24 November, 2024
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La Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara aderisce al programma Carta Giovani Sardegna. Carta Giovani Sardegna è un progetto promosso e gestito da Eurodesk Italy con il patrocinio della Regione Autonoma della Sardegna, in accordo con l’Associazione Europea delle Carte Giovani (EYCA). EYCA è un’associazione non governativa senza fini di lucro composta da 40 organizzazioni che rilasciano la Carta Europea a circa 8 milioni di giovani in 38 Paesi europei.
Le reti europee Eurodesk ed EYCA sono tra le più importanti organizzazioni europee attive nel settore delle politiche in favore della gioventù. Eurodesk è una delle reti ufficiali di informazione e orientamento dell’Unione europea; in particolare, è la struttura della Commissione europea a supporto dei programmi Erasmus+ e Corpo Europeo di Solidarietà con il compito di promuovere, informare e orientare i giovani (e chi opera con/per loro) sulle opportunità europee di mobilità per l’apprendimento.
La Fondazione si impegna affinché i giovani aventi un’età compresa tra i 14 e i 30 anni, residenti o domiciliati nel territorio regionale possessori della Carta Giovani Sardegna o residenti nel territorio nazionale e nei Paesi europei possessori della Carta Giovani del circuito Eyca, possano fruire dello sconto/agevolazione presente nella scheda:
• Pernottamento presso le nostre strutture ricettive “Posadas” : € 15,00 (anziché 20,00€ = 25% di sconto)
• Costo della credenziale : € 3,00 (anziché 5,00€ = 40% di sconto)
• Costo della guida + credenziale : € 19,00 (anziché 24,00€ = 20% di sconto)
La fruizione degli sconti avviene a seguito dell’esibizione della carta personale identificativa, riconoscibile dal logo European Youth Card Association, tramite l’apposita applicazione European Youth Card.

Un goal dell’ex Michele Suella al 90′ nega una meritata terza vittoria consecutiva all’Iglesias con la Villacidrese al Comunale di Villasor, il Carbonia in 10 per oltre un’ora perde con un goal subito al 70′ a Ghilarza.

La tredicesima giornata del campionato di Eccellenza è andata in archivio con risultati amari per l’Iglesias e il Carbonia, mentre il punticino strappato all’ultimo minuto è stato accolto positivamente dalla Villacidrese che, seppur il ritardo dalla quota salvezza sia di ben 12 punti, continua a credere nella salvezza, anche perché sono in arrivo alcuni nuovi calciatori dal mercato di riparazione.

L’Iglesias ha giocato decisamente meglio il derby con la Villacidrese a Villasor. Ha comandato a lungo il gioco e, soprattutto nel secondo tempo, ha costruito numerose occasioni da goal, ma ha confermato le ben note difficoltà a concretizzarle, trovando sulla sua strada anche il giovane portiere campidanese. Al 70′ è riuscita a realizzare il goal del vantaggio, con Lorenzo Isaia, al secondo goal personale consecutivo, ma poi non ha saputo mettere al sicuro il risultato e al 90′, un errato disimpegn ha consentito alla squadra di Graziano Mannu di pareggiare al 90′.

Il goal subito è stato un’autentica mazzata per l’Iglesias che per la quarta volta in 13 partite s’è vista sfuggire un prezioso risultato all’ultimo minuto o addirittura nei minuti di recupero. Domenica prossima Gianluigi Illario e compagni ospiteranno il Villasimius, probabilmente con i primi arrivi dal mercato autunnale.

Il Carbonia torna da Ghilarza con un risultato amaro, lo 0 a 1 maturato con un goal subito a 20 minuti dalla fine. La squadra di Maurizio Ollargiu (ancora non in panchina perché squalificato), al 32′ è rimasta in 10 uomini per l’espulsione di Santiago Brailly, finito negli spogliatoi per doppia ammonizione.

