26 November, 2024
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E’ stata celebrata a Cagliari la Cunferèntzia Aberta de sa limba sarda, organizzata in applicazione dell’art. 6 della LR 22/2018, che prevede che la Regione organizzi una conferenza aperta (Cunferentzia aberta) sulla lingua sarda, il catalano di Alghero e il sassarese, gallurese e tabarchino, quale strumento di impulso, iniziativa e partecipazione alla definizione delle linee di indirizzo e alla valutazione dei risultati conseguiti. La Conferenza nasce come esigenza di confronto tra i vari attori della politica linguistica regionale.

«Si passa da una fase teorica legislativa finalmente a una fase attuativaha detto aprendo i lavori, l’assessore regionale della Pubblica Istruzione, Andrea Biancareddu, dopo l’intervento di saluto del presidente del Consiglio regionale, Michele Pais -. Un grande sforzo dell’assessorato e di tutto lo staff, ma soprattutto la grande volontà politica di trasformare quello che era una era un sogno in una realtà. Portare la lingua sarda nelle scuole, portarla negli sportelli linguistici, portarla sui media, quindi sui giornali, sulle tv e sulle radio. Far conoscere la nostra identità, l’identità di un popolo e anche la lingua. Ethnos, che vuol dire popolo in senso lato, non è solo l’essere biondo o nero ma appartenere a una razza, alla nostra cultura, le nostre origini e le nostre usanze, le nostre poesie e le nostre canzoni, la nostra enogastronomia. Quindi la lingua è lo straordinario mezzo di locomozione e di comunicazione, di contatto tra i popoli e tutelare le minoranze, valorizzarle, metterle in condizione di interagire tra loro. La Regione Sardegna lo ha fatto investendo risorse lavoro.»

Durante i lavori ci si è soffermati soprattutto su tre aspetti. L’operatività degli Sportelli linguistici territoriali, con particolare attenzione alle ricadute in termini di servizi alla popolazione. Gli Sportelli linguistici sono presidi territoriali a presenza capillare, con funzioni di promozione del sardo nella Pubblica amministrazione. la Certificazione linguistica provvisoria C1 che ha lo scopo di avere parlanti di lingue minoritarie in possesso di idonea certificazione linguistica. I progetti IMPRENTAS, con i quali la Regione sostiene e incentiva l’utilizzo della lingua sarda, del catalano di Alghero, del gallurese, del sassarese e del tabarchino per la pubblicazione di articoli in quotidiani, periodici e testate giornalistiche on-line, la produzione di opere editoriali in formato cartaceo o multimediale e la produzione di programmi televisivi o radiofonici trasmessi con ogni mezzo di diffusione.

Tra i relatori, Davith Hicks, segretario generale ONG ELEN (European Language Equality Network). Lo scopo di ELEN è quello di rappresentare i 50 milioni di persone, il 10% della popolazione UE, che parlano una lingua regionale, minoritaria o a rischio di estinzione. ELEN, e comprende 174 enti ed associazioni che rappresentano 50 lingue in 25 stati europei. All’Assemblea ELEN 2023 parteciperà altresì Fernand de Varennes, relatore speciale delle Nazioni Unite sulle questioni inerenti alle minoranze.

La Conferenza ha avuto inoltre tre distinti workshop, uno per ogni tema affrontato, a cui hanno partecipato i protagonisti e i beneficiari dei contributi della Regione, in un confronto che ha messo in evidenza criticità, aspettative, prospettive e risultati ottenuti.

Allegate le foto della conferenza e l’intervista all’assessore regionale della Pubblica istruzione Andrea Biancareddu.

 

 

La sala della circoscrizione di Bacu Abis venerdì 29 settembre ha ospitato un dibattito sui temi legati alla povertà e alla pace e un concerto de “Gli operai della Fiat 1100” alla festa di Sinistra Futura.

La serata è stata aperta da un ricordo di Marco Baldino, ex consigliere provinciale, con l’intervento della figlia Norma.

