Carbonia ha dato l’estremo saluto all’ex sindaco e consigliere regionale Antonio Saba nella camera ardente allestita nella sala consiliare, alla presenza della figlia Irene e della famiglia, di autorità civili, politiche, militari, esponenti del mondo associazionistico locale e comuni cittadini. Presenti anche gli ex sindaci Ugo Piano, Antonangelo Casula, Salvatore Cherchi e Giuseppe Casti.
All’incontro ha preso la parola il Sindaco Pietro Morittu, che ha ricordato il cursus honorum di Antonio Saba, il quale venne eletto per la prima volta consigliere comunale nel 1952, per poi rivestire il ruolo di assessore alla Gioventù nella Giunta guidata dal sindaco Pietro Cocco. Ininterrottamente sui banchi del Consiglio comunale fino al 1979, ha ricoperto il ruolo di sindaco dal 26 luglio 1963 al 21 novembre 1964, mentre dal 1969 al 1979 è stato Segretario della Federazione del Partito Comunista Italiano del Sulcis Iglesiente. Dal 1979 al 1984 è stato consigliere regionale nell’VIII legislatura, eletto nelle liste del PCI. Agli inizi degli anni ’90, quando maturò lo scioglimento del Partito Comunista (3 febbraio 1991), non aderì al Partito Democratico della Sinistra e sostenne il progetto che portò alla nascita del Partito della Rifondazione Comunista. Nella sua lunga carriera è stato impegnato anche sindacalmente, ricoprendo la carica di segretario della Camera del Lavoro della CGIL e, dal 1998 al 2001, quella di consigliere di amministrazione della Sfirs. Alle elezioni politiche del 2001 si candidò come senatore, nella circoscrizione del Sulcis Iglesiente, nelle liste del partito della Rifondazione Comunista.
Come ha ricordato il Sindaco Pietro Morittu, «terminato il suo impegno politico, non è però mai venuto meno l’impegno culturale e sociale per la comunità di Carbonia, con la sua partecipazione fattiva alle attività organizzate dalla Libera Università della Terza Età, Lutec di Carbonia, di cui è stato socio fondatore nel 1995».
Franca Cherchi, componente dell’Associazione degli ex consiglieri regionali, ha rievocato l’intensa esperienza vissuta da Antonio Saba nell’VIII Legislatura, dal 1979 al 1984, sui banchi dell’opposizione con il PCI, in cui si distinse per l’impegno per il voto degli emigrati sardi all’estero e per la mole di atti ispettivi e di proposte presentate (39 interpellanze, 59 interrogazioni, 22 mozioni, 8 progetti di legge).
Antonangelo Casula, nella sua allocuzione, ha menzionato il lavoro di Antonio Saba nella Carbosarda, il suo amore per la famiglia, la sua formazione e lunga militanza politica nel Partito Comunista Italiano, l’amicizia e lo stretto rapporto con il sindaco Pietro Cocco, il suo impegno per perseguire l’idea dell’unità della Sinistra, per finire con ricordare il suo tratto caratteriale, sempre contraddistinto da correttezza, rispetto reciproco e dall’inclinazione a stemperare le tensioni.
Il sindaco, l’Amministrazione comunale e la città intera rinnovano le condoglianze alla famiglia Saba, cui si stringono in un forte abbraccio.