22 November, 2024
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Fino al 30 maggio 2024 è possibile presentare richiesta per il riconoscimento del “Bonus Idrico Integrativo”, l’agevolazione tariffaria aggiuntiva rispetto al “Bonus Sociale Idrico Nazionale” rivolta alle cosiddette “utenze deboli”, ossia ai nuclei che versano in condizioni disagiate.

Possono presentare domanda i cittadini in possesso di una certificazione ISEE ordinario non superiore alla soglia di € 20.000,00 che siano intestatari di un’utenza domestica residente.

La richiesta dovrà essere presentata mediante la procedura on line disponibile nel sito dedicato www.bonusacqua.it o, in alternativa, con le modalità indicate nell’avviso pubblico.

Tutte le informazioni utili sono contenute nell’avviso pubblico disponibile ai seguenti link: https://www.comune.carbonia.su.it/amministrazione-trasp/altri-contenuti/dati-ulteriori/item/5537-bonus-sociale-idrico-integrativo-avviso-pubblico-per-la-presentazione-della-istanza-di-ammissione-all-agevolazione-tariffaria-per-l-anno-2024

Il 19 gennaio la ASL Sulcis divulga una notizia apparentemente rivoluzionaria, il Direttore Generale definisce “estremamente importante dotare il territorio di servizi integrati che consentano di avere le migliori cure attraverso percorsi terapeutici condivisi”.
Inaugurazione con foto che passerà alla storia sul sito ASL Carbonia, entusiasmo alle stelle della dottoressa Giuliana Campus, del consigliere regionale, dell’oncologo ma anche del sindaco di Iglesias che apprezza l’iniziativa e prevede mobilità oncologica positiva da altri territori, se fosse un ciclista non scamperebbe all’antidoping.
Ma di cosa stiamo parlando? «Abbiamosentenzia il D.G. potenziato il servizio oncologico, niente tagli al Sirai». Espressioni salomoniche per dispensare un po’ di valium a possibili campanilismi. In realtà, per il momento l’iniziativa si limita ad una accoglienza ambulatoriale settimanale (una mattina) per i pazienti oncologici del distretto di Iglesias, non si può certo condividere l’euforia sanitaria per una città abituata alle inaugurazioni, ai fuochi d’artificio a salve senza continuità.
La regione sarda con delibera di giunta N. 41/36 del 1.12.2023 Istituisce il Codice DO7: «Sospetto diagnostico di patologia neoplastica».

Recente ma opportuna esenzione, prevede un finanziamento per la ASL di Carbonia dedicato, di quasi 64.000 euro per il 2023 e tre volte tanto negli anni successivi. Apparentemente qualcosa si muove ma quali sono le priorità per i pazienti tumorali e le rispettive famiglie? Come possiamo raccontare il tempo dell’angoscia, dell’incertezza che cresce di giorno in giorno dal primo sospetto di tumore al momento della proposta terapeutica?

Il cancro è malattia globale, malattia della famiglia

La Malattia Tumorale è sofferenza globale, decolla con un manipolo di cellule atipiche per dilagare e acchiappare l’umanità complessiva del paziente, la famiglia, la cornice sociale del paziente. Che fare? Ma, soprattutto, come fare in fretta perché quel sospetto interrompe, annichilisce sogni, progetti, speranze, non di attesa sopportabile si tratta.

