10 January, 2025
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«Le risultanze dell’incontro tenutosi ieri tra organizzazioni sindacali, Regione, Governo nazionale e la dirigenza della Portovesme SRL, dimostrano ancora una volta la poca affidabilità della multinazionale anglo-svizzera. Nonostante la nuova congiuntura inflativa continentale-nazionale che favorisce il riequilibrio dei costi energetici, ovvero anche gli interventi messi in campo dal Governo nazionale e Regione per calmierare i costi e sostenere la possibile ripresa produttiva, la dirigenza della Portovesme SRL continua nella sua opera di ricatto verso i lavoratori e l’intero territorio, rifiutando di riavviare gli impianti. Il suo è un comportamento inaccettabile.»

Lo scrive, in una nota, il consigliere regionale Fabio Usai.

«Qualcuno di molto famoso affermava che a pensar male si fa peccato, ma spesso ci s’azzecca – aggiunge Fabio Usai -. Ecco non vorremmo pensare male, ma una domanda sorge spontanea: dietro la reticenza della multinazionale svizzera c’è solo la spasmodica ricerca delle migliori condizioni di vantaggio e quindi del massimo profitto, a costo di umiliare le legittime prerogative dei lavoratori e delle rispettive famiglie, o le intenzioni sono altre e ben più drammatiche e gravi? L’azienda negli anni ha conseguito importanti profitti, anche impattando sull’ambiente e la salute pubblica. Pertanto la smetta di giocare sulla pelle dei lavoratori e in generale degli abitanti di questo territorio, e dimostri una volta per tutte di voler restare a produrre e investire qui, con atti concreti.»

«Riavviando gli impianti e richiamando tutti a lavoro. I fattori economici adesso lo permettono, non ci sono più scuse – conclude Fabio Usai -. In caso contrario sarà battaglia dura al fianco delle organizzazioni sindacali e dei lavoratori, di tutta la classe politica territoriale e regionale, per scongiurare l’ennesima, nuova, emorragia di buste paga che stavolta potrebbe infliggere il colpo più duro al Sulcis Iglesiente.»

Dopo l’incontro al Ministero è riesplosa la protesta dei lavoratori della Portovesme srl negli stabilimenti di Portovesme e San Gavino Monreale. Il Governo e la Regione hanno comunicato all’Azienda di aver fatto tutto quanto possibile per abbattere i costi dell’energia e ritenendo di aver raggiunto livelli accettabili, hanno chiesto alla stessa di riprendere la produzione a pieno regime. L’Azienda, da parte sua, ritenendo non soddisfacente il risultato raggiunto non pare intenzionato a recedere dai suoi intendimenti e sui lavoratori il futuro resta assai incerto. Già ieri sera, com’era prevedibile, è riesplosa la protesta, sia a Portovesme, dove alcuni lavoratori si sono incatenati all’ingresso dello stabilimento, sia a San Gavino Monreale, dove è stato creato un presidio di protesta permanente.

Lunedì mattina, alle 8.00, a Portovesme si terrà una nuova assemblea generale per il punto della situazione. Il clima si prevede assai acceso, perché la situazione venutasi a determinare rischia di sfociare nel dramma della perdita del posto di lavoro per circa 1.500 lavoratori, tra diretti e indotto.

In Sardegna rischia di precipitare l’emergenza che si vive già da tempo per la carenza di medici di medicina generale. Alcune decine di migliaia di cittadini rischiano a breve di ritrovarsi senza medico di famiglia. Uno dei Comuni in cui l’emergenza è più grave per il recente collocamento in pensione di diversi medici, è Carbonia. Abbiamo intervistato il sindaco Pietro Morittu.

Prenderà il via domenica 26 marzo nel Parco di Villa Sulcis, a Carbonia, la Settimana dei colori dello spettro, Autismo  e Neurodiversità, progetto nato dall’idea di una socia dell’associazione Naba con una figlia autistica che frequenta il Parco giochi inclusivo di Villa Sulcis, che vede la luce anche con l’apporto di altre associazioni che operano nel sociale. Abbiamo intervistato il presidente dell’associazione Naba, Andrea Deiana.