Nonostante l’inferiorità numerica la squadra biancoblù è rimasta in partita nella parte finale del primo tempo e nella prima metà del secondo, ma al 70′ ha subito il goal di Matteo Vinci, rivelatosi decisivo. In una giornata da dimenticare, due note positive arrivano al ritorno in campo di Gabriele Dore, subentrato a Nicola Giganti dopo il riposo, e il ritorno di Nicola Mancini (in panchina), rientrato da Calangianus, dove si era accasato l’estate scorsa.

Domenica prossima il Carbonia giocherà a Villaperuccio contro il Calangianus. Oltre a Nicola Mancini dal mercato di riparazione dovrebbero arrivare altre novità.

Allegate le fotografie del derby Villacidrese-Iglesias e le interviste ai due allenatori Graziano Mannu e Giampaolo Murru e a Lorenzo Isaia, autore del goal del temporaneo vantaggio per l’Iglesias.

 

 

L’aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu ha ospitato sabato 25 novembre l’evento “Parole e Musica contro la violenza”, nella “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”.

L’evento si è sviluppato in due parti. La prima dedicata alla Scuola Secondaria di 2° grado di San Giovanni Suergiu, con gli interventi della professoressa Barbara Cao, docente dell’Istituto “Guglielmo Marconi” di San Giovanni Suergiu; della dottoressa Maria Mameli, psicoterapeuta e coordinatrice del Centro antiviolenza Associazione Donne al Traguardo ODV Carbonia-Iglesias;  e del dottor Enrico Santurri, capitano della Compagnia dei carabinieri di Carbonia.

La seconda parte, dalle 10.30, è stata dedicata ad un convegno, moderato da Marco Zusa, vicesindaco del comune di San Giovanni Suergiu, nel corso del quale sono intervenuti Elvira Usai, sindaco del comune di San Giovanni Suergiu; Maria Mameli, psicoterapeuta e coordinatrice del Centro antiviolenza Associazione Donne al Traguardo ODV Carbonia-Iglesias; Alessandra Manca, assessore delle Politiche sociali del comune di San Giovanni Suergiu; Enrico Santurri, capitano della Compagnia dei carabinieri di Carbonia; Marta Barabino, rappresentante della Consulta giovanile di San Giovanni Suergiu; Simona Quaglia, psicologa dello sviluppo e dei processi socio organizzativi, specializzanda in Psicologia della Salute all’Università di Cagliari. Seguirà uno spazio di condivisione con il pubblico. Nei vari interventi sono state esaminate le tante problematiche connesse al fenomeno della violenza sulle donne e sono state portate anche esperienze personali

I lavori del convegno sono intervallati dalle letture musicali di Alessandra Sanna, accompagnate dai musicisti della Scuola Civica di Musica don Tore Armeni di Sant’Antioco e di San Giovanni Suergiu, Manuel Serrenti (chitarra e voce) e Nicole Cossu (voce).

Nell’aula consiliare sono stati esposti i lavori realizzati dagli alunni dell’Istituto Comprensivo “Guglielmo Marconi”.

Per tutta la giornata di sabato, nella piazza Quattro Novembre, un gruppo spontaneo di volontarie ha curato l’allestimento delle “Scarpe Rosse”.

Allegati un album fotografico e le interviste all’assessora dei Servizi sociali Alessandra Manca, alla dottoressa Maria Mameli e alla sindaca Elvira Usai.

 

La tredicesima giornata del campionato di Eccellenza regionale si è aperta ieri con le vittorie della capolista Ilvamaddalena sul Bosa (2 a 0) e dell’Ossese sulla Tharros (2 a 1). Con i tre punti, la squadra di Carlo Cotroneo ha portato a 9 i punti di vantaggio sulla prima inseguitrice, il Tempio, che questo pomeriggio gioca sul difficile campo della Ferrini; l’Ossese, da parte sua, ha scavalcato in classifica a quota 20 la Tharros, ferma a 18, e ha affiancato la Ferrini, al terzo posto.

