27 November, 2024
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I sindaci dell’Unione dei Comuni del Sulcis hanno chiesto un finanziamento all’assessore regionale dell’Ambiente, Rosanna Laconi, per l’aumento, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio boschivo.

«I Comuni storicamente beneficiari della misura indicatascrivono i sindaci dei comuni di Carbonia, Giba, Masainas, Nuxis, Perdaxius, Piscinas, Portoscuso, San Giovanni Suergiu, Santadi, Sant’Anna Arresi, Tratalias e Villaperuccio -, rilevano la mancata adozione dei provvedimenti e degli atti necessari per la concessione del finanziamento per l’aumento, la manutenzione e la valorizzazione del patrimonio boschivo, inerenti l’annualità in corso. Tale circostanza, determina gravi conseguenze per l’adeguata cura del patrimonio boschivo proprio nel periodo dell’anno in cui il rischio incendi diventa concreto. Inoltre, i ritardi accumulati – di certo non addebitabili alla Sua attività – precludono agli Enti la possibilità di offrire un’opportunità lavorativa per i propri cittadini, sebbene a tempo determinato

«In questa situazioneconcludono i Sindaci -, Le chiediamo di voler verificare lo stato del procedimento in epigrafe e di voler conseguentemente adottare tutti gli atti necessari per riconoscere il finanziamento in favore dei Comuni beneficiari.»

I sindaci del Sulcis Iglesiente hanno chiesto un incontro urgente al MIMIT sulla situazione di crisi dell’area industriale di Portovesme – Eurallumina, Enel, Portovesme/Glencore, Sider Alloys.

«Rilevate le gravi criticità, persistenti ormai da anni, riguardanti le varie attività industriali insediate nell’Area Industriale di Portovesme e caratterizzate da produzioni strategiche nel settore dell’alluminio e dello zinco oltre alla produzione termoelettrica di energiasi legge nella richiesta, inoltrata al ministro Adolfo Urso, alla sottosegretaria Fausta Bergamotto, al dottor Giampiero Castano della Struttura per le crisi d’impresa, al dottor Mattia Losego della Struttura per le crisi d’impresa, all’assessore regionale dell’Industria Emanuele Cani e, per conoscenza, alla presidente della Regione Alessandra Todde -; considerato che l’Area Industriale presenta tuttora gravi carenze infrastrutturali, come a titolo di esempio il Porto solo parzialmente fruibile; preso atto che ad oggi non si riscontrano concreti progressi nelle attività di riavvio produttivo di Eurallumina e Sider Alloys e considerata, inoltre, la significativa riduzione produttiva di Portovesme/Glencore e la ormai prossima dismissione della centrale termoelettrica di Enel; vista, infine, la nota della Direzione della Sider Alloys che comunica la Cassa Integrazione Ordinaria a decorrere dal prossimo 6 maggio; i sindaci del Sulcis Iglesiente chiedono un incontro urgente tra MIMIT, Regione Sardegna, Istituzioni del territorio e rappresentanze dei lavoratori, rimarcando che il grave disagio socio-economico del Sulcis Iglesiente diventa ogni giorno che passa sempre più difficile da gestire e che i Sindaci non possono essere abbandonati a loro stessi e restare inascoltati.»

Dopo il grande successo dello straordinario “Concierto doble” realizzato il 14 aprile al Conservatorio di Cagliari, nell’ambito di ARTango&Jazz Festival, ritornano I Concerti di Primavera, rassegna cameristica realizzata nell’ambito del cartellone “Iglesias classica”, anteprima del Festival Internazionale di Musica da Camera in programma in autunno. L’evento è organizzato dall’Associazione Anton Stadler sotto la direzione artistica del compositore e bandoneonista Fabio Furia.

Dal 12 maggio al 9 giugno, al Teatro Electra di Iglesias, andranno in scena tre speciali appuntamenti (tutti in programma alle ore 19.30) nel segno della grande musica dal vivo, dove si alterneranno sul palco affermati musicisti e giovani talenti emergenti.