Come procede oggi il percorso diagnostico oncologico dopo il sospetto? La risposta del Servizio sanitario pubblico è lenta, troppo lenta, inadeguata ad accogliere la domanda pressante di un futuro senza certezze. Nella mia esperienza quotidiana non ricordo prime diagnosi arrivate dall’Oncologia del Sulcis, dai reparti ospedalieri certamente, spesso in occasione di ricoveri e accertamenti ma in genere la diagnosi origina nel territorio per valutazioni proposte dal medico di famiglia o pediatra, confermati da specialisti privati, come mai? Il Paziente non trovando pronta accoglienza nella ASL perché inaccettabili i tempi della sanità pubblica, sperimenta la prima ma non sarà l’ultima delusione, deve confrontarsi con la non rinviabile necessità di investire da un momento all’altro i suoi risparmi quando ci sono e comunque decolla il calvario non solo economico ma emotivo, esistenziale e comincia il nomadismo per la salvezza.
Gli uomini sono uguali difronte alla legge? spesso, non altrettanto davanti al cancro certamente “democratico” ma la diagnosi precoce e quindi l’esordio terapeutico vede privilegiato chi ha buone disponibilità economiche.
Registro tra i miei pazienti, oggi più del passato, una grossa percentuale di viaggi per diagnostica oncologica extraregionale (Lombardia, Veneto, Lazio) e regionale extra ASL, come del resto una significativa percentuale di malati tumorali (70%) che ricevono chemioterapie e follow-up si proiettano verso lidi distanti dal Sulcis. Esiste quindi una significativa mobilità passiva (transumanza di euro) oncologica per la nostra ASL a cui si sommano le spese individuali ingiuste, disumane e i disagi di centinaia di famiglie che incrociano solitudine e l’abbandono dalle istituzioni sanitarie.

Su bixinau

Ho assistito con autentica emozione a collette di quartieri e gruppi di Amici (Su Bixinau, oggi, che tristezza, meno vissuto e partecipato di un tempo) che pur di sostenere un malato oncologico si sono organizzati per garantire il viaggio della speranza, sostituendosi al sistema sanitario sempre più ostaggio dei famelici partiti politici per i quali la solidarietà è solo elettorale. Da tanto frequento le trincee della sofferenza e della malattia e quando partecipo a trasformazioni della “normalità”, sempre più orientata all’egoismo e al disinteresse sociale, in solidarietà mi chiedo dopo qualche brivido e non poca rabbia cosa si dovrebbe fare? La triste realtà richiede responsabilità e buon senso da parte di tutti.
Ho sperimentato l’ingiustizia che subiscono tutti i pazienti fragili normalmente invocati nelle campagne elettorali ma subito dopo “scordati e scaricati” per iniziative più clientelari e vantaggiose. Da anni i pazienti del Sulcis, oncologici e non, come della Sardegna, devono affrontare, benché esenti,spese dovute al dilettantismo della regione incapace di garantire i diritti contemplati nei LEA. Questi pazienti sono la “mission” del medico e del sindaco del paese, questi garantiscono il mio onorario mensile, quello dei sindaci e i suoi dottoressa Giuliana Campus (indicata secondo lo Spoil system) eppure io mi indigno e vergogno come tanti miei colleghi ma Lei e i sindaci?
Chiesi nel 2021, considerandoli sensibili alle vicende dei loro cittadini, al presidente dell’ANCI Emiliano Deiana e del CAL Andrea Soddu un impegno per rivendicare dalla regione il rimborso ai pazienti riconosciuti titolari di esenzioni le spese per terapie e accertamenti urgenti sostenuti personalmente ma ingiustamente. Nessuna risposta, il sindaco Mauro Usai si impegnò pubblicamente nel marzo 2022 davanti a buona parte del consiglio comunale, numerose associazioni e sindacati a sostenere l’iniziativa…non pervenuta. Per segnalare la mia personale delusione e sfiducia in quanti in quella foto inaugurativa le hanno garantito, silenzio ipocrita e simpatia le racconto un episodio eloquente di come Lei, il suo staff e la Giunta regionale siete distanti dalla realtà, contraddittori e inaffidabili.
Martedì 23 gennaio, alle ore 16,30, in ambulatorio incontro (chiamiamolo) Giovannino, mi consegna gli esami e accertamenti che aspettavamo, preparo la richiesta di visita oncologica con ben evidenziata l’esenzione D07, il paziente raggiunge il CUP dell’Ospedale Santa Barbara e dopo 35 minuti rientra in ambulatorio per aggiornarmi:
«Dottore al CUP mi hanno detto che l’esenzione D07 non esiste e che se volevo la visita potevo farla tra qualche mese ma non al CTO, al Policlinico di Monserrato, non intendo aspettare, mi suggerisca il nome di uno specialista privato.»

«Non sappia la tua sinistra quello che fa la destra.»

