17 July, 2024
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Il nuovo Consiglio comunale di Calasetta eletto con il sindaco Antonello Puggioni è formato da 8 consiglieri di maggioranza eletti nella lista “Rinascita Calasetta” e 4 di minoranza: 3 eletti nella lista “Gianca Cadesedda” che sosteneva il candidato sindaco Silvano Farris e 1 nella lista “Calasetta Futura”, il candidato sindaco non eletto Agostino Armeni.

Gli 8 consiglieri di maggioranza della lista “Rinascita Calasettana” sono i seguenti: Giuseppe Alvaro Cincotti 109 preferenze, Fabrizio Schirru 103, Luigi Biggio 100, Giuseppe D’Antonio 80, Gianluca Murgioni 75, Graziano Castelli 69, Maria Laura Corona 67, Luciano Biggio 56. Primo dei non eletti: Maurizio D’Antonio 53. Le preferenze degli altri 3 candidati: Stefania Piras 23, Stella Pusceddu 22, Veronica Turini 22.

I 3 consiglieri di minoranza della lista “Gianca Cadesedda”: Silvano Farris candidato sindaco non eletto, Roberto Lusci 83, Dafne Mercenaro 83. Primo dei non eletti: Salvatore Ierna 82. Le preferenze degli altri 8 candidati: Marinella Locci 50, Gigi Mameli 45, Antonello Pomata 37, Alessandro Ariu 34, Franco Salidu 31, Raffaele Rivano 26, Simona Farigu 26, Paola Todde 20, Sonia Fontana 15.

Il consigliere eletto dalla lista “Calasetta Futura”: Agostino Armeni, candidato sindaco non eletto. Primo dei non eletti: Angelo Serrenti 73 preferenze. Le preferenze degli altri 11 candidati: Sandro Dessì 57, Aldo Antonio Vigo 52, Nicoletta Romano 41, Gian Pietro Vacca 19, Francesca Chimera 16, Carla Cabras 13, Sergio Fois 10, Giovanni Giacobbe 8, Clara Destro 5, Maria Murredda 3, Maria Rita Usai 2.

Il nuovo Consiglio comunale di Sant’Anna Arresi è formato da 8 consiglieri di maggioranza eletti con il sindaco Paolo Luigi Dessì, e 4 di minoranza.

La lista “Giorno Nuovo” che ha eletto sindaco Paolo Luigi Dessì con 888 voti, il 52,45%, ha eletto i seguenti 8 consiglieri: Teresa Pintus 148 preferenze, Fabio Diana 97, Fabrizio Garau 77, Raffaela Milia 75, Claudia Spiga 60, Valerio Lecca 57, Massimiliano Selis 50, Michele Virdis 48. Primo dei non eletti Alfiero Pittoni 48. Le preferenze degli altri 3 candidati: Sirte Sonsier Sessini 34, Davide Marica 21, Emanuela Maria Fozzi 10.

La lista “Uniti per Sant’Anna Arresi” che sosteneva Maddalena Garau, ha eletto i seguenti 4 consiglieri: Maddalena Garau candidata sindaca non eletta, Armando Linzas 104 preferenze, Valentina Mei 101, Sandro Uccheddu 100. Primo dei non eletti: Edoardo Pisano 74. Le preferenze degli altri 7 candidati: Danilo Pisano 72, Candido Emanuele Viola 47, Roberto Culurgioni 41, Giuliano Culurgioni 41, Samuele Mei 37, Roberto Cappai 24, Rita Maria Clara Sirtoli 10.

