Il 12 luglio Vanessa Roghi presenta il libro su Gianni Rodari a Siliqua
La scrittrice Vanessa Roghi è la nuova protagonista delle Anteprime della X edizione del festival Premio Emilio Lussu con “Un libro d’oro e d’argento. Intorno alla Grammatica della fantasia di Gianni Rodari”, che presenterà venerdì 12 luglio, alle 19.00, in piazza Martiri a Siliqua.
L’autrice illustrerà la sua ultima fatica letteraria, edita da Sellerio nel 2024, dialogando con la giornalista e operatrice culturale Lorella Costa. Nel volume c’è tutta la storia intellettuale (e sentimentale) di un libro rivoluzionario e del suo autore, Gianni Rodari, ponendo una particolare
attenzione alla didattica dell’inventiva che ne è scaturita: l’idea di una Grammatica della fantasia, che venne al poeta di Omegna dopo aver letto una pagina del Novalis.
Il festival è organizzato dall’associazione culturale L’Alambicco con il sostegno della Regione Sardegna e del comune di Cagliari e, per questo appuntamento, in collaborazione con la libreria La Giraffa e con i Centri Studi Cisesg di Seravezza e Cisle di Torino.
Maestro di scuola, scrittore, poeta, utopista e creatore di una pedagogia poetica «per il mondo urbano e non per un’arcadia rurale che non esiste», Rodari viene ritratto nei capitoli sullo sfondo delle profonde trasformazioni della società del dopoguerra e, soprattutto, nell’ottica delle grandi energie e speranze sprigionate dall’attivismo nella pedagogia internazionale.
È necessario scoprire una disciplina «Fantastica» – sostiene l’autrice – così come esiste una logica.
Una disciplina che studi «l’arte di inventare storie», «il modo in cui le storie vengono al mondo», non per essere una scienza astratta ma con il fine principale di considerare il bambino e la bambina come persone attuali, presenti, né adulti futuri né generica infanzia.
Vanessa Roghi, che è storica e autrice di programmi culturali per la Rai, ha scovato anche il Rodari più divagante tra gli esercizi di allegria, le parole e il loro doppio, Pinocchio contrapposto, quanto a realismo, ai Garrone e ai Muratorino di De Amicis, e poi le fiabe «archivio storico dei popoli», gli insiemi e la poesia, i fumetti. È la visione di un geniale, digressivo e trasgressivo fantasista che non è detto che non sia il Rodari più incantevole.
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