2 May, 2025
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Scalda i motori la nuova edizione del Carbonia Film Festival, che dopo il lancio della nuova veste grafica firmata da Camilla Falsini, si prepara a un’anteprima speciale che porta nel Sulcis, giovedì 1 agosto, il regista Gianluca Santoni e l’attrice Swamy Ruotolo, protagonisti di uno degli esordi più brillanti dell’ultima stagione del cinema italiano. 

Appuntamento dunque in sala Fabio Masala, negli spazi della Fabbrica del Cinema di Carbonia, dove a partire dalle 21 verrà proiettato Io e il secco, premio Solinas per il miglior soggetto e menzione speciale all’ultima Festa del Cinema di Roma, all’interno del programma Alice nelle città in cui ha debuttato in anteprima mondiale.

Il film è stato poi accolto con successo in molti festival italiani e internazionali tra cui Bellaria Film Festival (Premio “Casa Rossa” alla migliore interpretazione per Barbara Ronchi), Raindance Film Festival, Riviera International Film Festival, Ortigia Film Festival, Punta Sacra Film Festival, Civitanova Film festival, Edera Film Festival, Cinehill Film Festival, Magna Graecia Film Festival.

Al termine della proiezione in programma l’incontro con il pubblico attraverso il dialogo tra il direttore artistico del Carbonia Film Festival, Francesco Giai Via, il regista Gianluca Santoni e l’attrice Swamy Ruotolo, che nel 2022 ha vinto un David di Donatello come miglior attrice protagonista, risultando a oggi la più giovane attrice ad aver mai ricevuto questo premio. Classe ’91 Gianluca Santoni, classe 2004 Swamy Ruotolo, i protagonisti della serata sono annoverati tra gli astri nascenti del nuovo cinema italiano.

Inserita nella programmazione estiva del Centro Servizi Culturali, la proiezione segna una tappa di avvicinamento al Carbonia Film Festival, il festival della Società Umanitaria di Carbonia che quest’anno ritrova la sua collocazione autunnale, con appuntamento dal 13 al 17 novembre 2024.

“Io e il secco” racconta la storia di Denni, che ha dieci anni e una missione da compiere: salvare sua madre dalla violenza di suo padre. Piccolo com’è decide di chiedere aiuto a un killer: il Secco, che non è un criminale ma un innocuo sbandato con un disperato bisogno di soldi. L’incontro tra i due dà vita a un’avventura che oscilla tra dramma e commedia, un buddy movie ad altezza bambino, in bilico tra la fantasia e una realtà anche troppo cruda.

È stata invece lanciata in questi giorni la nuova veste grafica del festival, realizzata ancora una volta dall’illustratrice Camilla Falsini. Il concept di quest’anno parte da Carbonia, città di confine e migrazioni, abitata fin dalla sua nascita da persone in cerca di fortuna e di una vita migliore. Al centro quindi i profili razionalisti e gli archi a tutto sesto tipici delle case della città di fondazione. Un paesaggio scandito da case e confini dunque, le cui strade che lo attraversano sono in realtà il corpo di un grande personaggio che forse rappresenta tutti gli esseri umani, che seguendo una stella o una vita migliore si sono incamminati attraverso terre e confini.

E’ durissima la presa di posizione del sindaco di Sant’Antioco, Desirè Manca, rivolta all’assessora regionale del Lavoro, Desirè Manca, che «definanzia i cantieri per giovani laureati per creare “truppe” di Oss e ausiliari nelle aziende sanitarie: una scelta scellerata».

