26 November, 2024
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Si è svolta lo scorso 12 settembre, presso lo stabilimento di Portovesme, una riunione fra la società Den Yachts e le segreterie CGIL CISL UIL, FIOM, FSM e UILM, nel corso della quale è stato illustrato lo stato di avanzamento del progetto Yachting Med Center Sardinia.

«Sono state esaminate le prospettive e le criticità che si possono dipanare a brevissimo termine con le oramai note novità riguardanti il DPCM Energiasi legge in una nota congiunta, firmata dal rappresentante della Den Yachts Ninetto Deriu e dai rappresentanti delle segreterie segreterie CGIL CISL UIL, FIOM, FSM e UILM, Franco Bardi, Salvatore Vincis, Andrea Lai, Roberto Forresu, Giuseppe Masala e Renato Toccoil supporto dimostrato dalla Regione e l’interesse dell’apparato di Governo preposto alla valutazione degli investimenti e infine per quello di vari investitori privati del settore di rilevanza internazionale.»

«In particolare la Den Yachts ha illustrato il layout del cantiere, che si sta approntando con la Navigo SCAR Italia, unitamente agli investimenti già effettuati, su terreni, fabbricati e macchinari, che prevede l’avvio del cantiere con il recupero e riconversione dei due siti della ex Metallotecnica e dell’ex ILA – si legge nella nota -. Tale progetto si prefigge di sviluppare un Polo della Nautica di alto livello per servizi, Refit e costruzione di grandi yacht e in cui la Sardegna e Portovesme in particolare, grazie alla sua posizione baricentrica nel Mediterraneo, può ricoprire il ruolo di “Isola Nautica”, integrandosi e lavorando in sinergia con i progetti di Cagliari e Olbia. Il progetto è inoltre caratterizzato da obietti di sostenibilità ambientale, con forte valore aggiunto e di impatto occupazionale, con un approccio manageriale orientato ai principi ESG, di sviluppo locale e del territorio. L’azienda, infine, informa che per la prossima settimana è calendarizzato un incontro alla Regione, dal quale auspica, possa scaturire l’accelerazione del progetto per il quale risulta fondamentale la chiarezza della fruibilità nel lungo periodo della banchina per la movimentazione delle imbarcazioni e il loro trasferimento al cantiere, come sopra detto, e viceversa.»

«Le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL, FIOM, FSM, UILM, valutata l’esposizione a grandi linee del progetto unitamente alla qualità e la determinazione con la quale la società sta portandolo avanti, ritengono che la sua realizzazione potrebbe riservare per il territorio un importante realtà occupazionale ed economica – si legge ancora nella nota -. L’iniziativa, per come rappresentata, può essere volano di sviluppo anche accogliendo ulteriori importanti partners ed altre intraprese produttive, immaginando la realizzazione di un vero distretto della nautica. E’ quindi auspicabile e condivisibile la necessità che tutto l’iter burocratico possa trovare immediate risposte positive dalle istituzioni ed enti preposti alle autorizzazioni, concessioni, ed opere da realizzare nel porto e retro-porto di Portovesme.»

«Le organizzazioni sindacali ritengonoconclude la nota congiunta -, che il metodo di condivisione delle informazioni possa essere una base costruttiva di confronto e reciproco supporto per il superamento delle criticità che si dovessero palesare, necessitando che lo stato di crisi dell’intera area industriale porti ad una particolare attenzione al progetto da parte delle istituzioni, nell’interesse dei lavoratori, lavoratrici e disoccupati del territorio. Entrambe le parti prendono impegno di aggiornarsi alla prima occasione utile.»

Domani e domenica, all’interno dell’Area Addestrativa dell’Esercito di Capo Teulada, si correranno il settimo e l’ottavo round dell’Extreme E, serie internazionale riservata ai Suv elettrici. Dopo la doppia tappa di luglio, anche il mese di settembre regalerà due attesissimi Island X Prix, appuntamenti co-organizzati e coordinati dall’Automobile Club d’Italia col supporto della Regione Sardegna e dell’Esercito Italiano, che fin dalla prima edizione della serie, nel 2021, ha sempre riscosso il massimo gradimento degli equipaggi e dei team.