Epidemiologia oncologica Sulcis 

Il distretto di Iglesias censiva secondo i dati presentati nel corso della Giornata del malato tumorale del 2011 (sarà mia premura farle arrivare le slide dell’iniziativa ) oltre 1.700 pazienti
Tumorali 4.000 nell’intero Sulcis, oggi per l’impennata dovuta all’invecchiamento arriviamo a 1.800 e 4.200, tra i miei pazienti il cancro è da alcuni anni la prima causa di morte, recentemente le diagnosi arrivano spesso dopo gravi ritardi o dopo importanti sforzi economici, francamente sentire Lei che dedicando una mattina alla settimana a questi malati fa invertire la rotta sgomenta, farebbe risparmiare la benzina a qualche famiglia per i 25 chilometri che separano Carbonia e ben figurare qualche politico di Iglesias, e poi?
Moltiplicare gli ambulatori senza rimodulare il metodo, garantire l’immediata diagnostica non produce vantaggi concreti ai pazienti. L’Oncologia negli Stati Uniti e Inghilterra da decenni propone un approccio differente, condivisibile e vantaggioso per i pazienti ma in Italia non è mai stato semplice accettare, handicap della nostra medicina, una variazione di rotta su convinzioni cristallizzate ma potenzialmente migliorabili.

Iglesias città dell’auto aiuto

Nel 2002 nasceva in città il primo gruppo di Auto Aiuto tra malati tumorali in Sardegna, ispirandosi al primo nato a Burlington nel 1974 e al Metodo Simonton. Si riconosce al paziente una innata energia, una potenzialità da mettere in gioco nei momenti di maggiore sconforto, tanta vitalità si può valorizzare sia nella fase diagnostico-terapeutica ma anche dopo e con l’Auto Aiuto trova la straordinaria opportunità di dare significato all’esperienza neoplastica.
Può la Medicina moderna quando tratta malattie globali come i tumori, l’alcolismo e il disagio mentale o le malattie demielinizzanti fare a meno della collaborazione preziosa e insostituibile dei Pazienti e delle loro famiglie impegnate nell’Auto Aiuto?

Sarebbe veramente utile la destinazione dei locali della ASL, nelle cittadine più popolate, dedicati ai pazienti per favorire l’incontro tra chi ha superato le difficoltà e coloro che le stanno affrontando, nascerebbe una alleanza terapeutica tra chi offre e chi riceve, i risultati sarebbero di grande aiuto ai medici di riferimento.

Dare senso alla vita

Il malato merita di essere valorizzato innanzitutto come Uomo, essenziale curare l’organo malato ma doveroso rinvigorire tutte le dimensioni sane che normalmente la Medicina sottovaluta, il primo oppositore alla neoplasia è la parte sana del paziente, da attivare senza rinvii. Chirurgia, Radioterapia, Chemioterapia da far decollare tempestivamente quando indicata ma immediato sostegno psicologico e Auto Aiuto in una visione olistica armonica. Simonton (Oncologo e Radioterapista) dimostrò che un supporto psicologico settimanale raddoppia la sopravvivenza del malato oncologico rispetto ai controlli. Iglesias dal settembre 2009 è Città dell’Auto Aiuto con delibera del Consiglio comunale, meriterebbe una rilettura, tra un evento e l’altro.

Un Servizio Oncologico Provinciale diventa riferimento solo se garantisce:
ACCOGLIENZA e ASCOLTO: Rapido nella diagnostica
CONDIVISIONE e SOLIDARIETA’: Empatia con la sofferenza
TERAPIA: quanto si possa realizzare in quel Territorio compresa di psicoterapia
SPERANZA nel FUTURO: certamente non facile da iniettare ma testimoniabile con L’Auto Aiuto
STRETTI e COSTANTI CONTATTI con il TERRITORIO
Un Servizio Oncologico Utile alla Comunità non si valorizza con numerose succursali ma deve essere UNICO, ORGANIZZATO, ACCESSIBILE in tempi rapidi con proposte e trattamenti immediatamente realizzabili. Tutto il resto sono chiacchiere, marchette politiche, battaglie campanilistiche, dannose al presente e futuro dei malati.
Chi vive lontano dalla prima linea è come il naufrago, parla senza sestante, propone senza avere ascoltato, annusato, visto, palpato e condiviso la realtà.
Le avanzo una proposta: accertamenti diagnostici gratuiti, garantiti rapidamente per tutti i pazienti con sospetta patologia tumorale prescrivibili dal medico di famiglia, ospedaliero, specialista Ambulatoriale che si assumono la responsabilità del sospetto diagnostico.
Non si offenda ma qualche visita in più al CTO secondo Lei cambia veramente questa storia?
Se i protagonisti dell’inaugurazione al CTO avessero un parente stretto con una sospetta neoplasia porterebbero la richiesta al CUP?

