4 January, 2025
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La Sala Astarte della Grande Miniera di Serbariu, ha ospitato il primo incontro-dibattito sul tema del contrasto al randagismo e sulla gestione delle colonie feline. L’iniziativa è stata promossa dal Dipartimento di Prevenzione – Servizio Igiene degli allevamenti eproduzioni zootecniche della ASL Sulcis, con il patrocinio del Comune di Carbonia.

Un evento formativo importante che ha visto la partecipazione della direttrice generale della ASL Sulcis, Giuliana Campus, di vari stakeholders dei Comuni del Sulcis, tra cui amministratori locali, operatori della Polizia locale e delle associazioni di volontariato. Il tema è di forte attualità, in considerazione del fatto che il fenomeno del randagismo è ancora largamente diffuso in tutto il territorio comunale e nei centri limitrofi.

«Il contrasto del randagismo è fondamentale per garantire il benessere animale, l’igiene ambientale-sanitaria e la sicurezzaha detto il sindaco, Pietro Morittu -. Da questo punto di vista l’Amministrazione comunale è impegnata in prima linea grazie al prezioso servizio svolto dalla nostra Polizia municipale.»

E proprio il comandante della Polizia municipale Andrea Usai è intervenuto all’incontro odierno per spiegare quali sono le funzioni dei vigili in questo ambito: dal controllo del territorio, al rilevamento della presenza di cani vaganti, alla richiesta di cattura e di ricovero presso il canile.

Il Comune è responsabile della gestione del ricovero dei cani nei canili e deve vigilare continuamente sulla stessa. L’ente è altresì responsabile dell’organizzazione, diretta o delegata, delle adozioni e di tutti i processi decisionali che riguardano un animale non di proprietà ricadente nei confini del territorio comunale. I costi di gestione e mantenimento dei cani rinvenuti nel territorio a carico dell’Amministrazione comunale sono elevati.

Quali possibili soluzioni per il contrasto del randagismo? Favorire una maggiore responsabilizzazione dei cittadini attraverso l’anagrafe canina, il possesso consapevole e la sterilizzazione degli animali. Ma non solo. Secondo l’assessore comunale del Benessere animale, Roberto Gibillini, «è fondamentale organizzare campagne di informazione e sterilizzazione, attivare contatti, relazioni e azioni congiunte con il servizio veterinario, incentivare le relazioni con le organizzazioni di volontariato e favorire lo scambio di buone pratiche di gestione tra i vari Comuni».

«Oggi a Portovesme, per l’incontro relativo alla vertenza energia, il sottosegretario Fausta Bergamotto ha ricordato le misure già messe in campo dal Governo per calmierare il prezzo dell’energia, tra cui il credito d’imposta al 45% che anche la Portovesme sta utilizzando per quasi dimezzare il prezzo di mercato. Certamente restano sul campo i problemi sia specifici sia strutturali storici della Sardegna che vanno affrontati ma la grande attenzione delle istituzioni e la disponibilità a costruire percorsi che mettano fine all’emergenza, dimostrano la sensibilità e responsabilità della politica di fronte al dramma di tanti lavoratori.»

Lo ha affermato Michele Ennas, capogruppo della Lega in Consiglio regionale, dopo l’incontro che si è tenuto tra la Regione e la sottosegretaria delegata alle crisi industriali Fausta Bergamotto.

«Ora ci si aspetta dall’azienda, visto l’impegno del Governo a risolvere positivamente la vertenza e la disponibilità della Regione Sardegna a mettere in campo ulteriori strumenti, il riavvio di tutti gli impianti o, comunque, un percorso che non escluda nessuno dal posto di lavoroha aggiunto Michele Ennas. Questo sarebbe un forte segnale di distensione che rasserenerebbe tutti i lavoratori, diretti, degli appalti ed interinali. Ci vuole da parte dell’azienda la volontà di proseguire nelle sue attività, rinunciando alla cassa integrazione che svilisce solamente la dignità umana di tanti lavoratori che per una vita hanno dato tutto, affinché lo stabilimento continuasse le sue produzioni e anche nei momenti più difficili, ci si è sempre impegnati a garantire occupazione a ciascun lavoratore. Continuo a credereha concluso Michele Ennasche questo sarebbe un forte segnale di continuità e volontà di permanenza nel territorio e anche un ottimo auspicio per la futura riconversione delle produzioni, per ‘ricucire’ i rapporti con il sindacato, gli enti locali, le istituzioni e tutte la parti coinvolte nelle future scelte aziendali. I lavoratori e le loro famiglie si aspettano questo e ritengo che sia un dovere renderlo possibile.»