 

Il comune di Carbonia comunica che è possibile presentare istanza per accedere alla Borsa di Studio nazionale rivolta agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado, statali e paritarie, per l’anno scolastico 2023-2024.
Si tratta di un importante strumento di sostegno al diritto allo studio.
Per poter accedere alla borsa di studio è necessario:
1. Essere iscritti e frequentare l’anno scolastico 2023-2024 in una scuola secondaria di secondo grado del sistema nazionale di istruzione (scuole statali e paritarie);
2. Appartenere a famiglie il cui Indicatore della Situazione Economica Equivalente (I.S.E.E.) rientri nella soglia di 14.650,00 euro;
3. Compilare il modulo-domanda e allegare la seguente documentazione:
– Fotocopia dell’attestazione dell’ISEE in corso di validità rilasciata ai sensi della normativa prevista dal DPCM n. 159/2013;
– Fotocopia del documento di riconoscimento del richiedente in corso di validità;
– Fotocopia del documento di identità e codice fiscale dello studente.
4. Presentare la domanda al comune di Carbonia esclusivamente online attraverso la pagina web istanze online raggiungibile al seguente link: https://cloud.urbi.it/urbi/progs/urp/solhome.sto?DB_NAME=n200411&areaAttiva=1 entro il 28 giugno 2024.

Trenitalia effettuerà nuove assunzioni di personale in possesso di diploma o di laurea da inserire come Addetti Manutenzione Impianti Industriali, i quali dovranno eseguire la manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti, gestire la documentazione tecnica delle attrezzature, predisporre e curare l’entrata merci, controllare e supervisionare la corretta erogazione dei servizi per il buon funzionamento del sito produttivo; Operatori Tecnici di Manutenzione, che dovranno effettuare manutenzioni programmate su autobus e minibus, effettuare interventi di riparazione meccanica dell’impianto elettrico e della carrozzeria anche con utilizzo di attrezzature specifiche, ricercare e consultare schemi funzionali e di impianto dei veicoli ai fini della diagnosi e relativa riparazione; Coordinatori Gestione Contratto, chedovranno assicurare il raggiungimento degli obiettivi operativi, supervisionare l’andamento delle attività e delle risorse, assicurare la pianificazione esecutiva del servizio e coordinare le risorse addette al controllo delle pulizie; Progettisti Impianti Termici, che dovranno individuare e definire gli standard tecnici necessari per la progettazione e validazione su impianti termici, cabine di sabbiatura per telai carrelli e componenti, impianti di aspirazione gas di scarico e ad aria compressa, realizzare studi di fattibilità e validare progetti esecutivi inerenti impianti termici e meccanici. Le condizioni più importanti stabilite dall’azienda riguardano la sicurezza del servizio, la qualità, la salute dei lavoratori e la tutela dell’ambiente, e considera la centralità del rapporto con la clientela la via per conseguire un vantaggio competitivo.

Per verificare tutte le altre figure…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://diariolavoro.com/trenitalia_3.html .

La Spiaggia de La Salina, a Calasetta, tornerà punto di riferimento degli sport d’acqua dal prossimo week end fino a fine giugno, grazie al Calasetta Water Sports Festival edizione 2024, organizzato dal Centro Nautico Marinai d’Italia Sant’Antioco da un’idea di Salvatore Casula e Antonio Iesu. Tra gli eventi sportivi e le attività dedicate ai disabili, il clou della manifestazione si svolgerà tra i week end del 15-16 giugno e del 28-29-30 giugno.