Giorgio Madeddu
Medico di famiglia Iglesias

A Carbonia il Carnevale continua: dopo il successo della tradizionale sfilata di Carnevale, svoltasi domenica scorsa nelle vie del centro cittadino, e la Pentolaccia presso l’ex Circoscrizione di Cortoghiana, altri appuntamenti sono previsti venerdì 16 febbraio, alle ore 15.30, presso l’ex Circoscrizione di Bacu Abis, e sabato 17 febbraio, alle ore 15.00, in piazza Santa Rita a Medadeddu. Eventi attesissimi da grandi e piccini con intrattenimenti, animazione e distribuzione gratuita di dolci.

I sindaci di Giba Andrea Pisanu, di Piscinas Mariano Cogotti e di Nuxis Romeo Ghilleri, hanno inviato una segnalazione sulla pericolosità delle traverse urbane presenti sulla Strada statale 293, all’ANAS e al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e, per conoscenza, alla prefettura di Cagliari.

«Siamo estremamente preoccupati per le condizioni di sicurezza della Strada Statale 293 segnalano Andrea Pisanu, Mariano Cogotti e Romeo Ghilleri -, in particolare, facciamo nostre le segnalazioni che giungono dai cittadini che abitano e lavorano lungo la S.S. 293 all’interno delle traverse urbane, esasperati dalla velocità con la quale vengono percorse le traverse urbane. Solo per puro caso, o meglio per fortuna, non si sono verificati sinistri con tragiche conseguenze.»

«Il comune di Nuxis, con nota del 10.11.2023, ha chiesto di poter adottare tutti gli accorgimenti possibili (ad esempio, mediante realizzazione di dossi artificiali con attraversamenti pedonali rialzati) per rendere la traversa urbana della predetta Strada Statale, sicura per i pedoni e per tutti gli utenti della strada in genereaggiungono i tre sindaci -. Attraverso la comunicazione del 12.01 scorso, la Struttura Territoriale di ANAS ha negato il rilascio del nulla osta per l’esecuzione di opere idonee per la messa in sicurezza del proprio centro abitato. In questa situazione, poiché gli accorgimenti finora adottati dai nostri Comuni non hanno sortito alcun positivo esito, chiediamo alla Struttura Territoriale di ANAS S.p.A. di voler indicare quali possano essere le soluzioni per rendere più sicuri i centri abitati siti lungo la Strada statale 293.»

«Vi comunichiamo la nostra disponibilità ad eseguire un sopralluogo congiunto sul posto, al fine di verificare quale sia l’effettiva situazione di pericolo che ci permettiamo di portare alla Vostra attenzione», concludono Andrea Pisanu, Mariano Cogotti e Romeo Ghilleri.

 

Il Rotary Club Carbonia ha avviato lo screening sulla diagnosi precoce della celiachia, rivolto alle classi 4ª e 5ª della scuola Primaria e alle classi della Prima Media degli Istituti Comprensivi Deledda Pascoli e Camilla Gritti.

Nella giornata di martedì 20 febbraio si terrà la prima riunione informativa con i genitori, alla quale seguirà la calendarizzazione della somministrazione dei test.
Grazie alla collaborazione di medici e infermieri volontari, sotto la direzione scientifica del socio dottor Carlo Parodo, verranno somministrati oltre 150 test che permetteranno di offrire una prima indicazione sulla presenza della celiachia, ed i risultati verranno resi noti singolarmente.