Il dibattito, introdotto dal segretario di Sinistra Futura Luca Pizzuto e coordinato dal giornalista Giampaolo Cirronis, ha visto la partecipazione di Michele Carrus, presidente nazionale della Federconsumatori; Andrea Pianu, portavoce del Forum del terzo Settore della Sardegna; Aldo Dessì, presidente di Arci Sardegna; Paola Casula, sindaca di Guasila, componente del direttivo di Anci Sardegna e dirigente di Sinistra Futura; Elisabetta Manella, rappresentante dell’associazione Sardegna 2050; Pietro Pani, presidente dell’associazione Orizzonte Sinistra ed Alessandra Todde, parlamentare, ex viceministro e sottosegretario, vicepresidente nazionale del Movimento 5 Stelle. Tra il numeroso pubblico presente in sala, la senatrice del Movimento 5 Stelle Sabrina Licheri, l’ex sindaca di Carbonia Paola Massidda, il portavoce del Movimento 5 Stelle Gian Luca Lai e il segretario del Partito socialista Daniele Pani.

Al termine del dibattito, si è esibito il gruppo “Gli operai della Fiat 1100”, cantando e suonando le canzoni del repertorio di Rino Gaetano. Il pubblico in sala ha gradito la loro performance e cantando con loro ha potuto “assaporare” i più graditi successi di un grande artista scomparso prematuramente, autore di molti pezzi che lo hanno reso famoso nello scenario musicale italiano. Una band coinvolgente capace di far divertire un pubblico senza età: alla voce Maurizio Piras, alle percussioni Nicola Corrias e al basso Edoardo Biggio. E di coinvolgere anche il pubblico, alla voce con Andrea Contu, operatore culturale della Società Umanitaria, e alla chitarra il consigliere comunale di Sinistra Futura Matteo Sestu.

Allegate alcune foto della serata

Nadia Pische

         

I 23 sindaci del Sulcis Iglesiente fanno fronte comune per affrontare la situazione del polo industriale di Portovesme che vede in difficoltà le aziende Sider Alloys, Portovesme Srl, Eurallumina e le imprese d’appalto del settore Enel produzione e tutto l’indotto.

«Il polo industriale è stato e rimane un pilastro portante dell’economia del Sulcis anche se da anni subisce attacchi che ne mettono a dura prova la tenuta. Molti lavoratori, la maggior parte provenienti da tutto il Sulcis, attendono di rientrare a lavorare dopo anni di sofferenza e promesse non mantenute. Si attende che la politica regionale e ministeriale dia risposte alle tante domande riguardanti la incertezza dei lavoratori che si aspettano un intervento strutturato e sviluppato con tempi certi.

Il Piano Sulcis, nato dopo tante lotte operaie, ancora oggi, dopo 12 anni, non vede risposte occupazionali accettabili. Stesso destino sta subendo il programma Jtf anch’esso in attesa di uno sviluppo temporale certo e funzionale ai bisogni del territorio del Sulcis Iglesiente. Noi siamo al fianco dei lavori e delle loro famiglie e chiediamo che ci sia una nuova linea che contempli la ripartenza di tante attività. Come Comuni del Sulcis abbiamo tante difficoltà nel dare risposte ai nostri cittadini.

Siamo uniti e determinati a partecipare a qualsiasi iniziativa per il bene del nostro Sulcis Iglesiente e del nostro polo industriale, fonte di reddito per i nostri cittadini. Abbiamo necessità di tutte le risorse necessarie per consentire che i nostri giovani non vadano in altre realtà a cercare fortuna. Dobbiamo onorare il grande lavoro fatto in passato riprendendo in mano le sorti del nostro territorio. Siamo al fianco dei lavoratori tutti e delle loro famiglie.»

I 23 sindaci del Sulcis Iglesiente.

Pietro Morittu Carbonia

Mauro Usai Iglesias

Pietro Cocco Gonnesa

Elvira Usai San Giovanni Suergiu

Ignazio Locci Sant’Antioco

Claudia Mura Calasetta

Stefano Rombi Carloforte

Ignazio Atzori Portoscuso

Sasha Sais Musei

Paolo Sanna Fluminimaggiore

Laura Cappelli Buggerru

Isangela Mascia Domusnovas

Debora Porrà Villamassargia

Romeo Ghilleri Nuxis

Antonello Cani Narcao

Gianluigi Loru Perdaxius

Massimo Impera Santadi

Marcellino Piras Villaperuccio

Emanuele Pes Tratalias

Andrea Pisanu Giba

Gian Luca Pittoni Masainas

Maria Teresa Diana Sant’Anna Arresi

Mariano Cogotti Piscinas

Si è svolto venerdì 29 settembre, presso l’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai a Cagliari, il convegno di aggiornamento/formazione per personale docente, ata, direttivo e ispettivo della scuola, dal titolo “La scuola laboratorio di pace: percorsi educativi e didattici” organizzato dal CESP (Centro Studi per la Scuola Pubblica).

