23 November, 2024
Home2024Gennaio (Page 14)

Il 22 dicembre il 3° Reggimento bersaglieri della Brigata “Sassari” ha commemorato l’81° anniversario della “Battaglia di Natale”, combattuta sul fronte russo tra il 25 e il 31 dicembre 1941. La storia ricorda che il 25 dicembre del 1941 il reggimento fu schierato a caposaldo di Petropawlowka, dove per tre giorni resistette eroicamente sotto il fuoco di un nemico dieci volte superiore numericamente e in condizioni ambientali proibitive, riuscendo a mantenere le posizioni, a contrattaccare e, infine, a conquistare nuovi capisaldi per rinforzare la linea difensiva. Alla cerimonia, presieduta dal Comandante del 3° reggimento bersaglieri, colonnello Alessandro Latino, svoltasi nella caserma “Salvatore Pisano” di Teulada, hanno partecipato il comandante della Brigata “Sassari”, generale di Brigata Stefano Messina, i sindaci di Teulada, Sant’Anna Arresi, Villaperuccio e Carbonia, che hanno assistito alla funzione religiosa in memoria dei caduti di tutte le guerre, celebrata dal cappellano militare don Antonio Atzeni.
Nell’occasione, per rievocare alcuni momenti di quei fatti d’arme, i bersaglieri del “Glorioso Terzo”, schierandosi come figuranti, con armi e mezzi dell’epoca, hanno riproposto gli eventi vissuti dai soldati del reggimento nelle vallate del Don.
Tra i numerosi caduti della “Battaglia di Natale”, è stato particolarmente ricordato il Colonnello Aminto Caretto, 29° Comandante del reggimento, definito da tutti i bersaglieri del “Terzo”, con affetto e ammirazione, “papà Caretto”, la cui nipote Stefania Caretto, presente alla commemorazione è stata nominata “madrina del reggimento”.
Come da tradizione, i bersaglieri hanno dato prova della loro preparazione atletica con un saggio ginnico e con la presentazione di alcune attività operative del reggimento. A seguire, la fanfara “Goito” del 3° bersaglieri ha allietato i presenti con i canti e le musiche tipiche della tradizione bersaglieresca.

 

E’ di sei persone denunciate, circa 1.000 gli strumenti di cattura illecita recuperati e sequestrati e 130 uccelli sequestrati il bilancio degli oltre 200 controlli effettuati del Corpo Forestale nel periodo delle festività natalizie, relativi all’attività venatoria e alla repressione del bracconaggio nella Sardegna meridionale.
Contrasto all’uccellagione. Nell’area del Sulcis, al confine del Parco regionale di Gutturu Mannu, la Stazione forestale di Uta ha colto in flagranza nel corso di altrettante operazioni, 3 persone (tutte pregiudicate) mentre predisponevano lungo i sentieri strumenti di cattura per uccellagione. Nell’ambito delle operazioni sono stati sequestrati complessivamente 128 uccelli di diverse specie catturati con il sistema dei lacci, oltre a 400 lacci impiegati per la cattura dell’avifauna.
La stazione forestale di Muravera durante le attività di controllo del territorio, ha sequestrato 305 trappole e nove reti per uccellagione, (rinvenute occultate in un macchione) e pronte per essere piazzate durante il periodo delle festività.
L’attività è stata sostenuta dal contributo dei volontari del CABS (un’ONG Internazionale di tutela delle specie migratorie), che nel periodo delle festività ha collaborato con il Corpo forestale principalmente per la fase di ricognizione del territorio finalizzata all’individuazione e bonifica delle aree da sistemi di cattura.
L’uccellagione è una pratica di caccia illegale vietata dall’art. 3 della legge n. 157/92 e punita con l’arresto fino ad un anno, assai diffusa in passato soprattutto nel sud Sardegna, oggi limitata a pochi soggetti, tutti pregiudicati, che perseverano nell’attività illecita.
I controlli dell’attività venatoria. Oltre 200 sono i controlli eseguiti nella provincia per il controllo dell’attività venatoria. A Dolianova 3 cacciatori sono stati sorpresi in flagranza di reato poiché sorpresi ad esercitare la caccia al cinghiale all’interno dell’Oasi permanente di protezione faunistica. Sono stati quindi denunciati (reato punito con l’arresto sino a 3 mesi e l’ammenda sino a € 2.000); le armi e le munizioni sono state sequestrate e le licenze di porto di fucile sospese.
Sono complessivamente 9 le sanzioni amministrative per complessivi € 4.000, contestate nella provincia in materia di caccia, prevalentemente per: mancato uso di Gilet ad alta visibilità nelle battute di caccia al cinghiale, omesso pagamento delle tasse di concessione e mancato rispetto delle distanze da strade e fabbricati.
I controlli sono stati eseguiti anche per il rispetto sulle norme per l’eradicazione della peste suina, insieme al Servizio veterinario dell’ASL di Cagliari. È stato verificata l’osservanza delle compagnie di caccia al precetto di prelievo dei tessuti dai capi abbattuti e conferimento degli stessi all’Istituto zooprofilattico. L’adempimento è importante, per il controllo dell’eventuale diffusione della peste suina, di cui il cinghiale costituisce il vettore di diffusione. I controlli hanno dato tutti esito negativo.
Il complesso delle attività coordinata dal Servizio territoriale di Cagliari del Corpo forestale è rivolto a garantire la tutela della biodiversità, il rispetto delle norme sull’esercizio venatorio e il sostegno della filiera suinicola.