«Governo e Regione Sarda hanno fatto tutto ciò che era nelle loro possibilità per offrire all’azienda certezze e prospettive. Ora non è più tempo di rinvii: Glencore deve fare chiarezza e dichiarare apertamente quali sono le sue reali intenzioni sugli stabilimenti di Portovesme e di San Gavino. Approvo pienamente, dunque, la decisione del Governo, annunciata dal sottosegretario Fausta Bergamotto, di convocare l’Azionista al Ministero.»

Si è espresso così il presidente della Regione Christian Solinas, dopo l’incontro di oggi al Ministero, durante il quale, dice il Governatore, abbiamo dovuto ancora una volta constatare con rammarico come non sia emersa una posizione chiara sul futuro degli impianti.

«Non è accettabileha aggiunto il presidente della Regione -, che in presenza di condizioni oggettivamente favorevoli per la ripresa delle produzioni, quelle medesime condizioni che sono state accettate da altre realtà industriali energivore, Portovesme srl continui ad arroccarsi su argomenti superati o superabili e non a assumersi, pubblicamente, la responsabilità di dichiarare le proprie reali intenzioni. La Regione è al fianco dei lavoratori, e non li abbandonerà al proprio destino.»

C’è, dunque, una richiesta congiunta da parte di Governo, Regione e sindacati per il riavvio della produzione, ribadita dalla sottosegretaria del ministero delle Imprese e del Made in Italy Fausta Bergamotto e dagli assessori dell’Industria, della Difesa dell’Ambiente e del Lavoro, Anita Pili, Marco Porcu e Ada Lai.

Il prezzo dell’energia non è più la variabile chiave della vertenza che da un anno e mezzo coinvolge gli stabilimenti di Portovesme e San Gavino: l’azienda, ribadisce la Regione, in linea con il Ministero, non può continuare ad utilizzare le risorse pubbliche senza dare garanzie alle istituzioni e ai lavoratori che vivono una situazione già di per sé complessa.

«Il nuovo programma di riconversione ha detto l’assessore dell’Ambiente, Marco Porcudi cui ancora non si conoscono neppure i contenuti del progetto pilota, esclude comunque la fonderia di San Gavino. È inaccettabile che l’azienda chieda uno sforzo alle istituzioni, e soprattutto ai lavoratori, senza voler fare la sua parte, perché le scelte industriali del passato, talvolta sbagliate, in materia energetica, non possono ricadere solo sui lavoratori e sulla collettività. Del resto, oggi, la questione dell’insostenibilità energetica non è più giustificabile, anche alla luce delle misure messe in campo dal Governo e dal recente calo del prezzo dell’energia. Peraltro, il piombo non sparirà dallo scenario economico mondiale: del resto, è la stessa Glencore che in Germania sta scegliendo di non abbandonare questa produzione.»

«La crisi della Portovesme Srlha precisato l’assessore dell’Industria, Anita Pilidura da un anno e mezzo. Fin dall’inizio, la Regione ha chiesto all’azienda se davvero gli strumenti di incentivazione che calmierassero il costo dell’energia sarebbero serviti a scongiurare la chiusura degli stabilimenti. Già prima dell’approvazione dell’Energy Release l’azienda aveva confermato che, con questo strumento, non avrebbe fermato le linee produttive e anzi avrebbe ripreso in attività tutte le persone rimesse in cassa integrazione. Questo, chiaramente, non è avvenuto, forse il decreto attuativo dello strumento non ha soddisfatto le aspettative della Portovesme Srl. Dall’attenta analisi odierna, con il riscontro dei Dati forniti da Arera, si evince che il problema quindi non è costo dell’energia. Pertanto, la società dovrebbe dirci qual è il problema, e altresì dirci se nei suoi piani di riorganizzazione aziendale ci sia l’ipotesi di chiusura degli stabilimenti. È più che necessario restituire dignità a tutti i lavoratori che hanno creduto nella società. Noi assessori siamo saliti sulla ciminiera per ascoltarli, ma è ormai evidente a tutti che né la Regione né il Governo abbiano responsabilità di fronte alle scelte della società. Il governo nazionale e la Regione Sardegna ci sono, ci sono gli strumenti regionali, ma se mancano le condizioni di rispetto e responsabilità sociale da parte della Portovesme Srl, nessuno di noi può più andare avanti. L’azienda deve, qui, oggi, essere chiara con i lavoratori. Non si possono creare altre aspettative che poi verranno disattese, soprattutto in territorio come Sulcis che ha già pagato caro il costo della deindustrializzazione.»

