27 November, 2024
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Carbonia festeggia oggi una nuova centenaria, Maria Vacca, giunta al prestigioso traguardo con un invidiabile stato di salute e di lucidità.
Nella sua abitazione di via Sanzio, la neocentenaria ha festeggiato il compleanno circondata dall’amore dei figli, dei generi, delle nuore e dei nipoti, alla presenza del sindaco Pietro Morittu e del consigliere comunale Nino Spanu.

Il sindaco ha augurato «a nome dell’intera Amministrazione comunale un buon compleanno a nonna Maria, splendido esempio di vitalità, lucidità, forza, energia ed ospitalità. Il compimento dei 100 anni di vita di nonna Maria è una straordinaria ricorrenza con cui la città di Carbonia si conferma ancora una volta una delle città più longeve della regione Sardegna. E di questo siamo orgogliosi».

Maria Vacca, originaria di Samatzai, di professione casalinga, giunse a Carbonia con il marito Luigino Manca e i figli nel 1953. Ha avuto 8 figli, 11 nipoti e 11 pronipoti. E’ rimasta vedova nel 1979, quando il marito morì all’età di 64 anni (era nato a Samatzai nel 1915).

Il marito Luigino, invalido per le conseguenze della guerra combattuta in Spagna, ha lavorato da guardiano per tanti anni nella miniera di Nuraxi Figus, prima di trasferirsi all’ENEL.

Allegati il filmato e le fotografie della festa nella casa di via Sanzio.

Giampaolo Cirronis

 

E’ morto la notte scorsa, all’età di 89 anni, Alfredo Putzolu, ex calciatore e presidente del Carbonia Calcio. Lascia la moglie Tina, i figli Monica e Andrea, la nuora Stefania e i nipoti Viola e Federico.

Alfredo Putzolu ha avuto una lunga esperienza nel calcio, da calciatore, allenatore e presidente. Da calciatore ha vestito 15 volte la maglia della prima squadra del Carbonia, ma ha avuto significative esperienze con la Nuorese e il Sant’Antioco. Da allenatore ha guidato diverse squadre dei campionati minori.

Gli anni migliori, nel calcio, sono stati quelli vissuti da presidente del Carbonia Calcio, incarico assunto con grande generosità dopo la fine dell’esperienza in serie D, con la retrocessione tra i dilettanti.

Per salvare il Carbonia Calcio, convinse i calciatori, tutti di Carbonia, a giocare pressoché gratis per sanare la complicata situazione economica della società. La prima stagione fu molto difficile e si concluse con una seconda retrocessione, cui seguì il ripescaggio in Promozione regionale, concesso per acquisiti meriti sportivi.

Iniziò la risalita e il campionato 1971/1972 (vinto dall’Iglesias) vide il Carbonia allenato da Giulio Ravot classificarsi al 6° posto, trascinato dai goal della coppia di attaccanti formata da Mario Cuccu (10 goal) e Gianni Pusceddu (9 goal).

Nella stagione successiva 1972/1973 la squadra venne affidata a Toto Cesaracciu che confermò il 6° posto. In quel campionato esordì la nuova stella del calcio biancoblù, Floriano Congiu, sempre presente nelle 30 partite e autore di un goal, poi protagonista assoluto nel campionato 1973/1974, concluso al 4° posto, ancora con Toto Cesaracciu in panchina, con 31 presenze su 32 e ben 13 goal.

Nell’estate del 1974 il presidente Alfredo Putzolu resistette alle numerose richieste pervenute per Floriano Congiu e affidò la panchina a Giampaolo Vacca. Toto Cesaracciu assunse la guida tecnica del Sant’Elena, conquistando la promozione in serie D. Il Carbonia, nonostante gli 11 goal di Floriano Congiu, non disputò il suo miglior campionato, concluso al 12° posto. A fine stagione Alfredo Putzolu lasciò la presidenza e Floriano Congiu venne ceduto all’Olbia in serie C. Alla presidenza arrivò Alessandro Masciarelli, ex calciatore e già dirigente da diversi anni.

Alfredo Putzolu ha avuto una lunga esperienza lavorativa all’Enel, con la direzione degli uffici territoriali di via Roma.

Negli ultimi anni Alfredo Putzolu ha partecipato ad alcuni incontri organizzati dalle vecchie glorie del Carbonia e di altre società sarde, occasioni molto gradite, nel corso delle quali ha avuto modo di ricordare le bellissime esperienze vissute nel mondo del calcio regionale.