Dopo l’introduzione al convegno da parte di Andrea De Giorgi (CESP), docente di storia e filosofia, si sono svolti una serie di interventi da parte di relatori illustri e competenti che hanno sviscerato l’argomento in maniera esaustiva e professionale.

Per primo Michele Lucivero, docente di storia e filosofia ai licei e di filosofia morale all’Università di Lecce, che ha presentato gli Atti dei convegni CESP 2022-2023 e relativi possibili percorsi educativi.

«…la scuola non deve insegnare a dare risposte ma praticare e sviluppare lo spirito critico, stimolare all’elaborazione di domande, mettere al centro i processi di riflessione… Per questo dati i molteplici conflitti in corso crediamo che il tema dell’educazione alla pace debba essere affrontato a scuola, soprattutto in una fase storica come quella che stiamo vivendo»… basti pensare che, Paesi come l’Islanda e la Costa Rica non hanno al loro attivo un esercito che li possa difendere in caso di attacco…queste alcune delle riflessioni fatte dal docente Lucivero ad un pubblico attento e silenzioso.

A seguire un intervento in collegamento video con la docente di antropologia e pedagogia all’Università di Foggia, Laura Marchetti che ha presentato “La fiaba per la didattica della pace: Gramsci e Calvino”. L’esposizione particolare dedicata alla fiaba popolare ha catturato l’attenzione dei presenti facendoli anche un po’ tornar bambini, salvo poi la riflessione doverosamente da adulti.

Dopo la pausa dedicata alla socializzazione fra colleghi e gli stessi docenti relatori, i lavori son proseguiti con l’intervento di Gabriella Falcicchio, docente di pedagogia all’Università di Bari” che ha parlato di «imparare ad educare con la non violenza». “La non violenza è una neonata ai primi vagiti”, aiutiamola a crescere e ad affermarsi nel mondo, queste le parole della docente che in una sala gremita di docenti ha centrato in pieno la necessità emergente nel mondo ed individuato la scuola come possibile mezzo per far veicolare messaggi legati alla non violenza.

Di seguito l’intervento di Mariella Setzu (CESP), laureata in lingue e letterature straniere, che ha citato «L’osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle Università». «… L’orientamento in uscita per le classi terminali delle scuole superiori comporta ogni anno incontri con i militari che informano dei vantaggi dell’arruolamento in un’arma; accogliendo gli studenti in strutture militari in virtù dell’Alternanza Scuola Lavoro. Viviamo in un’epoca in cui la produzione di armi e tecnologia militare si fa sempre più intensa e lucrosa, e si profilano venti di guerra sempre più gelidi». Anche questo un intervento approfondito e puntuale capace di avviare numerose riflessioni.

Infine Massimo Coraddu, docente di informatica, fisico ambientale ed esperto di inquinamento militare, che ha esposto “Percorsi didattici sulla militarizzazione dei territori e le sue conseguenze sociali, ambientali e sanitarie”. Dalle sue parole emerge la preoccupazione di un continuo aumento di problemi sanitari legati per l’appunto all’inquinamento militare.

Un convegno dedicato ad un argomento pressante come la guerra, che devasta ancora oggi popoli e Paesi e alla speranza che tutto possa cambiare con un’educazione alla non violenza e alla pace.

Nadia Pische

    