Al quinto posto c’è il Ghilarza che, reduce dal pesante 0 a 4 subito a Bosa, ospita il Carbonia (dirige Marco Colazzo di Casarano, assistenti di linea Roberto Morgante e Annamaria Sabiu di Carbonia). I minerari del tecnico Maurizio Ollargiu che oggi sconta l’ultima giornata di squalifica, affrontano la squadra di Giacomo Demartis decisi a riscattare le due sconfitte consecutive subite a Gavoi e in casa con la Ferrini.

Al Comunale di Villasor si affrontano la Villacidrese e l’Iglesias (dirige Nicole Puntel di Tolmezzo, assistenti di linea Alessandro Anedda di Cagliari e Andrea Porcu di Oristano). La squadra di Graziano Mannu è l’unica a non avere ancora vinto e, lontana ben 12 punti dalla zona playout, ha assoluto bisogno di punti per iniziare la risalita; i rossoblù di Giampaolo Murru arriva all’impegno odierno con il morale alto dopo le due vittorie consecutive ottenute a Calangianus e in casa con il Bari Sardo.

Il Villasimius, reduce da due sconfitte consecutive e dal turno di riposo, cerca il riscatto in casa contro il Taloro Gavoi, da parte sua reduce dalla sconfitta interna subita con la capolista Ilvamaddalena. Completano il programma della giornata le partite Calangianus-Li Punti e San Teodoro Porto Rotondo-Sant’Elena Quartu. Riposa il Bari Sardo.

Nella foto di copertina il Carbonia di Maurizio Ollargiu.

Il Villamassargia di Fabrizio Anedda questo pomeriggio cerca di fermare la fuga della capolista Kosmoto Monastir, nella decima giornata del girone A del campionato di Promozione regionale che ha visto ieri la prima inseguitrice Castadias sconfitta 2 a 0 sul campo della Francesco Bellu. La squadra di Terralba ha agganciato a quota 19 punti il Castiadas e il Cus Cagliari, a due lunghezze della vetta. Il Cus Cagliari ospita la Verde Isola di Titti Podda, in cerca di punti per allontanarsi dalla bassa classifica.

Sugli altri campi, si giocano Atletico Cagliari-Tortolì, Calcio Pirri-Gonnosfanadiga, Guspini-Lanusei, Idolo-Arbus Calcio e Orrolese-Arborea. il secondo anticipo disputato ieri, Gialeto 1909-Selargius, è finito in parità, 1 a 1.

Nella foto di copertina, l’allenatore della capolista Kosmoto Monastir, Marcello Angheleddu.

