FIOM, FSM, UILM e CUB Sardegna Sud-Occidentale Sulcis Iglesiente: «Incontro con Sideralloys inconcludente»
Giovedì 1 agosto 2024, presso lo stabilimento della Sideralloys, le organizzazione dei metalmeccanici hanno incontrato laproprietà aziendale della SiderAlloys. L’incontro è avvenuto su richiesta della Sideralloys, nel quale si è esposto il programma che nel giro di qualche giorno (19/08/2024), porterà ad alcune nuove assunzioni, in considerazione delle lavorazioni per conto terzi che l’azienda ha acquisito e che porterà alla ripresa delle produzione attraverso il reparto della fonderia. Per alcune settimane, si darà corso alle rifusioni di alluminio, attraverso la produzione del materiale poco nobile di “placche” di alluminio. Inoltre, l’azienda Sideralloys, su sollecitazioni delle organizzazioni sindacali, ha comunicato l’impossibilità di produrre alluminio di qualità (bilette), in conseguenza del mancato completamento dell’impianto di omogeneizzazione. L’azienda ha anche fornito nel dettaglio il programma che porterà, secondo i loro piani ad un nuovo periodo di cassa integrazione ordinaria della durata di ulteriori 13 settimane. Proseguendo nell’esposizione, l’Amministratore Delegato della SiderAlloys, ha rimarcato l’importanza del periodo che si sta attraversando, auspicando che si arrivi a concludere il percorso di finanziamento a garanzia SACE e Invitalia, più volte annunciato, in caso contrario si faranno scelte definitive che potrebbero essere dolorose per le garanzie produttive e occupazionali. Le OO.SS. prendono atto delle dichiarazioni aziendali e bocciano senza mezzi termini le scelte avanzate; le ritengono utili a fare cassa, per superare le difficoltà anche economiche del momento, ma inutili al rilancio e al futuro dello stabilimento. Queste scelte, chiariscono, semmai ve ne fosse bisogno, su un futuro poco roseo. Infatti, la volontà di indirizzare il futuro produttivo e i pochi investimenti, verso produzioni derivanti da rifusioni, è pericoloso per il rispetto delle garanzie che si attendono. Anche le poche assunzioni, non suscitano entusiasmo, perché sono limitate alla durata delle rifusioni, ed evidenziano come l’azienda stia vivendo alla giornata senza idea di un piano industriale certo e condiviso, più volte richiesto. Non si parla più del rilancio dell’alluminio primario, del revamping della sala elettrolisi, ossia di quell’accordo di programma e del piano industriale più concordati nei diversi tavoli locali regionali e nazionali. Ad alimentare la grave situazione derivante dall’assenza di programmazione, c’è la fuga di importanti figure professionali che si stanno registrando in azienda, conseguenza della diffidenze legate alle certezze sul futuro, ma anche al mancato rispetto dei pagamenti di quanto dovuto alle Lavoratrici ed ai Lavoratori, solo parzialmente saldato dopo le innumerevoli richieste da parte delle OO.SS.. Insomma, il mese di settembre così, come dichiarato dall’azienda, sarà davvero il mese decisivo, ma si deve assolutamente riuscire a fare un cambio di passo e la politica a tutti i livelli deve essere protagonista di questo. FIOM, FSM, UILM e CUB, in considerazione del fatto che la proprietà è ben lontana dal dare un giusto indirizzo al rilancio dello smelter, chiedono alla politica regionale e nazionale, di far ripartire i tavoli di confronto per uscire dalla imbarazzante situazione di stallo, in cui ci si è infilati, con o senza SiderAlloys, a partire dalla convocazione del tavolo tecnico, previsto nell’accordo di programma del lontano 2018. con la partecipazione delle stesse organizzazioni, per rilanciare una vertenza ben lontana dal ritenersi conclusa!
Segreterie Territoriali FIOM FSM UILM e CUB Sardegna Sud-Occidentale Sulcis-Iglesiente
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