Questa mattina, presso la sala polifunzionale di piazza Roma, è stata presentata la relazione finale del progetto “Sicuri in strada” 2022-2023, terminato nello scorso mese di maggio, dopo tre mesi di lezioni intense e partecipate. “Sicuri in strada” ha visto il Comune di Carbonia – segnatamente il Comando di Polizia locale, l’assessorato della Pubblica Istruzione – e l’Auser Carbonia-Csv Sardegna in prima linea per diffondere l’educazione stradale tra gli studenti delle classi quinte delle scuole primarie, ritrovatisi tutti insieme nella mattinata del 19 maggio, in piazza Roma, per la giornata finale di un’attività educativa e formativa finalizzata a far sì che i bambini e le bambine  siano, fin da piccoli, portatori di buone pratiche di sicurezza stradale.
“Il progetto Sicuri in strada” è stato un successo, concretizzatosi nell’erogazione agli alunni di specifiche lezioni frontali con numerosi esempi pratici realizzati in collaborazione con gli agenti della Polizia locale. Durante le lezioni è stato trattato il tema della segnaletica stradale, che ha registrato la partecipazione attiva e il pieno coinvolgimento degli studenti.
Al fine di rendere impresso nella memoria dei partecipanti e degli organizzatori il lavoro svolto nei tre mesi di lezione, l’Auser Carbonia, presieduta da Rosy Orecchioni, ha illustrato la relazione finale del progetto “Sicuri in strada” insieme al sindaco Pietro Morittu, all’assessora della Pubblica Istruzione Antonietta Melas e al comandante della Polizia locale Andrea Usai. All’incontro erano presenti anche il responsabile del progetto, Andrea Piras, e la squadra in turno dell’Auser Carbonia.
Il sindaco Pietro Morittu, l’assessora alla Pubblica Istruzione Antonietta Melas e il Comandante della Polizia locale Andrea Usai hanno ringraziato l’AUSER Carbonia per l’impegno profuso in un’iniziativa che ormai rappresenta un format apprezzato e collaudato, unitamente a tutti gli studenti e agli agenti della Polizia locale che hanno contribuito all’ottima riuscita del progetto.
Nell’occasione è stato presentato anche il progetto “Pedatric Safety”, che inizierà il prossimo 16 ottobre e fornirà ai nostri giovani preziose informazioni sul Soccorso 118, sulla sicurezza individuale e sulla legalità per l’anno scolastico 2023-2024.
 

Era il 1965 quando a Milano si formò un gruppo musicale destinato a far carriera e a rimanere per sempre nel cuore degli italiani e non solo: i Dik Dik. Con 16 album pubblicati, la musica Beat, Pop rock e Soft rock ha permesso loro di incidere numerosi successi che ancora oggi suonano e cantano dal vivo.

Sabato 30 settembre è stata la volta del Teatro Cavallera, nella splendida isola di Carloforte, dove un numerosissimo pubblico ha accolto in modo straordinario “Una vita d’Avventura Tour”, il concerto dei Dik Dik. L’evento, organizzato dall’associazione culturale Arte inCanto di Carloforte con il direttore artistico Giampaolo Leone, è stato un vero successo, la band ha emozionato tutti nel ripercorrere una lunghissima e splendida carriera. Da “Sognando la California”, “L’Isola di Wigth”, “Io mi fermo qui” e “Il primo giorno di primavera” incise nel 1975, a “Una vita d’avventura” prodotta nel 2021, a “Come passa il tempo” uscita nel 1993, a “Gli aironi neri” incisa nel 2011, per citare solo alcuni dei pezzi diventati celebri e indimenticabili.

Giancarlo Sbriziolo (Lallo), Pietro Montalbetti (Pietruccio), Gaetano Rubino e Mauro Gazzola hanno fatto fare un tuffo nel passato a tutti i presenti, suonando per ben due ore con un medley finale di brani che hanno fatto la storia musicale a livello internazionale.

Sensazionale anche a metà concerto la “Toccata e fuga” di Johann Sebastian Bach eseguita alla tastiera da Mauro Gazzola.

Affabili col pubblico anche alla fine dello spettacolo, hanno rilasciato autografi e fatto selfie con i loro affezionati fans lasciando loro un bellissimo ricordo.

Di seguito gli scatti della serata.

Nadia Pische

 

                       

Venerdì 20 ottobre, alle ore 18.00, nella Galleria urbana di vico Meli (piazza Lamarmora), a Iglesias, verrà inaugurata la mostra fotografica Opus Manus – Mani che Operano del fotografo Luca Mula, organizzata dall’Associazione culturale NOA di Iglesias, in collaborazione con il comune di Iglesias, il patrocinio della ASL Sulcis Iglesiente e dell’Associazione Scientifica AICO (Associazione Infermieri Camera Operatoria).

L’esposizione propone numerose immagini colte durante interventi chirurgici effettuati all’interno delle moderne sale operatorie dell’ospedale CTO di Iglesias.

Lo sguardo del fotografo si fa portavoce di una prospettiva binaria. Il progetto artistico, realizzato nel corso degli ultimi due anni, disvela ai non addetti ai lavori i gesti tecnici dei professionisti e coglie frammenti di vita in ambientazioni più ampie ove sapere, concentrazione e fiducia hanno contraddistinto la storia e reputazione di quelle sale.

