 3. Monica Trinca Colonel (ASD Grosio Ciclismo) + 12’01”39”’.

 

Questo pomeriggio, alle 16.30, presso la parrocchia della Beata Vergine del Rosario, ha fatto il suo ingresso il sacerdote don Francesco Mannu, 35 anni, originario di  Domusnovas, nuovo parroco di Villaperuccio. Subentra a don Maurizio Mirai che lascia la comunità di Villaperuccio dopo 4 anni e 4 mesi, per iniziare un nuovo percorso presso la parrocchia Vergine della Neve di Villamassargia,
Don Francesco Mannu, accompagnato dai genitori,  è stato accolto dal sindaco di Villaperuccio Marcellino Piras, e dai sindaci di Tratalias Emanuele Pes, di Domusnovas Isangela Mascia e di Santadi Massimo Impera, dai carabinieri della stazione di Santadi e dai tantissimi fedeli arrivati dai paesi vicini. La Santa Messa è stata presieduta dal Cardinale Arrigo Miglio.
Don Francesco Mannu sarà anche il nuovo parroco di Tratalias.

 

Il 4 dicembre 1972 venne avviata la prima cella elettrolitica dello stabilimento Alsar. Quella data segnò l’avvio della produzione di alluminio primario e, per l’occasione, vennero confezionate dei piccoli manufatti rappresentanti la Sardegna che vennero distribuiti ai dipendenti. Quella icona è nel tempo diventata un po’ il simbolo rappresentativo di un gruppo di colleghi “alsariani” che ormai da tempo si riuniscono con frequenza periodica – che solo la pandemia ha frenato negli ultimi anni.

Al fine di celebrare il cinquantenario di quell’evento, l’incontro si è ripetuto venerdì scorso, 21 aprile 2023, nel Ristorante Tanit di Carbonia, location da sempre punto di ritrovo per tutti gli eventi aziendali dell’Alsar (e di quella che in seguito diventerà Alluminio Italia, Alumix fino all’esperienza Alcoa). Dirigenti, tecnici, amministrativi – vedi la foto di copertina – si sono ancora una volta ritrovati per rinnovare un patto di affetto ed amicizia che li lega da tempo.

Nuovo appuntamento a Cagliari ad Aprile Resistente, la rassegna del crogiuolo diretta da Rita Atzeri, in corso a Casa Saddi fino a sabato, 29 aprile. Giovedì, 27 aprile, alle 21.00, va in scena Lettere d’Amore e di Guerra, recital che prende l’avvio dall’omonima opera di Simonetta Giacobbe e mette insieme pagine di Diario di Dino Giacobbe e un frammento dagli scritti di Maria Giacobbe. Sul palcoscenico Rita Atzeri, Isella Orchis, Cesare Saliu Chiara Vittone all’arpa. Sono gli anni del fascismo e della guerra civile spagnola e Dino parte per la Spagna per prendere parte al conflitto con le Brigate internazionali, al comando di una formazione di Giustizia e libertà. Il racconto di quegli anni cruciali si sviluppa attorno all ́epistolario che comprende una parte delle lettere che Dino Giacobbe e la moglie Graziella Sechi si scambiarono negli anni 1937-1939. Le lettere ricche di sentimento e tenerezza, sono ovviamente autocensurate per quanto riguarda il politico. Colma questa lacuna la puntigliosa ricerca operata dall’autrice per ricostruire tempi, luoghi e umori politici.

Sabato, 29 aprile, le battute finali della rassegna del crogiuolo sono affidate a Paolo Floris nello spettacolo, alle 21.00, Gramsci spiegato a mia figlia. Musiche di Luca Cadeddu Palmas e Pierpaolo Vacca.

Non è bastata al Cortoghiana una larga vittoria nel derby di Villamassargia, 5 a 2, nell’ultima giornata, per allungare la stagione al playout e continuare a sperare nella salvezza, nel girone A del campionato di Promozione. La vittoria del Selargius sull’Andromeda ha tenuto la squadra di Franco Giordano 7 punti avanti in classifica, in condominio con il Villamassargia, Gonnosfanadiga e Orrolese, cancellando il play out che non si svolge quando il divario tra la quint’ultima e la quart’ultima è superiore ai 6 punti.

Il Cortoghiana, protagonista di una stagione molto complicata, nel corso della quale ha perso il suo presidente, Corrado Piuras, mancato all’età di 60 anni, retrocede dopo quattro stagioni in Promozione regionale.

Il campionato è stato vinto dal Villasimius che dopo aver dilapidato ben 11 dei 12 punti di vantaggio che aveva a inizio marzo, ha battuto nettamente 5 a 1 la Verde Isola e ha festeggiato la promozione in Eccellenza regionale, precedendo di un solo punto il Castiadas.

Domani 26 aprile, a Carbonia, dalle 17.30, al circolo culturale Euralcoop di piazza Marmilla a Carbonia, si terrà un dibattito pubblico sui temi legati all’ordinamento regionale della Repubblica, organizzato dalla Fondazione Enrico Berlinguer e dall’associazione Festival Premio Emilio Lussu, l’incontro prevede gli interventi introduttivi del sindaco di Carbonia Pietro Morittu e del sindaco di Carloforte Stefano Rombi.

Parteciperanno al dibattito, tra gli altri, Laura Cicilloni, rappresentante del sindacato scuola Cgil sud Sardegna e Mauro Esu, segretario provinciale Pd; Tore Cherchi e Gian Giacomo Ortu, autori della pubblicazione: “La deriva dell’autonomia differenziata. E la Sardegna?”

L’incontro sarà coordinato dalla giornalista Sara Vigorita.

Ampia partecipazione stamane in piazza Roma, a Carbonia, per le celebrazioni del 25 aprile, 78° anniversario della Liberazione dal nazifascismo (1945-2023).
Alla cerimonia, organizzata dall’assessorato agli Affari Generali nella persona di Katia Puddu e dal comandante della Polizia locale Andrea Usai, hanno preso parte tanti nostri concittadini, le autorità civili, militari, religiose, i rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma con i labari e il gonfalone della città di Carbonia.
Grande emozione al momento dell’inno nazionale, mirabilmente suonato dalla Banda Vincenzo Bellini di Carbonia. A seguire, la deposizione della corona d’alloro presso la targa dedicata ai caduti della Liberazione d’Italia, da parte del Corpo infermiere volontarie “crocerossine”.
Nel corso della mattinata, si sono tenute le allocuzioni di Riccardo Pietro Cardia (presidente della Sezione ANPI Carbonia), di Mauro Pistis (componente del direttivo regionale FIAP con competenza nel Sulcis Iglesiente).
Per l’Amministrazione comunale sono intervenuti il presidente del Consiglio comunale Federico Fantinel con un toccante e accorato discorso in cui ha messo in luce i valori trasmessi dall’esperienza del 25 aprile, che costituiscono i pilastri alla base della sua educazione familiare e del suo impegno politico-amministrativo, il sindaco Pietro Morittu, che nella sua oratoria ha citato Papa Francesco, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella,  il già presidente della Repubblica nonché partigiano Sandro Pertini, Piero Calamandrei, Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi. Il sindaco ha rilanciato un appello per la pace e per la fine del conflitto russo-ucraino.