Il sipario sulla rassegna si alzerà domenica 12 maggio con il concerto “Blu Tango” del Duo Maclé formato dalle pianiste Sabrina Dente e Annamaria Garibaldi che presenteranno un repertorio raffinato e coinvolgente che ripercorrerà le più celebri composizioni da Piazzolla a Gershwin.

Il secondo appuntamento è in programma invece domenica 26 maggio, quando sul palco del Teatro Electra salirà il giovane e talentuoso pianista Edoardo Mancini, vincitore del Concorso Giangrandi-Eggmann che, con il concerto “Sogni Fantastici”, accompagnerà la platea in un viaggio tra i compositori ottocenteschi come Schumann, Chopin e Scriabin.

Il sipario sulla rassegna concertistica dei Concerti di Primavera calerà domenica 9 giugno con il concerto “Virtuosismo e belcanto”, eseguito dal flautista Giuseppe Nova e il pianista Giorgio Costa. Il programma spazierà tra i grandi compositori italiani con musiche di Mozart, Donizetti, Verdi, Doppler e Saint-Saens.

Nella foto di copertina, Fabio Furia

Questa mattina, nella sala riunioni della Torre Civica, è stato presentato il programma dell’evento “Monumenti aperti”, previsto a Carbonia nelle date di sabato 11 e domenica 12 maggio, organizzato dall’associazione Imago Mundi OdV con il patrocinio e il contributo economico del comune di Carbonia.
Alla conferenza stampa erano presenti i rappresentanti dell’Amministrazione comunale, dell’associazione Imago Mundi OdV, i referenti delle scuole cittadine, delle associazioni e del mondo del volontariato.
L’Amministrazione comunale di Carbonia crede fortemente nella manifestazione “Monumenti aperti”, che ha fatto il suo ritorno in città nel 2022 dopo alcuni anni di assenza. L’evento rappresenta un format di livello e un condensato di tanti fattori decisivi: la partecipazione attiva delle scuole cittadine, la grande disponibilità dei docenti che, di anno in anno, preparano i propri allievi in modo volontario e partecipato, la collaborazione delle associazioni per l’importante supporto agli studenti e ai visitatori, il contributo di alcune imprese locali che hanno donato magliette agli studenti. A tutti loro va il plauso e la gratitudine del comune di Carbonia.
“Monumenti aperti” rappresenta un volano per lo sviluppo turistico e culturale della città, nonché un’opportunità per i cittadini e per i tanti emigrati che fanno rientro a Carbonia per visitare luoghi talvolta inediti e sovente non conosciuti appieno. Sarà un weekend di festa all’insegna della scoperta e della valorizzazione del patrimonio materiale e immateriale cittadino. Un esempio di cittadinanza attiva, di partecipazione, inclusione, socializzazione e aggregazione.
Con le proposte dei siti e dei monumenti verranno nuovamente rese fruibili, per i cittadini, i visitatori e i turisti, tutte le risorse del pregiato patrimonio culturale, storico e ambientale della città di Carbonia.
I monumenti saranno visitabili gratuitamente sabato 11 maggio dalle ore 16.00 alle ore 20.00 e domenica 12 maggio dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00.
Di seguito pubblichiamo l’elenco dei 25 siti protagonisti dell’edizione 2024 di “Monumenti aperti”:
•    Parco Urbano Cannas di Sotto (SiMuC);
•    Nuraghe Sirai (SiMuC);
•    Chiesa di Santa Barbara, Grotta Lourdes, Monumento ai caduti;
•    Ex Direzione Miniera di Serbariu Fabbrica del cinema;
•    Parco Archeologico di Monte Sirai (SiMuC);
•    Pozzo Castoldi, Bacu Abis;
•    Grande Miniera di Serbariu;
•    Centro Ricerche Sotacarbo Grande Miniera di Serbariu;
•    Museo del carbone C.I.C.C.;
•    Dopolavoro Centrale;
•    Torre Civica;
•    Teatro Centrale;
•    Chiesa di San Ponziano, chiostro e campanile;
•    Chiesetta operaia e quartiere Lotto B;
•    CIAM Carbonia Itinerari dell’Architettura Moderna;
•    Scuola Sebastiano Satta;
•    Stadio Comunale Carlo Zoboli;
•    Rifugio antiaereo di via Nuoro;
•    Casa del Mutilato di viale Trento, angolo via Asproni;
•    Antico Borgo, chiesa San Narciso, cimitero monumentale e murales di Serbariu;
•    Osservatorio didattico interattivo multimediale sulle Zone umide del Sulcis Iglesiente;
•    Ex albergo operaio di piazza Repubblica;
•    Dopolavoro e piazza Primo Maggio;
•    Nucleo originario “Medaus Is Cabiddus” (Murales) e Murales “Don Giovanni Diaz”;
•    Area archeologica di Corona Maria presso la pineta di Cortoghiana.
 