8 regioni, 22 città, oltre 3.300 esami diagnostici gratuiti erogati. Questi i numeri realizzati finora di “Insieme siamo più forti”, l’iniziativa con cui Procter & Gamble dal 2021 sostiene la Carovana della Prevenzione di Komen Italia, il Programma Nazionale Itinerante di Promozione della Salute che offre visite gratuite di prevenzione delle principali patologie oncologiche che colpiscono le donne. Un sostegno che P&G ha voluto rinnovare per il terzo anno consecutivo con altre 11 tappe che nel 2023 raggiungeranno 11 località di 8 regioni italiane: Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Lazio, Puglia, Sardegna, Sicilia.

Prima tappa in Sardegnasabato 4 marzo a Carloforte, dalle 9.30 alle 16.30 presso Piazza Repubblica, e domenica 5 marzo a Marrubiu, dalle 9.30 alle 16.30 presso via piave 28 – Piazza Amicora. In collaborazione con professionisti dell’Azienda ospedaliero universitaria di Cagliari, Komen Italia con il supporto di Procter & Gamble erogherà visite ed esami diagnostici gratuiti per la prevenzione dei tumori del seno e ginecologici riservati a donne svantaggiate o non incluse, per età, nei programmi di screening della Regione.

Per tutte le tappe sono disponibili 4 unità mobili: 2 Unità Mobili di Prevenzione Senologica, allestite con due spazi ambulatoriali e con strumenti tecnologici di ultima generazione (mammografo digitale, ecografo portatile, workstation di refertazione, strumenti di teleradiologia), utili a consentire l’effettuazione di tutti gli esami di diagnostica senologica clinica e strumentale per la diagnosi precoce dei tumori del seno, 1 Unità Mobile di Prevenzione secondaria Ginecologica, con uno spazio ambulatoriale multifunzionale per visite specialistiche ginecologiche, ecografie pelviche trans-vaginali e Pap-test e altri esami finalizzati alla diagnosi precoce dei principali tumori femminili e 1 Unità Mobile Polifunzionale per la prevenzione primaria e secondaria.

Tutte le tappe sono selezionate privilegiando le periferie delle principali città italiane o aree regionali con minor accesso a servizi sanitari di eccellenza, in particolare nelle regioni con maggiori disparità nell’accesso a servizi di screening mammografico e/o in cui si sono registrate le maggiori riduzioni di screening a causa della pandemia.

Sono infatti ancora troppe le donne che si vedono costrette a rinunciare a prendersi cura della propria salute a causa di condizioni di difficoltà socio-economica.

Proprio per recuperare il tempo perduto anche a causa dell’emergenza sanitaria e tutelare la salute attraverso la prevenzione – unico strumento per avere maggiori probabilità di guarigione e cure meno invasive -, P&G ha deciso di offrire un aiuto concreto, sostenendo il tour della Carovana della Prevenzione attraverso l’iniziativa “Insieme siamo più forti”, parte di “P&G per l’Italia” – il programma di cittadinanza d’impresa con cui l’azienda sta realizzando progetti di responsabilità sociale e ambientale in tutto il Paese.

«È con molta gioia che arriviamo in Sardegna, una regione a noi cara che spesso ci ospita per realizzare la nostra mission. Per questo ringraziamo Procter & Gamble che ci ha affiancato in questi ultimi anni e ha rinnovato per tutto il  2023 il suo sostegno a questo importante progetto per la salute femminile. La prevenzione, infatti, è un’arma formidabile, ma la pandemia ha avuto importanti ripercussioni anche in campo oncologico causando forti ritardi che, solo tramite una grande unione di forze, potremo recuperare  dichiara il prof. Riccardo Masetti, Founder di Komen Italia e Direttore del Centro di Senologia della Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli IRCCS -. La Carovana della Prevenzione, del resto, non si esaurisce “solo” negli screening donati, assolutamente essenziali, ma và molto oltre, diffondendo la cultura della prevenzione, facendo informazione e stimolando, quindi, le donne ad avere cura della propria salute».