Il ritorno a Teulada si è aperto oggi con una doppia sessione di prove libere, durante la prima, la pilota di Neom McLaren Extreme E Team, Emma Gilmour è stata coinvolta in un incidente in seguito al quale la neozelandese è stata trasportata a Cagliari in ospedale per dei controlli precauzionali. Il team Neom McLaren ha confermato che Gilmour è stata sottoposta a ulteriori esami strumentali in ospedale che hanno evidenziato una piccola frattura a una costola. Per procedure standard, sarà tenuta in osservazione in ospedale per le prossime 24 ore. Essendo risultata inabile a competere, per il resto del weekend – quindi per il doppio Island X Prix di Teulada – a sostituirla sarà la pilota della serie Tamara Molinaro, comasca nonché unica italiana in gara. Tamara affiancherà il californiano Tanner Foust e per lei sarà la prima gara della stagione 2023 di Extreme E.

La gara. A siglare i tre miglior tempi sono stati proprio i team che occupano al momento la vetta nella classifica del campionato. Nella prima sessione, a distinguersi è stato il Rosberg X Racing, vincitore delle due date di luglio, che oggi ha chiuso in 9’36”271, con un vantaggio di 1”115 sul team Acciona Sainz. Terzo tempo per Veloce. «Siglare il miglior tempo in prova è per noi un segnale positivo. In Sardegna ci siamo sempre espressi al massimo e la riconfigurazione del percorso ora ci dà nuove sfide e opportunità, ma stiamo lavorando per ottenere il massimo da questo weekend», ha commentato la pilota del RxR Mikaela Alin Kottulisky.

La formula, identica nelle due giornate, prevede la Qualifica1 alle 9.30 e la Qualifica2 alle 12.55, che decreteranno gli accessi alla Redempion Race (16.10), a cui parteciperanno gli ultimi cinque equipaggi, e alla Finale (16.30), in cui gli equipaggi che avranno siglato i cinque migliori tempi si contenderanno la vittoria finale.

Il tracciato. Si tratta di un percorso di circa tre chilometri, modificato in più punti rispetto a quello di due mesi fa, a cominciare dalla partenza. Sono inoltre stati inseriti due guadi, uno molto profondo e l’altro molto veloce con due opzioni, e il salto è stato allargato, per avere fino a cinque vetture contemporaneamente. Novità che renderanno ancora più avvincente il weekend dei dieci team in gara, che come di consueto sfoggeranno una coppia di piloti, uomo e donna, che si alterneranno equamente alla guida degli Odyssey21. «Una partenza molto interessante, con la possibilità di vedere ben quattro vetture potenzialmente impegnate al salto in contemporanea, poi una curva a sinistra, frenata e accelerazione in uscita verso destra, il tutto su una superficie morbida e scivolosa. È un tratto che offre la possibilità di compiere loti sorpassi e sono certa che in tanti proveranno ad approfittarne», spiega il pilota della serie, Patrick O’Donovan. Novità interessante anche i guadi, che se attraversati in “coppia” consentiranno alla seconda vettura di avvantaggiarsi, visto che sarà la prima a”spostare” l’acqua, e le garantirà una maggiore velocità in uscita con conseguente possibilità di sorpasso. Nel secondo guado e nel waypoint successivo, invece, ogni piccolo errore può costare secondi preziosi.