Saranno i sempre più popolari wingfoil ad inaugurare la festa del mare, dello sport, dell’inclusione e della cultura isolana con l’ottava tappa di Coppa Italia Wingfoil, disciplina emergente e sempre più popolare, che qualcuno la indica anche come futura classe olimpica. La praticità del mezzo con una piccola vela gonfiabile e la tavola, che pure può essere gonfiabile, ha fatto esplodere il fenomeno WingFoil e il Calasetta Water Sports festival è pronto ad accoglierlo. I riders della specialità locali inizieranno le regate  sabato prossimo sotto l’egida dell’associazione di riferimento riconosciuta dalla Federvela, la Classe Kiteboarding e Wingsport Italia-CKWI: «L’obiettivo delle tappe di Coppa Italia è quello di coinvolgere i movimenti locali degli amatori che crescono a dismisura; la Sardegna é una delle Regioni con tantissimi praticanti, che a Calasetta potrebbero dar vita ad una bellissima tappa; quindi consiglio tutti i praticanti sardi di trascorrere un bel week end di sport in un posto che è bellissimo»ha commentato Claudio Alessandrello Ufficiale di Regata e Consigliere della classe CKWI.
Tornerà anche il windsurf con regate riservate sia ai giovani, che ai senior con la III tappa di Coppa Italia valida per il Campionato Italiano Slalom giovanile under 15-17-20 e assoluto, con pinna e foil, riconosciuto dall’AICW (Associazione Italiana Classi Windsurf) e Federazione Italiana Vela. Se per la pinna sarà necessario avere un vento minimo di 11 nodi, con il foil le condizioni potranno essere di vento più leggero per regate regolari, con un minimo di almeno 7 nodi. Sono previste, al massimo, 4 prove al giorno.
Ma non sarà solo sport per amatori e surfisti di alto livello: Calasetta Water Sports Festival è anche sport inclusivo con attività dedicate ai ragazzi disabili, a cui verrà offerta la possibilità di vivere importanti esperienze a contatto con il mare e la natura nella bellissima spiaggia de La Salina, provando canoe e sup. A questo proposito chi fosse interessato può partecipare, anche se ancora privo di un’associazione di riferimento, che in loco sarà poi rappresentata dagli operatori di “Equilibristi Onlus”.

Si inizia, dunque, nel prossimo week end, a volare con i WingFoil: La Salina non sarà solo turchese per la sua acqua cristallina, ma si colorerà di vele, che voleranno silenziose nel percorso antistante Calasetta.

Il Centro Antiviolenza Carbonia Iglesias d’intesa con la Vittoria Assicurazioni di Carbonia è risultata vincitrice di un progetto di portata Nazionale promosso dalla Fondazione Specchio dei Tempi, Vittoria Assicurazioni e Fondazione Carlo Acutis. Il progetto, denominato “Tutt* al sicuro” e promosso da Assicuriamo Insieme, potenzierà notevolmente l’azione di contrasto alla violenza di genere nell’ambito del Plus Carbonia Iglesias, consentendo tra le tante azione anche l’accoglienza e la messa in sicurezza delle vittime.
I dettagli del progetto verranno presentati nel corso di una conferenza stampa alla presenza dei rappresentanti della Direzione generale delle Politiche Sociali della Regione Sardegna e con gli Amministratori e tutti i soggetti coinvolti nelle buone prassi delle Politiche Sociali locali che si terrà presso il Centro Antiviolenza, in via Porceddu 12, a Carbonia, giovedì 20.06.2024, alle ore 11.00. Interverranno Silvana Migoni, presidente dell’associazione Donne al Traguardo; Maria Mameli, coordinatrice del Centro Antiviolenza Carbonia – Iglesias ; Salvatore Anedda, responsabile dell’Agenzia Vittoria Assicurazioni Carbonia – Iglesias.
Nella foto di copertina Maria Mameli

Si è conclusa con uno straordinario successo la 18ª edizione della Fiera dell’Artigianato, dell’agroalimentare e del turismo “Il Sulcis Iglesiente Espone”. L’evento, organizzato dal Consorzio Fieristico Sulcitano con il patrocinio del comune di Carbonia e finanziato con il recente bando del settore attività produttive per la concessione di contributi straordinari rivolti ad iniziative di promozione del territorio e delle sue eccellenze, ha visto una grande partecipazione di nostri concittadini, di persone provenienti da comuni limitrofi e di turisti provenienti da tutta la Sardegna, con l’apice registrato sabato notte in una piazza Roma gremitissima per il concerto dei Nomadi, cui ha fatto seguito domenica notte lo spettacolo del comico Benito Urgu. Carbonia ha confermato di essere il polo di attrazione di tutto il territorio con un grande evento che ha avuto un importante indotto in termini di ritorno di immagine e di ritorno economico per la città.