Si coglie l’occasione per ringraziare la sensibilità al tema dimostrata dai cittadini di Carbonia che, numerosissimi, hanno sposato sia questa iniziativa, sia quella destinata alla Parrocchia Don Bosco di cui presto vi daremo notizia, aderendo con entusiasmo alla pizzata di raccolta fondi organizzata dal Rotary Club Carbonia lo scorso 15 dicembre, al fine di realizzare i due obiettivi individuati a favore del nostro territorio.

Al termine dello screening verrà stilato un report della ricerca con i risultati ottenuti resi anonimi, aggregati e standardizzati.

La ricerca verrà intitolata e dedicata al socio dottor Aldo Atzeni, stimato pediatra scomparso prematuramente.

Nella foto di copertina Maria Mameli, presidente del Rotary Coub Carbonia.

Nella seconda foto il compianto Aldo Atzeni.

Dura presa di posizione delle segreterie territoriali FIOM FSM UILM e CUB Sardegna Sud-Occidentale e Sulcis Iglesiente nei confronti della Sider Alloys e della GSM.

«Le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici, non intendono prestarsi alle vergognose azioni di Sideralloys e GMS, che espongono le lavoratrici e i lavoratori, pertanto non risponderanno alle convocazioni aziendali con all’ordine del giorno l’eventuale “apertura della cassa integrazione”. Il MIMIT riconvochi con urgenza il confronto ministeriale previsto il 6 febbraio e rinviato a causa della presenza del Ministro Urso nel Sulcis. Le organizzazioni sindacali dei metalmeccanici non risponderanno alla convocazione richiesta per il giorno 14/02/2024 dalla Sideralloys e dalla GMS, per discutere dell’apertura della cassa integrazione. Gli atteggiamenti provocatori, non possono più essere tollerati e, soprattutto, non possono più essere affrontati in sede aziendale.»

«Agli esuberi già noti, ai mancati riconoscimenti delle retribuzioni dei lavoratori, si sono aggiunti i mancati pagamenti ai fornitori e alle aziende operanti in appalto, alimentando il clima di sfiducia nei confronti delle società, che da una parte chiede l’intervento pubblico e dall’altra crea precarietàaggiungono le segreterie territoriali FIOM FSM UILM e CUB Sardegna Sud-Occidentale e Sulcis Iglesiente -. La condivisione delle perdite e la privatizzazione dei guadagni non ci appartiene, così come si deve fare chiarezza sui fondi investiti nello stabilimento (75 milioni di euro facenti parte dell’accordo di programma), come me sono stati spesi? Il Governo faccia chiarezza sulla gestione della fabbrica, e prenda le decisioni nell’interesse generale. Ancora, negli ultimissimi giorni, sono stati rispediti a casa altri lavoratori appena richiamati al lavoro; insomma, una serie di negatività, che fanno cadere totalmente la poca fiducia rimasta in questa realtà che doveva portare al rilancio dello stabilimento di alluminio primario.»

«Le organizzazioni sindacali riunite in assemblea hanno raccolto il mandato per avviare le pratiche di ingiunzione per i mancati pagamenti – concludono -. Ma ciò che preoccupa maggiormente, sono le prospettive future, basate sul nulla : Basta! Il MIMIT riconvochi con carattere di urgenza il tavolo di confronto, sospeso in occasione della visita del Ministro Urso nel Sulcis. FIOM-FSM-UILM e CUB non escludono azioni di protesta per il rilancio della vertenza.»

Il Consorzio turistico per l’Iglesiente partecipa dal 16 al 18 marzo alla fiera Agri slow travel Expo – fiera dei territori di Bergamo. Continua l’azione promozionale del territorio dell’Iglesiente e dei soci, dei siti culturali e minerari, partecipando ancora una volta a una delle fiere più importanti d’Italia.
Dopo la presenza al TTG di Rimini, l’Expo di Barumini e la Bit di Milano questa è la quarta fiera dopo la stagione estiva che vede protagonista il Consorzio turistico per l’Iglesiente, impegnato ancora una volta per promuovere il territorio.
Sono già tanti gli appuntamenti fissati e i b2b con i buyer del settore turistico.
La fiera di Bergamo vede impegnati gli espositori in un territorio importante, crocevia di tante città del nord Italia e con un importante aeroporto.
Verranno promosse le attività outdoor, il turismo lento e i siti del territorio, insieme ai sapori e al gusto.

