17 July, 2024
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Una brillante mezzaluna nella notte del 14 luglio 2024 ha accolto nell’anfiteatro di piazza Marmilla, a Carbonia, la Festa Internazionale del Folklore “Festa Nodia”, precedentemente conosciuta come Sciampitta, presentata da Luca Gentile e Margherita Puddu. La serata è stata animata da sei gruppi provenienti da Bulgaria, Colombia, Grecia, Italia e Spagna, il tutto sotto la direzione di Gianni Orrù, presidente dell’associazione della città di Quartu 1928 che ha organizzato l’intera rassegna. In scena le musiche folkloristiche e le danze popolari che rappresentano un forte elemento di identità della comunità, radici che affondano nelle tradizioni di una determinata popolazione. Spesso vengono usati strumenti musicali tipici e si tramanda oralmente, data la sua antica comparsa.

La Bulgaria con Ensemble Radi Radev, la Colombia con Compagnia SuonoMar, la Grecia con Società Educativa e Culturale di Kyparissia, l’Italia con il Gruppo Folk da Madonnina Messina, Sicilia, la Spagna con Associacion Universitaria de Danza e El candil, hanno condotto il pubblico attraverso un viaggio tra suoni e colori propri di ognuno di loro, una musicalità coinvolgente a volte lenta a volte allegra. Giovani e meno giovani a seguire le tradizioni e a farle conoscere in giro per il mondo anche attraverso canti tipici della loro terra. Un prezioso patrimonio culturale e musicale che non può perdersi nella notte dei tempi, ma al contrario deve essere sempre presente alle nuove generazioni perché racconta la storia di un popolo. Ed’ è proprio attraverso questi eventi che si possono tenere vive le tradizioni, portandole a conoscenza di un pubblico sempre più vasto.

Nadia Pische

Nel giorno della Festa della Mamma, Poste Italiane celebra questa importante ricorrenza attraverso una serie di iniziative a sostegno della parità di genere dei propri dipendenti e della genitorialità. L’Azienda, ad esempio, ha pensato per le neomamme un percorso dedicato Lifeed genitori e il programma Mums at work”, che hanno rispettivamente l’obiettivo di valorizzare le competenze maturate dalle dipendenti durante l’esperienza genitoriale e di facilitare il rientro delle donne al lavoro dopo il periodo di maternità.

Sul tema della genitorialità, la testimonianza diretta di Sara Oggiano, 34 anni, di Cagliari, una laurea magistrale in Economia Manageriale, in Azienda dal 2015, applicata con il ruolo di operatore di RCZ (Responsabile Commerciale di Zona) presso la filiale provinciale di via Brenta a Cagliari, madre di Leonardo, di appena sei mesi.

Gli inizi e il percorso in Azienda. «La mia avventura in Poste Italiane inizia a gennaio del 2015 racconta Sarain cui ricevo la chiamata dall’Azienda per le selezioni, dopo aver inserito il mio curriculum vitae sul sito. Al tempo avevo appena passato le selezioni per lavorare in una multinazionale con sede a Torino con relativo trasferimento nelle settimane successive. Mi sono comunque mobilitata per fare tutte le selezioni previste da Poste e, nel viaggio di rientro dall’ultimo colloquio individuale a Roma, mi comunicavano che, avendo superato l’ultimo step, ero ufficialmente assunta. Dopo sei anni a Sanluri, sono entrata nella squadra commerciale e da gennaio 2022 sono sul ruolo attuale.»

