9 January, 2025
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Questa mattina a Roma, presso la Sala Spadolini del ministero della Cultura, è stato assegnato il Premio nazionale del Paesaggio, manifestazione biennale arrivata alla quarta edizione, nel corso della quale sono stati assegnati i riconoscimenti ai progetti che si sono distinti nella valorizzazione del territorio, per mezzo di azioni di salvaguardia, gestione o pianificazione, in linea con i 4 criteri di esemplarità, sviluppo, partecipazione e sensibilizzazione indicati dall’Unione europea.
Il Cammino Minerario di Santa Barbara, con il progetto “A passo lento alla scoperta di sentieri e villaggi minerari: il Cammino Minerario di Santa Barbara per lo sviluppo etico e sostenibile del paesaggio”, ha ottenuto la menzione speciale “Per il recupero e la valorizzazione degli itinerari culturali e naturalistici basati sui sentieri delle ormai dismesse attività minerarie, attuati strutturando e promuovendo intorno alla rete dei sentieri un’offerta turistica alternativa ed etica capace di suggerire forme di immersione nel paesaggio che privilegiano la mobilità lenta. Per l’esemplarità del progetto, riproponibile in altre zone della Regione, come parte di un’azione di contrasto allo spopolamento e al degrado ambientale conseguente alla dismissione delle attività minerarie, per l’ottica alternativa alla monocultura del turismo balneare di massa, concentrato nelle fasce costiere, orientata alla promozione di un turismo lento, esperienziale e sostenibile, diretto alle zone più marginali dell’entroterra”.
«Un riconoscimento importante che ci spinge a proseguire sulla strada intrapresa per la valorizzazione del nostro territorio e di tutto il suo patrimonio ambientale, storico e paesaggistico,
sia materiale che immateriale – ha detto il presidente Mauro Usai -. Voglio ringraziare tutto il personale della Fondazione, che quotidianamente si impegna a creare un’infrastruttura culturale che ci permette di coltivare la nostra identità nell’ottica di un turismo e di uno sviluppo sostenibile. Dedichiamo la menzione speciale che abbiamo ricevuto al ricordo di Giampiero Pinna, alla sua passione e al suo impegno per il Cammino di Santa Barbara, che porteremo avanti con determinazione e energia.»

Il comune di Carbonia aderisce alla Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia di Coronavirus, istituita con legge 18 marzo 2021, n. 35. «Abbiamo ancora dipinte negli occhi le immagini drammatiche dei mezzi militari che a Bergamo trasportavano le salme delle vittime di un virus che all’epoca, esattamente tre anni fa, il 18 Marzo 2020, era ancora perlopiù sconosciuto. Un’epidemia che, per quanto abbia diminuito i suoi effetti rispetto alle origini, resta ancora presente e ci induce a non abbassare la guardia. In questa giornata simbolica, il nostro obiettivo è conservare e rinnovare il ricordo di tutte le persone che hanno perso la vita a causa del Covid-19 – alcune delle quali vivevano nel nostro territorio – unirci al dolore dei loro familiari, e mostrare al contempo gratitudine verso tutti coloro che, con il loro fondamentale apporto, hanno contribuito alla salvaguardia della salute collettiva: dai ricercatori ai medici, dal personale sanitario alla Protezione civile, dalle forze dell’ordine alle associazioni di volontariato», ha commentato il sindaco Pietro Morittu.
In occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia da Coronavirus, in segno di omaggio verso tutti i deceduti, l’Amministrazione comunale di Carbonia – in ossequio alla circolare prefettizia – esporrà a mezz’asta le bandiere nel Municipio di piazza Roma.

