22 November, 2024
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RSU IPIA di Carbonia: «Perché l’autonomia scolastica dell’IPIA Emanuela Loi con 410 studenti è stata tagliata?»

«Perché l’autonomia scolastica dell’IPIA Loi con 410 studenti, unico Istituto in tutta la provincia del sud Sardegna ad avere un indirizzo per ottici, con una sede staccata a Sant’Antioco con indirizzo enogastronomico e MAT e, dunque, con una significativa complessità gestionale e didattica è stata tagliata? Quale criterio è stato applicato per la soppressione della sua autonomia scolastica?
Perché al Liceo Baudi di Vesme, nella vicinissima Iglesias, con meno di 400 alunni, con una complessità gestionale e didattica meno complessa ottiene il mantenimento dell’autonomia scolastica?
E ancora, sempre nella vicinissima Iglesias, all’Ipia Ferraris, con nessuna sede staccata in altri paesi e, dunque, con una minore complessità gestionale, con meno di 400 alunni mantiene la sua autonomia scolastica? Due pesi e due misure? Criteri diversi applicati a situazioni analoghe? Linee guida regionali applicate in maniera differente?»

A porsi e a porre queste domande è la RSU dell’Istituto IPIA Emanuela Loi di Carbonia, riunitasi venerdì 19 gennaio.

«892 alunni sarebbe la popolazione scolastica dell’Istituto che nascerebbe dall’accorpamento dell’IIS Beccaria con l’IPIA Emanuela Loi di Carbonia per decisione dell’assessore regionale della Pubblica Istruzione Andrea Biancareddu con l’approvazione del piano di dimensionamento della della regione Sardegnaaggiunge la RSU -. Servivano forse quei numeri per compensare il numero insufficiente di alunni dell’IPIA Ferraris e del Baudi di Vesme e per mantenere la loro autonomia scolastica con meno di 400 alunni?). Il tutto a discapito dell’autonomia scolastica mostruosa che nascerebbe dall’accorpamento del Beccaria con l’IPIA Loi: istituto che risulterebbe così composto: due sedi a Carbonia con una pluralità di indirizzi di studio e con corsi diurni e serali + 1 sede a Villamassargia con corsi diurni e serali, + 1 sede a Sant’Antioco con corsi diurni e serali + 1 sede a Santadi con corsi diurni e serali + 2 aziende agrarie.
Ma chi ha partorito questo piano ha idea di come funziona un professionale enogastronomico e agrario? Ha idea della mostruosa complessità amministrativa, gestionale, e didattica che ha creato?»
«Il buon funzionamento dell’istituzione scolastica è messa a repentaglio da questa scelta che evidenzia una scarsa conoscenza della complessa gestione di una scuola e che in tal maniera di sottovaluta l’importanza di risposte adeguate al fabbisogno formativo di un bacino di utenza certamente composito e più numeroso che insiste nell’area del Sulcis e Basso Sulcis», conclude la RSU dell’Istituto IPIA Emanuela Loi di Carbonia.

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