La grande novità e la vicinanza dell’Azienda. «Da instancabile lavoratrice che non guarda mai l’orologio puntualizza la dipendente di Poste la notizia della gravidanza mi ha aperto gli occhi su come sarebbe di lì a poco cambiata radicalmente la mia vita lavorativa e personale. Ho lavorato sino al sesto mese inoltrato di gravidanza, finché le condizioni fisiche me lo hanno permesso, non venendo mai meno agli impegni che il mio ruolo richiedeva. Quando ho comunicato la gravidanza ai miei responsabili hanno gioito con me, mostrandomi da subito attenzione ed empatia e raccontandomi piccoli aneddoti personali sulla loro genitorialità, allo scopo di alleggerire le mie ansie e preoccupazioni su come conciliare la mia vita privata e lavorativa. Un aspetto importante, che ho potuto apprezzare recentemente, è che la mia assenza prolungata dal lavoro non ha fatto cambiare il punto di vista e la considerazione dell’Azienda sul mio essere prima di tutto lavoratrice e poi madre, non mettendo in discussione le mie qualità che non vengono ovviamente meno solo perché ho un figlio.»

Lavoro e famiglia, i valori, guardando al futuro. «Il ruolo di coordinamento e di responsabilità che rivesto in Azienda non ha interferito con la mia scelta di allargare la mia famiglia. Questo non fa di me un’eroina, dato che tantissime donne si trovano nella stessa situazione. Tuttavia, occorre riconoscerlo, esistono situazioni e contesti in cui le scelte genitoriali di noi donne possono influire sui percorsi lavorativi. Pertanto, mi ritengo piuttosto fortunata perché so di avere alle spalle un’Azienda che mi ha supportato e che continua a supportarmi, dall’inizio della mia gravidanza ad oggi. Tra esigenze personali e impossibilità di un inserimento al nido di mio figlio Leonardo nei mesi pre-estivi non sono ancora rientrata al lavoro e gestisco giorni di ferie e giornate di congedo parentale con attenzione, potendo contare sulla massima collaborazione dei miei colleghi e dei miei responsabili. Continuerò a essere una risorsa per la mia Azienda che mi ha dato tanto: più di tutto crescere personalmente e professionalmente aiutandomi a conseguire i miei sogni.»

 

L’Archivio, che si configura come luogo di studio e di memoria, viene istituito a tre anni dalla scomparsa di Liliana Cano: si tratta di un ente culturale dinamico, finalizzato alla raccolta e alla catalogazione dei documenti legati al suo percorso artistico, alla promozione della conoscenza e valorizzazione delle sue opere, anche attraverso risorse per ulteriori ricerche e studi.
Con una carriera durata oltre settant’anni, molti dei quali trascorsi all’stero, Liliana Cano, si è formata presso l’Accademia di Belle Arti di Torino tra la fine degli anni Trenta e l’inizio degli anni Quaranta, dedicando tutta la sua vita alla pittura. Lei stessa amava ricordare: “Sono nata, sono cresciuta e ho dipinto tutto il tempo.” Davide Mariani nominato Direttore Artistico
Alla guida dell’Archivio Liliana Cano ci sarà Davide Mariani, classe 1985, storico dell’arte e curatore, docente di Storia dell’arte contemporanea e Museologia all’Accademia di Belle Arti di Sassari, con già all’attivo l’esperienza da Direttore Artistico del Museo dedicato a Maria Lai e mostre in Italia e all’estero.
Conosciuto per un approccio dinamico e innovativo nella gestione manageriale e artistica, Davide Mariani dichiara: «Assumere la direzione artistica dell’Archivio Liliana Cano è per me un grande onore. Il lavoro di Liliana Cano è stato ed è ancora oggi fonte di ispirazione per molti artisti e non solo. Mi impegnerò a rendere il suo patrimonio artistico accessibile a un pubblico sempre più ampio, promuovendo iniziative che ne valorizzino la straordinaria eredità. Stiamo già lavorando a una serie di grandi eventi che vedranno la luce subito dopo l’estate per celebrare al meglio il centenario della nascita dell’artista».
Parallelamente alla nascita dell’Archivio, approda sul web il sito www.lilianacano.com, piattaforma ufficiale dedicata alla promozione dell’immagine e alle informazioni sull’opera e sulla vita dell’artista. Il sito offre numerose sezioni che comprendono immagini ad alta risoluzione dei suoi dipinti, video-interviste, una pagina riservata alla sua biografia con inedite foto d’epoca e un calendario costantemente aggiornato sugli eventi e le mostre a lei dedicate.
Oltre al sito web, l’archivio ha inaugurato le pagine ufficiali su Facebook e Instagram, con l’obiettivo di raggiungere un pubblico sempre più ampio e diversificato, coinvolgendo gli utenti in modo interattivo. I canali social saranno costantemente aggiornati con notizie, approfondimenti, curiosità e contenuti esclusivi.
La presenza online dell’Archivio rappresenta uno degli aspetti su cui maggiormente si intende investire, come ribadito dallo stesso Davide Mariani: «Vogliamo che il sito e le pagine social diventino un punto di riferimento per chiunque voglia approfondire la conoscenza di Liliana Cano e del suo lavoro».