Legacy. Anche l’area mediterranea, pur non essendo a latitudini estreme, sta mostrando gli effetti negativi dei cambiamenti climatici, a partire dall’innalzamento delle temperature, con conseguenti picchi abnormi registrati in particolare nel periodo estivo, e gli incendi, in aumento anche in Sardegna, che nel 2021 aveva pagato un prezzo altissimo. Per comprendere la gestione delle emergenze legate al fuoco nell’Isola che da ormai tre anni ospita la serie più verde del motorsport, una delegazione di Extreme E ha fatto visita al Centro Operativo della Protezione civile regionale, a Cagliari assieme all’Assessore Regionale all’Ambiente, Marco Porcu. Un altro gruppo di piloti, invece, ha intanto visitato la base operativa degli elicotteri di Sardegna Foreste, a Pula. Questa parte del Progetto Legacy è stata organizzata con Medsea, partner di lunga data con cui si lavora per proteggere supportare le risorse marine e costiere della Sardegna, e di Vodafone Business, che ha fornito  una serie di sistemi e risorse tecnologiche per rendere possibile la precoce individuazione degli incendi. La serie, che nel Legacy di luglio ha riforestato un territorio di mezzo ettaro con piante mellifere per favorire la presenza e la salvaguardia delle api e degli altri insetti impollinatori, continuerà a seguire e a focalizzarsi sui progetti legati alla posidonia marina e alla riforestazione terrestre già avviati, e svelerà ulteriori dettagli a breve, lavorando sempre con lo scopo di accrescere la consapevolezza dell’emergenza climatica in corso e provare a mitigarne gli effetti con azioni positive.

Somma dei tempi delle libere: 1) Rosberg X Racing: 09:26.271 (FP2); 2) ACCIONA | SAINZ XE Team: 09:27.386 (FP2); 3) Veloce Racing: 09:32.168 (FP2); 4) X44 Vida Carbon Racing: 09:33.492 (FP2); 5) ABT CUPRA XE: 09:34.529 (FP2) 6) Andretti Altawkilat Extreme E: 09:34.827 (FP2) ; 7) Carl Cox Motorsport: 09:43.972 (FP2); 8) No.99 GMC HUMMER EV Chip Ganassi Racing: 09:54.234 (FP2)  ; 9) JBXE: 09:56.490 (FP2); 10) NEOM McLaren Extreme E Team: 21:54.418 (FP2).

«Il governo intervenga sul blocco della Rusal e scongiuri così il rischio, concreto, di compromettere il progetto di ripartenza dell’impianto Eurallumina. In gioco ci sono investimenti per 300 milioni di euro e 1000 posti di lavoro tra diretti e indotto.»

Il deputato del Partito democratico Silvio Lai lo ha chiesto con un’interrogazione ai ministri dell’Economia e Finanze e dello Sviluppo economico sulla situazione dell’impianto di Portoscuso.

«Il progetto per la ripartenza dell’impianto prevede la totale riconversione della raffineria a gas e si fonda sul sistema di “Virtual Pipeline” per la metanizzazione della Sardegna, previsto dal DPCM Sardegna – aggiunge Silvio Lai -. L’impugnativa del Decreto, da parte della Regione Sardegna, è una prima criticità da superare per la realizzazione del progetto e si unisce alla difficoltà nel completare in tempo i lavori dell’escavo nel porto di Portoscuso e alla necessità di firmare prima possibile l’addendum ai protocolli di intesa Eurallumina del 2009 e del 2012.»

«Ma c’è un altro ostacolo da rimuovere e riguarda un provvedimento firmato l’8 maggio scorso dal Comitato di Sicurezza Finanziaria del Ministero dell’Economia e Finanza che ha congelato le azioni dell’Eurallumina perché riconducibili, a suo giudizio, al sig. Oleg Vladimirovich Deripaskasottolinea Silvio Lai -. Tale provvedimento non terrebbe conto delle modifiche successive nella composizione azionaria della società che non consente al sig. Deripaska di poter avere un controllo su di essa. Gli effetti del congelamento della Società sul progetto di riavvio causano l’impossibilità di proporre l’investimento nelle condizioni attuali e la difficoltà di fare contratti con le società di ingegneria per la redazione dei progetti operativi oltre che stipulare contratti di fornitura di altri servizi. Il blocco dell’operatività del conto corrente, con lunghe procedure per poter effettuare pagamenti di stipendi e fornitori costituisce inoltre un problema per lavoratori e fornitori nell’ottenimento dei propri corrispettivi.»

Per tutti questi motivi il deputato del Pd chiede ai Ministri di intervenire per una revisione o un ritiro del provvedimento, scongiurando così il rischio di veder vanificato un investimento di 300 milioni di euro che vedrebbe impegnati 1.000 lavoratori in un territorio che non può permettersi di perdere occasioni occupazionali di questa portata.