Una piazzetta per ricordare la dott.ssa Fleanna Chirigu, pediatra, una professionista della sanità iglesiente che ha dato lustro alla città di Iglesias.
Questa mattina, alla presenza del sindaco Mauro Usai, di alcuni consiglieri comunali, parenti e amici, è stata scoperta la targa col suo nome nella piccola piazzetta a lei intitolata, lungo la via Cattaneo, all’ombra delle grandi palme che l’adornano. Forse troppo piccola per una figura così importante per la città.
E’ stato il consigliere di minoranza Luigi Biggio a chiedere che l’amministrazione comunale ricordasse con un gesto tangibile la figura di colei che è stata la prima pediatra del Sulcis Iglesiente.
Fleanna Chirigu, classe 1928, è scomparsa dopo una lunga malattia il 2 luglio del 2010. Tutta la sua esistenza è segnata dall’amore per la sua professione esercitata, come ha ricordato il dott. Nuccio Guaita, con religiosa attenzione. La dott.ssa Fleanna Chirigu, infatti, tra le altre cose, aveva aderito all’ordine francescano quale terziaria ma pur sempre una donna libera e aperta, ha aggiunto, anche verso coloro che nulla avevano a che fare con la religione.
Dopo la laurea in Medicina e la specializzazione in Pediatria presso la Clinica Macciotta di Cagliari la dott.ssa Fleanna Chirigu consegue successivamente anche la specializzazione in Pneumologia presso la scuola Forlanini di Roma. La sua attività professionale si articola tra la libera professione e come componente dell’equipe medica del Preventorio infantile antitubercolare, all’epoca facente capo alla Previdenza Sociale, divenendo primario del reparto di Pneumologia dell’ospedale F.lli Crobu.
Ad un anno dalla sua scomparsa, in Congo, a Mbuonò Brazzaville, in una missione gestita dalle Suore Figlie di San Giuseppe di Genoni, Le è stato dedicato un reparto di ostetricia e neonatologia.
Sono convinto, ha detto Luigi Biggio, promotore dell’iniziativa, che se la dott.ssa Fleanna Chirigu fosse ancora tra noi, nel suo cuore albergherebbero sentimenti di profonda tristezza di fronte a quanto prodotto dalla politica regionale, soprattutto negli ultimi vent’anni, e non solo relativamente al F.lli Crobu, presidio per il quale anche Lei, con la sua dedizione, competenza e professionalità, ha contribuito a far divenire, negli anni che furono, un vero e proprio punto di riferimento per la sanità pediatrica in tutto il territorio regionale, e non solo.