Il presidente della Fondazione Cammino Minerario di Santa Barbara, Mauro Usai, e la Sindaca di Buggerru, Laura Cappelli, hanno sottoscritto un accordo di grande rilevanza che prevede la cessione in comodato d’uso gratuito dell’Eco ostello di Buggerru alla Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara, con l’obiettivo di trasformarlo in una posada per accogliere i pellegrini che percorrono il Cammino Minerario di Santa Barbara.
La struttura sarà oggetto di un processo di riqualificazione al fine di offrire una capacità ricettiva di circa 20 posti letto, diventando così un punto di sosta fondamentale lungo il percorso dei pellegrini nel suggestivo territorio del comune di Buggerru. Si prevede che la posada sarà operativa entro la fine di luglio o i primi di agosto, fornendo un nuovo e confortevole rifugio per i viandanti che intraprendono il cammino dedicato alla Santa patrona dei minatori, Santa Barbara.
«In un momento in cui il turismo sostenibile e l’ospitalità responsabile assumono un ruolo sempre più centrale, questa iniziativa si presenta come un esempio virtuoso di riutilizzo di strutture esistenti per promuovere un turismo consapevole e rispettoso dell’ambiente e delle comunità locali», ha commentato Mauro Usai, presidente della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara.
«Con la firma di questa convenzione, Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara e comune di Buggerru rinnovano le basi per una collaborazione proficua e duratura, mirata a promuovere lo sviluppo sostenibile del territorio e a offrire esperienze ai visitatori e ai pellegrini che, sempre più numerosi, percorrono il territorio del comune di Buggerru», ha dichiarato la sindaca Laura Cappelli.

Un caloroso ringraziamento è stato esteso da entrambi anche alla consigliera di amministrazione della Fondazione Cammino Minerario Santa Barbara Martina Andreuccetti per il suo prezioso contributo al progetto.

 

Portare la musica dal vivo a casa di chi per vari motivi non può più spostarsi agevolmente. Nel Sulcis Iglesiente sono in sensibile aumento patologie croniche come la SLA, diabete, sclerosi multipla, tumori ecc. che in molti casi portano all’allettamento dei pazienti impedendo loro di poter proseguire nelle abitudini giornaliere. La banda musicale “Ennio Porrino” di San Giovanni Suergiu ha elaborato un progetto per regalare qualche ora di musica a queste persone.