Arte e tecnica si fondono in questo spaccato che il progetto intende valorizzare e condividere con l’utenza e i visitatori al di fuori dell’ambiente d’origine. Una connessione voluta perseguire tramite l’ampia accessibilità degli ambienti scelti ad ospitarla, ovvero la galleria urbana in vico Meli (piazza Lamarmora), a Iglesias.

Sintonia e compattezza del gruppo di lavoro narrata dagli scatti è confermata dalla fattiva collaborazione dell’ASL Sulcis Iglesiente che, nelle persone della direttrice generale dott.ssa Giuliana Campus e dell’addetta stampa dott.ssa Laura Alberti, ha sposato l’iniziativa e supportato l’autore, strumentista di sala operatoria e fotografo con oltre quaranta mostre all’attivo in ambito regionale, consentendogli di mutuare la sua esperienza ed il suo sguardo privilegiato in preziosa testimonianza, progetto artistico e divulgativo.

Un brano di Michele Talana introduce alla mostra in cui la sala operatoria diviene quindi luogo in cui «entra con discrezione la fotografia, nelle stanze in cui l’animo si presenta fragile, affidato a una scienza che si impregna di arte e si lascia osservare senza scoprirsi troppo».

La mostra sarà visitabile tutti i giorni, dalle ore 9.00 alle ore 20.00, fino a domenica 29 ottobre 2023.

Ieri sera, intorno alle 21.00, la stazione forestale di Teulada ha attivato le procedure di ricerca di tre turisti svizzeri, persi nelle montagne a monte del bivio di Chia, in una zona denominata S’Ortu Becciu. Gli escursionisti, dopo avere percorso in mountain bike un tratto di sentiero montano, si sono trovati in seria difficoltà, finendo in una zona assai impervia. Dato l’avanzare dell’oscurità, si sono resi conto di essere bloccati per l’impossibilità di proseguire in sicurezza, a causa della presenza di dirupi, rocce e fitta macchia mediterranea e hanno attivato la macchina dei soccorsi, utilizzando il proprio cellulare per comunicare la propria posizione.

Date l’oscurità e i luoghi impervi, è stata organizzata una pattuglia mista tra Corpo forestale e vigili del fuoco. La conoscenza del posto da parte dei forestali ha consentito di raggiungere i dispersi in marcia attraverso un sentiero che ha permesso di superare i costoni della zona, fino a raggiungere le persone in difficoltà, dopo circa 1 ora. Alle due della notte i tre svizzeri, padre madre e figlio, sono stati riportati in salvo. Il luogo dove si trovavano i dispersi è denominato Sa Posta de Antoni Giuanni.

La Confindustria della Sardegna Meridionale ha scritto una nota ai ministri delle Imprese Adolfo Urso e dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin la Confindustria Sardegna Meridionale nella quale ha espresso sconcerto per la delibera assunta nei giorni scorsi dalla Giunta Regionale della Sardegna sulla realizzazione del nuovo impianto dimostrativo per la produzione di carbonato di litio e ossidi di metalli misti.

Si tratta del rinvio a valutazione di impatto ambientale dello stadio dimostrativo del progetto per il recupero di litio e mix di metalli che compongono le nuove batterie per veicoli elettrici.

«L’incomprensibile scelta della Regione Sardegna, tecnicamente immotivata in quanto conforme a tutti gli standard di salute, sicurezza e ambiente previsti dalla normativa attualmente vigente, scoraggia gli investimenti e si pone in aperta contraddizione con la strategia italiana di assicurare un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche, in particolare attraverso modelli di economia circolare e svantaggia l’Italia rispetto ai principali paesi europei come Francia, Germania e Spagna – si legge in una nota diffusa questa sera -. Inoltre, tale decisione, appare in contrasto anche con la volontà espressa dal Governo italiano di volere assicurare il coordinamento e l’azione amministrativa necessaria per la tempestiva ed efficace realizzazione di investimenti riconosciuti di preminente interesse strategico nazionale, quale appunto quella di un nuovo progetto d’investimento quale quello il recupero del litio a cui anche la stessa Portovesme srl è stata ripetutamente sollecitata per confermare un impegno verso un nuovo sviluppo industriale.»

