FIOM, FSM e UILM hanno firmato, all’assessorato del Lavoro, l’accordo per la cassa integrazione guadagni straordinaria per alcune aziende dell’indotto della Portovesme srl
Le segreterie territoriali FIOM, FSM e UILM hanno firmato, presso l’assessorato regionale del Lavoro, l’accordo per quanto riguarda la cassa integrazione guadagni straordinaria, per alcune aziende dell’indotto della Portovesme srl.
«L’incontro ha fatto emergere una forte preoccupazione – si legge in una nota delle segreterie territoriali FIOM, FSM e UILM -, in conseguenza del mancato rispetto, di quanto dichiarato dall’amministratore delegato della Portovesme srl, in occasione dell’ultimo incontro tenuto con la regione e le parti sociali il 23 gennaio 2023. In quella circostanza, si scriveva che il confronto in atto, tra ente erogatore e Portovesme srl, congelava qualsiasi incremento della cassa integrazione sino al 28 febbraio 2023. Per quanto riguarda i lavoratori degli appalti, questo, non è avvenuto; anzi, le azioni tendenti a smantellare il presidio infermieristico, fanno accrescere perplessità dal punto di vista della sicurezza; la sospensione della umidificazione delle strade a garanzia degli abbattimenti delle polveri, alimentano i problemi legati alla salute dei lavoratori rimasti e all’ambiente circostante; le fermate totali dei reparti del KSS e dell’arrostimento, creano preoccupazione per il mancato rispetto degli investimenti annunciati e poi sospesi. Tutte azioni tendenti ad aumentare il clima di incertezza e di tensione esistente.»
«Emerge, che il ricatto occupazionale esercitato per ottenere il risultato da raggiungere sul costo energetico, risulterà per i lavoratori e le imprese di appalto, tanto più salato quanto più tardi si raggiungerà un costo energetico accettabile per la Portovesme srl – aggiungono le segreterie territoriali FIOM, FSL e UILM -. Prende sempre più corpo, con maggiore preoccupazione, l’idea che l’azienda abbia la volontà di produrre solo attraverso ciò che è collegato ai forni Weltz, ipotesi contestata in tutte le riunioni tenute dalle parti sociali e dai diversi rappresentanti istituzionali coinvolti. Insomma la poca chiarezza nel conoscere il futuro industriale dello stabilimento, sembra essere il filo conduttore delle tante incertezze esistenti, che sono esattamente il contrario di quanto richiesto dalle organizzazioni sindacali anche nel corso dell’ultimo incontro, in cui si è chiesto che il tavolo permanente impegnasse tutti i soggetti presenti, affinché si remasse dalla stessa parte, al fine di ottenere la garanzia produttiva ed occupazionale. In questa direzione, pare si stiano muovendo le OO.SS. e la politica a tutti i livelli, FIOM, FSM e UILM, avanzano molti dubbi sulla stessa volontà da parte della Portovesme srl.»
«Per tali ragioni, si è chiesto anche all’assessore al Lavoro, di attivarsi, per chiedere al presidente Christian Solinas, la riconvocazione del tavolo di confronto per aggiornamenti, nel rispetto di quanto già comunicato dallo stesso Presidente – concludono le segreterie territoriali FIOM, FSM e UILM -. Nei prossimi giorni, saranno convocate le assemblee dei lavoratori.»