«Si vuole uscire dai soliti stereotipi che vedono la banda musicale esibirsi esclusivamente in processioni religiose o concerti. In questo caso la banda musicale andrà a domicilio, in tutte le case in cui è presente un anziano o un malato impossibilitato a deambulare», spiega il presidente dell’associazione bandistica, Enea Cocco.
«La banda musicale, in forma ridotta, si esibirà direttamente a domicilio donando alle persone in difficoltà un momento di sollievoaggiunge il direttore artistico e maestro della banda, Giuliano Cocco -. Allo stesso tempo si intende incuriosire anche i giovani presenti nelle abitazioni vista la grave carenza di nuovi bandisti che potrebbe portare alla chiusura delle bande musicali.»
«Nel Sulcis Iglesiente ci sono percentuali preoccupanti di persone con patologie gravi come la Sla che non possono più condurre una vita che si possa chiamare taleprecisa Claudio Moica, ideatore del progetto –. Lo stesso dicasi per le persone anziane per lo più rimaste da sole. Da qui nasce l’idea di voler portare la banda a domicilio e fare trascorrere ai nostri nuovi amici un momento di spensieratezza.»
Lo spirito della banda è proprio quello di voler coinvolgere le persone non solo nelle piazze ma anche in momenti più intimi. Un piccolo segno di presenza in una società diventata a tratti assai egoista.
Il progetto che è stato chiamato “Una banda per amico” sarà inaugurato il 10 maggio a Sant’Antioco presso l’associazione della Terza Età dove la banda al completo regalerà un concerto ai soci e ai loro familiari. Si proseguirà con 6 concerti in formazione ridotta nelle abitazioni private del comune di Carbonia, San Giovanni Suergiu e Portoscuso e un altro concerto presso l’associazione “Le rondini” di Carbonia il 22 giugno.
Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione di Sardegna ed è stato richiesto il patrocinio oneroso al comune di San Giovanni Suergiu.

 

Sabato 4 maggio 2024, presso la chiesa di San Francesco, a Iglesias, 49 allievi della Scuola allievi carabinieri di Iglesias appartenenti al 143° corso formativo per carabinieri effettivi hanno ricevuto il sacramento della Cresima dinnanzi alle autorità militari e religiose della zona.
La solenne cerimonia religiosa, momento di grande gioia per i cresimandi ed i loro familiari, è stata officiata dal cardinale Arrigo Miglio, amministratore apostolico di Iglesias ed arcivescovo emerito di Cagliari, ed animata dal gruppo liturgico e dal coro della Scuola allievi carabinieri.
Il cardinale Arrigo Miglio, nel rimarcare l’importanza del momento nel percorso religioso di ogni cristiano, ha anche avuto modo di sottolineare la vicinanza delle tradizioni e dei valori fondamentali dell’Arma dei carabinieri al modo cristiano, ricordando agli allievi che »il simbolo delle vostre divise all’interno della chiesa suggella un legame di ideali e valori tra Arma e Chiesa».
La cerimonia, che ha segnato il completamento di un percorso religioso per gli allievi cresimandi, ha visto uno di loro ricevere anche i sacramenti del Battesimo e della Prima Comunione.
Il comandante della Scuola, colonnello Giulio Duranti, nel ringraziare tutti i convenuti, ha rimarcato nell’occasione il legame tra la scuola allievi carabinieri e la città di Iglesias, che in questi momenti si solidifica ulteriormente.

