La storia di Federico, un ragazzo cresciuto senza i genitori, in una casa famiglia, dove è riuscito a ritrovare fiducia nel futuro – di Nadia Pische
La vita può essere bella, facile, serena, ma anche difficile e in salita. Quella che vi racconto oggi è la storia di Federico. Correva l’anno 2000 quando arrivò un bel bimbo in una famiglia di genitori e nonni felici. Ma la vita è imprevedibile e, dopo appena un anno di vita, Federico perse il suo papà. Da quel momento i nonni si presero cura di lui, a causa di una mamma poco presente. Ma nel 2011 Federico dovette superare un’altra prova: il distacco dai nonni e un nuovo percorso in una casa famiglia.
«Ricordo benissimo – racconta Federico – il giorno che mi presero da scuola e mi portarono in un posto a me sconosciuto chiamato casa famiglia, nel quale incontrai tanti altri ragazzini. Mi ricordo i pianti dei primi giorni e le prime settimane senza vedere i nonni che rividi dopo mesi.»
Intanto, il tempo passava, i nonni andavano a trovarlo e a scuola Federico faceva nuove amicizie. Tutto per lui era nuovo ed improvvisamente si rese conto che questo percorso sarebbe stato molto lungo. Iniziò a fare sport e gli incontri con la psicologa gli fecero finalmente capire come mai si trovava li.
«Negli anni 2013/2014 iniziai ad aprire la mente, mi proposero l’affido, ma io una famiglia l’avevo, volevo i nonni che mi mancavano tanto», aggiunge Federico.
Nel 2015 arrivò la sua prima stagione estiva, iniziò a capire il mondo del lavoro e cosa significava “sudarsi le cose”. Ma l’anno decisivo è stato il 2017, in estate sarebbe finito il suo percorso in casa famiglia e sarebbe tornato dai suoi adorati nonni.
«Ad oggi avrei dato l’anima – sottolinea Federico – il percorso in casa famiglia “mi ha aperto la mente a 360°, mi ha regalato emozioni belle e brutte, ma mi dà un senso di soddisfazione quando passo a salutare la mia vecchia casa, mi accolgono sempre con il sorriso per il lavoro svolto bene su un ragazzo cresciuto benissimo. Lì potrei ringraziare per tutta la vita, sono il loro ragazzo modello e questo per me è motivo di grande orgoglio.»
Oggi Federico è un ragazzo quasi indipendente, che non sta mai fermo, con tanti obiettivi e hobby che pian piano porterà a termine. È un ragazzo che si relaziona facilmente con tutti. La sua speranza è che domani questo suo “passato” venga letto da persone che hanno vissuto qualcosa di simile nella loro vita e che la sua testimonianza possa essergli d’aiuto.
«Posso dire di aver realizzato il 15% di tutto quello che vorrei fare nel mio futuro, ma sono veramente soddisfatto di questi miei 23 anni compiuti, in cui ho dovuto affrontare tante prove. Ringrazio la mia voglia di mettermi sempre in gioco a provarci sino alla fine anche se non sempre ottengo i risultati sperati. Questo per dirvi che non sono stato fortunato, chi non ha i genitori li vorrebbe e chi invece li ha capita che li tratti… come se fossero il nulla. Io però posso assicurarvi che avere due genitori uniti e vicini è la cosa più bella che ci possa essere – conclude Federico -. Loro, chi li ha è davvero fortunato!»
Nell’ascoltare Federico mi sono resa conto di avere davanti un bravo ragazzo che, nonostante non abbia avuto una vita facile ha una grande fiducia nel futuro e non perde la speranza che la vita, in qualche modo, possa rendergli quello che ingiustamente gli ha tolto. Bravo Federico! Avanti tutta!
Nadia Pische
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