Carlo Martinelli

 

 

Il Lions Club di Carbonia, in occasione della festa della Befana, ha consegnato all’unità territoriale distaccata di Cortoghiana, del Comitato di Cagliari della Croce Rossa Italiana, una donazione di regali per i bambini assistiti dall’associazione sanitaria e sociale. L’iniziativa si inserisce nel quadro delle attività di solidarietà e di sostegno alle fasce più deboli della società che il club lionistico svolge da anni sul territorio.
La consegna dei regali è avvenuta oggi 4 gennaio 2024 presso la sede dell’unità territoriale distaccata di Cortoghiana, alla presenza del Past Presidente del Lions Club di Carbonia, Attilio Burdi, del vicepresidente Marco Grussu, dei referenti della Croce Rossa di Cortoghiana, Luigi Lisci, Luciana Arru, e di alcuni volontari e beneficiari dell’ente. I regali, composti da giocattoli, componenti elettronici per ragazzi, libri, dolciumi e altri oggetti, sono stati scelti in base all’età e ai gusti dei bambini, che hanno espresso la loro gratitudine e la loro gioia per il gesto di generosità dei Lions.
«Siamo felici di aver portato un sorriso ai bambini che vivono situazioni di difficoltà e di bisogno – hanno dichiarato i soci del Lions Club di Carbonia -. Per noi Lions, la Befana non è solo una tradizione, ma anche un’occasione per condividere valori di solidarietà, di altruismo e di servizio alla comunità. Ringraziamo l’unità territoriale distaccata di Cortoghiana, del Comitato di Cagliari della Croce Rossa Italiana per la collaborazione e per l’importante opera che svolge quotidianamente a favore dei più deboli».
Il referente della Croce Rossa ha ringraziato il Lions Club di Carbonia per la donazione, sottolineando che «i regali ricevuti dai bambini sono molto più di semplici oggetti, sono segni di attenzione, di affetto e di speranza. La Croce Rossa di Cortoghiana è grata al Lions Club di Carbonia per il sostegno e per la sensibilità dimostrata nei confronti dei nostri assistiti. Siamo orgogliosi di aver instaurato un rapporto di fiducia e di sinergia con il club lionistico, che ci permette di realizzare progetti e iniziative a beneficio del territorio».

 

«Un intervento significativo che consentirà di limitare l’annoso dissesto idrogeologico che da tempo insiste su questa zona e rendere più sicuro e fruibile uno dei luoghi simbolo di Santa Margherita.»

Il comune di Pula definisce così l’intervento dei lavori di messa in sicurezza del tratto di costa in prossimità della torre di Cala D’Ostia, per i quali è stato firmato il il contratto per l’appalto integrato (progettazione e lavori). Il costo sarà di 200mila euro, arrivati dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza.

«Pula si prepara alla prossima stagione estiva, iniziando con la messa in sicurezza del tratto di costa in prossimità della torre spagnola di Cala d’Ostia – spiega la vice sindaca e assessora dei Lavori pubblici, Elisabetta Loi -. Un intervento significativo che ci consentirà di limitare l’annoso dissesto idrogeologico che da anni insiste su questa zona e di rendere più sicuro e fruibile uno dei luoghi simbolo di Santa Margherita.»

Antonio Caria

Nella foto di copertina, la Piazza del Popolo

L’organico del Carbonia Calcio cambia ancora nel mercato dei calciatori svincolati. La società biancoblù ha svincolato due argentini, il portiere  Mauro Alcaraz e il centrale difensivo Santiago Brailly. Il vuoto lasciato dal 30enne portiere è stato coperto con il ritorno di Valerio Bigotti, classe 2022, in biancoblù nelle due stagioni in serie D, lo scorso anno in Eccellenza con la maglia dell’Iglesias. In ingresso c’è da registrare anche l’arrivo di un giovane difensore, Davide Saia, fuoriquota classe 2004, proveniente dal girone A dell’Eccellenza siciliana, già in campo con la nuova maglia a Ossi sabato 23 dicembre. L’organico necessita ancora di almeno due nuovi ingressi in difesa che potrebbero arrivare prima del ritorno in campo della squadra, previsto il 14 gennaio, alla seconda giornata del girone di ritorno (alla prima giornata il Carbonia riposa), al Comunale Carlo Zoboli, contro il Bari Sardo.

Diego Mingioni, tornato alla guida del Carbonia un mese fa al posto del dimissionario Maurizio Ollargiu, resta fiducioso in una reazione della squadra, reduce da una serie negativa di sette giornate, nel corso delle quali ha raccolto soli due punti, frutto di due pareggi e ben cinque sconfitte, che l’hanno fatta precipitare al terz’ultimo posto in classifica, a due punti dalla quota salvezza.