In attesa dell’inaugurazione di giovedì, San Gavino si prepara al Festival Letterario del Monreale con un’anteprima curata dall’associazione Materialia. Si comincerà alle 18.45 con la tavola rotonda “Identità e futuro: il valore dei beni culturali nella società moderna”. Interverranno Arianna Murru (conservatrice dei beni architettonici e ambientali), Efisio Carbone (funzionario del settore musei dell’ISRE), Roberto Ibba (storico dell’Università di Cagliari), Giancarlo Spanu (esperto di comunicazione e marketing), Giorgio Pia (professore associato di Scienza e tecnologia dei materiali all’Università di Cagliari). Coordinano Emanuela Cruccu e Marta Cappai.

Alle 19.30, il collettivo Elias Mandreu parlerà della sua opera “Mantene s’odiu” (Piemme) con Daniele Mocci.

Elias Mandreu. È il nome di un collettivo composto da Andrea e Mauro Pusceddu e da Eugenio Annicchiarico. Ha pubblicato i romanzi “Nero riflesso”, “Dopotutto” e partecipato alle antologie 2Giallo Sardo” e “Giallo sardo 2”, curate da Francesco Abate e edite da Piemme.

Il libro. Il maresciallo Mirko Stankovic è stato sbattuto in un paesino sperduto tra i monti della Barbagia e il mare dove non accade mai niente. Non ha mai amato le regole e per questo, dopo l’ennesimo sgarro, è scattato il trasferimento punitivo. Quando entra nel suo nuovo ufficio di Santa Lucia, che assomiglia più allo scantinato di una pizzeria che a un luogo istituzionale, inizia a pensare che con la vita d’azione potrebbe aver chiuso per sempre. A smentirlo, però, ci pensa il rinvenimento, pochi giorni dopo il suo arrivo, del cadavere di una donna all’interno di una grotta naturale per metà sommersa dall’acqua. La vittima, Marcella Ferrante, era figlia di un noto imprenditore locale, Manuel Ferrante, proprietario dei club più esclusivi della Costa Smeralda. I primi rilievi fanno pensare a un omicidio di stampo malavitoso, ma Stankovic, appellandosi al suo fiuto investigativo, si convince che si tratti di una falsa pista. Un rapimento risalente a quasi cinquant’anni prima e un riscatto sparito nel nulla lo porteranno a scoprire per l’ennesima volta che nessun caso può essere archiviato con leggerezza.

L’ultimo incontro della serata sarà alle 20.30 con Emanuele Aldrovandi e il suo romanzo “Il nostro grande niente” (Einaudi). Con l’autore dialogherà Giorgio Pia.

Emanuele Aldrovandi (Reggio Emilia, 1985) è autore e regista per teatro e cinema. “Il nostro grande niente” è il suo primo romanzo.

Sabato 3 agosto, alle 18.00, torna la “Palmas Corre”, corsa non competitiva giunta alla decima edizione e ribatezzata “Sa de dexi”, organizzata dall’associazione di volontariato socio culturale Palmas Vecchio, con la collaborazione del comune di San Giovanni Suergiu, delle associazioni del paese e della UISP. Il programma prevede tante sorprese, ad iniziare dalla lunghezza del percorso che sarà di 10 km (per ricordare i 10 anni di storia) e avrà due traguardi: uno a circa 7 km – Gran Premio di Tratalias ( nel bellissimo Borgo Medievale di Tratalias) e uno a 10 km a Palmas Suergiu (stesso punto di partenza)!