«Siamo estremamente grati a Komen Italia per i risultati concreti e importanti che insieme siamo riusciti a raggiungere – oltre 3.300 esami gratuiti donati in meno di due anni -, ma soprattutto per l’aiuto tangibile alle tante, ancora troppe, donne che hanno dovuto rinunciare a prendersi cura della propria salute a causa di difficoltà socio-economiche. Una disparità che vogliamo contribuire a colmare aiutando a recuperare il tempo che la pandemia ha fatto perdere – dichiara Riccardo Calvi, Direttore Comunicazione di P&G Italia –Per questo motivo siamo felici e orgogliosi di proseguire il viaggio di “Insieme siamo più forti” – un progetto fondamentale del programma “P&G per l’Italia” con cui stiamo realizzando azioni concrete in ambito di sostenibilità sociale e ambientale – accompagnando la Carovana della Prevenzione in altre undici tappe che ci permetteranno di aiutare migliaia di donne, a partire da quelle più fragili.»

«Le risultanze del vertice ministeriale sul futuro della Portovesme SRL ci inducono a non abbassare minimamente la guardia in vista dei prossimi appuntamenti, il primo la settimana prossima, nei quali si dovranno articolare concretamente le soluzioni strutturali per rendere competitivo produrre e per garantire l’intera forza occupazionale dello stabilimento – lavoratori indiretti e interinali compresi.»

Lo ha detto il consigliere regionale Fabio Usai.

«Noi, come Regione Sardegna, ci siamo e faremo come sempre la nostra parte. Nel frattempo salutiamo con grande piacere la notizia della discesa dei 4 lavoratori asserragliati sul camino – ha concluso Fabio Usai -. Il loro importante sacrificio è stato indispensabile per accendere i riflettori nazionali sulla vertenza e per canalizzare l’urlo di disperazione e dignità dell’intero territorio.»

«La posizione della Regione Sardegna in questa vicenda è chiara. Sul sito industriale di Portovesme il nostro obiettivo è quello di salvaguardare i livelli occupazionali e mantenere attive tutte le linee produttive.»

Lo ha detto il presidente della Regione, Christian Solinas, nel corso della riunione in videoconferenza con la sottosegretaria del ministero delle Imprese, Fausta Bergamotto, gli assessori dell’Industria, della Difesa dell’Ambiente e del Lavoro, Anita Pili, Marco Porcu e Ada Lai, i rappresentanti della Portovesme Srl e i sindacati. In collegamento telefonico sono stati ascoltati anche i lavoratori che da quattro giorni sono sulla ciminiera dell’impianto Kss a 100 metri d’altezza.

È stata ribadita la necessità di individuare una soluzione strutturale per il costo dell’energia della Portovesme Srl, per poter, nell’immediato, assicurare la continuità produttiva degli stabilimenti di Portoscuso e San Gavino fino all’entrata in funzione del progetto di riconversione degli impianti verso le nuove produzioni. Richiesta congiunta del Governo e della Regione all’azienda è quella di non interrompere l’attività produttiva.

«La vertenza aggrava la crisi di un territorio che ha già pagato fortemente gli effetti della crisi energetica e gli errori di programmazione fatti in passatoha sottolineato il presidente Christian Solinas -. Portovesme ha una rilevanza strategica nazionale perché rappresenta l’ultima filiera della metallurgia non ferrosa rimasta nel Paese. La Regione si è impegnata per favorire le condizioni perché l’azienda e i player energetici possano trovare i margini per accordo commerciale che consentano un più congruo prezzo dell’energia rispetto al fabbisogno. Tutto questo si è tradotto in una serie di ipotesi di soluzione, anche con riferimento all’utilizzo di strumenti contrattuali innovativi che sono attualmente in uso in altri paesi del mondo e che sostanzialmente consentirebbero di anticipare gli effetti dell’attivazione di nuovi impianti da energie rinnovabili al momento dell’autorizzazione degli stessi.»

«Chiediamo al Governo di dare certezze riguardo all’uso del credito d’imposta ha aggiunto il presidente della Regione almeno per l’anno 2023, per riallineare la capacità produttiva industriale della Sardegna alle condizioni che ci sono nel resto del Paese. Qualora ciò non fosse possibile, la Regione è pronta a mettere comunque in campo le risorse assegnate alla Sardegna, quali quelle del Piano Sulcis e del Just Transition Fund: si tratterebbe di disegnare uno strumento che di fatto ribalti quello già previsto al 31 marzo di quest’anno a livello nazionale, e che potremmo utilizzare per il Sulcis. Tutto questo, naturalmente, ha bisogno di due fattori indispensabili, e cioè la buona volontà della parte pubblica, che c’è tutta, come dimostra la tempestività di questa convocazione da parte del Ministero da un lato, e le attività poste in essere dalla Regione fino a questo momento dall’altro. Facciamo però appello all’azienda affinché si consideri la situazione non solo nel breve termine, ma nel medio e lungo periodo.»