L’AUSI, Consorzio per la Promozione delle Attività Universitarie nel Sulcis Iglesiente, e il DICAAR Dipartimento di Ingegneria Civile, Ambientale e Architettura, presentano la VII edizione del Laboratorio Internazionale di Architettura e Paesaggio, quest’anno intitolato “PAESAGGI MINERARI. ARCHEOLOGIE DELLA TERRA”.

Si tratta di un importante momento di studio, ricerca e progettazione relativamente al tema dei territori minerali e industriali abbandonati, con una particolare attenzione per l’archeologia mineraria, al fine di conoscere un’esperienza spaziale legata al complesso mondo ipogeo delle miniere e alla corrispondente materia che si è depositata sul suolo.

L’architettura di questi luoghi è un sistema unico e difficilmente separabile dal proprio contesto geologico e topografico, che deve essere letto come una grande “Architettura della terra”.

L’appuntamento, organizzato annualmente, in questa edizione vedrà la partecipazione di studenti provenienti da 6 scuole di Architettura delle università italiane di Napoli, Firenze, Palermo, Bari, Torino e Cagliari.

Da lunedì 18, a sabato 23 settembre, si svolgeranno presso la sede dell’AUSI di Palazzo Bellavista, a Monteponi, le attività di laboratorio con gli studenti, le lezioni, e le conferenze tenute dai docenti e dai Visiting Professor Nicola Di Battista, Jean-Michel Landecy e João Nunes.

I lavori saranno suddivisi in “atelier di progetto”, coordinati dai professori Renato Capozzi, Francesco Defilippis, Adriano Dessì, Marco Mannino, Pasquale Miano, Carlo Moccia, Giorgio Peghin, Carlo Pisano, Carlo Ravagnati, Andrea Sciascia, Gianfranco Tuzzolino e Federica Visconti.

Ogni “atelier” affronterà diverse tematiche del progetto per il recupero dei paesaggi minerari della Sardegna, cercando di interpretarne le prospettive future, a partire dalla loro rilevanza monumentale e storica.

Durante tutta la settimana è previsto un laboratorio di fotografia con Jean-Michel Landecy.

Il VII Laboratorio Internazionale di Architettura e Paesaggio, diretto e coordinato dal professore Giorgio Peghin, ordinario di Composizione Architettonica e Urbana presso l’Università di Cagliari e direttore del Master in Architettura del Paesaggio della Sardegna, è organizzato con la collaborazione del professor Adriano Dessì, dell’architetto Roberto Sanna e della segreteria organizzativa dell’AUSI.

«Un’appuntamento di rilevanza internazionalemette in evidenza Mauro Usai, presidente del Consorzio AUSI e sindaco di Iglesiasun’occasione per ribadire l’importanza fondamentale della ricerca e della sinergia tra Istituzioni, comunità locali e mondo accademico per lo sviluppo e il rilancio del territorio.»

 

La scorsa notte, nel Parco naturale regionale di Gutturu Mannu, nelle campagne di Villa san Pietro, due persone si aggiravano a bordo di un veicolo, brandendo un fucile fuori dall’abitacolo. Dopo avere posteggiato, i due si sono inoltrati nella vegetazione, imbracciando i fucili, quando sono stati sorpresi dai forestali. Il primo, subito intercettato, aveva il fucile da caccia calibro 12 carico con munizioni a pallettoni. L’altro ha tentato la fuga, ma riconosciuto dai forestali è stato bloccato in seguito, aveva con sé 40 cartucce caricate a pallettoni. Le armi erano regolarmente detenute da uno dei due che, tra l’altro, era titolare di porto d’arma.

Eseguite le perquisizioni domiciliari, i forestali hanno recuperato e sequestrato anche 50 reti per uccellagione. Poiché i due esercitavano la caccia a bordo del veicolo, anche l’auto è stata sottoposta a sequestro.