La gara competitiva e la camminata ludico motoria saranno precedute alle 17.30 dalla Palmas Corre Kids (per bambini dai zero ai 12 anni) su brevi percorsi cittadini. Anche quest’anno la “Palmas Corre” avrà un sbocco solidale con il supporto all’associazione “Oltre” che si occupa dei malati di SLA (così come lo scorso anno l’associazione donerà 1 euro per ogni partecipante e 100 euro ogni 100 iscritti superati i 500) Madrina della “Palmas Corre Sa de dexi” sarà Giulia Innocenti, grandissima mezzofondista Sarda (campionessa regionale e rappresentante sarda della nazionale giovanile italiana e podista in diversi eventi internazionali). Al termine delle premiazioni sono previsti uno spettacolo dei BandHits e lo street food. Lo scorso anno, la nona edizione, tornata dopo la lunga pausa forzata determinata dalla pandemia da Covid 19, registrò le affermazioni di Matteo Gelso, portacolori dell’Atletica Santadi in campo maschile, e di Giulia Gattino della Sisport in campo femminile. Anche quest’anno, la Palmas Corre è inserita nel programma dell’Estate di Palmas 2015, nel quale rientra anche la rassegna “Cinema sotto le stelle” che prevede un appuntamento speciale per mercoledì 21 agosto, con una serata dedicata al grandissimo indimenticabile Gigi Riva e al suo grande Cagliari con la proiezione del film: “Nel nostro Cielo un Rombo di Tuono”, di Riccardo Milani. Alle ore 21.00 la serata inizierà con una chiacchierata in compagnia di Giuseppe Tomasini ed Adriano Reginato, campioni del Cagliari dello Scudetto del 1970 e Sandro Camba, grande amico intimo di Gigi Riva. L’incontro sarà moderato dal giornalista Giampaolo Cirronis.

          

Il consigliere regionale di Fratelli d’Italia Gianluigi Rubiu ha presentato un’interrogazione alla presidente della Giunta regionale Alessandra Todde e all’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani, per sostenere nuove iniziative nel settore del turismo territoriale con la valorizzazione dei siti minerari.

«Sempre più comuni chiedono di poter gestire autonomamente i siti minerari presenti nei loro territori. In un contesto di modernizzazione dell’IGEA è indispensabile liberare quanto prima l’enorme quantità di terreni e fabbricati di archeologia mineraria sui quali, ad oggi, gravano una serie di rigide prescrizioni e vincoli anacronistici che rendono quasi impossibile la fruizione degli stessi per fini turistici e culturali dice Gianluigi Rubiu -. Tali vincoli bloccano lo sviluppo dei comuni interessati rendendo complicatissima anche la gestione e la manutenzione delle aree di pertinenza quali strade e piazzali limitrofi. In alcuni casi ci sono interi comuni o frazioni quasi totalmente inglobati all’interno di tali aree, costrette a scontrarsi con iter burocratici infiniti, siano essi privati cittadini o Enti Locali, per qualsiasi pratica.»
«Tra i principali possiamo citare la miniera di Monteponi ad Iglesias, il sito di San Giovanni miniera con la grotta di Santa Barbara, il sito di stoccaggio di Porto Flavia e la laveria Lamarmora di Nebida, la celebre Galleria Henry di Buggerru, il sito di Su Zurfuru a Fluminimaggiore, la vasta area di Montevecchio con la Galleria Anglosarda, ma anche i territori di Nuxis e Narcao e il Basso Sulcis in generale», conclude Gianluigi Rubiu.