«La Regioneha detto l’assessore del Lavoro, Ada Laigarantisce la sicurezza sociale dei lavoratori per non mettere a repentaglio il tessuto produttivo e sociale di un territorio che ha già pagato un prezzo molto alto per le crisi industriali ed energetiche. La posizione della Regione Sardegna è la medesima, siamo a disposizione con tutti i nostri strumenti per tutelare il capitale umano e professionale e sostenere il rilancio dello stabilimento. Ma oggi l’azienda deve darci risposte concrete e chiarire le sue reali intenzioni. L’assessorato del Lavoro farà la sua parte, garantendo un sostegno al reddito dei lavoratori e delle loro famiglie. E’ stata, infatti, richiesta la firma, a breve, della cassa integrazione anche per i lavoratori della Fonderia di San Gavino. Un provvedimento che comunque deve essere assunto nella consapevolezza di un concreto progetto di ripresa.»

«Da oggi registriamo che a Portovesme esistono tutte le condizioni perché gli impianti produttivi riprendano l’attività. Ma è necessario che l’azienda, controllata dalla multinazionale Glencore Spa, faccia marcia indietro rispetto a una scelta unilaterale che ha messo a rischio i livelli produttivi e occupazionali.»

Si sono pronunciati così i vertici delle Segreterie nazionali di Filctem Cgil, Femca Cisl e Uiltec Uil, al tavolo convocato al ministero delle Imprese e del Made in Italy, cui hanno partecipato i rappresentanti delle segreterie nazionali e regionali dei sindacati di categoria, quelli dei sindacati confederali di Cgil, Cisl e Uil, i rappresentanti della Regione Sardegna, istituzioni locali, azienda e parti sociali. La riunione è stata presieduta dal sottosegretario di Stato del dicastero stesso, Fausta Bergamotto.

«È inaccettabilehanno ribadito le segreterie nazionali dei sindacati di settoreche la proprietà si aspetti da parte del Governo ulteriori risorse pubbliche per ridurre il costo dell’energia, per sostenere gli ammortizzatori sociali, per garantire un’ipotetica riconversione industriale. La Portovesme Srl può godere di un prezzo accessibile dell’energia, della condizione energetica di interrompibilità, del mantenimento del regime agevolato del credito d’imposta. Il gruppo Glencore Spa e la società controllata in questione non hanno più alibi. Non possono che riprendere l’attività e riattivare la produzione. Solo su queste basi può riprendere il dialogo tra Governo, Parti sociali e Azienda. In caso contrario, il sindacato porrà in essere tutte le azioni di lotta a sostegno dei lavoratori.»
Il Governo ha sottolineato che riconvocherà nei prossimi giorni in sede ministeriale i vertici della Glencore Spa.

Verrà presentato domani (sabato 25 marzo), a Nuxis, presso la sala polifunzionale della Residenza sanitaria Sant’Elia, il libro “My Way. Ho vissuto a modo mio”, di Angela Borghero, cittadina attiva nel sociale. All’incontro di presentazione, che prenderà il via alle 16.30, oltre all’autrice, sarà presente anche l’editore e mediatore dell’evento Giampaolo Cirronis. Sono previsti anche gli interventi di Roberto Gibillini, assessore alle Politiche sociali del comune di Carbonia, di Francesco Sanna, direttore della Rsa Sant’Elia, di Giorgia Pintore, psicologa della Rsa di Nuxis e di Olga Pinna, animatrice della struttura residenziale e sanitaria del centro del Basso Sulcis.

Domani 25 marzo la Polizia di Stato presenterà in anteprima nazionale alla XVIII edizione di Cortinametraggio, il cortometraggio “Segni molto particolari”.

La proiezione che avverrà nella serata conclusiva del festival – che si è aperto il 21 marzo – nell’ambito della sezione “Eventi Speciali” segna un punto di approdo di un percorso voluto dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza volto all’utilizzo dei più moderni canali di comunicazione visiva che ha portato all’ideazione e alla realizzazione del progetto con Alessandro Parrello produttore con la West 46th Films e con Maddalena Mayneri e Roberto Ciufoli.