Sono giunte al Corpo Forestale, segnalazioni riguardanti due turisti di nazionalità tedesca, i quali stavano tracciando e pubblicizzando in  canali social, itinerari da percorrere in moto nelle spiagge e arenili  della Sardegna.

Data la gravità del caso, si è intrapresa un’attività che ha coinvolto diverse strutture del Corpo forestale: le Sale operative regionale e territoriali di Cagliari e Tempio; il personale del  Nucleo Investigativo dell’Ispettorato di Cagliari e il personale della Stazione forestale di Padru.

I due turisti, nel giro di sei giorni, hanno percorso procedendo da nord, diversi itinerari della Sardegna. I tracciati sono stati regolarmente pubblicati in vari canali social specializzati per pubblicizzare itinerari “turistici”.

Tuttavia, l’esame dell’ultimo filmato, che riprende il transito dei due attraverso le dune di Piscinas, nel litorale di Arbus, ha permesso di individuare i relativi autori. Il risultato è stato conseguito mediante controlli sui canali social.

Attraverso ulteriori verifiche presso le compagnie di navigazione, si è accertato che i due si sarebbero imbarcati domenica scorsa dallo scalo di Olbia verso Livorno.

Pertanto, è stata coinvolta una pattuglia della Stazione forestale di Padru, la quale ha atteso i due all’imbarco. Dopo aver riscontrato la corrispondenza delle targhe dei veicoli, i forestali hanno identificato gli autori degli illeciti. Ai due è stato contestato il transito motorizzato negli arenili e nei sistemi dunali.

Le violazioni contestate sono diverse e anche di natura penale, poiché si configura il danneggiamento del sistema dunale (bellezza naturale tutelata dal Piano Paesaggistico Regionale) per il quale sono previste, in proporzione alla gravità, pene dell’arresto fino a due anni e dell’ammenda da 15.000 a 51.000 euro.

Si configurano anche violazioni amministrative alla legge regionale 16 del 2017, che vieta sia il transito negli arenili che il campeggio libero: a ciascun trasgressore è stata contestata una violazione amministrativa pari a 400 euro.
Quello accertato è illecito particolarmente dannoso per il delicato equilibrio delle dune, rispetto al quale, purtroppo, non è percepita a sufficienza la relativa gravità.
Infatti l’azione meccanica degli pneumatici destabilizza le dune e sradica – o comunque danneggia – la flora psammofila, la cui presenza è fondamentale per l’equilibrio della spiaggia e innesca così fenomeni erosivi poiché la sabbia, non più trattenuta dalla vegetazione, viene rapidamente dispersa dal vento e dalle mareggiate.
Chi usa le spiagge come piste per il fuoristrada non solo danneggia un ambiente naturale, ma anche compromette la legittima fruizione delle spiagge ai fini del duraturo sviluppo turistico della Sardegna.
Il Corpo forestale lancia un appello affinché i cittadini segnalino analoghi illeciti ed altre emergenze ambientali direttamente al numero verde del Corpo forestale e di Vigilanza ambientale 1515.

 

Il Tempio passa agevolmente al “Carlo Zoboli” realizzando quattro goal (nove in due consecutive partite esterne dopo i 5 realizzati a Li Punti) e si conferma al secondo posto alle spalle dell’Ilvamaddalena. Il Carbonia, alla seconda sconfitta casalinga, allunga la striscia di partite senza vittoria (14, con soli 6 punti frutto di altrettanti pareggi) ed ora la classifica fa paura.

 

Giuseppe Cantara ha presentato un undici iniziale privo degli squalificati Salvatore Gallo e Ousman Gomez; Diego Mingioni ha ritrovato dopo tre giornate di squalifica Andrea Porcheddu e con lui un altro reduce da squalifica, Ezequiel Cordoba, e uno da infortunio, Tennyson Omoregie.