Oltre ai 280 stand di artigianato, enogastronomia, aziende del territorio ed editoria, che hanno rappresentato le eccellenze delle produzioni isolane, si sono succeduti, come di consueto, momenti di spettacolo, intrattenimento, divertimento, costume e folklore per un evento a tutto tondo che ha accompagnato cittadini e turisti dal pomeriggio di sabato 8 giugno fino all’intera giornata di domenica 9 giugno.

La Fiera è stata un’occasione per promuovere le attività produttive del territorio e valorizzare nel contempo il nostro ampio patrimonio culturale con la possibilità di visitare il Museo del Carbone e il sito archeologico di Monte Sirai e con un virtual tour alla scoperta della storia e dell’architettura della Città di Fondazione.

Il sindaco Pietro Morittu e l’Amministrazione comunale di Carbonia hanno ringraziato gli organizzatori dell’evento, gli espositori, le associazioni, gli artisti, i volontari, il servizio di sicurezza e in generale tutti coloro che hanno contribuito all’ottima riuscita dell’evento, unitamente alle migliaia di persone che hanno partecipato alla 18ª edizione di una manifestazione collaudata e di successo come “Il Sulcis Iglesiente Espone”.

 

Incendio nelle campagne del comune di Gonnesa, in località “R. Sa Crabiola. Lo spegnimento è stato coordinato dalla stazione del Corpo Forestale di Iglesias, coadiuvato dal personale a bordo dell’elicottero proveniente dalla base del CFVA di Pula. Sono intervenute 1 squadra dell’Agenzia Forestas del cantiere di Iglesias – Monte Agruaxiu, 2 squadre di volontari delle associazioni di Gonnesa – A.D.A.V.D. e 1 squadra dell’associazione Iglesias – Soccorso Iglesias, 1 squadra di Villamassargia – GEV, 1 squadra dei vigili del fuoco di Iglesias. Le operazioni di spegnimento del mezzo aereo non si sono ancora concluse.

Il personale della pattuglia forestale del CFVA ha operato per la bonifica e la messa in sicurezza del perimetro.

 