Si tratta di due persone di 31 anni residenti  rispettivamente a Sarroch e Villa San Pietro, di cui uno cacciatore titolare di porto d’arma e proprietario delle armi sequestrate, il secondo, bloccato dopo la fuga, era sprovvisto di licenza di porto di fucile. Entrambi sono stati denunciati per esercizio di caccia in zona Parco, in periodo di divieto generale e con mezzi non consentiti, cioè dall’interno dell’auto in movimento e utilizzando i fucili modificati con l’aggiunta di torce elettriche sulla canna, al fine di illuminare e abbagliare la selvaggina.

I due sono stati denunciati per reati venatori e reati connessi al porto abusivo di armi, che prevedono pene sino a due anni di reclusione. Il pronto intervento dei forestali ha garantito che nessun animale sia stato abbattuto nell’attività illecita.

 

È la Cantina Santadi la Cantina dell’anno per la Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it, il quotidiano online diretto dal giornalista e wine critic Davide Bortone, tra le testate giornalistiche italiane del settore Vino più seguite in Italia e all’estero. Cantina di Santadi si trova nel Sulcis, nella zona sud-occidentale della Sardegna, a pochi chilometri dalle meravigliose spiagge e dune bianche di Porto Pino. Nata nel 1960, assume un nuovo un nuovo volto con l’arrivo di un nuovo gruppo dirigente, che ne solleva le sorti sino a renderla un vanto non solo per il Sulcis, ma per l’isola intera. Il vitigno Carignano è da allora al centro del progetto enologico, senza tuttavia trascurare i vitigni a bacca bianca tradizionali della Sardegna come Vermentino, Nuragus e Nasco.
Il desiderio di imporsi sui mercati con qualità è dimostrato dall’arrivo a Cantina Santadi dell’enologo di fama internazionale Giacomo Tachis, oggi compianto. Erano gli anni Ottanta. L’impronta lasciata dal creatore di vini icona dell’enologia italiana come Sassicaia, del Tignanello e del Solaia si fa ancora sentire a Santadi in vini come Terre Brune (primo vino barricato della Sardegna che nella Guida Top 100 Migliori vini italiani 2024 di winemag.it si aggiudica 96/100, con l’annata 2019), Rocca Rubia, Noras, Araja, Grotta Rossa e Antigua, oltre che nei bianchi Villa di Chiesa, Cala Silente, Pedraia, Villa Solais e Latinia.
La cantina è presieduta dal 1976 da Antonello Pilloni, socio dal 1974 e coadiuvato da un Cda che mira a dare all’azienda una forma «snella, dinamica e puntuale». Negli anni Duemila l’altra grande rivoluzione. Con l’obiettivo di produrre vini di maggior qualità viene costruito un moderno e funzionale laboratorio per le analisi, vengono implementati il reparto vinificazione, la sala barrique, il magazzino per il confezionato e vengono aggiunte una serie di vasche in cemento. Non viene mai dimenticato il rispetto e la tutela dell’ambiente e quest’ultima trance di lavori include un impianto fotovoltaico e un moderno depuratore. Cantina Santadi conta oggi 200 soci viticoltori che, insieme, coltivano 600 ettari di vigneto nell’areale del Sulcis.
 

L’Amministrazione comunale di Sant’Antioco prosegue il programma di riqualificazione, ammodernamento e manutenzione straordinaria dell’impianto di illuminazione pubblica cittadina. Ieri sono stati montati nuovi proiettori nelle torri faro del porto, nella zona prossima al ponte, e gli uffici hanno affidato alla ditta aggiudicataria i lavori (per un importo di 180mila euro, fondi PNRR) del progetto di completamento di illuminazione del Parco Giardino e dell’intervento in programma sull’impianto del Lungomare Silvio Olla (che costeggia il parco), nello specifico sui lampioni posizionati lungo il percorso che presentano numerose criticità legate ad armature datate, non più a norma e non più performanti.