«L’assessora regionale al Lavoro Desiré Manca definanzia i cantieri per giovani laureati che si sarebbero dovuti attivare nei comuni per progetti di recupero del patrimonio archeologico e per interventi di efficientamento energetico, per creare invece “truppe” di Oss e ausiliari nelle aziende sanitarie: una scelta scellerata il cui unico risultato sarà creare orde di precari che presto o tardi entreranno nelle logiche di stabilizzazione togliendo le opportunità ai giovani laureati sardi che oggi, invece, si vedono messi all’angolo da un progetto folle che rappresenta il peggio della cosiddetta “prima Repubblica”denuncia Ignazio Locci -. Per questo mi appello alla presidentessa dell’Anci Daniela Falconi, all’assemblea dei Sindaci e al Cal, affinché si oppongano strenuamente a questa malsana prospettiva. Il progetto è contenuto nella mini manovra varata dall’Amministrazione regionale, articolo 11: l’obiettivo dell’assessora Manca è realizzare un cantiere occupazionale “per disoccupati e disoccupate professionalmente qualificati da attivarsi presso le aziende del Servizio sanitario regionale, relativamente a progetti di integrazione socio-sanitaria e a progetti di supporto ai servizi di assistenza e cura all’interno dei presidi ospedalieri“. Naturalmente, non essendo rivolto a  medici e infermieri, restano OSS e ausiliari. La misura è finanziata con 18 milioni di euro che – non sembra vero – provengono dal definanziamento di un validissimo progetto sperimentale per cantieri gestiti dai Comuni e destinato a laureati per il recupero del patrimonio archeologico (L.R. 1/2023, art.12 c.9), e pure dei cantieri di lavoro per i lavoratori provenienti da situazioni di crisi occupazionale  nelle aree di crisi (L.R. 9/2023, art.99, commi 1 e 2). Si cancellano due validissime misure per questa follia firmata dall’assessora Desirè Manca.»

«Ritengo assurdo rinunciare a un asset strategico come quello dell’archeologia e, per quanto possa anche apparire superficialmente “nobile” riempire di OSS e ausiliari le aziende sanitarie (ma abbiamo bisogno di medici e infermieri!), il programma della Giunta Todde risulta ancora più inaccettabile perché si stanno creando le precondizioni per una nuova marea di precariaggiunge Ignazio Locci -. Le aziende sanitarie hanno gli strumenti per reclutare il personale, qualora avessero bisogno di OSS e ausiliari, e sono i concorsi. Invece Desiré Manca scippa ai giovani laureati la possibilità di lavorare e solo perché forse non si sono accampati e non hanno protestato sotto l’assessorato alla Sanità come invece ha fatto qualcun altro.»

«Infine, colgo l’occasione per chiedere che fine abbiano fatto i 30 milioni di euro per il “nuragico”, che andrebbero spesi insieme all’attivazione dei cantieri che questa Regione vuole definanziare con progetti che non stanno né in cielo né in terra. I Comuni ne hanno bisogno», conclude il sindaco di Sant’Antioco.

 

E’ morto Paolo Pulina, stimato intellettuale, letterato e storico esponente di rilievo della Federazione delle Associazioni Sarde in Italia (FASI), avvenuta sabato 26 luglio 2024 a Pavia.
Nato a Ploaghe (Sassari) nel 1948, Paolo Pulina si era laureato in Lettere Moderne presso l’Università Statale di Milano con una tesi sulla ricezione di Gramsci in Francia. Giornalista pubblicista, dal 1977 aveva lavorato come funzionario dell’assessorato della Cultura della provincia di Pavia, contribuendo in maniera significativa alla pubblicazione di numerosi periodici e monografie, nonché agli atti di numerosi convegni.
Dal 1996 Paolo Pulina ha ricoperto il ruolo di vicepresidente del Circolo culturale sardo “Logudoro” di Pavia, mentre dal 2002 fino al 2021 è stato eletto nell’Esecutivo nazionale della FASI, dove si è distinto come responsabile dell’Informazione e Comunicazione.

La sua vasta produzione letteraria e il suo impegno instancabile hanno lasciato un segno indelebile nel panorama culturale sardo e italiano. Tra le sue opere principali ricordiamo “La poesia dialettale in Sardegna negli anni 1963-1965” (1982), “Ploaghe e Santa Giuletta: cultura di paese e dintorni” (1984), “Gramsci, PCI-PDS, Sardegna.
Impegno culturale, politico e civile di un sardo della diaspora” (1992), e “Per una guida letteraria della provincia di Pavia” (2005). Inoltre, Paolo Pulina ha contribuito a numerosi volumi e convegni, mantenendo sempre viva la sua passione per la cultura sarda e italiana.

In questo momento di dolore, il presidente della FASI, Bastianino Mossa, ha espresso il proprio cordoglio: «La perdita di Paolo Pulina lascia un vuoto incolmabile nella nostra comunità. Paolo è stato un faro di cultura e un instancabile promotore della nostra identità sarda in Italia. Il suo impegno, la sua dedizione e la sua passione per la cultura sono stati esemplari. A nome di tutti i circoli della Federazione, esprimo le più sentite condoglianze alla famiglia e a tutti coloro che hanno avuto il privilegio di conoscerlo e collaborare con lui».