Allegata l’intervista a Diego Mingioni.

Il gruppo della lista Mauro Usai Sindaco, a Iglesias, perde due consiglieri. Federico Melis e Gianna Concu passano al Gruppo Misto, ma restano in maggioranza.

«Tale scelta, sofferta e meditata nel temposcrivono in una nota i due consiglieri -, è derivante dal venir meno di quelli che sono i criteri minimi di appartenenza ad un gruppo politico, ossia il coinvolgimento nelle decisioni e nelle scelte politiche. Di conseguenza, si è creato un totale dissenso nelle linee di indirizzo interne ed esterne che non consentono per entrambi una proficua prosecuzione della collaborazione.»

«Pur rimanendo all’interno della maggioranza a sostegno del Sindaco Mauro Usai aggiungono Federico Melis e Gianna Concu -, al fine di veder applicato e compiuto il programma elettorale nonché le linee programmatiche votate in Consiglio, verrà perseguita un’azione politica volta alla valorizzazione del ruolo del Consiglio comunale, affinché lo stesso non venga svilito a semplice organo di ratifica di atti, ma riacquisisca il ruolo di organo istituzionale centrale nell’attività politica cittadina.»

La lista “Mauro Usai Sindaco” è stata la più votata alle elezioni amministrative 2023, con 4.103 voti (28,8%), con i quali ha eletto 8 dei 18 consiglieri di maggioranza. Il più votato della lista e dell’intero Consiglio comunale, con 665 preferenze, è stato Alessandro Pilurzu, eletto in Aula nella riunione d’insediamento, presidente dell’Assemblea. Federico Melis e Gianna Concu sono stati il 7° e l’8° eletto, rispettivamente con 162 e 158 preferenze. Dopo la nomina ad assessore di due degli eletti, Claudia Sanna e Vito Spiga, dimissionari per incompatibilità tra le due cariche, sono subentrati in Consiglio i primi due dei non eletti, Marco Antonio Entrudis e Alberto Theodor Francu.

Ancora pochi giorni a disposizione per chi volesse candidarsi nel ruolo di portalettere, anche nel Sulcis Iglesiente. C’è tempo, infatti, sino alle 23.59 di domenica 7 gennaio per poter presentare, attraverso il sito www.posteitaliane.it, la propria candidatura per “addetto al recapito”. Esattamente una settimana in più, invece, per coloro che volessero candidarsi al ruolo di “consulente finanziario”: in questo caso la data di scadenza è fissata a domenica 15 gennaio, con lo stesso orario.
Addetti al recapito – L’Azienda comunica che i requisiti minimi per la posizione di addetto al recapito sono il diploma di scuola media superiore e la patente di guida in corso di validità idonea per la guida dei mezzi aziendali. Non sono richieste conoscenze specialistiche. Poste Italiane offre un contratto a tempo determinato in relazione alle specifiche esigenze aziendali sia in termini numerici che di durata. Candidatura entro il entro domenica 7/01/2024.
Consulenti finanziari – Poste Italiane indica che il candidato ideale, in questo caso, è un laureata/o o laureanda/o (triennale o magistrale), con ottime capacità di comunicazione e di relazione, interessata/o al mondo dei mercati finanziari, assicurativi e gli investimenti, predisposta/a per il lavoro in autonomia/di gruppo e per lavorare su obiettivi commerciali sfidanti, oltre che dotata/o di un’ottima conoscenza del pacchetto Office. In caso di superamento dell’iter selettivo, il candidato potrà essere assunto con un contratto di lavoro dipendente full time (36 ore settimanali su 6 giorni lavorativi) e con retribuzione commisurata al livello di esperienza maturata, secondo quanto previsto dal CCNL di Poste Italiane. Candidatura entro il entro il 15/01/2024.
Per le posizioni aperte è possibile presentare la propria candidatura attraverso il sito https://www.posteitaliane.it/it/come-candidarsi-in-poste.html, dove è possibile acquisire informazioni più complete ed esaustive sia sui diversi ruoli sia sui processi di selezione.