Si è svolta sabato 11 marzo la riunione costitutiva del circolo dei Giovani Democratici della città di Iglesias.
«Il circolo nasce con la volontà di rappresentare in maniera diretta i giovani concittadini e le loro necessità, attraverso iniziative, progetti politici e culturali, ma anche confronti e dibattiti con le istituzioni, che possano inserirsi in maniera costruttiva nel panorama politico di Iglesiassi legge in una nota -. Gli obiettivi primari del gruppo sono frutto di una costante osservazione e presenza nella città e all’interno dell’amministrazione comunale, che si traducono con la volontà di migliorare la stessa e di fornire una chiave di interpretazione e di analisi nuova e più vicina ad una delle fasce meno rappresentate dalla politica: i giovani.»
L’assemblea ha assegnato il ruolo di segretario a Simone Crobeddu, quello di vice-segretario ad Alessandro Mocci, e quello di presidente dell’assemblea ad Anna Marongiu.

E’ stato presentato questa mattina, nella sala consiliare del comune di Carbonia, il progetto “Sicuri in strada”, promosso dall’Auser Carbonia in collaborazione con il comune di Carbonia e il CSV Servizi Sardegna. All’incontro erano presenti, in rappresentanza dell’Amministrazione comunale, il comandante della Polizia locale Andrea Usai e l’assessora della Pubblica Istruzione Antonietta Melas.

«Il progetto, rivolto agli alunni delle classi quinte delle scuole primarie, è assolutamente meritorio poiché mira a diffondere l’educazione stradale e a far sì che i nostri bambini siano, fin da piccoli, portatori di buone pratiche di sicurezza stradale. L’Amministrazione Comunale sta investendo sui giovani e, a tal fine, ha riattivato i percorsi di educazione stradale a loro dedicati, destinando a questi progetti parte dei proventi derivanti dalle sanzioni del Codice della Strada», ha detto il sindaco, Pietro Morittu.

«Il progetto Sicuri in stradaha spiegato il comandante, Andrea Usai consiste nell’erogazione agli alunni di specifiche lezioni frontali da parte degli agenti della Polizia locale in materia di segnaletica stradale.»

In particolar modo, tra le buone pratiche in materia di osservanza del Codice della Strada, risulta fondamentale tenere sempre allacciate le cinture di sicurezza e guidare a velocità moderata, rispettando la segnaletica orizzontale e verticale.

«Siamo convinti che nell’ambito dei percorsi di educazione civica, l’attività di educazione stradale può contribuire positivamente al processo di apprendimento del rispetto delle regole di convivenza civile dei bambini e più in generale della nostra comunità. Affrontare il tema della sicurezza stradale nelle scuole può favorire una maggiore consapevolezza dell’importanza del rispetto delle norme del Codice della Strada, riducendo nel contempo il fenomeno di comportamenti irrispettosi e pericolosi per sé e per gli altri. Rispettare le regole e le norme del Codice della Strada è necessario per evitare incidenti, purtroppo sempre in costante ascesa, come abbiamo avuto tristemente modo di constatare anche qualche settimana fa sulla Strada Provinciale n. 2», ha commentato l’assessora della Pubblica Istruzione, Antonietta Melas.

 

Sono iniziati stamane i lavori di messa in sicurezza della SS 126 con la segnaletica orizzontale e verticale. Dopo il rifacimento del manto stradale sull’importante asse viario che attraversa San Giovanni Suergiu, l’urgenza era quella di trovare e applicare soluzioni efficaci per la sicurezza degli automobilisti e dei cittadini che vi abitano a ridosso. A tal proposito giovedì scorso l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Elvira Usai ha riunito la comunità per discutere di alcune proposte pervenute dall’Anas per limitare i pericoli degli incroci a raso. Si tratta della chiusura di strade con indice elevato di pericolosità che si affacciano sulla Statale e hanno percorsi alternativi come la via Silvio Pellico e la sua corrispettiva frontale e inoltre l’innesto che arriva da Campo Frassoi.

«Per il restospiega Elvira Usai chiediamo ad Anas maggiore visibilità degli incroci con una costante pulizia e potatura della vegetazione che cresce sulle banchine laterali; chiediamo che si intervenga su una segnaletica chiara ed efficace affinché vengano scongiurati incidenti per alta velocità. Sarebbe stato opportuno che fossero applicate bande rallentatrici o anche un autovelox.»

