Nuovi appuntamenti al 38° Premio “Giuseppe Dessì”, domenica sera a Casa Dessì c’è il giornalista e documentarista Domenico Iannacone
Prosegue a Villacidro il cartellone di appuntamenti di spettacolo e culturali che fanno da cornice al trentottesimo Premio letterario “Giuseppe Dessì”. Attualità, poesia e teatro al centro della serata di domani, domenica 15 ottobre, che prende inizio al Mulino Cadoni, alle 17.00, con Alessia Piperno. In dialogo con Vito Biolchini, la giovane autrice romana, che nel 2016 ha lasciato l’Italia per esplorare il mondo in solitaria, presenta “Azadi!”, il suo libro fresco di uscita per Mondadori, in cui racconta la sua storia: il 28 settembre di una anno fa è stata rinchiusa per quarantacinque giorni nel settore del carcere di Teheran in cui vengono rinchiusi gli oppositori del governo iraniano per aver partecipato a una manifestazione a sostegno dei diritti delle donne. “Azadi! Azadi! Azadi!”, “Libertà! Libertà! Libertà!”, è il grido che si leva ogni giorno nei corridoi di quella prigione a spezzare per un attimo il muro di pianti e lamenti che risuona incessante.
Si rimane al Mulino Cadoni per dare spazio, alle 18.30, alla Stand-up poetry di Lorenzo Maragoni, campione mondiale 2022 di Poetry Slam: uno spettacolo di poesia, un concerto senza musica, una playlist di pezzi che parlano dell’amore, del lavoro, dell’arte, della stessa poesia. In bilico tra reale e surreale, tra spoken word e stand-up comedy, un’ora per scoprire un nuovo modo di fare poesia. Uno spettacolo che è un tentativo di dare nuove forme alla poesia contemporanea e trovare i suoi punti di contatto col teatro e con la vita. La stand-up poetry è un genere ibrido, all’incrocio tra la poesia performativa e la stand up-comedy: testi brevi e registro colloquiale, assieme a momenti più lirici propri della poesia orale e flussi verbali vicini al rap, su temi della vita quotidiana che cercano di gettare ponti di immedesimazione tra performer in scena e pubblico.
A Casa Dessì, invece, alle 21.30, sale sul palcoscenico il giornalista e documentarista Domenico Iannacone con lo spettacolo “Che ci faccio qui, in scena”, una produzione Teatro del Loto / TeatriMolisani con le musiche al vivo di Francesco Santalucia e le installazioni video di Raffaele Fiorella, con il coordinamento tecnico di Eva Sabelli e il coordinamento artistico di Stefano Sabelli. Il racconto televisivo neorealistico di Domenico Iannacone si cala nel teatro di narrazione e trasforma le sue inchieste giornalistiche in uno spazio intimo di riflessione e denuncia: il palcoscenico diventa il luogo ideale per portare alla luce quello che la televisione non può comunicare; le storie così riprendono forma, si animano di presenza viva e voce, e tornano a rivendicare il diritto di essere narrate.