Contemporaneamente alla divulgazione del comunicato del 4 aprile 2024, inviato da numerose Associazioni di Volontariato di Carbonia ai Sindaci del Sulcis Iglesiente che chiedevano di prendere atto del disagio di migliaia di Disabili in attesa di accertamento da parte delle Commissioni Mediche per il riconoscimento dell’invalidità civile e della condizione di handicap, mi chiama signora Cecilia per sapere quando la “Commissione per l’invalidità” l’avrebbe convocata.
Sperava in tempi rapidi perché con la sua proverbiale ironia “chi non siara a interru fattu”.
Cecilia è una simpatica ottantasettenne che per gli acciacchi dell’età ha presentato negli ultimi anni: un progressivo ritiro sociale e ridotta la propria autonomia domiciliare. Rilevate de visu le sue difficoltà quotidiane, espressione delle senili patologie ho inviato all’Inps la certificazione per ottenere l’accompagnamento e i benefici della Legge 104 del ’92. La richiesta fu inoltrata quasi due anni addietro ma nell’attesa zia Cecilia ha presentato sempre maggiori difficoltà deambulatorie e oggi si aggira tra cucina e camera da letto con carrozzina e deambulatore.
A questo punto ho recuperato tutti gli invii effettuati negli ultimi due anni ancora in attesa di convocazione dalla Commissione Medica per la Valutazione dell’Invalidità Civile ed Handicap: purtroppo sono 42 (in gran parte, 80%, ultraottantenni con deficit cognitivi e/o deambulatori, tumori) che migliorerebbero la qualità della vita quotidiana con l’arrivo dei sostegni economici e sociali che il legislatore prevede, rapidi?
Gli uomini di legge legiferano senza fare i conti con la burocrazia notoriamente letargica di cui sono spesso responsabili. Il restante 20% dei Pazienti (Neuropatie Demielinizzanti, Tumori, esiti di incidenti stradali e sul lavoro, bambini con autismo e/o malattie rare).
Considerando i miei Pazienti in attesa di convocazione, nel Sulcis aspettano in questi ultimi due anni oltre 3.300 pazienti, in Iglesias oltre 700. Siamo davanti ad un ritardo inaccettabile che abbandona migliaia di famiglie ad affrontare tra mille difficoltà l’assistenza ai propri cari, potrebbe trattarsi di interruzione di servizio pubblico?
Il tema portato all’attenzione dalla CGIL della Sardegna Sud Occidentale nell’ottobre del 2023 non ha visto protagonisti appassionati i sindaci del Sulcis Iglesiente benché avessero ricevuto un assist favorevole, invitante. Non sono pervenute barricate pro invalidi certamente presenti in tutto il territorio se escludiamo il primo cittadino di Sant’Antioco che ha sostenuto le rivendicazioni delle numerose associazioni di Carbonia, indignate visto che come detto il 4 aprile chiedevano un impegno tempestivo e militante.

Dieci giorni dopo numerosi primi cittadini del Sulcis si incontrano a Nebida per promuovere (iniziativa condivisibile) il Cammino di Santa Barbara ma anche la Santa, probabilmente, avrebbe considerato prioritaria la vicenda delle 3.500 famiglie in attesa dei diritti disattesi.
Quando compilo il certificato medico da inviare all’INPS, conosco storia clinica e vicissitudini del Paziente, dichiaro in realtà che in quel momento, proprio in quell’istante, esistono le condizioni di invalidità e handicap, esprimo quindi la mia delusione nei confronti della ASL Sulcis Iglesiente che non riesce ad accogliere i Fragili e accumula ritardi inaccettabili.
Riflettendo sulle criticità del Villaggio (1.500 pazienti di Iglesias non sono il Vangelo ma anche per gli esperti di statistica rappresentano un buon campione) affiancato da tanti anni mi sento di elencare le priorità:
a) Servizio Sanitario Pubblico inadeguato a garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, spesso i Pazienti sono costretti a pagare ai privati le prestazioni anche se dotati di esenzioni e/o disabilità e trasferirsi altrove per avere risposte adeguate.
b) L’età media del Villaggio si è elevata: nel 1995 superavano i 75 anni 88 Pazienti, oggi ne registro 180 il 50% di questi Anziani non possono pagarsi i farmaci di Fascia C e gli accertamenti, rinunciano a tutto pur di arrivare alla prossima pensione.
c) Nel 1995 ho partecipato con gioia a 10 nascite, nel 2023 1 solo bambino è venuto a trovarci.
d) Dal 1995 ad oggi il Villaggio si è impoverito di 50 giovani di età compresa tra i 20 e 35 anni (21 laureati) che hanno trovato risposte professionali e gratificazioni sociali in Italia e all’estero.
e) Dal 1995 ad oggi i Disoccupati del Villaggio sono aumentati, i pochi che incrociano incarichi trimestrali sono sempre precari a tempo determinato e introdotti da “segnalazioni clientelari”.
f) Nel 1995 i decessi erano 8 con due tumorali, nel 2023 sono stati 15 con 8 tumorali, gli ultimi 3 decessi tra i miei Pazienti erano Malati Tumorali.
Lo scenario descritto mi interpella e preoccupa, il Villaggio che tra qualche anno mi accoglierà come anziano è meritevole, senza perder tempo, di iniziative radicali che incoraggino la natalità, promuovano il lavoro giovanile dignitoso, non ricattabile e sottomesso al clientelismo della politica.
Una sanità liberata dalla mediocrità dei politici che dal 1978 considerano ”riserva venatoria”. Sindaci, non tutti, rampanti, incapaci di contrastare la mercificazione della sanità se non con slogan spuntati e indolori al potere perché sognano di poter partecipare prima possibile ai tavoli regionali e nazionali della spartizione.
Un Sindaco e un Medico dovrebbero avere la medesima aspirazione: difendere le condizioni di vita e salute dei suoi cittadini-pazienti, la Solidarietà militante che entrambi sono chiamati a testimoniare richiede una scelta non solo formale ma: di “palle” perché si tratta di contrapporsi al potere politico responsabile della tragedia sanitaria: per il Medico se non deve rispondere a qualche debito del passato con qualche capo tribù può essere istintivo schierarsi anche se per i più è “salutare” non esporsi, per un Sindaco si schiude un orizzonte, un bivio: eroismo oppure servilismo.