rpt

Le RSU di Igea S.p.A. denunciano – in una nota diffusa oggi – «comportamenti di carattere antisindacale evidenziando ancora una volta un modus operandi irrispettoso nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori, asse portante dell’Azienda. L’Amministratore Unico promuove azioni unilaterali senza alcun coinvolgimento delle rappresentanze sindacali o informandole tardivamente minando di fatto i normali rapporti industriali e sindacali. Le uniche iniziative di carattere informativo lo vedono protagonista di comunicati epistolari autocelebrativi indirizzati a ciascun dipendente, che scientemente mistificano la realtà dei fatti. Atteggiamenti che in questi anni hanno caratterizzato la gestione della società, alquanto discutibili, che stanno portando Igea al non rispetto della sua mission iniziale, le bonifiche!!!»
«Come avvenuto diverse volte in passato, l’azionista Unico, ha appreso solamente ad eventi accaduti, fatti, decisioni e atti per i quali si è reso necessario un intervento diretto della stessa RAS al fine di attuare correttivi che altrimenti avrebbero potuto creare situazioni di difficile gestione anche sotto il profilo socialeaggiungono i rappresentanti delle RSU Igea Gianfranco Mereu, Salvatore Corriga, Massimo Fois, Alessandro Cuboni e Angela Vargiu -. Ultimo atto, in ordine temporale, perpetrato ai danni di tutti i dipendenti di Igea S.p.A., quello di aver disatteso la ratifica di parte degli accordi concordati in sede di contrattazione di secondo livello del mese di marzo 2023, e quello di effettuare reiterate azioni di modifica dell’organizzazione del lavoro attraverso spostamenti di sedi di lavoro del personale, per sopperire a continue carenze organizzative, di pianificazione o scelte sbagliate di progettazione dei lavori da parte del Management Aziendale. Inoltre, promuove a suo piacimento il trasferimento di una parte del personale presso uno stabile di Cagliari così da creare un totale scollamento dalle attività/uffici di Iglesias che da sempre efficacemente hanno la funzione di Centro Direzionale. Ci troviamo, di fatto, come se ci fossero due Società distinte e distanti!»
«L’assessorato dell’Industria da un lato, riconosce Iglesias quale baricentro delle attività estrattive riportando nella città gli uffici del corpo delle miniere, dall’altra, l’AU delocalizza la società a Cagliari, creando una situazione inaccettabile che mortifica la storia di tutto il Territorio. Situazione e decisioni denunciate già dal 2021 dai lavoratori e dalla precedente RSU aziendale, alla quale l’AU rispondeva con proclami che bollavano come NON veritiere le affermazioni “sulla decentralizzazione della direzione aziendale a Cagliari”, di contro annunciava la costruzione di nuovi uffici a Campo Pisanosottolineano i rappresentanti delle RSU Igea -. Nella realtà, Cagliari, continua ad essere operativa e super attenzionata e accoglie nuove assunzioni, mentre gli stabili di Campo Pisano sono in continuo abbandono e decadenza, alimentati tra l’altro da generatori di corrente da luglio di quest’anno, a causa di un guasto che ha messo fuori uso la sottostazione di Campo Pisano; guasto risolvibile con un nuovo allaccio ad oggi ancora senza alcun riscontro, specchio di una società incapace di relazionarsi persino con Enel. L’AU e la Direzione Amministrativa non si presentano e snobbano Campo Pisano da più di un anno.»
«Le lavoratrici e i lavoratori di Igea si oppongono con forza e convinzione al decentramento operato da questa amministrazione e promuovono il reintegro delle attività Direzionali presso il sito di Campo Pisano ad Iglesias, che così come da statuto è la città che non solo storicamente la vede protagonista, ma che ricordiamo è la culla di tutte le iniziative che in tempi fiorenti hanno visto questa società operare positivamente e con grande professionalità nel ripristino e  recupero delle attività dismesse, oggi siti turistici e fiore all’occhiello portati avanti con vivo interesse dai Sindaci del territoriosi legge ancora nella nota delle RSU Igea -. Condividiamo con orgoglio quanto sostenuto dal Presidente della Regione Sardegna nel suo recente comunicato stampa in occasione delle celebrazioni di Santa Barbara: “Ricordiamo l’opera di Santa Barbara, martire cristiana e patrona dei minatori, in una delle città simbolo dell’attività mineraria in Sardegna. Iglesias e tutto il Sulcis sono state storicamente e sono ancora oggi realtà importanti per il tessuto economico regionale, sapendo reinventarsi e prestare i propri territori alle mutate esigenze industriali nel corso dei decenni. Questa Giunta sostiene senza mezzi termini il ricco patrimonio storico e culturale della zona e i suoi lavoratori”. Igea SPA deve essere messa in condizione di operare nel migliore dei modi, si deve rafforzare il ruolo nella messa in sicurezza finalizzata al recupero del patrimonio minerario anche ai fini turistici e si devono creare le condizioni affinché possano concretizzarsi maggiori collaborazioni con le Amministrazioni comunali, oramai in perenne conflitto con la Società. Metteremo in campo tutte le azioni necessarie per salvare l’IGEA Spa da smantellamenti e dalla distruzione in atto.»
Le OO.SS., infine, «lanciano un appello e attendono con fiducia nei prossimi giorni un atto concreto da parte del Presidente della Regione Sardegna, dell’assessorato dell’Industria, Sindaci e Consiglieri regionali interessati, al fine di dare risposte all’estremo disagio delle OO.SS., delle lavoratrici e lavoratori di Igea S.p.A che operano in un contesto organizzativo arrivato al capolinea e che necessita di azioni non più rimandabili per il rilancio della mission aziendale delle opere indispensabili per il proseguo dell’attività di bonifica, preservando la centralità direzionale nel territorio».