Anche Desiré Alma Manca, Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale della Regione Sardegna, ha espresso la sua vicinanza ai famigliari, attraverso un messaggio privato, e ai soci del Circolo Logudoro con una comunicazione in cui scrive: «Desidero esprimere il mio personale cordoglio e quello della Presidente e dell’intera Giunta regionale per la scomparsa di Paolo Pulina, con la gratitudine più profonda per il grande contributo culturale, storico e documentale che ha offerto alla nostra terra e a tutti gli emigrati, oltre che ai residenti nell’Isola. Sono certa che l’esempio e la testimonianza di Paolo Pulina costituiranno uno stimolo e un esempio per tutti noi, per proseguire in una azione competente e coordinata al servizio dei sardi e dei loro diritti».
Una perdita per tutto il mondo dell’emigrazione che si unisce al dolore della famiglia e di tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscere Paolo Pulina, un uomo che ha dedicato la sua vita alla promozione della cultura e delle tradizioni sarde.
I funerali si svolgeranno martedì martedì 30 luglio alle ore 10.00 a Santa Giulietta (PV).

 

Al via il prossimo 27 agosto il Solki Music Festival, rassegna di musica da camera che nasce da un progetto dell’associazione Solkimusica e si realizza grazie al sostegno del comune di Sant’Antioco, in collaborazione con la Scuola Civica di Musica “Don Tore Armeni”. L’evento è stato presentato venerdì 26 luglio nell’aula consiliare alla presenza dei componenti dell’associazione Solkimusica (Orietta Murroni, Lucia Pittau e Matteo Cabras), del vicesindaco Francesco Garau, dell’assessore della Cultura Luca Mereu e della rappresentante della Scuola Civica di Musica Eloise Carboni.

Dal 27 Agosto si inseriranno nel cartellone dei concerti estivi anche i quattro appuntamenti del Festival (27 e 30 agosto – 2 e 4 settembre), che si svolgeranno nell’aula consiliare e presso il Museo Archeologico Ferruccio Barreca e vedranno esibirsi, fianco a fianco, i grandi nomi di artisti già affermati e impegnati in carriere internazionali insieme a giovani promesse della musica classica che si stanno affermando nel panorama musicale. Gli artisti si esibiranno in formazioni dal duo al sestetto e presenteranno al pubblico i grandi capolavori della musica da camera. Tra i musicisti (si veda la cartella con le bio) per citarne alcuni: la violinista e compositrice elvetica, Helena Winkelman, una delle personalità maggiormente apprezzate sulla scena internazionale per la sua originalità; Enrico Dindo, violoncellista tra i più acclamati della scena italiana ed europea; Danusha Waśkiewicz, artista eclettica.

Menzione a parte per Matteo Cabras, giovane antiochense, ideatore del festival, del quale cura la direzione artistica: pianista sardo classe ’96, si è esibito nelle stagioni più importanti, tra le quali Auditorium “Lo Squero” a Venezia; Amici della Musica di Firenze; Fondazione Walton a Ischia; Fondazione Guido D’Arezzo e ha suonato con artisti di fama internazionale quali Enrico Dindo, Lorenza Borrani, Franco Maggio Ormezowsky. «È per noi un grande piacere presentare il Solki Music Festival  commenta Matteo Cabras nella sua prima edizione 2024, che porterà a Sant’Antioco musicisti di fama internazionale che faranno squadra con giovani talenti per presentare al pubblico un programma che spazia dal repertorio ottocentesco fino alla musica a noi contemporanea. Il Festival rappresenta il primo progetto che si realizza all’interno di un disegno più ampio che vede Solkimusica impegnata nella diffusione consapevole e informata della musica classica sul territorio sardo. Siamo molto grati al comune di Sant’Antioco, che da subito ha sposato il progetto, alla Scuola Civica di Musica e alla Fondazione di Sardegna che ci sostengono nella realizzazione del Festival».

«Quando il giovane Matteo Cabras mi ha presentato il progetto commenta il sindaco Ignazio Locci ne ho immediatamente colto l’importanza, ritenendo che per il cartellone degli eventi estivi potesse rappresentare un valore aggiunto, dando prestigio alla nostra offerta: a Sant’Antioco, infatti, grazie alla nostra preziosissima istituzione musicale, la Scuola Civica di Musica Don Tore Armeni, la musica classica sta riscuotendo sempre più successo. Questo importante Festival non può che impreziosire la già ricca stagione di concerti organizzata dalla Scuola Civica e, naturalmente, ci inorgoglisce che la Direzione artistica di “Solki Music Festival” sia curata da un pianista di Sant’Antioco che si sta ritagliando uno spazio importante nel panorama nazionale e internazionale».