Eroismo: i responsabili della sofferenza della mia comunità per il 50% in sanità, sul lavoro, sui drammi del territorio e sulle inadeguate proposte future sono ascrivibili al mio partito quindi la mia missione necessita di una scelta radicale. Strappo la mia tessera (di destra o sinistra) e onoro la “mia comunità”.
Servilismo: cari cittadini per quanto le condizioni generali non siano adeguate alle nostre speranze e aspettative alcune promesse che da Cagliari e Roma arrivano meritano fiducia e attenzioni, necessaria pazienza, buonsenso siamo sempre nella loro agenda.
Davanti al bivio, una notte intera, ho aspettato fiducioso ma all’alba ho incrociato unicamente agricoltori e operai che assonnati andavano a lavorare.
Riflettevo alle tante Nonne e ai numerosi Pazienti che vivono ai margini, risparmiando sulla spesa, su legna e medicine e umilmente senza schiamazzi in solitudine aspettano il nostro intervento. Il 20 aprile attraverso “L’Unione Sarda” scopro che in città il dibattito si concentra su dove ospitare un giovane artista, un famoso cantante: «Achille Lauro in Piazza Sella? E’ polemica». Recupero il giubbotto da marines, perché aspettavo schioppettate, tiro alla fune e braccia di ferro all’ultimo sangue, argomentazioni alternative ad un investimento disarmonico rispetto alle priorità della città.
Sgomento, dispnoico, incredulo, prendo atto che sono d’accordo sull’iniziativa e la singolar tenzone separa il Consiglio comunale sull’arena: Piazza Sella o Stadio Monteponi?
Investire il bene pubblico per la propria visibilità inseguendo priorità inesistenti può avere vantaggi elettorali a breve termine ma lascia il “Villaggio” senza mutande.
Ad “Iglesias da Bere” filosofia del divertimento e superficialità, si rende necessaria e salvavita un’alternativa da costruire senza rinvii: “Iglesias della Solidarietà”.
Quando l’impegno per la Famiglia e il Lavoro mi concedono il tempo per riflettere sulla mia vita, ritengo significativa l’influenza educativa che hanno avuto nella mia crescita i miei Nonni con cui ho convissuto fino al loro abbraccio finale.
Pensare ai tanti Nonni nel Sulcis che dopo aver superato la guerra, combattuto con la precarietà e le incertezze del dopo guerra ma solo grazie al loro sudore e sacrifici hanno garantito alla mia generazione e ai miei figli di studiare e sperare in un futuro e una vita dignitosa, oggi, aspettare una Commissione impantanata da ruggini burocratiche per riconoscergli la Vita, devo confessarlo: sono deluso e incazzato.

