2 November, 2024
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Verso lo stato di agitazione dei lavoratori indiretti della Centrale Enel “Grazia Deledda” di Portovesme

L’attivo dei quadri e delegati svoltosi ai cancelli della Centrale Enel “Grazia Deledda” alla presenza delle segreterie confederali si è reso necessario oltre che per fare il punto sulla situazione attuale, anche per approfondire il contesto di assoluta incertezza nel quale si trovano i lavoratori indiretti. Tenendo altresì conto di tutti i ritardi con i quali sono partiti i bandi del JTF, e della totale assenza di una programmazione di prospettiva industriale a seguito del superamento e abbandono del fossile e alla conversione o meno della Centrale stessa. L’assenza di un confronto sindacale chiaro e trasparente con azienda e istituzioni che sciolga i dubbi sul futuro industriale di Enel nel polo di Portovesme, produce un effetto dannoso sulla tenuta sociale aggravato dall’impossibilità di valutare le future, reali capacità occupazionali del comparto degli appalti. Si è condiviso l’obiettivo comune di ottenere un tavolo istituzionale di confronto e trattativa a livello regionale, presenziato dai ministeri competenti, alla pari delle altre vertenze aperte ed inserito nel più ampio e generale tavolo di crisi permanente rivendicato dal sindacato e dovuto al territorio del Sulcis Iglesiente. Sono state esposte e prese in considerazione le tensioni tra i lavoratori diretti ed Enel culminate con la proclamazione dello sciopero nazionale nella giornata del 8 marzo, per il quale si valuta opportuna la partecipazione a livello territoriale delle segreterie di federazione del comparto e delle confederazioni. Si condivide la necessità di costruire un percorso di iniziative da intraprendere nei confronti della politica aziendale di Enel che nel territorio dopo anni di profitti, sembra intenda abbandonarlo senza dare prospettive di futuro industriale per i lavoratori indiretti. Azioni che si svolgeranno anche in attesa dell’insediamento della nuova compagine regionale governativa e finalizzate alla costituzione del “tavolo di crisi” che sappia intervenire sulla transizione sociale messa in discussione e non garantita dall’avanzamento del piano industriale di dismissione che porterà in tempi brevi allo spegnimento della centrale. Per le ragioni sopra esposte si chiede alle Federazioni coinvolte la proclamazione dello stato di agitazione utile ed indispensabile anche per le prossime forme di protesta che saranno concordate.

La Segreteria CGIL – Franco Bardi

La Segreteria CISL – Salvatore Vincis

La Segreteria UIL – Andrea Lai

 

Lunedì 4 marzo la s
Il Consiglio comunal

giampaolo.cirronis@gmail.com

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