La prima occasione da goal è arrivata già al 6′, con un colpo di testa di Alessio Virdis, sul quale si è opposto egregiamente Valerio Bigotti, con un intervento plastico con il quale ha spedito il pallone in calcio d’angolo. Il Carbonia, contro vento, ha replicato al 12′ con un calcio di punizione di Andrea Porcheddu, sul quale in piena area Costantino Chidichimo ha rubato il tempo ai difensori ma non è riuscito a colpire di testa il pallone con le necessarie forza e precisione per impensierire Samuele Truddaiu. Il Tempio ci ha riprovato al 28′ con Alessio Virdis su assist di Andrea Sanna, ma il bomber gallurese non ha centrato lo specchio della porta. Il Carbonia ha replicato al 35′ con un bel contropiede che ha coinvolto Andrea Porcheddu, Lorenzo Basciu ed Tennyson Omoregie, infine Ernest Wojcik, con conclusione di poco fuori bersaglio.

Nel finale del tempo, il Tempio ha inferto un doppio colpo da ko al Carbonia, vittima delle sue amnesie difensive più che delle prodezze avversarie. Al 37′ il Tempio ha recuperato un pallone all’altezza della trequarti biancoblù, Victory Igene sul fondo a sinistra ha servito all’indietro Giovanni Bulla, sulla conclusione immediata Valerio Bigotti ha respinto debolmente, i difensori del Carbonia sono rimasti quasi immobili aspettando una segnalazione di fuorigioco che non è arrivata e Alessio Virdis ne ha approfittato mettendo il pallone in rete da due passi. Il Carbonia non ha reagito al goal subito e Valerio Bigotti ha sbagliato un rinvio, spedendo il pallone sulla schiena di Alessio Virdis che ha trasformato il regalo ricevuto mettendo a segno il secondo goal per la doppietta personale. 0 a 2 in tre minuti, partita praticamente decisa.

Dopo il riposo, il Carbonia s’è ripresentato sul terreno di gioco deciso a tentare la rimonta ma dopo soli 4′ ha “regalato” un pallone a centrocampo, il Tempio ne ha approfittato da squadra esperta, Giovanni Bulla s’è involato verso la porta avversaria vanamente inseguito da Mattia De Vivo e Jesus Prieto, e ha battuto Valerio Bigotti con un diagonale chirurgico. 0 a 3, partita praticamente finita al 49′!

A risultato compromesso, il Carbonia s’è riversato nella metà campo tempiese e al 56′ è riuscito ad accorciare le distanze con un goal di Andrea Porcheddu, ma proprio nel momento migliore la spinta del Carbonia è stata fermata da un’improvvisa violenta grandinata che ha costretto il direttore di gara a sospendere la partita. Il gioco è ripreso dopo circa 5′ e il Carbonia è andato vicinissimo al goal del 2 a 3, con un’occasione capitata sulla testa di Tennyson Omoregie che anziché schiacciare in rete da pochi passi, ha spedito il pallone oltre la traversa.

La spinta del Carbonia si è fermata e nel finale il Tempio ha approfittato di un’altra amnesia della difesa del Carbonia, per realizzare il quarto goal con Edoardo Donati, che ha portato il risultato sul definitivo 4 a 1.

Il Tempio incamera la seconda vittoria esterna in 8 giorni, terza stagionale, conferma il suo secondo posto e non abbandona l’idea di “infastidire” la corsa della capolista Ilvamaddalena, ora lontana 7 punti ma con 11 partite da giocare, tra le quali c’è il confronto diretto in programma al “Nino Manconi” di Tempio Pausania il prossimo 10 marzo.

Il Carbonia resta fermo a quota 18 punti, terz’ultimo, ora con un solo punto di vantaggio sul Sant’Elena e due sulla Villacidrese, un punto sotto al Bosa e a 7 dal Calangianus e 8 dalla Tharros. Tempo e spazio per recuperare ce n’è ancora ma ora il principale nemico del Carbonia, come è apparso evidente ieri, è la paura, alla vigilia di due consecutivi confronti diretti per la salvezza, in programma sui campi del Sant’Elena e del Bosa.