UNA COMUNITA’ CHE NON SOSTIENE LA VITA DEBOLE HA I GIORNI CONTATI

Cordialmente

Giorgio Madeddu
Medico di famiglia Iglesias

Si amplia la flotta “Green” del Centro di recapito di Poste Italiane a Iglesias. Recentemente, infatti, sono stati adottati dalla sede di Corso Colombo ulteriori 3 veicoli elettrici, che si vanno ad aggiungere agli altri 194 mezzi “ecologici” della Sardegna Meridionale, tra auto elettriche e ibride, tricicli elettrici e termici a basse emissioni, quadricicli elettrici, per la consegna dei pacchi e della corrispondenza.

Grazie a questi nuovi mezzi, dunque, a Iglesias la posta viaggia in modo sempre più sostenibile durante tutto il processo di recapito. I nuovi veicoli della flotta di Poste Italiane sono stati modificati e resi funzionali alle esigenze del servizio postale; ad esempio, in alcune macchine, il sedile passeggero è dotato di un particolare allestimento per l’alloggiamento delle cassette o di particolari scaffalature per il trasporto dei pacchi. Altri ancora hanno accessori ad hoc per la mission di Poste Italiane, come il sistema Keyless Entry&Start per il riconoscimento a distanza del conducente. Grazie a questa tecnologia, le portiere e il portellone si sbloccano automaticamente, facilitando il lavoro degli operatori.

Il rinnovo della flotta aziendale in ottica sostenibile è parte del nuovo piano industriale 2024-2028: “The Connecting Platform” che mira alla trasformazione della logistica e all’ evoluzione di un modello commerciale al servizio della clientela, con l’obiettivo di guardare ad un nuovo segmento costituito da piccole e medie imprese contribuendo allo sviluppo logistico end-to-end di una rete postale e un network sempre più guidato dalla gestione dei pacchi.

Un ulteriore passo avanti per il gruppo guidato dall’amministratore delegato Matteo Del Fante verso il raggiungimento dell’obiettivo della carbon neutrality 2050.

Il Carbonia ha fatto sua Gara1 con la Tharros nel playout salvezza, con un punteggio netto, 3 a 0, che gli consente di affrontare con un importante vantaggio Gara2 in programma tra sette giorni a Terralba. Il punteggio finale farebbe pensare ad una vittoria netta, raggiunta con facilità, ma l’andamento dell’incontro dice esattamente il contrario.

La Tharros ha iniziato la partita con con grande determinazione, cercando di sorprendere il Carbonia con alcune incursioni che hanno impegnato la difesa del Carbonia. In una di queste la Tharros ha protestato per un fallo di Costantino Chidichimo su Andrea Sanna, lanciato a rete in favorevole posizione, l’arbitro ha concesso il calcio di punizione dal limite dell’area ed ha ammonito il difensore del Carbonia.

Con il passare dei minuti la squadra di Diego Mingioni è cresciuta e al primo affondo è andata vicinissima al goal con Lorenzo Basciu che si è involato da solo verso la porta avversaria e con un gran sinistro ha costretto il giovane portiere della Tharros Francesco Cabasino a superarsi con un grande balzo, per deviare il pallone in calcio d’angolo. Ci ha provato poi Andrea Porcheddu, liberato al tiro in buona posizione da un assist di Mateo Broglia, il pallone ha “baciato” il palo esterno alla destra di Francesco Cabasino ed è terminato sul fondo.

 

Il primo tempo sembrava destinato a terminare senza goal ma al 45′ il Carbonia s’è portato in vantaggio: fuga di Tennyson Omoregie sulla destra, la sua conclusione è stata respinta da Francesco Cabasino e sul pallone s’è avventato capitan Andrea Porcheddu che ha ribadito alle spalle del portiere, rimediando una forte botta ad una spalla che da qualche tempo gli crea più di un problema.

   

Nel secondo tempo la Tharros ha ripreso in mano l’iniziativa, al 47′ Valerio Bigotti ha anticipato Andrea Sanna che ci ha provato poi al 55′ di testa, non centrando la porta. Ancora la Tharros in avanti al 57′ con Martin La Valle, fermato da Valerio Bigotti.