Sono trascorsi 40 anni dalla tragica scomparsa di Enrico Berlinguer, avvenuta a Padova l’11 giugno del 1984 ed il suo ricordo e la sua eredità politica sono più vivi che mai. La sua figura e la sua azione a quasi mezzo secolo di distanza, hanno lasciato nella società italiana una traccia indelebile e sono divenute patrimonio comune di più generazioni, da preservare gelosamente.
A distanza di anni dalla sua morte, il suo pensiero politico, alcune delle sue intuizioni e la sua opera continuano ad influenzare il dibattito politico odierno, non mi riferisco esclusivamente al tema della questione morale e del progressivo degrado della funzione dei partiti nella società italiana, ma al suo impegno militante per il disarmo, per una politica di pace e di costruzione di un nuovo ordine mondiale; tema più che mai attuale, come dimostra l’orrore dei tanti conflitti e guerre in corso e la crisi delle relazioni internazionali tra le principali potenze mondiali.
La sua stagione sarà ricordata per la proposta politica del “compromesso storico” che non aveva la sola legittima aspirazione di superare “la conventio ad escludendum” nei confronti dei comunisti italiani, quanto contribuire all’allargamento della partecipazione democratica delle classi lavoratrici al governo del paese.
Come è noto questa strategia prende spunto da una riflessione sui tragici fatti del golpe militare fascista del Cile del settembre del 1973, ma anche dall’esaurimento della formula politica del centro-sinistra che aveva visto l’ingresso del PSI nell’area di governo nel corso degli anni ’60.
In questo percorso aveva incontrato in Aldo Moro, presidente della Democrazia cristiana, un interlocutore affidabile nella sfida per la costruzione di nuovi e più avanzati equilibri politici nel nostro paese, una prospettiva che si è interrotta con il rapimento e l’assassinio dello stesso Aldo Moro da parte delle Brigate Rosse, le quali (non da sole) hanno avuto come obiettivo principale interrompere un processo politico democratico che legittimava l’aspirazione di governo del paese da parte della sinistra italiana.
Per ragioni anagrafiche ho aderito al PCI neri primi anni della segreteria Berlinguer, proprio nel frangente in cui il partito avanzava al paese la proposta politica di “Austerità: occasione per cambiare l’Italia”, inviterei tutti a rileggere oggi, quelle tesi, con la mente libera dal pregiudizio che sovente accompagna il termine austerità, vi troveremo un’analisi e un’idea di cambiamento della società italiana che era propria di quelli che Andrea Mulas (autore di un bel libro su Allende e Berlinguer) definisce “i pensieri lunghi” di Enrico Berlinguer.
Gli anni ’70 sono ricordati come anni difficili soprattutto per la stagione delle stragi fasciste, della strategia della tensione, iniziata con Piazza Fontana nel 1969, l’Italicus, Piazza della Loggia a Brescia da un lato e dall’altro l’abisso in cui precipitò il paese con il terrorismo delle Brigate Rosse.
Va detto, inoltre, che quello degli anni ’70, fu un decennio particolarmente importante per il nostro paese, nonostante le difficoltà richiamate, furono anni fertili e di conquiste per il mondo del lavoro e di crescita per la democrazia italiana, cito ad esempio alcuni dei temi che avrebbero inciso in profondità nella vita civile e democratica dell’ Italia: la conquista dello Statuto dei Lavoratori, l’istituzione delle Regioni, il Decentramento Amministrativo, la Riforma della Sanità nel 1978 e sul piano dei Diritti Civili le Leggi su Divorzio e Aborto, una stagione riformatrice della quale oggi occorrerebbe recuperare, principi, metodo, memoria e insegnamento.
Mi è rimasta impressa nella memoria, una valutazione espressa da Enrico Berlinguer nel suo intervento al Comitato Centrale del PCI successivo al significativo arretramento elettorale alle elezioni politiche del 1979, nel quale rivendicava che l’azione condotta in questi anni dal PCI e dalle forze di sinistra, aveva contribuito ad introdurre nella società italiana, elementi di socialismo.
Una rivendicazione orgogliosa di un impegno coerente per lo sviluppo della democrazia e il progresso sociale e civile dell’Italia Repubblicana e dei risultati che avevano consentito un importante miglioramento delle condizioni di vita dei ceti più popolari del nostro paese.
A gennaio di quarant’anni fa, la sua ultima volta in Sardegna in un “tour de force” nelle quattro province sarde, di questa circostanza, vorrei raccontare alcuni momenti della sua visita del 1984 ai quali ho avuto occasione di assistere da vicino.
Il 1984 si presentava come un anno con scadenze elettorali importanti, si votava per il rinnovo del Parlamento Europeo istituito nel 1979 e si era prossimi al rinnovo del Consiglio Regionale della Sardegna che, avrebbe poi eletto, l’indimenticato Mario Melis a Presidente della Regione Sarda.