CarboniaBigotti, Chidichimo, De Vivo, Wojcik, Cordoba, Prieto, Porcheddu, Basciu (86′ Pitanza), Giganti, Mancini (65′ Adamo), Omoregie. A disposizione: Saiu, Saia, Carboni, Salimbene, Lambroni, Falletto, Cocco. Allenatore: Diego Mingioni.
Tempio: Truddaiu, Sanna, Arca, Pinna, Roccuzzo, Dias Braga, Bulla (86′ Zappareddu), Coradduzza, Virdis (75′ Donati), Sabino, Igene. A disposizione: Izzo, Manchia, Masia, Pittalis. Allenatore: Giuseppe Cantara.
Arbitro: Roberto De Paolis di Cassino.

Marcatori: 37′ e 40′ Virdis (T), 49′ Bulla (T), 56′ Porcheddu (C), 93′ Donati (T).

Ammoniti: Mancini (C), Prieto (C), Wojcik (C), Igene (T), Caradduzza (T).

Partita interrotta al 65′ per 5′ a causa di una violenta grandinata.

 

«Il nostro Carnevale si apre al mondo». Con questo proposito la sindaca di Villamassargia Debora Porrà invita tutti alla sfilata di sabato 17 febbraio a partire dalle ore 15, quando i mamuthones di Mamoiada, gli stessi che hanno stregato Venezia, si snoderanno per le strade del paese, insieme agli Urtzus di Sadali e alle maschere storiche veneziane, per merito di un gemellaggio tra la Serenissima e Villamassargia. Attesa anche la tradizionale zippolata e il Carnival party in piazza Pilar.
«Con la fondamentale collaborazione dell’ UNPLI, l’Unione nazionale delle Pro loco d’Italia, di cui ringraziamo il suo presidente Raffaele Sestuha aggiunto la prima cittadinavorremmo che questo appuntamento diventasse un nuovo evento turistico fuori stagione e di richiamo per ospiti e pubblico internazionali. La sfida per dare alla manifestazione un taglio cosmopolita non era semplice, vista la varietà di formule tradizionali già esistenti».
“Carnevale senza confini nel paese delle radici”, questo il titolo dell’evento che caratterizzerà il comune del Sulcis Iglesiente, è un progetto che inserisce la Sardegna nel nuovo lavoro di ricerca sulle maschere antropomorfe che l’UNPLI ripete da alcuni anni a Venezia.
«Villamassargiaha sottolineato ancora la sindaca di Villamassargia lancia una nuova prospettiva che unisce il fascino delle maschere antropomorfe all’incontro  tra diverse tradizioni carnascialesche. La proposta è di aprirsi sempre di più alla contaminazione culturale, senza dimenticare le nostre tradizioni e il nostro folclore: abbiamo così trovato una nuova strada per creare un melting pot.»
«L’evento ha spiegato l’assessora della Cultura Sara Cambularientra tra le iniziative dell’anno europeo delle radici per raccontare le tradizioni popolari ad un pubblico più ampio, favorendo tra le altre cose il turismo di ritorno dei discendenti degli emigrati sardi.»
«Sono contento che abbia luogo a Villamassargia, nel Sulcis Iglesiente, una manifestazione di così alto livello, resa realtà dalla grande famiglia dell’UNPLI a cui sono iscritte 6.300 Pro Loco d’Italia», ha precisato il presidente nazionale Raffaele Sestu.
Un Carnevale che si spinge oltre l’ambito territoriale locale incarna infatti  l’obiettivo di attrarre un turismo più consapevole e destagionalizzarlo, in un’ottica costante di promozione del territorio, senza mai dimenticare la lotta allo spopolamento.
«Il fatto che la manifestazione goda del patrocinio sia regionale sia nazionale UNPLI è un privilegio che accogliamo con orgoglio e a questo proposito ringraziamo il presidente del comitato provinciale Gianfranco Dessì che ha svolto un prezioso ruolo di raccordo tra le parti – ha concluso Andrea Tocco, presidente della Pro Loco di Villamassargia -. Auspichiamo fiduciosi che il nostro impegno incontri il gusto del pubblico con una partecipazione numerosa.»