«Pian piano, sfruttando tutti gli strumenti finanziari a disposizione, compresi quelli del PNRRcommenta il sindaco, Ignazio Loccistiamo mettendo mano sull’impianto cittadino: abbiamo già realizzato svariarti interventi e con queste ulteriori somme possiamo dare concretezza al progetto di illuminazione del Parco giardino, negli anni divenuto sempre più punto di ritrovo dei giovani anche nelle ore notturne, iniziato nell’inverno scorso con il posizionamento dei primi lampioni performanti in prossimità dell’area giochi dedicata ai nostri bimbi. Inoltre, non sarà sfuggito che il Lungomare Silvio Olla è servito da una serie di punti luce con lampade di colore diverso che adempiono scarsamente alla loro funzione: interverremo anche su quelli e sfrutteremo al meglio, in altre zone della città, le economie che deriveranno dai lavori.»

Da ieri, intanto, nuove e più potenti torri faro “sorvegliano” l’area del porto. «Questo intervento rientra nel programma di manutenzione straordinariaspiega l’assessore dei Lavori pubblici, Francesco Garau – i proiettori erano datati, mal funzionanti e spesso quella zona si trovava al buio. Con questo nuovo impianto possiamo ora garantire maggiore sicurezza anche alle barche da pesca ormeggiate nei pontili attigui all’area oggetto di intervento. Quanto al parco Giardino, renderemo completamente illuminato il nostro fazzoletto verde, promuovendo maggiore sicurezza. Infine, dopo tanta attesa, ci concentriamo sul Lungomare Silvio Olla: mettiamo “ordine” nei lampioni offrendo maggiori prestazioni, sia in termini di luminosità che di risparmio energetico. Siamo consapevoli che le zone della città che mostrano carenze sono numerose, ma siamo altresì certi di voler portare avanti il nostro impegno di efficientamento energetico al fine di dare risposta a tutte le esigenze – conclude Francesco Garau -. Inoltre, è bene precisare che proseguendo su questa strada continueremo anche a ridurre i costi dell’energia pubblica, una voce che, in questi ultimi anni, ha gravato particolarmente sul bilancio comunale.»

Secondo allenamento sotto la guida del nuovo tecnico Giampaolo Murru questa sera per l’Iglesias, allo stadio Monteponi. Dopo una breve seduta di riscaldamento con esercizi diretti dal collaboratore tecnico Maurizio Quaglieri, la squadra rossoblù ha disputato una partita amichevole con il Cortoghiana di Fabio Piras che sta preparando l’esordio nel nuovo campionato di Prima Categoria. Giampaolo Murru nel primo tempo ha schierato l’undici che, presumibilmente, inizierà la partita di domenica prossima con il Sant’Elena, all’esordio casalingo dopo l’immeritata sconfitta di Tempio Pausania e le dimissioni presentate al presidente Giorgio Ciccu dal tecnico Andrea Marongiu per problemi di salute: Esposito, Mastino, Carubini, Bringas, Hundt, Isaia, Pitzalis, Caverzan, Pavisich, Illario, Castanares.

La squadra è chiamata a reagire a quanto è successo negli ottavi di finale della Coppa Italia con l’eliminazione ad opera della Villacidrese e nella prima di campionato a Tempio Pausania, per centrare una vittoria da dedicare sia al tecnico che ha lasciato, Andrea Marongiu, sia a quello che è stato chiamato a colmare il vuoto venutosi a creare, Giampaolo Murru. Il momento è sicuramente delicato ma Giampaolo Murru è arrivato carico d’entusiasmo alla guida della squadra della sua città ed è molto fiducioso, come ci ha confermato questa sera prima dell’inizio dell’amichevole con il Cortoghiana.

Giampaolo Cirronis

 

San Giovanni Suergiu festeggia oggi il 101° compleanno di Fortunato Sanna. Classe 1922, circondato dall’amore dei figli e dei nipoti, Fortunato Sanna ha ricevuto gli auguri e un omaggio floreale dal sindaco Elvira Usai e dalla sua Amministrazione. Sempre dotato di grande lucidità e simpatia, il nonnino ultracentenario ha ricordato la sua esperienza militare con la valorosa Brigata Sassari e il grande amore per sua moglie, scomparsa diversi anni fa. Molto attento alla sua alimentazione, è ghiotto di pasta, mangia pochissima carne e si concede un bicchiere di chinotto.