La visita del Segretario Generale del PCI era stata preparata con molta cura dalla segreteria regionale guidata da Mario Pani, ed ebbe inizio la mattina del 15 gennaio del 1984, con un comizio tenuto a Cagliari in Piazza della Costituzione, molto partecipato, e proseguì poi per diversi giorni nelle quattro province della nostra isola.
Ho avuto la fortuna e l’onore di poter partecipare a questa straordinaria esperienza e vorrei rendere con semplicità, una testimonianza personale.
A fine settembre del 1983 ero stato chiamato a sostituire Ugo Piano appena eletto sindaco di Carbonia, nel ruolo di funzionario della Federazione Comunista del Sulcis come responsabile dell’organizzazione e in questa veste fui incaricato dall’allora segretario della Federazione, Ignazio Cuccu – dolorosamente e prematuramente scomparso lo scorso 27 dicembre – ad occuparmi degli aspetti organizzativi relativi alla visita di Enrico Berlinguer nella Miniera di Seruci, prevista per la mattina del 16 gennaio 1984.
Nel pomeriggio del 15 gennaio Berlinguer arrivò a Carbonia per l’inaugurazione della nuova sede della Federazione in viale Arsia, dove fu accolto con grande gioia e partecipazione da una folla di militanti di tutto il nostro territorio.
L’incontro venne introdotto da Ignazio Cuccu segretario della Federazione, il quale annunciò nel corso della manifestazione, la decisione del Direttivo della Federazione di intitolare il Salone delle riunioni alla figura di Pio La Torre, assassinato dalla mafia, insieme al suo autista Rosario Di Salvo. Enrico Berlinguer nel suo intervento dedicò un pensiero significativo a questa decisione e disse a tutti i presenti, delle frasi particolarmente toccanti, che mi sono rimaste impresse: «Ricordatevi compagni, che con l’intitolazione di questa sala a Pio La Torre, state assumendo un compito particolarmente gravoso ed impegnativo».
Queste parole testimoniavano ancora una volta la stima politica e l’affetto umano per Pio La Torre, che aveva chiamato a collaborare con lui nelle segreteria nazionale del partito, ma anche un’esortazione severa a tutti noi ad onorarne il nome con la militanza e l’impegno politico quotidiano.
Conclusa la manifestazione si andò per la cena al Ristorante l’Olimpo che era un’ambiente ricavato nello stesso stabile dell’Albergo Centrale, prospiciente alla passeggiata della via Manno, a quei tempi il principale punto di ritrovo delle giovani generazioni di Carbonia; segnalo una circostanza che colpì tutti noi, alla vista di Enrico Berlinguer si levò un’onda di stupore, di attenzione e di meraviglia da parte della piazza: c’è Berlinguer! E’ Berlinguer! Segno che godeva di una grandissima popolarità ed affetto anche tra le giovani generazioni.
Non era stata questa la sua prima volta a Carbonia, c’era già stato da segretario nel 1974 per un comizio nella centralissima Piazza Roma introdotto dall’allora sindaco della città Pietro Cocco e ancor prima nel 1949 a Bacu Abis, quando ancora ricopriva l’incarico di segretario nazionale dei giovani comunisti e di questa visita, gli era rimasto impresso un ricordo preciso, quello di aver parlato dalla finestra di un’abitazione che dava su una piazza (Piazza Portoferrario) e che la manifestazione venne interrotta e dispersa da un’intervento delle forze dell’ordine  ricordo per inciso che in quel periodo la Polizia era guidata dal famigerato Commissario Giovanni Pirrone).
Devo aggiungere che la ricostruzione di Berlinguer coincideva alla perfezione con il racconto che mi avevano fatto i compagni più anziani della sezione di Bacu Abis.
La sera, non si trattenne a lungo per la cena e quindi una parte del gruppo dirigente della Federazione si trasferì con lui all’Hotel Panorama di Portoscuso che era stato pernottato per trascorrere la notte.
Sostanzialmente aveva voluto con se, il quadro dirigente di partito per pianificare la giornata successiva, che prevedeva due momenti di confronto in due realtà industriali molto importanti l’Alsar e la Carbosulcis, il primo curato da Tore Cherchi da poco tempo eletto al Parlamento per un saluto all’Azienda e i lavoratori, il secondo con i minatori incentrato sul tema del rilancio della produzione del carbone.
Avviò un confronto per affinare i temi e le risposte che avrebbe dovuto trattare nel suo intervento, chiese informazioni sulla situazione e sugli umori nelle aziende e tra la classe operaia, con cui si sarebbe dovuto confrontare.
Per me giovane dirigente di partito alle prime armi, fu una lezione politica indimenticabile, particolarmente istruttiva, di metodo, serietà, umiltà e di rigore.