Elvio Daniele Curreli è il nuovo presidente della Cantina Santadi, ha ricevuto il testimone il 14 luglio da Antonello Pilloni, storico presidente da 48 anni, nel corso della cerimonia svoltasi nella sala convegni della Cantina. L’evento “Terroir Sulcis – Il Sulcis festeggia il suo re, il Carignano”, organizzato anche per la presentazione della strategia, dei risultati e delle opportunità del progetto Enotria, realizzato con il GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari, ha visto la partecipazione di numerosi ospiti, tra i quali c’erano il presidente del Consiglio regionale Piero Comandini, gli assessori regionali della Cultura Ilaria Portas e dell’Industria Emanuele Cani e il capo di gabinetto dell’assessorato regionale del Turismo Carla Medau,
I lavori sono stati aperti dal moderatore Anthony Muroni, scrittore, giornalista e presidente della Fondazione Mont’e Prama e dai saluti istituzionali del presidente della Cantina Santadi Antonello Pilloni, del sindaco di Santadi Massimo Impera, del presidente del GAL Cristoforo Luciano Piras, degli assessori regionali della Cultura Ilaria Portas e dell’Industria Emanuele Cani e del capo di gabinetto dell’assessorato del Turismo Carla Medau.
Anthony Muroni ha presentato il docufilm che racconta la storia della Cantina Santadi, dal 1960 quando venne costituita la cooperativa, attraverso le difficoltà iniziali e la svolta, arrivata il 13 luglio 1976, quando assunse la presidenza Antonello Pilloni su esplicito invito di Peppino Sais, e conobbe subito dopo Giacomo Tachis, enologo di fama internazionale, che sposò il progetto e contribuì in misura determinante alla crescita e all’affermazione a livello mondiale del Carignano e dei vini prodotti dalla Cantina Santadi. Il docufilm racconta mirabilmente la splendida realtà attuale della Cantina Santadi.
I lavori sono proseguiti con gli interventi sul progetto Enotria, di Maria Giuseppina Cireddu, dirigente della Regione Sardegna; Nicoletta Piras, direttrice del GAL Sulcis Iglesiente, Capoterra e Campidano di Cagliari; Massimo Podda, direttore della Cantina Santadi; Andrea Capelli, autore del libro Terroir Sulcis.
E’ seguita una tavola rotonda che ha visto gli interventi di Donatella Cinelli Colombini, ideatrice del Movimento Turismo del Vino; Gaddo della Gherardesca, rappresentante della tenuta di Castagneto Carducci; Lorenzo Olivero, presidente della Strada del Barolo e dei Grandi Vini di Langa; Alessio Re, segretario generale della Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura; Italo Bussa, giornalista e scrittore; Gianluca Cadeddu, coordinatore del gruppo di lavoro strumenti finanziari e progetti speciali Csdel Centro Regionale di Programmazione della Regione Autonoma della Sardegna e Programme Manager e.INS Sardegna; Cristian Galbiati, responsabile scientifico della Fondazione ARIA.
E’ intervenuto, infine, Luca Saba, direttore di Coldiretti Sardegna, che ha portato il suo saluto al presidente Antonello Pilloni.
Le conclusioni sono state affidata a Piero Comandini, presidente del Consiglio regionale della Sardegna.
Antonello Pilloni ha portato i saluti finali e ha presentato il suo successore alla presidenza della Cantina Santadi, Elvio Daniele Curreli, un momento particolarmente carico di emozione.
Giampaolo Cirronis
 