La Regione continua a farsi ed essere portavoce delle esigenze del comparto balneare ed è pronta a mettere in atto adeguate misure e correttivi per tutelare i legittimi interessi di chi è titolare di concessioni demaniali marittime per finalità turistico ricreative, ora in scadenza.

In assenza di comunicazioni da parte del Governo, la Giunta regionale è infatti pronta – e su questo ha lavorato nel corso degli ultimi mesi – ad approvare un programma temporale delle macroattività finalizzate all’affidamento delle concessioni.

Nella prima fase, a seguito dell’approvazione delle nuove linee guida regionali per la predisposizione del PUL, si procederà alla mappatura e pianificazione dei litorali. Il lavoro prevede la definizione della mappatura, con la analisi delle foto aeree acquisite (orto rettificate), delle dimensioni degli arenili (lunghezza e profondità), delle aree dunali, delle coste rocciose e la determinazione dello stato di utilizzo delle aree demaniali per finalità turistico ricreative dell’intera costa della Sardegna. Successivamente ci sarà l’adozione di tutti i PUL della Sardegna.

Nella seconda fase, in coerenza e nel rispetto dei Decreti attuativi che il Governo emanerà sull’argomento, si procederà determinando gli eventuali criteri che tengano conto della peculiarità dell’industria balneare e delle aziende del settore che operano in Sardegna. Si procederà quindi con la predisposizione  (e pubblicazione) dei bandi in coerenza col quanto disposto dai Decreti Governativi e ai criteri. Seguirà la valutazione e delle proposte e l’assegnazione delle concessioni.

L’articolazione temporale delle attività della seconda fase avverrà in coerenza con i tempi di emanazione dei Decreti attuativi del Governo, fermo restando che le eventuali procedure di affidamento, salvo diverse determinazioni governative, dovranno essere terminate entro e non oltre il 31/12/2025.

«La Regione è al fianco degli imprenditori balneari sardi spiega il presidente della Regione, Christian Solinas -. Quella turistica, insieme con agroalimentare e allevamento rappresenta una delle industrie primarie fondamentali dell’economia sarda e che incide in maniera significativa sul PIL dell’Isola. In quest’ambito conclude il presidente della Regione le concessioni demaniali per finalità turistico ricreative rivestono a loro volta una importanza strategica.»

«Avevamo davanti una scadenza, quella relativa al dispositivo del Governo con termine oggi, 31 dicembre 2023, ma proprio i tempi stretti imponevano di accelerare quanto più possibilespiega l’assessore degli Enti locali, Aldo Salaris -. Abbiamo quindi lavorato affinché ogni strada potesse essere percorsa. Oggi siamo in grado di avviare un piano di programmazione che andrà a salvaguardare imprese e occupati.»

Allo stato attuale in tutta l’Isola risultano in essere circa 1.950 concessioni cui corrisponde un altrettanto numero di imprese con una occupazione diretta durante il periodo estivo, senza considerare l’indotto, ben superiore a 4.000 dipendenti.