«Fermo restando l’impegno della parte politica, regionale e nazionale – ha concluso Christian Solinasadesso tutti gli attori coinvolti devono continuare a scommettere su questo sito, che potrà, come in passato, portare di nuovo fatturati importanti. Occorre portare avanti l’investimento sul territorio e sul capitale umano qui presente, che rappresenta una grande risorsa occupazionale di cui tutte le parti non possono non tenere conto.»

«Le imprese e le famiglie del Sulcis ha aggiunto l’assessore dell’Industria, Anita Pili – si trovano già in una condizione complessa, nell’affrontare una transizione energetica in assenza del gas e di altri strumenti che ci porrebbero al pari delle altre regioni italiane. È necessario mantenere aperti tutti i possibili tavoli di confronto, anche quelli rimasti in sospeso senza soluzione come quello relativo al phase out dal carbone: vanno infatti tenuti in considerazione tutti i mezzi necessari per consentire alla Sardegna di affrontare in modo ottimale la transizione energetica. La crisi della Portovesme rappresenta l’inizio di una crisi che a cascata interesserà anche altre aziende. Urge, pertanto, porre rimedio al più presto. L’azienda deve dare la sua disponibilità a superare questo momento di crisi, per risparmiare al Sulcis ulteriori ferite rispetto a quelle che già ha e ha dovuto affrontare storicamente per le crisi industriali.»

«Serve l’impegno di tutte le partiha detto l’assessore della Difesa dell’Ambiente per trovare una misura che permetta di riavviare gli impianti e consentire, a prescindere dai progetti di riconversione dell’azienda, di mantenere i presidi occupazionali e la produttività. La Regione è disponibile per fare tutto il possibile al fine di accompagnare il Governo in questa partita: chiediamo però al Ministero uno sforzo in più in quanto, lo ricordiamo, la regione Sardegna soffre anche per la condizione di insularità, di cui deve tenersi conto nella risoluzione nella questione energetica.»

«Chiedo anche all’azienda – ha puntualizzato l’assessore Marco Porcudi essere molto più precisa sui propri progetti di riconversione, dei quali le parti istituzionali devono tener conto nelle proprie politiche di sostegno. Occorre che tutti giochino a carte scoperte: abbiamo necessità, come Regione, ma immagino anche il Governo, di conoscere i piani industriali per poter adottare anche misure transitorie che consentano all’azienda stessa il mantenimento del presidio produttivo, e ai lavoratori il proprio posto di lavoro. Per quanto riguarda la questione ambientale confermo che lunedì si terrà una prima riunione tecnica con gli uffici per la valutazione del progetto pilota. In seguito faremo il possibile per portare il processo autorizzativo a compimento, nel più breve tempo possibile. Non posso però non chiedere all’azienda che il progetto di riconversione interessi anche lo stabilimento di San Gavino. Cerchiamo tutti la soluzione per rendere il costo dell’energia competitivo rispetto al resto del paese, ma anche su questo è necessario tenere conto dei parametri di costo attuali, considerato che lo scenario è completamente mutato nel corso degli ultimi due anni.»

«Nessun lavoratore sarà lasciato solo – ha ribadito l’assessore regionale del Lavoro, Ada Lai -. Chiediamo all’azienda tempi e programmi certi per accompagnare i lavoratori nella fase di transizione e conversione industriale. L’assessorato del lavoro è impegnato nel mettere in sicurezza tutti i lavoratori, compresi quelli dell’indotto, con l’utilizzo degli ammortizzatori sociali, ed eventualmente, con concrete politiche attive per il lavoro.»

Già dalla prossima settimana, il Governo darà avvio, con la Regione Sardegna, ad una serie di interlocuzioni ministeriali, con tutte le parti coinvolte, con successiva convocazione di un tavolo di crisi in presenza la settimana successiva.

Nella foto di copertina, il presidio dei lavoratori all’ingresso dello stabilimento di Portovesme, organizzato in concomitanza con l’incontro ministeriale.

Si è concluso nel primo pomeriggio l’incontro sulla vertenza Portovesme srl al ministero delle Imprese e del Made in Italy, Al termine è stato sottoscritto e diffuso un verbale d’incontro che riportiamo testualmente.