Domenica 14 luglio 2024 il Comitato “Vergine D’Itria” di Portgscuso per il 7° anno (2017 -2024) ha rinnovato il gemellaggio con il gruppo folk “Santu Juanni” di Pabillonis, alla presenza del parroco don Antonio Mura, dei sindaci di Portoscuso, Ignazio Atzori e di Pabillonis, Riccardo Sanna, del presidente del Comitato Luigi Loddo e del presidente del gruppo folk Rita Cossu. La giornata è cominciata con l’accoglienza degli amici di Pabillonis, presso la chiesa “Vergine d’Itria“ che poi sono stati accompagnati da Demetrio Sanna dell’Associazione “Sa Fabbrica”, per una visita presso i siti più significativi e identitari di Portoscuso. Giunti al momento del pranzo, tutta la comitiva dei due gruppi e collaboratori son stati accompagnati all’ex Scuola dell’infanzia “San Vincenzo” dove, insieme al Comitato e ai collaboratori, è stato vissuto un momento conviviale e di grande familiarità, con degustazione di piatti tipici locali. Nel discorso di accoglienza, il parroco, don Antonio Mura, ha messo in evidenza l’importanza dei gemellaggi e i legami di fratellanza sotto il nome di Maria SS., a Portoscuso venerata come “Vergine D’Itria” e a Pabillonis come “Beata Vergine della Neve”; Maria, pure con diversi titoli, è sempre Madre nostra. I Sindaci, nei loro discorsi, hanno sottolineato che due comunità civiche, una marinaresca e una agricola, si sono incontrate, ancora una volta, per formare un’unica comunità caratterizzata da principi e obiettivi comuni, nonostante le loro specificità. È stata una giornata all’insegna dello scambio, del confronto e della condivisione.

«Ringraziamo Demetrio Sanna, tutti i presenti, amici e collaboratori che ci hanno sostenuto e aiutato nella realizzazione di questa giornata – dice don Antonio Mura -. Un ringraziamento al sindaco di Portoscuso Ignazio Atzori, che ha condiviso e vissuto con noi l’intera giornata. Un doveroso e sentito ringraziamento, va a tutto il gruppo folk “Santu Juanni” di Pabillonis, al sindaco Riccardo Sanna, al vice sindaco Graziella Gambella, all’assessore Roberto Piras e al consigliere Roberta Lambroni. Attrus annus, cun saluri. Comitato “Vergine d’Itria ” Ill.mi sindaco, dott. Ignazio Atzori e sindaco sig. Riccardo Sanna, accogliete la mia gratitudine per la Vostra presenza e per la condivisione della giornata gemellaggio, così importante per le due realtà ecclesiali e per le comunità civiche di Portoscuso e Pabillonis, da voi sindaci rappresentate. Al Comitato “Vergine d’Itria” in Portoscuso, al Gruppo Folk “Santu Juanni” in Pabillonis e a tutte le persone che a vario titolo hanno collaborato per la riuscita di questa giornata-gemellaggio e a Voi, ill.mi sindaci, la mia gratitudine, con l’auspicio di ulteriori possibilità di incontro gemellaggio.»

Il presidente Federico Fantinel ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia per giovedì 18 luglio, in seduta straordinaria e pubblica, alle ore 15.00, prima convocazione, ed alle ore 16.00 in seconda convocazione.

Sono cinque i punti all’ordine del giorno:

1. Mozioni e ordini del giorno;
2. Approvazione aggiornamento Piano Economico Finanziario (PEF) del servizio integrato di gestione dei rifiuti per il biennio 2024-2025;
3. Approvazione delle tariffe per l’applicazione della tassa sui rifiuti (TARI) per l’anno 2024;

4. Variante al piano per gli insediamenti produttivi (P.I.P.) 2024 – “PROGETTO SULKHY”.

5. Attuazione dell’intervento di interesse pubblico per la produzione di idrogeno rinnovabile – Approvazione.

«Diamo finalmente una risposta concreta ai lavoratori appartenenti al bacino delle aree di crisi industriale complessa della Sardegna, i quali potranno percepire il sostegno economico della mobilità in deroga per tutto il 2024. La Regione si impegna concretamente a prendere in carico questi lavoratori al fine di migliorare la loro occupabilità erogando percorsi di Politiche attive su misura.»

Lo ha detto stasera l’assessora regionale del Lavoro Desirè Manca alla luce della comunicazione trasmessa oggi dal ministero del Lavoro all’assessorato in cui si comunica che il costo quantificato dalla Regione Sardegna per la mobilità in deroga risulta finanziariamente sostenibile.

«A seguito del proficuo incontro tenutosi a Roma la scorsa settimana, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Marina Calderone, ha accolto le nostre richieste e in mattinata ha reso noto che sono state autorizzate le domande per la mobilità in deroga della Regione Sardegna», ha concluso Desirè Manca.