«Uno degli obiettivi dell’Amministrazione comunale, per quanto riguarda le politiche culturali commenta l’assessore della Cultura Luca Mereuè quella di cercare di fare di Sant’Antioco un luogo di elaborazione artistica e musicale che non abbia paura di cucirsi addosso l’ambizione di divenire un punto di riferimento per l’intero territorio. Senza citare la Festa di Sant’Antioco lo stiamo facendo con FestArtes festival che utilizza come strumento di espressione una buona parte dei linguaggi musicali e artistici ed è capace di coinvolgere un pubblico multiculturale ed eterogeneo. Da quest’anno lo facciamo col festival rock Sulky Rock che permetterà di veicolare il nome della nostra isola anche presso la nutritissima comunità rock internazionale. Quindi non ci siamo certo tirati indietro di fronte alla proposta che ci ha fatto uno dei talenti musicali della nostra città: il giovane Matteo Cabras col suo Solki Music Festival. Rassegna di musica da camera che va ad arricchire e implementare l’impagabile lavoro di formazione e di promozione musicale che fa, quotidianamente, la Scuola Civica di Musica di Sant’Antioco “Don Tore Armeni”.

 

Si è conclusa ieri a Carloforte la diciottesima edizione di Creuza de Mà – Musica per Cinema, festival ideato e diretto da Gianfranco Cabiddu. Un’edizione importante, che anche quest’anno ha unito appassionati di musica e cinema in un contesto suggestivo e unico, con un programma ricco di eventi, proiezioni e concerti che hanno saputo emozionare il pubblico che ha aderito con grande entusiasmo e partecipazione.
Sei giorni di festival che hanno raccontato una vera e propria commistione e sinergia tra le arti, anche grazie alle esperienze dei tanti ospiti presenti al festival. Speciale la partecipazione di Margherita Vicario e Michele Riondino, che con i loro debutti alla regia hanno segnato questa stagione cinematografica ottenendo incredibili successi, e che hanno portato a Carloforte anche la loro musica: Margherita Vicario ha regalato al festival, infatti, un’esibizione live a sorpresa di Aria, brano tratto dalla colonna sonora del suo film Gloria!, mentre Michele Riondino ha infiammato il sabato del festival con un concerto insieme alla sua band Revolving Bridge.
Ma sono tanti altri gli ospiti che hanno condiviso il loro talento e la loro passione per l’arte cinematografica e musicale, con proiezioni, live e incontri: Gnu Quartet, quartetto d’archi ligure che vanta collaborazioni in tante colonne sonore, che ha reso indimenticabile l’esperienza del concerto al tramonto nell’anfiteatro naturale delle Ciasette; Arrogalla, artista e musicista eclettico, che ha regalato un live tutto da ballare; Luca Micheli e Marco Villa di Chora Media per un incontro sull’universo podcast dal punto di vista dei contenuti, della musica e del sound design; i compositori e musicisti Pivio, Riccardo Giagni, Michele Braga, Max Viale, Pasquale Catalano, Lorenzo Tomio;  la produttrice Francesca Cima; la montatrice Annalisa Forgione e la sound editor Daniela Bassani.
Speciale è stata anche la chiusura del festival, nel cuore di Carloforte in Piazza della Repubblica, con il concerto della Banda Musicale di Carloforte che si è esibita in brani tratti da colonne sonore cinematografiche, su partiture inedite arrangiate da Aldo De Scalzi e Pasquale Catalano.
Il festival ha poi omaggiato i giovani talenti con le proiezioni dei cortometraggi degli allievi diplomati Centro Sperimentale di Cinematografia, musicati nell’ambito del progetto CAMPUS 2022/23, oltre che con l’assegnazione del Premio Giovani Compositori musica per cinema ad honorem ad Alessandro Speranza, giovane compositore prematuramente scomparso, assegnato a In Spirito, diretto da Nicolò Folin e musicato da Lorenzo Barcella, e la proiezione del corto made in Sardinia Galanzieri di Alberto Diana.

Dopo quella di Nicola Mancini, il Carbonia Calcio ha annunciato stamane la conferma dell’esterno destro Danilo Cocco, classe 2006, alla terza stagione consecutiva in Eccellenza. Ha esordito il 21 agosto 2022, poco più che 16enne, sotto la guida di Diego Mingioni, e da allora ha giocato moltissime partite dal primo minuto, crescendo e maturando esperienza nella categoria.