«Il mantenimento del presidio industriale degli stabilimenti di Portoscuso e San Gavino, e la relativa salvaguardia dei posti di lavoro, sono una priorità della Regione Sardegna.»
Lo hanno detto gli assessori regionali dell’Industria, Anita Pili, e della Difesa dell’Ambiente, Marco Porcu, che questo pomeriggio si sono recati nel piazzale della Fonderia di San Gavino, per testimoniare ancora una volta l’importanza di non perdere nessuna busta paga e tantomeno il presidio industriale e rimarcare la propria solidarietà ai sindaci dei territori coinvolti.

«La Giunta regionalehanno detto Anita Pili e Marco Porcu ha messo in campo tutte le azioni nel perimetro delle proprie competenze per garantire il proseguimento delle attività e continuerà a farlo, per il Medio Campidano, per il Sulcis, per la Sardegna tutta. Attendiamo per i prossimi giorni un nuovo vertice in programma con il Governo, i sindacati e l’azienda.» Insieme ad Anita Pili e Marco Porcu erano presenti il deputato ed ex assessore dell’Ambiente della Giunta regionale, Gianni Lampis, e i sindaci di una quindicina di Comuni.

Sono 107 i nuovi positivi al Covid-19 in Sardegna, su 1.356 tamponi eseguiti, 4 diagnosticati da molecolare, 103 da antigenico, nessun decesso.

E’ rimasto invariato il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 2.

I pazienti ricoverati in area medica sono 132 (+27).

Sono 3.315 le persone in isolamento domiciliare (-67).

I carabinieri della Stazione di Carbonia, a parziale conclusione di una complessa attività d’indagine svolta nei decorsi mesi, hanno denunciato a piede libero 30 persone per “indebita percezione del reddito di cittadinanza”. Nello specifico, i carabinieri della compagnia di Carbonia, coadiuvati dal Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Cagliari, hanno accertato che 14 cittadini di nazionalità straniera, attestando di essere residenti nel comune di Carbonia o fornendo dichiarazioni mendaci circa la nazionalità, hanno ottenuto indebitamente il beneficio. Durante le indagini sono emerse illiceità poste in essere anche da ulteriori 16 persone residenti nella città mineraria che, producendo false attestazioni circa la loro residenza o omettendo di dichiarare condanne o stati detentivi ed omettendo anche di comunicare variazioni circa la loro posizione lavorativa, hanno percepito illecitamente il sussidio concesso dall’INPS. Attraverso le false attestazioni sopra descritte, i beneficiari del reddito di cittadinanza, hanno percepito indebitamente la somma complessiva di € 319.000,00. Le persone sono state quindi denunciate alla Procura della Repubblica presso il tribunale Ordinario di Cagliari perché ritenuti colpevoli, a vario titolo, di aver percepito indebitamente il reddito di cittadinanza, attestando falsità o omettendo di dichiarare informazioni veritiere.

Sono 55 gli equipaggi, provenienti da tutta la Sardegna e dalla Penisola, iscritti al 1º Rally Sulcis Iglesiente, rally nazionale su asfalto valido per il Campionato Regionale Aci Sport. La manifestazione, organizzata dalla Mistral Racing con il supporto della Regione Sardegna, della Fondazione di Sardegna, dell’Aci Cagliari, si correrà il 17-19 marzo con partenza e arrivo a Iglesias, parco assistenza a Carbonia e il coinvolgimento di altri 11 comuni del territorio: Buggerru, Fluminimaggiore, Gonnesa, Narcao, Nuxis, Perdaxius, San Giovanni Suergiu, Santadi, Tratalias, Villamassargia e Villaperuccio.