La giornata del 16 mi riservò una sorpresa inaspettata, alle due iniziative menzionate Alsar e Carbosulcis, faceva seguito un incontro istituzionale con il comune di Iglesias, di cui ricordo oltre ad una festosa accoglienza un intervento particolarmente brillante del sindaco della città Paolo Fogu; l’impegno di Enrico Berlinguer proseguiva con una successiva tappa a Guspini e in tarda serata un incontro con i giovani al Liceo De Castro di Oristano, la giornata al seguito del segretario, per me si sarebbe conclusi ad Iglesias a fine mattina.
Ignazio Cuccu oltre a ricoprire l’incarico di segretario della Federazione era stato da poco tempo nominato responsabile regionale dell’Organizzazione di partito, mi comunicò che il pomeriggio saremo dovuti andare ad Oristano al seguito del segretario; l’incontro di Oristano con gli studenti fu molto intenso e partecipato, incentrato principalmente sui temi della pace e delle giovani generazioni. E’ divenuto poi famoso alle cronache per il finale, la cena in pizzeria con Enrico Berlinguer che accolse l’invito proposto da parte di alcuni studenti.
Sono stato testimone della circostanza e voglio dire la mia, Berlinguer appariva, agli occhi di tutti noi, abbastanza affaticato, quello di Oristano era il quinto appuntamento della giornata e quando alcuni dei ragazzi si avvicinarono per formulare ”il temerario invito”, furono “respinti” da Ignazio, preoccupato della stanchezza del segretario, ma i giovani non desistettero dal loro intento e provarono a sfondare con successo da un’altro fronte, ricordo Agostino Erittu, anch’egli componente della Segreteria regionale rispondere ai giovani, chiedetelo direttamente a lui, vedete se accetta?
«Onorevole Berlinguer verrebbe a mangiare una pizza con noi?» molto volentieri fu la risposta, concesse un’intervista ad un’emittente locale e poi si fini tutti da Catapano in pizzeria.
Anche in questa occasione mi colpì la sua capacità di dialogo e di ascolto, un interesse vero, sincero, non formale, la serata si concluse con una passeggiata notturna ad Oristano, accompagnati da Umberto Cocco allora segretario della Federazione, da Franco Sotgiu e da Mario Oggiano e dal suo segretario Tonino Tatò, mentre Ugo Baduel, al seguito si apprestava a redigere la cronaca della giornata per il quotidiano del partito: L’Unità.
Il giorno successivo lo attendevano diversi appuntamenti impegnativi, in particolare un’assemblea con gli operai di Ottana e successivamente un festoso incontro di popolo ad Isalle, una località di campagna tra Orune e Dorgali.
Ricordo che anche l’appuntamento con gli operai di Ottana fu preparato con un’attività istruttoria adeguata e in quella occasione furono espresse alcune preoccupazioni che poi si manifestarono nella giornata successiva, l’accoglienza ad Ottana fu se non fredda, abbastanza tiepida, iniziavano ad emergere anche tra quella classe operaia i segnali che avrebbero portato al grande balzo elettorale del Partito Sardo alle elezioni regionali del 1984, ma questa è un’altra storia.
Il viaggio di Berlinguer in Sardegna, si concluse con successo anche nelle altre due tappe, in Gallura e a Porto Torres.
La sua presenza nell’isola oltre ad aver contribuito al buon esito delle tornate elettorali, molto positive anche per il PCI, aveva assicurato un impegno corale del gruppo dirigente nazionale che venne onorato anche dopo la sua tragica e drammatica scomparsa.
Questo mio ricordo personale di Berlinguer in Sardegna e a Carbonia, non si è volutamente occupato degli aspetti politici della sua visita e delle sue principali implicazioni, non era questa l’intenzione, osservo e credo non valga soltanto per me che, se a distanza di 40 anni dalla sua scomparsa, sentiamo il bisogno di ricordarlo con questo trasporto, significa che ha lasciato un vuoto incolmabile, un segno indelebile nella coscienza e nell’animo di tutti noi.
Si tratta di un’eredità impegnativa, dati i tempi non semplice da coltivare, il mio auspicio è che possa proseguire una riflessione feconda sul suo pensiero e la sua opera a partire dai temi della pace e della necessità di un nuovo ordine mondiale, per il quale aveva speso la parte più importante delle sue ultime energie.
Questo ben al di là degli interessi di partito o di schieramento, il suo pensiero le sue battaglie, non appartengono solo alla sinistra di origine comunista, sono un patrimonio della democrazia del nostro paese, di tutti i democratici di questo paese, per questa ragione la sua lezione non va dimenticata ma riproposta con forza all’attenzione di tutti, soprattutto delle nuove generazioni.
Recentemente Corrado Augias nel corso di una puntata della sua trasmissione La Torre di Babele dal titolo: Cosa resta di Enrico Berlinguer, ne ha definito la fisionomia utilizzando le seguenti parole che riporto testualmente: «Se io dovessi chiudere da estraneo Berlinguer dentro un sostantivo, direi Etica».
Ecco, mi sembra una definizione molto felice e appropriata che riassume con grande efficacia la sua persona e la sua grande caratura politica e morale!