«L’incendio avvenuto ieri in città ha interessato una vasta area prossima al centro abitato e a diversi insediamenti agro pastorali. Allo stato attuale, trascorse 24 ore dall’accaduto, non risulta alcuna comunicazione ufficiale da parte della nostra amministrazione, nessuna informazione in merito alla eventuale attualità o meno del rischio in atto, utile soprattutto a chi vive e opera nelle zone interessate dall’incendio. Né tantomeno si hanno notizie ufficiali sull’estensione e natura dell’incendio, sui danni riportati da persone, animali e cose di proprietà privata e/o pubblica e su una loro stima, né sulle procedure adottate per neutralizzare il pericolo. Nulla di tutto questo è accaduto, se non per voce di chi ha operato incessantemente per evitare il peggio.»
Lo scrive, in una nota, Daniela Garau, consigliera comunale di Fratelli d’Italia.
«Ho appena depositato un’interpellanza per sollecitare l’amministrazione comunale a fornire risposte tempestive e concrete anche in merito alle azioni di prevenzione degli incendi con bonifiche e pulizia di aree incolte e discariche abusive sia di competenza comunale o di altri enti ai quali si chiede, per il tramite della nostra amministrazione comunale, immediato intervento», conclude Daniela Garau.

Terza e ultima serata. all’Arena Mirastelle, per la 1ª edizione del Festival Carta Carbonia. La serata inizierà alle 20.30, con l’aperitivo culturale animato dalla voce di Martina Garau e dalla chitarra di Gianluca Tozzi. Alle 21.00, lo scrittore romano Valerio La Martire dialogherà con Marco Corrias e presenterà la novità editoriale “Stranizza”.

Il romanzo, edito da Rizzoli, affronta il tema dei diritti LGBT. Tratto da una storia vera, racconta l’amicizia di due ragazzi siciliani, figli di due famiglie totalmente diverse ma molto conosciute, che sfocerà in una relazione amorosa e darà luogo a scandalo e omofobia, fino all’assassinio dei due protagonisti. Il titolo del romanzo prende spunto dal brano di Franco Battiato “Stranizza d’amuri”, cantato dai due ragazzi nei loro incontri in un Ape scassato.

La serata proseguirà alle 21.45, con la scrittrice bolognese Caterina Bonvicini, che, sempre in dialogo con Marco Corrias, porterà all’Arena Mirastelle il suo romanzo autobiografico “Molto molto tanto bene”, pubblicato da Rizzoli. Il libro affronta il tema del dramma dell’emigrazione e nasce da una storia vera su una nave Ong.

 

Un vasto incendio si è sviluppato oggi alla periferia di Carbonia, in località “Coderra”. Le fiamme, alimentate dal forte vento, si sono sviluppate intorno alle 11.00 intorno alla statale 126 e si sono estese verso la frazione di Medadeddu. Sono state minacciate alcune abitazioni. Lo spegnimento è stato coordinato dal personale del Comando Stazione forestale di Carbonia coadiuvato dal personale a bordo degli elicotteri provenienti dalla base elicotteri del CFVA di Pula e dalla base del CFVA di Villasalto, inoltre è intervenuto un Canadair CAN 27, decollato dall’aeroporto di Olbia. Sono intervenute una squadra dell’Agenzia Forestas di Carbonia, i volontari S.E.R. di Carbonia, Soccorso Iglesias, A.D.A.V.D.  Gonnesa,  una squadra dei vigili del fuoco di Carbonia. Le operazioni di spegnimento del mezzo aereo sono proseguite fino al tardo pomeriggio, quando sono iniziate le operazioni di bonifica, che dovrebbero riprendere anche domattina per evitare una pericolosa riattivazione delle fiamme.

Un altro incendio si è sviluppato a Sant’Antioco, in località “Casa Pistis”. Lo spegnimento è stato coordinato dal personale del Comando Stazione del Corpo forestale di Sant’Antioco, coadiuvato dal personale a bordo dell’elicottero decollato dalla base elicotteri del CFVA di Pula. Per lo spegnimento a terra, sono intervenute, una squadra dell’Agenzia Forestas di Sant’Antioco, tre squadre di volontari della Protezione civile provenienti da Sant’Antioco, Carbonia e Narcao, i barracelli di Sant’Antioco e una squadra dei vigili del fuoco di Carbonia. Le operazioni di spegnimento del mezzo aereo si sono concluse alle ore 14.34.