La cerimonia funebre di Alfredo Putzolu si terrà giovedì 17 agosto, alle 11.00, nella chiesa della parrocchia di San Ponziano, a Carbonia.

Giampaolo Cirronis

 

Ieri, nelle acque del golfo di Cagliari, una barca di circa 6 metri con 5 persone a bordo ha iniziato ad imbarcare acqua, le persone sono state soccorse da un’altra barca presente nelle vicinanze e portate a terra. Sono intervenuti i vigili del fuoco specialisti sommozzatori, nautici e la Capitaneria di porto davanti alla spiaggia del Poetto, con una motobarca.
I sommozzatori, dopo un’immersione per verificare le condizioni della barca, hanno provveduto a metterla in sicurezza ed in galleggiamento. La barca è stata trainata dalla Guardia Costiera e scortata da Nautici e SAR presso il vicino porto di Marina Piccola.

Ieri i carabinieri della stazione di San Giovanni Suergiu hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di un 56enne del luogo per le reiterate violazioni delle prescrizioni impostegli con la misura cautelare dell’obbligo di dimora cui era stato sottoposto a conclusione delle indagini svolte dai carabinieri a seguito dell’incendio all’interno della proprietà Agriturismo Agrifoglio di quel centro, quando venne trovato in possesso di vari inneschi incendiari e con gli indumenti ancora imbevuti di benzina. Il 56enne, al termine delle formalità di rito, è stato tradotto presso la Casa Circondariale di Uta a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

Grandi festeggiamenti, il 13 luglio scorso, alla RSA Sant’Elia di Nuxis, per i 102 anni di Margherita Babich. La reginetta della Residenza sanitaria è nata il 13/07/1921 a Fiume, in Croazia, da mamma Maria e papà Giovanni. Da giovanissima è stata ballerina di danza classica, prima della classe e coltivava il sogno danzare nei palchi dei teatri. Vinse la selezione per una delle accademie di danza più illustri di Milano, ma essendo ancora troppo piccola, a 10 anni, i genitori non si sentirono pronti per lasciarla andare.

Margherita amava la matematica e, dopo aver conseguito le licenze elementari e medie, si diplomò ragioniera. Iniziò la carriera lavorativa come impiegata comunale in Croazia. Conobbe il suo futuro marito al ballo e, dopo un anno di conoscenza, si fidanzò ufficialmente in casa con una festa tra le famiglie, ricevendo dal fidanzato un fantastico anello che, purtroppo, le venne rubato durante la seconda guerra mondiale.

Margherita sposò il suo amato quando aveva 18 anni e un anno dopo mise al mondo il primo figlio, Ennio, regalandogli un fratellino, Sergio, alcuni anni dopo.

Margherita Babich è ospite della Residenza Sanitaria di Nuxis, ancora autonoma nelle attività.

Un anno fa i festeggiamenti per il 101° compleanno furono virtuali, a causa delle restrizioni imposte dal Covid-19. Quest’anno, superata la pandemia, la festa è stata completa, anche se con la dovuta prudenza, con sua grande gioia.

 

Nuovo appello della FP CGIL al presidente della Regione Cristian Solinas e all’assessore della Sanità Carlo Doria sulle gravissime criticità della Sanità nelle Asl Sulcis e Medio Capidano, con contestuale richiesta di intervento immediato per il ripristino dei livelli minimi essenziali, in una nota indirizzata anche al direttori delle due Asl e alle conferenze socio sanitarie territoriali.

Il testo integrale.

«La scrivente Organizzazione Sindacale denuncia alle istituzioni in oggetto e a tutta la popolazione della Sardegna Sud Occidentale l’Emergenza Sanitaria che i nostri territori stanno vivendo e che da circa tre anni, in concomitanza con la pandemia da Sars Covid -2, si è talmente aggravata che sembra aver preso una china irreversibile. L’emergenza pandemica sembra non aver insegnato niente a chi ha il potere organizzativo e decisionale, certamente, non è servita a migliorare le condizioni di sicurezza nei luoghi di lavoro a danno dei lavoratori e di tutta la popolazione.

In questi ultimi anni abbiamo assistito allo sgretolamento della nostra Sanità Territoriale, in modo lento ma costante e efficace. Si è passati da due Asl autosufficienti dotate di unità operative e servizi di eccellenza ad una assenza completa di servizi e assistenza, declassando i propri Presidi ospedalieri di categoria non definibili.