“SEGNI MOLTO PARTICOLARI” è un inno all’inclusività e al valore della diversità: Laura, la protagonista, è una campionessa di nuoto, cieca dalla nascita che, entrata in Polizia come agente tecnico, al termine della sua brillante carriera sportiva nel Gruppo Sportivo delle Fiamme Oro, sarà impiegata in un Commissariato, iniziando così un nuovo e stimolante percorso professionale. Dotata di grande intuito ed empatia, Laura saprà dimostrarsi una risorsa preziosa per il Commissariato e riuscirà, con l’aiuto dei sui colleghi, a risolvere un caso misterioso.

Con “Segni molto particolari” la vicinanza ai più fragili e l’inclusione vengono raccontati con delicatezza in una chiave ironica e profonda dai protagonisti Federica De Benedittis, Roberto Ciufoli, Massimo Wertmüller, Simone Colombari, Niccolò Gentili, Daniela Morozzi, Lidia Vitale e Alessandro Parrello che ne è anche il regista.

Lo scorso gennaio la Polizia di Stato ha concluso la selezione dei primi 14 atleti paralimpici dando loro l’opportunità di diventare a tutti gli effetti Poliziotti. Grazie a questo concorso, infatti, tutti gli atleti paralimpici una volta reclutati e inseriti nella Gruppi sportivi della Polizia di Stato “Sezione paralimpica Fiamme Oro”, a fine carriera sportiva, per la prima volta nella storia della Polizia di Stato, verranno reimpiegati quali Agenti di Polizia nei ruoli tecnici. L’assunzione a tempo indeterminato rappresenta un unicum nei gruppi sportivi paralimpici delle Forze armate e di polizia e contribuirà certamente a rafforzare il legame tra atleti e Istituzione.

Nella giornata odierna, presso l’Hotel De La Poste si è tenuto un incontro tra rappresentanti dell’Ufficio Comunicazione del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ed il cast di “Segni molto particolari”: in tale circostanza sono state illustrate le peculiarità del cortometraggio ed è stato fatto un focus sulla collaborazione istituzionale della Polizia di Stato attività nei settori del cinema e  delle fiction.

La Giunta comunale, con deliberazione n. 55 del 23 marzo 2023, ha deciso di prorogare di 60 giorni, dal 31 marzo 2023 al 31 maggio 2023, i termini per il pagamento del Canone Unico Patrimoniale limitatamente alla componente relativa alla tassazione dei passi carrabili per l’annualità 2022.
Con lo spostamento di 60 giorni i termini della scadenza l’Amministrazione comunale mira ad andare incontro alle esigenze dei cittadini, consentendo loro un maggiore lasso di tempo per poter perfezionare il pagamento, unitamente alla possibilità per il concessionario del servizio, Abaco S.p.A., di procedere – in accordo con il comune di Carbonia – a inviare i relativi avvisi di pagamento 2022 in maniera più scaglionata e dilazionata nel tempo.

Domani, sabato 25 marzo, con partenza alle ore 16.30, si svolgerà la gara ciclistica in linea “La Nuragica: 5° Memorial Renzo Senni”, organizzata dall’A.S.D. Dimonios Bike Team con il patrocinio del comune di Carbonia.
“Sarà un bel sabato all’insegna del ciclismo con un percorso che, in partenza da Carbonia, si snoderà per vari comuni del Sulcis, con sullo sfondo uno scenario paesaggistico, naturalistico e storico d’eccezione, nel ricordo del compianto Renzo Senni, ciclista originario di Carbonia, scomparso il 26 maggio 2013 a seguito di un incidente sulla S.P. 2”, ha commentato l’assessora dello Sport, Giorgia Meli.
Il raduno dei ciclisti è previsto per le ore 15.30 in via Dalmazia (presso il Planet Burghy), sede in cui si svolgeranno anche le premiazioni degli atleti. “La Nuragica” si muoverà da Carbonia a Perdaxius, Tratalias, Matzaccara, Bruncu Teula e Sirai.
È prevista la partecipazione di circa un centinaio di atleti, con una buona presenza anche di donne che prenderanno parte alla gara ciclistica.
Per consentire lo svolgimento in sicurezza della manifestazione, sabato 25 marzo, dalle ore 16.30, fino al termine della gara, è prevista la chiusura del traffico veicolare nelle seguenti strade comunali: via Dalmazia, via Costituente e via Aspromonte.