Il trentottesimo premio “Giuseppe Dessì ha espresso i suoi verdetti: Ermanno Cavazzoni con il romanzo Il gran bugiardo (La nave di Teseo) è il vincitore della sezione Narrativa, mentre a Enrico Testa con L’erba di nessuno (Einaudi) va l’alloro per la sezione Poesia. I vincitori delle due categorie del premio letterario intitolato allo scrittore di “Paese d’ombre” sono stati proclamati e premiati questa sera (sabato 25 novembre) a Villacidro, la cittadina del Sud Sardegna dove Giuseppe Dessì aveva le sue radici.
Insieme a loro hanno partecipato alla cerimonia di premiazione, condotta da Neri Marcorè, gli altri finalisti del premio letterario: Paolo Febbraro (in lizza con Come sempre. Scelta di poesie 1992-2022, Elliot Edizioni) e Umberto Fiori (con Autoritratto automatico, Garzanti) per la sezione Poesia, Silvia Ballestra (con La Sibilla. Vita di Joyce Lussu, Laterza) e Gennaro Serio (con Ludmilla e il corvo, L’orma editore), per la Narrativa.
Nella serata, aperta da un breve video in ricordo della scrittrice Michela Murgia, vincitrice del Premio Dessì nel 2009, e scandita dagli intermezzi musicali del chitarrista Marino De Rosas, è stato conferito anche il Premio Speciale della Giuria a Elena Cattaneo, tra i più noti farmacologi e biologi italiani, e Senatrice a vita dal 2013. La direttrice del laboratorio di biologia delle cellule staminali e farmacologia delle malattie neurodegenerative del dipartimento di bioscienze dell’Università Statale di Milano, nota per per le sue ricerche sulle cellule staminali e i suoi studi sulla malattia di Huntington, ha voluto devolvere i cinquemila euro del riconoscimento alla Factor-h, un’organizzazione no-profit dedicata alla cura e assistenza delle persone dell’America Latina affette da questa patologia genetica neurodegenerativa.
È invece intervenuto alla cerimonia in collegamento video il giornalista Lucio Caracciolo, cui è andato quest’anno il Premio speciale della Fondazione di Sardegna, mentre è stata consegnata a Susi Ronchi, coordinatrice di Giulia Giornaliste Sardegna, la targa per la menzione speciale della Fondazione “Giuseppe Dessì” al libro “Un giorno all’improvviso: I racconti delle donne al tempo del Covid”.
I due “super vincitori” del premio letterario, Ermanno Cavazzoni e Enrico Testa, e gli altri quattro finalisti – Silvia Ballestra, Paolo Febbraro, Umberto Fiori e Gennaro Serio – sono stati selezionati fra gli autori delle 168 opere iscritte quest’ann0 (118 per la Narrativa e 50 per la Poesia) dalla giuria presieduta da Anna Dolfi, massima studiosa dell’opera di Dessì: una qualificata commissione composta da Duilio Caocci, Giuseppe Langella, Giuseppe Lupo, Luigi Mascheroni, Gino Ruozzi, Stefano Salis, Gigliola Sulis, Nicola Turi e un rappresentante della Fondazione Dessì, che organizza il premio con il contributo del Comune di Villacidro, dell’Assessorato della Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, e della Fondazione di Sardegna, con il patrocinio della RAI Sardegna, del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.
Ermanno Cavazzoni ed Enrico Testa si aggiudicano ciascuno un premio di cinquemila euro (millecinquecento euro, invece, agli altri finalisti), insieme al prestigioso riconoscimento di veder iscritto il proprio nome nell’albo d’oro’del concorso letterario accanto a quelli dei vincitori delle trentasei edizioni precedenti: un lungo e importante elenco in cui figurano, tra gli altri, scrittori come Salvatore Mannuzzu, Maria Corti, Nico Orengo, Laura Pariani, Marcello Fois, Sandro Onofri, Andrea Vitali, Giulio Angioni, Michela Murgia, Niccolò Ammaniti, Sandra Petrignani, Marco Belpoliti e Fabio Stassi, e poeti come Silvio Ramat, Maria Luisa Spaziani, Elio Pecora, Alda Merini, Giancarlo Pontiggia, Patrizia Cavalli, Eugenio De Signoribus, Gilberto Isella, Maria Grazia Calandrone, Patrizia Valduga, Maurizio Cucchi e Valerio Magrelli.
Calato il sipario sulla cerimonia delle premiazioni, l’appuntamento che suggella la trentottesima edizione del Premio Dessì è, come da tradizione, per l’indomani mattina (domenica 26 novembre) con i finalisti e i vincitori: Silvia Ballestra, Ermanno Cavazzoni, Paolo Febbraro, Umberto Fiori, Gennaro Serio ed Enrico Testa incontreranno il pubblico a partire dalle 10 al Mulino Cadoni.