Per la Asl Sulcis le unità operative e i servizi soppressi sono in ordine cronologico: Anatomia patologica, Medicina nucleare, Neurofisiopatologia; altri servizi depotenziati sono l’Oculistica, l’Otorino e la Radiologia. L’Emodinamica è passata da h 24 a h 7, il pronto soccorso del P.O. CTO è divenuto punto di primo intervento, ufficiosamente è chiusa la Rianimazione, la Chirurgia e la Traumatologia del CTO, ciclicamente vengono chiuse le unità operative di Neurologia e di Urologia sempre causati dalla grave contrazione organica del personale. Sia per la Asl Sulcis che per il Medio Campidano il servizio commissioni mediche per l’invalidità ha avuto una battuta d’arresto rendendo ancora più lunga la lista di attesa per i pazienti che necessitano di tutte le tutele per il sostentamento durante e dopo la fase acuta della malattia. Per la Asl del Medio Campidano da mesi oramai gli interventi chirurgici in urgenza vengono garantiti da altri Presidi Ospedalieri compreso quello della Asl Sulcis la quale non riesce a gestire la propria di Urgenza Sanitaria Territoriale . Si è chiuso, ma solo sulla carta, il reparto Covid inaugurato nel 2022 presso il presidio del Sirai ma si è allestita un area all’interno della medicina del medesimo presidio destinata ai soli pazienti Covid. In teoria l’assistenza dei pazienti affetti dal virus dovevano essere quelli classificati a bassa intensità invece non si è mai smesso di ricoverare pazienti la cui assistenza non poteva di certo definirsi bassa.

Siamo venuti a conoscenza della presenza di un nuovo focolaio, al di fuori dalla piccola area destinata ai pazienti Covid, presso il presidio del Sirai che ha portato conseguenze importanti e dannose per gli operatori/e e pazienti tutti. A dispetto di ciò che si racconta riguardo il virus la verità è che lo stesso continua ad essere altamente infettivo e in assenza di un’unità operativa dedicata, il rischio del contagio permane elevato.

Tenuto conto dell’urgenza, l’azienda sta provvedendo a concentrare i pazienti contagiati dal virus in un’unica area dedicata e trasferendo i restanti in altre unità operative. Questa operazione viene svolta dai pochi operatori che, considerato il periodo feriale operano in sofferenza, continuando a fare i salti mortali a causa della disorganizzazione aziendale e di tutto il Sistema Sanitario Regionale. La contrazione organica del personale persiste da tempo per cui non si accettano le solite scusanti: “Siamo in emergenza”! Altro autore di questo disastro è il Sistema regionale. La dismissione da parte della Regione delle strutture dedicate alla ricezione dei pazienti positivi preoccupa non poco tenuto conto del fatto che ad oggi permane un alta incidenza degli stessi.

Se da un lato l’Azienda tenta di aprire 4 posti letto Hospice presso il presidio del Santa Barbara, dall’altro si fanno scappare i professionisti verso terre non lontane ma ben definite dal punto di vista lavorativo. Altro tasto dolente è la contrattazione di secondo livello la quale va a rilento. Come Asl Sulcis ci si posiziona ultimi a livello regionale creando un divario fra lavoratori dipendenti dello stesso sistema. Si continuano a perdere pezzi importanti all’interno dei blocchi operatori, si continua in barba al CCNL e alle sue clausole di salvaguardia a tutela del lavoratore a fare un uso spropositato della pronta disponibilità sovraccaricando gli operatori di tutte le professionalità, dai tecnici agli operatori sanitari.

Lo stesso vale per la Asl del Medio Campidano, la contrazione organica del personale non permette il rispetto, oltre che dei CCNL anche della Sicurezza dei luoghi di lavoro, di conseguenza non garantisce la sicurezza degli stessi pazienti nonché della popolazione tutta. Già in passato la nostra organizzazione ha dovuto allertare il prefetto, la procura per la tutela della salute pubblica e gli stessi servizi di vigilanza per la sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro

Come nel comunicato stampa precedente, da febbraio scorso, dove denunciavamo la nostra grande preoccupazione per la la chiusura della rianimazione, ad oggi le nostre paure si sono palesate.

Per l’ennesima volta chiediamo al presidente della Regione Cristian Solinas e all’assessore della Sanità Carlo Doria di intervenire immediatamente per il ripristino dei livelli minimi essenziali. Nella speranza di non essere costretti a trasferimenti fuori Regione non ci resta che GRIDARE AL DISASTRO informando CITTADINI E ISTITUZIONI.»