«Tra gli aspetti più allarmanti della decisione presa, c’è quello di perdere la possibilità di realizzare nel nostro Paese il più grande impianto in Europa di raffinazione dei metalli delle batterie – un’iniziativa con investimenti significativi, che costituirebbe un volano economico per il territorio e la Sardegna, oltre ad assicurare il futuro domestico – oggi incerto – nella produzione di veicoli elettriciaggiunge la Confindustria della Sardegna Meridionale -. Nel dubbio, pertanto, pare prevalere la strategia del non fare e del rinvio sine die, senza l’assunzione delle responsabilità proprie e di competenza regionale. Ciò è particolarmente grave se si tiene conto del contesto economico, sociale e occupazionale del territorio in cui opera la Portovesme s.r.l. e se si considera che lo stesso costituisce la base su cui si fonda il progetto di riconversione del sito.»

«La preoccupazione è ancor più profonda se si pensa che tale iniziativa potrebbe essere facilmente realizzata in una località europea alternativa, con un pessimo messaggio nazionale ed internazionale, già veicolato dai media, circa l’incapacità istituzionale di accogliere ed attrarre grandi ed innovativi investimenti, ancor più trattandosi di una regione colpita da una inarrestabile desertificazione economica ed industriale», conclude la Confindustria della Sardegna Meridionale.

Tre escursioni, a Pantaleo, domenica 8 ottobre, da mattina a sera, in collaborazione con alcune tra le Guide Ambientali Escursionistiche che durante l’anno popolano il Parco di Gutturu Mannu con le loro iniziative. La giornata, dedicata a tutti e tutte, dalle famiglie, agli appassionati, ai curiosi, è una prima sperimentazione verso un 2024 ricco di attività.

Le tre escursioni
A passo lento con mamma e papà
Per le famiglie amanti della natura, un’escursione che unisce gioco, esplorazione e
apprendimento; per rafforzare il legame familiare e scoprire l’ecosistema locale.
● Dalle 10.00 fino al pranzo (al sacco), con partenza dalla sede del Parco e
visita, durante il percorso, del museo naturalistico Forestas
● Costo: 25 euro a famiglia
● Richiedi info: Arianna 349 64 94 900 – Nicola 348 671 0333 –
yannaesperienze@gmail.com
● Modulo d’iscrizione: https://bit.ly/3PWv2sM

Paesaggi Sonori: le voci nel silenzio della natura

Un’occasione per immergersi nella natura e ascoltare le voci segrete della foresta, alla ricerca del maestoso cervo sardo.
● Dalle 16.15 alle 21.30, con partenza dal museo naturalistico Forestas
● Costo: 20 euro
● Richiedi info: Matteo 348 538 0716 – sulcisdascoprire@gmail.com
● Modulo d’iscrizione: https://bit.ly/3PHEkYg

Alla ricerca dei rapaci notturni
Un’escursione per scoprire i misteri della foresta di notte e osservare i rapaci notturni sotto un cielo stellato.
● Dalle 17.30 alle 22.30, con partenza dalla sede del Parco
● Costo: 15 euro
● Richiedi info: Giovanni 320 481 6528 – sardegna360gradi@gmail.com
● Modulo d’iscrizione: https://bit.ly/3rv2RYy

Tutte le escursioni sono guidate da guide ambientali escursionistiche RAS associate L.A.G.A.P. e AIGAE – Professione esercitata ai sensi della legge n. 4 del 14 gennaio 2013 (G.u. n. 22 del 26-1-2013) e coperte da assicurazione.
Le guide esperte condurranno visitatori e visitatrici attraverso paesaggi mozzafiato, condividendo la loro conoscenza e passione per la fauna e la flora del Parco di Gutturu Mannu.

Durante la giornata sarà possibile visitare la sede del Parco, dove saranno presenti gli operatori e le operatrici della Pro Loco Santadi che, per l’occasione, gestiranno un infopoint. Sempre grazie alla Pro Loco Santadi, sarà possibile acquistare una felce in vaso e sostenere il progetto “Oasi in Ospedale”; con la raccolta fondi il WWF potrà regalare alle strutture pediatriche spazi naturali interamente dedicati ai bambini e alle loro famiglie, sia per momenti di rilassamento che favoriscano il recupero psicofisico, sia per svolgere attività didattiche e terapeutiche.