In principio va detto con convinzione che noi Sardi siamo favorevoli al superamento del fossile e alla produzione di energie rinnovabili che il DPCM del governo Draghi ha  dichiarato opere di interesse strategico nazionale.
Il problema dell’attuale proposta di transizione energetica in Sardegna è che una tale mole di impianti va ben oltre la sola produzione di energia: imporrebbe alla Sardegna intera una vocazione da infrastruttura energetica di cui difficilmente ci potremmo liberare nei decenni a venire.
Da subito la nostra isola è risultata confacente agli appetiti di tanti imprenditori, per buona parte del Nord Italia e d’Europa. Comprensibilmente. La Sardegna, terra periferica, molto estesa rispetto alla densità di popolazione, dotata per natura di vento e di sole, economicamente povera nonostante le sue notevoli potenzialità, è da sempre, proprio per questo suo limite, preda di appetiti colonizzatori. Sappiamo quanto accadde dopo il secondo conflitto mondiale; allora forse non si pensò che cedere migliaia di ettari all’utilizzo militare, ci avrebbe resi la “portaerei” del Mediterraneo per quasi un secolo, nonostante noi sardi, consapevoli dei danni subiti, chiediamo da tempo di esserne liberati.
Oggi osserviamo la proliferazione macroscopica di progetti di impianti fotovoltaici ed eolici che, se approvati, farebbero della nostra isola un territorio in cui le future generazioni si troverebbero a non poter praticare agricoltura, pastorizia, turismo…e a fare i conti con pale e pannelli che, esaurito il periodo di produttività di trent’anni circa, lascerebbero territori improduttivi, inquinati da strutture dismesse e non bonificate, da piattaforme terrestri e marine cementificate, inerti. Lascerebbero anche i Sardi privi delle della loro terra, finita in mano alle multinazionali a decidere il futuro dell’isola.
La scelta di sovraccaricare l’isola di centinaia  di progetti, portata avanti dalle multinazionali e da Terna S.p.a. in primis, secondo la legge Draghi, apparentemente risponderebbe all’esigenza globale di affrontare il cambiamento climatico in atto, ma per noi potrebbe significare una catastrofe. Riteniamo, infatti, che questa manovra non porterà alcun beneficio in quanto ai costi delle bollette e se ne gioveranno economicamente, forse, soltanto coloro che venderanno i loro terreni per farne campi energetici, per affrontare la crisi esistente.
Siamo consapevoli dei danni materiali conseguenti ai lavori di installazione, come da lettura dei progetti consultabili sul sito del Ministero e quelli in discussione o già autorizzati dalla Regione Sardegna. Fra i tanti problemi annoveriamo i plinti che sosterranno le pale eoliche, molte di queste alte fino a 200 metri, per installare le quali sarà necessario sventrare decine di metri cubi di terreno, allargare le strade o crearne di nuove per far passare i mezzi pesanti, scavare i campi per il passaggio dei cavidotti.
Ma non è tutto.
Gli impianti agrivoltaici e fotovoltaici presentati al MITE o in sede regionale, ricadenti nei comuni di Carbonia, Portoscuso e Gonnesa, ricadono tutti su area agricola che, allo stato attuale, supera i mille ettari. Altri progetti fotovoltaici, Cirfini, Genere, Carbosulcis e Green and blue Mesu-Seruci, dovrebbero sorgere in area protetta della rete Natura 2000, Zona Speciale (ZPS) di conservazione degli Habitat.
La sottostazione TERNA dovrebbe sorgere a Nuraxi Figus occupando aree agricole di pregio ma anche tutelate dall’UNESCO relativamente ai muri a secco, vincolate dai beni culturali poiché area costiera, ma anche dal ministero dei Beni Culturali per l’alta frequenza di nuraghi, villaggi nuragici, menhir, tombe dei giganti, domus de janas, ma anche di siti del  periodo fenicio-punico-romano.