Caterina Cocco –  Segretaria regionale FP CGIL

Monica Secci – Segretaria Sardegna Sud Occidentale FP CGIL

Oggi e domani, si celebra a Iglesias la Festa Sancta Maria di Mezo Gosto. Il programma inizia alla vigilia di Ferragosto e della Solennità dell’Assunta, con. la veglia di preghiera dalle 21.30 alle 22.30 nella chiesa Cattedrale e l’offerta dei “simboli”, secondo il rito bizantino.

Quest’anno, con il contributo dell’Amministrazione comunale, l’associazione dei candelieri ha potuto costruire 2 nuovi candelieri che sostituiranno i vecchi di Universitas e Fontana.
I nuovi saranno presentati e benedetti questa sera in piazza Municipio, al termine della veglia di preghiera.

Domani, giorno di Ferragosto, solennità dell’Assunta, alle 18.15 si terrà la “Discesa” dei Candelieri, dalla piazza del Collegio per “piccarsi in piazza Municipio, attraverso via Repubblica, via don Minzoni e via S. Satta. Alle 18.30 i vespri solenni. Alle 19.00 la concelebrazione eucaristica presieduta dal cardinale Arrigo Miglio, amministratore apostolico della diocesi di Iglesias, con la partecipazione del Capitolo della Cattedrale e del Clero cittadino, presenti le autorità civili e militari. Alle 20.30, solenne processione con il Venerato Simulacro della “Koimesis” (Santissima Vergine Dormiente), partenza ed arrivo in piazza Municipio.

Grande festa venerdì 11 agosto in piazza Roma, a Carbonia, organizzata dall’associazione N.A.B.A. per l’arrivo ad un grande traguardo… i 10 anni di attività. Patrocinata dal comune di Carbonia, con la collaborazione della Pro Loco di Carbonia e dell’associazione Le simpatiche canaglie, la festa è stata l’occasione per ricordare ancora una volta quanto le persone diversamente abili siano in grado “di dare” agli altri, con una forza che va oltre ogni limite, portandoli a non arrendersi mai. L’associazione N.A.B.A. si occupa di abbattere le barriere architettoniche, ma il duro lavoro da fare ogni giorno è abbattere le “barriere mentali” che spesso creano situazioni imbarazzanti e poco opportune in una società che tanto “si spende” a parlare di “inclusione”.

L’appuntamento, inserito nel cartellone estivo di “Estiamoinsieme Carbonia”, ha visto la partecipazione di un vasto pubblico, intervenuto a sostegno dell’impegno portato avanti nel decennio 2013/2023 dall’associazione N.A.B.A. guidata dal presidente Andrea Deiana. Ed è proprio con i suoi ringraziamenti che ha preso il via la serata, in primis ai soci che inizialmente erano pochi ma che poi, nel lungo periodo della pandemia, sono diventati davvero tanti. Una realtà carboniense che è riuscita ad espandersi anche in altre cittadine della Sardegna e che, in questa occasione, ha visto salire sul palco non solo soci di Carbonia ma anche di Cagliari e Quartu Sant’Elena, mettendo in luce un vero e proprio momento di integrazione. Un grande ringraziamento va rivolto anche alla Pro Loco di Carbonia, all’associazione della Simpatiche canaglie, all’organizzatrice dell’evento Daniela Marras ma, soprattutto, all’amministrazione comunale, rappresentata sul palco dal sindaco Pietro Morittu e dagli assessori della Cultura, Sport, Spettacolo, Patrimonio, Decentramento Giorgia Meli; degli Affari generali, Transizione digitale, Agenda 2030 Katia Puddu; e, infine, delle Politiche sociali, Politiche di genere, Pari opportunità, Benessere animale Paolo Moi.

Il sindaco di Carbonia Pietro Morittu ha ringraziato e gratificato il grande impegno di Daniela Marras, a fronte di un’amicizia nata sui banchi del Consiglio comunale nella precedente consiliatura, dove pur essendo di diverse idee politiche hanno instaurato una collaborazione su un argomento come l’inclusione e il conseguente abbattimento delle barriere architettoniche. che va al di là delle appartenenze politiche. L’impegno rinnovato da parte dell’Amministrazione comunale per proseguire nella rimozione delle barriere nei musei e nei marciapiedi, è stato ulteriormente dichiarato dal primo cittadino che ha rivolto anche un grazie alle associazioni presenti, per il tempo che dedicano a sostenere i cittadini nelle loro problematiche, in collaborazione con la stessa Amministrazione comunale.