Tra le 44 auto al via del Rally Moderno ci saranno ben dodici vetture della classe R5, categoria regina dei rally nazionali, nello specifico Skoda Fabia e Skoda Fabia Evo. L’equipaggio torinese formato da Claudio Marenco e Marina Merella, che correrà coi colori della Sardegna Racing, dovrà vedersela coi più competitivi equipaggi sardi. Tra questi, quelli formati dal cagliaritano Auro Siddi e Giuseppe Maccioni, vincitori dell’ultimo rally del 2022 (Asinara) e portacolori della Porto Cervo Racing come il tempiese Vittorio Musselli, che avrà alle note Claudio Mele, ma anche gli alfieri della Sardegna Racing Marino Gessa e Salvatore Pusceddu, che sentono il Rsi come gara di casa, e il calangianese Maurizio Diomedi e Giuseppe Pirisinu, coppia che vede il pilota sardo col maggior numero di vittorie assolute (34) navigato dal copilota Campione Italiano Rally Auto Storiche 2022 4º Raggruppamento nonché Fiduciario Regionale Aci Sport. Attenzione anche a Gianluigi Goddi-Stefano Pudda, navigatore padrese primo degli italiani e dei sardi al Rally Italia Sardegna 2022, Francesco Farci-Francesco Fois, Roberto Cocco-Sergio Deiana, Sandro Locci-Fabrizio Musu e ad Alessandro Cadelano, che mancava dalle corse dal 2016 e tornerà con l’esperto Fabio Salis alle note. Grande attesa anche per Ugo Valdarchi, pilota Iglesiente della Mistral che correrà col fidato Giorgio Aricò, con cui ha centrato la vittoria di classe alla finale nazionale Crz 2021 e 2022. Al via, su Skoda Fabia Evo, anche Maurizio Mei, pilota originario di Narcao trapiantato a Bologna che correrà con Massimiliano Bosi, esperto navigatore e fiduciario provinciale Aci Sport Lucca.

Tra le “due ruote motrici”, da non sottovalutare le due Renault Clio R3 di Giuseppe Mannu e Angelo Medas e di Alessandro Scurosu e Valerio Aunitu e le Peugeot 208 Rally4, tra cui quella di Santino Ruzittu-Tommaso Degosciu e quella di Moreno Fosci, che ha partecipato all’ultimo Rally Italia Sardegna, data italiana del Mondiale Wrc, e nel Sulcis correrà con Salvatore Atzeni.

Tra gli esordienti, spiccano i piloti Alessio Cuccheddu, Alessandro Cuccu, Giorgio Olla, Stefano Cani, Salvatore Castaniotto, Ignazio Concas, Giuseppe Biccheddu, Nicola Fadda, Pietro Paulis e i navigatori Daniele Urdis e Alice Mulas.

Storico e Regolarità. Dieci le vetture al via del 1º Rally Storico Sulcis Iglesiente, cinque delle quali correranno coi colori del Team Bassano. Nel terzo raggruppamento, la Porsche 911 Sc di Marc e Stephanie Laboisse, equipaggio tanto competitivo da aver centrato il 7º posto assoluto al 1º Costa Smeralda Storico, nel 2018, con una A112 Abarth. Otto vetture in gara per il 4º Raggruppamento, tra cui Bmw M3 di Fabrizio Colombi e Giovanni Mattanza, la Fiat Ritmo Abarth 130 di Carlo Volpe e Duilio Siddi (Ogliastra Racing) e la Ford Sierra Cosworth degli algheresi Leopoldo Di Lauro e Giovanni Nuvoli. A queste si sommano la Peugeot 205 di Giulio Pes di San Vittorio e Marco Pala, presidente e vice presidente dell’Aci Sassari, quella di Enrico Pes di San Vittorio e Nicola Romano, di Marco Casalloni e Alessandro Frau (Autoservice Sport) e di Gianluca Zanda e Katia Rovelli (Racing Experience Team). Nel 4º raggruppamento anche la Opel Kadett Gsi di Pietro Pes di San Vittorio e Veronica Cottu. Nel 3º raggruppamento i gialloblù Gianfranco Cambedda e Stefano Achenza, su Fiat 128 Rally.

Nella 1ª Regolarità Sport Zero Time Sulcis Iglesiente, sarà l’equipaggio sassarese portacolori del Magliona Motorsport formato da Pietro Ruiu e Guido Canu (Alfa Romeo 33) a gareggiare per iscrivere il proprio nome nell’albo d’oro della manifestazione.