«In data odierna 3 marzo 2023 si è tenuto un incontro avente ad oggetto Portovesme S.r.l. e presieduto dal Sottosegretario del MINISTERO DELLE IMPRESE E DEL MADE IN ITALY (MIMIT) Avv. Fausta Bergamotto, alla presenza del Presidente della Regione Sardegna, degli Assessori al Lavoro, all’Industria e all’Ambiente della Regione Sardegna, del Comune di Portoscuso, dell’azienda Portovesme S.r.l., di Confindustria Sardegna Meridionale, delle segreterie nazionali e territoriali Filctem- Cgil, Femca- Cisl, Uiltec, Cgil, Cisl, Uil e RSU aziendale. Come noto, il governo in sede di legge finanziaria 2023 (legge 29 dicembre 2022 numero 197), ha varato un provvedimento che permette a tutte le aziende energivore italiane, tra cui Portovesme, di ottenere un credito di imposta pari al 45% del costo dell’energia per il periodo 1 gennaio – 31 marzo 2023. Alla luce di quanto emerso in riunione il governo ritiene fondamentale individuare, insieme alla Regione Sardegna, una soluzione strutturale per il costo dell’energia della società Portovesme in modo che possa essere assicurata la continuità produttiva degli stabilimenti di Portoscuso e San Gavino fino all’entrata in funzione del progetto di riconversione degli impianti verso la produzione di litio. A tale scopo, il governo inizierà a partire dalla settimana prossima una serie di interlocuzioni interministeriali, con la Regione Sardegna, con l’azienda e con gli operatori del settore energetico, convocando la settimana successiva un tavolo di crisi in presenza. Nelle more, il governo chiede all’azienda Portovesme di non interrompere l’attività produttiva.»

Nella foto di copertina, i lavoratori riuniti stamane davanti all’ingresso dello stabilimento di Portovesme, in attesa dell’esito dell’incontro in videoconferenza al Ministero

Sabato 11 marzo, a Carbonia, si terrà un evento dedicato alla lotta alla mafia con la speciale partecipazione di Giuseppe Lumia, ex presidente di Commissione parlamentare antimafia, organizzato dai Giovani democratici.
«Come Giovani Democratici del Sulcis Iglesiente abbiamo molto a cuore questo tema e abbiamo il piacere di trasferire sul territorio le conoscenze di un grandissimo esperto che ci racconterà quali sono le “armi” che lo Stato ha a disposizione per combattere la mafiasi legge in una nota -. Ci affiancheranno Andrea Frailis come moderatore e Pietro Morittu, sindaco di Carbonia. Sarà un’occasione per confrontarci sulla criminalità organizzata e per analizzare la complessità di questo fenomeno, non mancheranno momenti interattivi nei quali il pubblico sarà coinvolto in prima persona nel dibattito semplicemente utilizzando il proprio smartphone.»

A Portovesme, per chi ha vissuto altre grandi battaglie per il lavoro nei decenni passati, il tempo stamane sembrava essersi fermato. 

E, oggi come negli anni ‘90, quando venne occupata la ciminiera della centrale Enel, davanti ai cancelli c’era mons. Arrigo Miglio, allora vescovo della diocesi di Iglesias, oggi cardinale ed amministratore apostolico della stessa diocesi di Iglesias.

Giornata cruciale per la vertenza della Portovesme srl, al quarto giorno dell’occupazione della ciminiera dell’impianto Kss da parte di quattro lavoratori. A Roma è iniziato nella tarda mattinata, l’atteso incontro al ministero delle Imprese e del Made in Italy, convocato dal ministro Adolfo Urso in videoconferenza, alla presenza della sottosegretaria delegata alle crisi industriali Fausta Bergamotto, del presidente della Regione Sardegna Christian Solinas e degli assessori dell’Industria Anita Pili, del Lavoro Ada Lai e dell’Ambiente Marco Porcu, l’azienda Glencore e le organizzazioni sindacali.

Stamane, davanti ai cancelli dello stabilimento, si sono ritrovati centinaia di lavoratori, con sindaci e amministratori locali del Sulcis Iglesiente e del Medio Campidano, parlamentari, del direttore della Pastorale per il Lavoro don Antonio Mura e del cardinale mons. Arrigo Miglio.

Allegati gli interventi di Fabrizio Floris, rappresentante della RSU aziendale e di un altro lavoratore della Portovesme srl, Fabrizio Pusceddu.

          

Sono 64 i nuovi casi positivi al Covid-19 in Sardegna su 792 tamponi eseguiti, 6 diagnosticati da molecolare, 58 da antigenico.

E’ rimasto invariato il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva, 9.

I pazienti ricoverati in area medica sono 142 (-5).

Sono 3.299 sono i casi di isolamento domiciliare (+2).

Si registrano 2 decessi: una donna di 87 anni e un uomo di 85, residenti rispettivamente nella Città Metropolitana di Cagliari e nella provincia del Sud Sardegna.