     

Non sorprende più che a Teulada si mettano in piedi iniziative di grande spessore artistico: il Palazzo Baronale del paese è ormai diventato contenitore di pregio per manifestazioni che conferiscono smalto alle sue stanze ed ai suoi giardini, dando il giusto spazio ad eventi che dell’Arte fanno una cifra culturale di richiamo per il paese. E decisamente attraente, nel suo “Mondo di Materia e di Luce”, si sta rivelando la mostra d’Arte che ben merita il titolo che le è stato dato, perché di “Incontri” fra artisti autentici, nella loro geniale creatività, si tratta: le sculture di Nando Leone, di Teulada, le creazioni di Robbie Mazzaro e le fotografie di Danilo Arata che, apprendiamo con piacere, stanno organizzando abitazione e laboratorio nella Tuerra di Teulada. Conosciamo già l’arte di Nando, le sue sculture frutto di una capacità creativa che sa rendere i materiali più ovvi ed umili ricchi di fascino e di attrattiva, come solo un grande artista sa fare.
Opere degne di apparire in contesti prestigiosi, dove l’Arte parla ad alta voce: vanto ed onore per Teulada, culla di tanta creatività! Un artista, Nando, mosso da istintiva capacità di individuare le potenzialità nascoste finanche in materiali di scarto, in legni consumati dal tempo, in coperchi di lattine destinati alla pattumiera, in metalli recuperati da vecchi attrezzi agricoli… capace di nobilitare pezzi di marmo dall’apparente insignificante aspetto, plasmati, quasi piegati a dare messaggi che travalicano l’umiltà della sostanza materica: tutto ha voce e valore, per Nando, tutto può e sa diventare Arte per questo artista in grado di vedere come i materiali, tutti i materiali, siano degni di riconquistare un’altra vita! E che vita, quella che Nando restituisce loro, grazie alla sua fervida fantasia, alla sua notevole capacità introspettiva nelle potenzialità degli oggetti! Che, così, assurgono a dignità impensabile nella loro funzione originaria.
Non è solo abile manualità, la sua, non si tratta solo di sapere come avere a che fare con il metallo, con il legno, con il marmo: è, soprattutto, passione: una passione che gli consente di vedere come quel metallo, quel legno, quel marmo possono diventare espressione del suo animo di artista. Opere, dunque, che ben si trovano in sintonia creativa con le foto di Danilo Arata, frutto di infiniti viaggi intorno al mondo, in cui le tante “Human Shadows” protagoniste della mostra svelano fin da subito un bagaglio culturale dalle multiformi sfaccettature, rivestendosi di messaggi dalle difformi valenze culturali, mentre l’obiettivo viene investito del ruolo proprio dell’attenta indagine psicologica. Così che ombre di uomini, di cose, di paesaggi, parlano il linguaggio della ricerca sensibile alle realtà contrastanti del mondo. Realtà rese oltremodo accessibili nel loro messaggio di sofferenza, di gioia, di incantesimo, di libertà, di amicizia, di amore, di fede, di sogno…di vita, grazie all’abilità di uno scatto che ferma e fissa attimi altrimenti impercettibili. E come non vedere il senso della vita nel suo continuo divenire nelle sfere perfette di Robbie Mazzaro! Sfere in argilla, materia duttile e figlia della terra, dalla superficie resa armoniosamente rugosa, segnata da un paziente incidere con tratti sinuosi, tra loro in equilibrio: opera d’arte nell’opera d’arte! Le sfere dove non c’è inizio e non c’è fine, dove ogni punto può essere inizio o fine: a suggerire il ciclo vitale e continuo dell’esperienza umana. Dove la disciplina della perfezione non è mai fine a se stessa, ma espressione di una predilezione per le forme femminili, dalla morbidezza confortante, da accarezzare, in cui la sua capacità creativa, volta all’armonia ed all’equilibrio, trova la via ideale per manifestarsi. Forme naturali, dunque, sottolineate da colori che sono un richiamo alla Terra, alla Natura, con una attenzione al valore simbolico che da esse può scaturire: prediligere e rispettare quanto dalla Terra e dalla Natura ci viene! Veramente un “Incontro” di valore, questa mostra: di tre artisti la cui profonda sensibilità viene resa tangibile in opere e forme che sono specchio ed espressione di non comune creatività!
Lucia M. Tanas