«Siamo davvero soddisfatti. Abbiamo un ottimo elenco iscritti, con 12 performanti macchine di primissima fascia, tante storiche di livello e anche un numero interessante di esordienti: ci onora sapere che il 1º Rally Sulcis Iglesiente sia stato scelto da diversi nuovi piloti come primo rally della propria carriera ha sottolineato Giacomo Spanu, presidente della Mistral Racing -. Da Iglesiente, sono felice che la prima volta di un rally nel nostro territorio abbia ottenuto questi numeri. Ringrazio la Regione Sardegna, la Fondazione di Sardegna, l’Aci Cagliari, le 13 amministrazioni comunali coinvolte e tutti gli sponsor per aver reso possibile tutto questo.»

Il percorso. Il Rally Moderno, lo Storico e la Regolarità Sport si correranno su un percorso di 62,91 chilometri cronometrati e 391,79 chilometri totali. Partenza in piazza Sella, a Iglesias, alle 18.00 di sabato 18 marzo, speciale d’apertura Fluminimaggiore-Iglesias in notturna (7,38 km, partenza prima vettura alle ore 19.15), passaggio in pedana per le impressioni a caldo e riordino al Campo Sportivo Monteponi (Iglesias). Domenica tre prove da ripetere tre volte: Narcao (6,15 km, ore 9.42, 12.57 e 16.17), Nuxis-Santadi (7,49 km, ore 10.15, 13.30 e 16.50) e Perdaxius (4,87 km, ore 10.49, 14.04 e 17.44). Le speciali della domenica saranno intervallate dalle assistenze a Carbonia, dal controllo timbro di San Giovanni Suergiu e dai tre riordini, i primi due a Tratalias e l’ultimo alla Cantina di Santadi, eccellenza sulcitana che è rinomato partner della manifestazione. A seguire l’arrivo a Iglesias, in Piazza Sella, dove si svolgeranno le premiazioni.

«Nefrologia e Dialisi a Iglesias, la Asl garantisca di operare in sicurezza.» A dirlo è la consigliera regionale Carla Cuccu, segretaria della commissione Sanità del Consiglio regionale, che nei giorni scorsi ha visitato l’ospedale Santa Barbara di Iglesiasm, dove ha incontrato l’associazione ANED dei trapiantati ed alcuni medici del reparto di Nefrologia e Dialisi, «una mattinata trascorsa ad ascoltare i loro problemi, i loro racconti e le loro preoccupazioni».
«Il primo impatto, quando si entra in questi spazi è disastrosoaggiunge Carla Cuccu -. La situazione degli edifici è disastrosa, soprattutto in reparto ci sono condizioni al limite. Da parte dell’ASL è ormai noto che non c’è nessuna intenzione di migliorare gli ambienti, ma di aspettare il trasferimento (forse) all’ospedale C.T.O. Il centro dialisi di Iglesias ha avuto tante difficoltà in questi anni, inizialmente erano circa 1500 le persone seguite in ambulatorio, ora sono diventate molte di più. L’obiettivo deve essere quello di migliorare il servizio, e di avere sanitari e pazienti soddisfatti di un centro che risponda alle proprie esigenze. Il centro si occupa anche della prevenzione di persone in una fase pre-dialisi, e questo significa esser raggiunti da tantissime persone presenti in tutto il territorio.»
«Oltre al problema della struttura, esiste un problema serio e gravissimo di gestione di questo prezioso repartosottolinea Carla Cuccu -. L’isolamento rispetto alla cardiologia ed alla terapia intensiva crea delle situazioni estremamente pericolose, in quanto i pazienti in dialisi possono presentare dei problemi acuti, a cui serve esser pronti sempre. Si è messa a rischio la vita di tante persone, spesso utilizzando ambulanze per spostarsi tra Santa Barbara e C.T.O. o addirittura mandando i pazienti al Sirai di Carbonia.»
«Emerge inoltre, per l’ennesima volta, un gravissimo problema del personaleconclude Carla Cuccu -. Attualmente sono presenti solo 4 medici, ma con due pensioni in arrivo, ed è nota una carenza gravissima di infermieri. Tra l’altro questo è un reparto che necessita di una formazione seria per poterci operare nel tempo.»