Antonangelo Casula

Nella foto di copertina, da sinistra: Antonangelo Casula; Mario Pani, segretario regionale del PCI nel 1984; Ugo Piano, Enrico Berlinguer; Ignazio Cuccu.

Questa settimana il Centro Ricerche Sotacarbo di Carbonia ospiterà per cinque giorni (10-14 giugno) l’ottava edizione della Scuola estiva internazionale dedicata a studenti di dottorato e giovani ricercatori interessati alle tematiche energetiche, che ha come tema principale il ruolo delle fonti rinnovabili e dei combustibili sintetici.

La Scuola, organizzata in collaborazione con l’Università di Cagliari, l’Agenzia Internazionale per l’energia (Centro Internazionale sul Carbonio Sostenibile), CO2GeoNet e la rete europea di laboratori di eccellenza ECCSEL-ERIC, è stata aperta dall’Amministratore Unico della Sotacarbo Mario Porcu: «Siamo orgogliosi di poter assicurare, grazie anche a nostri partner storici come l’Università di Cagliari e l’Agenzia internazionale dell’Energia, una formazione del massimo livello a studenti di tutto il mondo».

Anche quest’anno, infatti, il programma è caratterizzato dalla partecipazione di relatori di altissimo profilo, provenienti da Argentina, Australia, Germania, India, Norvegia, Pakistan, Regno Unito, Spagna e Stati Uniti, nonché da varie università e aziende italiane. Molto eterogenea anche la provenienza della trentina di studenti, di cui venti stranieri: sia va dall’Olanda agli Usa, dall’Iran al Ghana.

Un evento che assicura formazione di altissimo livello quanto mai necessaria in questo momento storico, come sottolineato dal sindaco di Carbonia Pietro Morittu e ribadito dal prorettore dell’Università di Cagliari Fabrizio Pilo: «L’Università condivide con Sotacarbo una visione della transizione energetica come grande opportunità. È un treno da non perdere. Anche questa scuola dev’essere un lighthouse, un faro per la formazione delle nuove professioni che caratterizzeranno il percorso verso la neutralità climatica».

Il resto della giornata inaugurale ha visto nella mattina le presentazioni di Marcello Capra, senior advisor del Ministero della Sicurezza energetica, e di Tudy Bernier, direttore delle politiche europee di CO2 Value Europe, che hanno illustrato rispettivamente la strategia italiana verso la decarbonizzazione e il complesso quadro di norme e incentivi a supporto del Green Deal europeo.

Nella sessione pomeridiana il quadro delle diverse politiche in corso nel mondo è stato completato dalle relazioni di Bhima Sastri (Direttore del Dipartimento dell’Energia degli Stati Uniti), che ha illustrato il ruolo assegnato al nucleare di taglia ridotta nella strategia americana; e di Noel Simento (Direttore di Anlec), che ha messo in evidenza le maggiori criticità che «separano le ambizioni sulla carta della strategia australiana dalla realtà».