I cavidotti degli impianti eolici e fotovoltaici giungeranno alla nuova sottostazione RTN TERNA che dovrebbe sorgere a Nuraxi Figus; alcuni attraverseranno la frazione ma anche il centro urbano di Cortoghiana e di Flumentepido; scorreranno in  campi agricoli e per decine di chilometri lungo strade statali, comunali e provinciali. Il cavidotto proveniente dal progetto “Green and Blue Mesu Seruci scorrerà in area archeologica di fianco al Pozzo Sacro di epoca prenuragica, a Nuraxi Figus, area archeologica ancora inesplorata e a forte rischio di danno.
I numerosi progetti, se autorizzati, interferiranno con il traffico  stradale durante gli scavi sul lato strada, idem accadrà per il transito  dei tir atti a trasportare gli impianti eolici.
I progetti eolici da noi individuati sono 5:
– Undici pale eoliche si collocano ai confini con Domusnovas per scorrere in direzione di Iglesias e il cavidotto dell’impianto raggiungerà la frazione di Nuraxi Figus, nel comune di Gonnesa;
– Sette pale eoliche verranno installate tra Carbonia e Bacu Abis; il cavidotto raggiungerà Nuraxi Figus attraversando la pineta e l’area archeologica di Corona Maria, a Cortoghiana;
– Quattro già autorizzate, sorgeranno presso la Carbosulcis, a Nuraxi Figus.
La sottostazione Terna è stata progettata in area agricola. Qui verranno espropriati i terreni agricoli di proprietari che si rifiutano di vendere nonostante le pressioni. Essa dista 100 metri dalla frazione e vi sono presenti beni naturali di centinaia di anni, piante di fico, lentisco, ecc. Le recinzioni alberate (su serru) che hanno centinaia di anni, fanno parte non solo della storia identitaria agricola del paese e sono inserite in un’oasi di grande interesse naturalistico, rischiano di sparire. Non è oggi calcolabile l’impatto sugli equilibri marini delle pale a mare e la compromissione di vedute paesaggistiche come quella del Pan di Zucchero. Nel tratto marino che da Masua va all’isola del Toro sono stati presentati, infatti, ben 270 progetti per pale eoliche. A questo preoccupante quadro si aggiunge il danno sociale che determinerà un ulteriore spopolamento della nostra terra; i giovani, infatti, vedranno limitate le possibilità di imprendere attività, tanto auspicate nel presente, nel settore turistico, agri pastorale, artigianale. Ci preoccupano  inoltre il ricatto dei lauti compensi offerti ai proprietari terrieri che venderanno le loro terre e l’esproprio che toccherà invece, per pochi soldi, ai piccoli agricoltori che vendere non vogliono.
Come Comitato, chiediamo con fermezza alle amministrazioni locali e regionali che i cittadini siano coinvolti, ascoltati e informati sui progetti e difesi su queste scelte che cadono dall’alto. La Regione non pare impegnata a difendere i diritti dei sardi e promette moratorie che però non vengono firmate.
Constatiamo che fino ad ora molti sindaci hanno taciuto negligentemente e soltanto pochi, vedi il virtuoso esempio del sindaco di Villanovaforru, hanno difeso le ragioni della base, altri hanno aderito a qualche progetto senza interpellare e informare chi li ha votati a rappresentarli.
Noi cittadini dobbiamo agire prima che sia troppo tardi.
Non permettiamo che i nostri figli piangano sul cimitero di strutture dismesse e non bonificate come quelle minerarie e industriali.
Non permettiamo che la Sardegna venga colonizzata e trasformata in un centro di smistamento di fonti energetiche volte all’arricchimento di speculatori senza scrupoli.
La riunione del Comitato di Difesa del territorio Sulcis Iglesiente, aspetta  la conferma della disponibilità della sede del Centro Culturale di Iglesias, per incontrare autorità dei vari comuni, a partire dai sindaci, e tutti i cittadini, il giorno 13 dicembre, alle ore 17.00.
Comitato di Difesa del territorio Sulcis Iglesiente