Quindi spazio allo Schiuma Party, in cui si sono immersi i numerosissimi bambini che, con grande gioia e a suon di musica dell’associazione “Le simpatiche canaglie”, si sono divertiti giocando fra loro e coinvolgendo anche genitori e nonni con abbracci “schiumosi”. Ma anche il trenino, i gonfiabili e altri giochi che hanno regalato un vero e proprio clima di gioia. Nei vari stand delle associazioni, che hanno anche ricevuto un attestato di partecipazione all’evento, si potevano avere informazioni e dettagli inerenti la loro attività di supporto. Tavolo da ping pong e campo di basket e poi sul palco tantissima bella musica con il gruppo Miscela 5 x 100, il grande Deejay Zianijai e, infine, la Naba Band.

In conclusione, riporto le parole della stessa Daniela Marras affidate ai social e riprese perché particolarmente toccanti: «Sono passati 10 anni da quando Andrea Deiana ha fondato l’associazione N.A.B.A. Con grande coraggio ed umiltà ha ascoltato e portato avanti le istanze dei cittadini. A distanza di tempo, continua a farlo ma con tanti soci che lo sostengono e si prodigano per aiutarlo nel realizzare i vari progetti inerenti i molteplici aspetti che riguardano disabilità. Il N.A.B.A. è diventato una grande famiglia, non dobbiamo essere i migliori ma dobbiamo esserci, perché tutti sono parte del mondo e non un mondo a parte. Nella serata dell’undici…abbiamo vinto tutti».

Come dice Papa Francesco: «Una società è veramente accogliente nei confronti della vita quando riconosce che essa è preziosa anche nella disabilità…».

Nadia Pische

                                                   

Ieri mattina i carabinieri delle stazioni di Assemini e Cagliari Sant’Avendrace, sono intervenuti lungo la SS 130 all’altezza del km 7,700, ove si era verificato un sinistro stradale.

Poco prima, un 22enne residente ad Assemini, mentre percorreva la statale con direzione Cagliari, in sella ad uno scooter Honda di proprietà della madre 58enne, per cause in corso di accertamento aveva tamponato una Opel Meriva di proprietà e condotta da un 62enne anch’egli di Assemini, rimasto illeso. Sul luogo del sinistro è intervenuta un’ambulanza del 118, che ha trasportato – in codice rosso, ma non in pericolo di vita – il motociclista presso l’ospedale “Brotzu” di Cagliari.

Dai successivi accertamenti svolti dai carabinieri è emerso che il motociclista era sprovvisto di patente di guida perché mai conseguita e, sul ciclomotore gravava dal 26 maggio scorso un provvedimento di sequestro amministrativo ad opera della Polizia Municipale di Cagliari, in forza del quale era stato affidato in custodia giudiziale alla madre; entrambi saranno deferiti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari per guida senza patente in quanto mai conseguita con recidiva (il motociclista) e per sottrazione o danneggiamento di cose sottoposte a sequestro (la madre).

Un’affollata piazza Santa Rita, a Medadeddu (Carbonia) ha accolto sabato sera la giornalista di fama internazionale Barbara Serra, per la presentazione del docufilm di Al Jazeera “Fascism in the family”, di cui è autrice e protagonista.

Un attento pubblico di oltre 200 persone ha preso parte alla proiezione, seguita da un’intervista a due abilmente guidata dal presidente del Comitato di quartiere di Serbariu Giuliano Usai e terminata con le domande dei partecipanti a cui Barbara Serra ha dato puntuali risposte.

La buona riuscita della manifestazione è frutto della collaborazione di più soggetti, l’associazione sportiva Gigi Spada di Medadeddu, l’associazione Amici della Miniera, la Pro Loco di Carbonia, la Fabbrica del Cinema, la Società Umanitaria, il comune di Carbonia (presente il sindaco Pietro Morittu), l’assessorato alla Cultura, l’associazione di volontariato Asvoc e tutte le persone che, a vario titolo, hanno contribuito col proprio impegno.

Oltre alle associazioni, gli organizzatori hanno ringraziato Barbara Serra, non solo per la semplicità, serietà ed eleganza con cui ha interloquito con il pubblico presente anche a fine serata, ma soprattutto per la sua massima disponibilità nel riprogrammare la data dell’iniziativa precedentemente fissata per il 5 agosto e rinviata a causa delle avverse condizioni meteo.

Il docufilm “Fascism in the family” di Barbara Serra era stato già proiettato a Carbonia lo scorso 20 maggio, al Supercinema.

Il 9 settembre, nella piazza Santa Rita, a Medadeddu, verrà proiettato il docufilm “Jukebox al Carbone – lato B”.

Foto di Tore Cosa