Il Carbonia avanza il baricentro e al 58′ è andato vicinissimo al secondo goal con Lorenzo Basciu che smarcato da Tennyson Omoregie, ha calciato a botta sicura mancando il bersaglio solo davanti a Francesco Cabasino. Due minuti dopo Tennyson Omoregie s’è liberato benissimo saltando ben cinque difensori della Tharros ma al momento della conclusione non ha avuto la freddezza necessaria per realizzare il goal del 2 a 0, trovando sulla sua strada l’opposizione di Francesco Cabasino.

Il Carbonia ha capito di poter aumentare il vantaggio in vista della partita di ritorno e al 74′ ha sciupato ancora una grandissima occasione per il raddoppio con Lorenzo Basciu che, smarcato ancora da Tennyson Omoregie, autore di un’ottima iniziativa personale, ha calciato d’esterno mandando il pallone sul fondo a fil di palo alla sinistra del portiere.

Dopo aver sciupato tanto, il Carbonia ha trovato il secondo goal al 78′. Gabriele Dore, entrato in campo un minuto prima al posto di Tennyson Omoregie, s’è involato sulla fascia sinistra, una volta entrato in area a testa alta, ha messo al centro dell’area per l’accorrente Lorenzo Basciu che ha realizzato il goal del 2 a 0, undicesimo centro stagionale.

La Tharros, ferita, ha cercato di reagire ed è andata vicinissima al goal quando un pasticcio difensivo del Carbonia ha messo il neo entrato Simone Calaresu nella condizione di dimezzare lo svantaggio, ma il goal è stato evitato da Mateo Broglia con un intervento miracoloso sulla linea di porta.

Il direttore di gara ha ordinato 5′ di recupero, la partita sembrava destinata a terminare sul 2 a 0 ma Gabriele Dore ha scritto una seconda pagina importante nella partita, involandosi ancora nell’area avversaria, fermato fallosamente. Calcio di rigore! Sul dischetto s’è portato Andrea Porcheddu, Francesco Cabasino s’è disteso in tutto alla sua sinistra, sulla respinta s’è avventato lo stesso Andrea Porcheddu, Francesco Cabasino ha respinto ancora ma proprio sui piedi di Lorenzo Basciu che ha ribadito in rete, realizzando il goal del 3 a 0, secondo personale, dodicesimo stagionale.

 

Il “Carlo Zoboli” s’è trasformato in una bolgia, Lorenzo Basciu è stato travolto dall’entusiasmo dei compagni e dell’intera panchina, nella coda del recupero non è accaduto più niente ed il Carbonia ha chiuso Gara1 con un vantaggio importante in vista di Gara2, in programma sabato 11 maggio, alle 17.00, a Terralba, dove il Carbonia, per conquistare la salvezza, potrà contare sulla vittoria, il pareggio o anche una sconfitta fino a due goal di scarto.

 

Carbonia: Bigotti, Mancini, Broglia, Chidichimo, De Vivo, Wojcik (92′ Adamo), Cordoba (85′ Giganti), Prieto, Omoregie (77′ Dore), Porcheddu, Basciu. A disposizione: Caroli, Carboni, Lodde, Abbruzzi, Cocco, Lambroni. Allenatore: Diego Mingioni.

Tharros: Cabasino, Enna (83′ Loni), Facelli, Perilli, Panza, Lavalle, Boi (54′ Foddis), Tetteh, Silva, Atzori (64′ Calaresu), Sanna (82′ Ferrari). A disp.: Serra, Spiga, Murru, Piras, Manca. Allenatore: Antonio Lai

Arbitro: Nicola Nieddu di Sassari.

Assistenti di linea: Alessandro Anedda di Cagliari e Mario Canu di Olbia.

Marcatori: 45′ Porcheddu (C), 78′ e 93′ Basciu (C).

Spettatori: 350.

Ammoniti: Chidichimo, Mancini, Panza, Cabasino, Facelli. Espulso il dirigente della Tharros Bachis.