Nella “Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”, personale della Polizia di Stato ha partecipato a diversi incontri e convegni, programmati a Cagliari e provincia.

Sulla scia di quanto già positivamente sperimentato in altre occasioni, stamane è stata allestita una postazione in Piazza del Carmine, anche con il “Camper della Polizia di Stato”, con la presenza di personale specializzato della Divisione Polizia Anticrimine, della Squadra Mobile, dell’U.P.G.S.P., dell’Ufficio Sanitario e del  Gabinetto Regionale Polizia  Scientifica, con la collaborazione della locale rete antiviolenza.

Inoltre, la Polizia di Stato ha aderito all’iniziativa “ORANGE THE WORLD”, in collaborazione dell’Associazione “Soroptimist Club Cagliari – Sardegna”, illuminando simbolicamente di arancione, durante gli orari notturni, la facciata della Questura.

Infine, presso il Commissariato di Pubblica Sicurezza di Quartu Sant’Elena, è stata illuminata sempre di arancione la Stanza Rosa, spazio riservato all’ascolto delle vittime vulnerabili.

Alle 16.15 di oggi gli operatori del CNSAS (Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico) sono stati allertati dalla Centrale Operativa del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale per supportare le ricerche di un cercatore di funghi in difficoltà nel comune di Arbus. U.F. si trovava sul versante sud del Monte Arcuentu quando, per via delle sopraggiunte condizioni meteo avverse, ha perso l’orientamento. Sul posto si è recata immediatamente una squadra composta da 7 tecnici provenienti dalle stazioni di Cagliari e Iglesias, tra i quali era presente un medico, che si sono uniti alle ricerche. L’uomo è stato individuato da una prima squadra del personale del Corpo Forestale e di Vigilanza Ambientale, raggiunta poco dopo da una seconda squadra composta anche dai nostri tecnici con il medico. Il congiungimento è stato notevolmente agevolato dall’impiego di un Sistema Aereo a Pilotaggio Remoto (comunemente noto come drone) dotato di una fotocamera termica. Lo strumento, guidato da un pilota del Soccorso Alpino e Speleologico della Sardegna, infatti, ha consentito alla squadra di raggiungere più agevolmente l’uomo e di effettuare la valutazione medica per verificarne le condizioni di salute prima di riaccompagnarlo alla macchina. Presente sul posto anche personale dei Vigili del fuoco del distaccamento di Sanluri.
L’intervento si è concluso alle 19.40.

“Parole e Musica contro la violenza”, è l’incontro che si terrà sabato 25 novembre nell’aula consiliare del comune di San Giovanni Suergiu nella “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, organizzato dall’Amministrazione comunale.

L’incontro è suddiviso in due parti. La prima, dalle 8.30 alle 10.00, sarà dedicata alla Scuola Secondaria di 2° grado di San Giovanni Suergiu. Interverranno la professoressa Barbara Cao, docente dell’Istituto “Guglielmo Marconi” di San Giovanni Suergiu; la dottoressa Maria Mameli, psicoterapeuta e coordinatrice del Centro antiviolenza Associazione Donne al Traguardo ODV Carbonia-Iglesias; il dottor Enrico Santurri, capitano della Compagnia dei carabinieri di Carbonia.

La seconda parte, dalle 10.30, è dedicata ad un convegno, moderato da Marco Zusa, vicesindaco del comune di San Giovanni Suergiu. Interverranno: Elvira usai, sindaco del comune di San Giovanni Suergiu; Maria Mameli, psicoterapeuta e coordinatrice del Centro antiviolenza Associazione Donne al Traguardo ODV Carbonia-Iglesias; Alessandra Manca, assessore delle Politiche sociali del comune di San Giovanni Suergiu; Enrico Santurri, capitano della Compagnia dei carabinieri di Carbonia; Marta Barabino, rappresentante della Consulta giovanile di San Giovanni Suergiu; Simona Quaglia, psicologa dello sviluppo e dei processi socio organizzativi, specializzanda in Psicologia della Salute all’Università di Cagliari. Seguirà uno spazio di condivisione con il pubblico.

Alle 12.30, saluti in musica.

I lavori del convegno saranno intervallati dalle letture musicali a cura di Alessandra Sanna, accompagnate dai musicisti della Scuola Civica di Musica don Tore Armeni di Sant’Antioco e di San Giovanni Suergiu, Manuel Serrenti (chitarra e voce) e Nicole Cossu (voce).

Per tutta la giornata di sabato, nella piazza Quattro Novembre, un gruppo spontaneo di volontarie curerà l’allestimento delle “Scarpe Rosse”.