23 November, 2024
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Circa 2.000 pannelli fotovoltaici stoccati in un terreno, pronti per esser installati, nell’agro di Tuili, sono stati distrutti da un incendio nel corso della notte. Sul posto, intorno alle 4.00, è intervenuta una squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Ales, inviata dal Comando di Oristano, per una minore distanza dal luogo di intervento e sono state avviate le operazioni di spegnimento, proseguite poi col supporto della squadra dei vigili del fuoco del distaccamento di Sanluri, inviata dal comando di Cagliari. L’opera di spegnimento e bonifica si è protratta fino alla prima mattina.
Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri di Villanovafranca per quanto di loro competenza.

La Federazione PCI Sulcis Iglesiente solidarizza con i lavoratori e le lavoratrici della Portovesme Srl e delle ditte d’appalto per l’annunciata fermata della linea zinco.

«Apprendiamo che resta attivo solo il forno Waelz, che tratta residui di lavorazione e produce scorie che vengono lasciate in eredità al territorio: una beffa! Ci tolgono il lavoro ma ci lasciano le scorie!
La situazione del Polo si aggrava sempre più e ora ci si mette anche l’autoritarismo di un’azienda che ha fatto profitti anche sugli sconti dell’energia – si legge in una nota -. Certamente occorre sottolineare che le scelte della Glencore sono le scelte che la politica accetta acriticamente: sono le regole della libertà di mercato e dell’impresa, le quali danneggiano l’ambiente, la salute delle persone e la dignità del lavoro. Lo ripetiamo ancora: riteniamo che occorra cambiare radicalmente l’approccio avuto finora; occorre sviluppare un piano industriale nazionale in cui vengano rilanciare le filiere produttive del Polo, in un’ottica di soddisfacimento del fabbisogno nazionale.»
«Lo Stato deve avere un ruolo centrale nel controllo e gestione degli investimenti, nazionalizzando le produzioni, stavolta con un’elevata attenzione all’impatto ambientale e alla saluteaggiunge la nota della federazione del PCI Sulcis Iglesiente -. Occorre inoltre un corposo rinnovamento tecnologico impiantistico e di processo, nonché un vasto, serio e credibile piano di bonifiche, argomento spesso dimenticato o trattato con superficialità.»
«Senza un vero Piano Industriale per la Sardegna e per il Paese, gli impianti di Portovesme rimarranno in balia degli interessi privati di investitori ai quali non interessa nulla dei lavoratori e delle lavoratrici del Polo di Portovesme; le vertenze continueranno, l’emergenza lavoro non avrà fine e gli impianti verranno definitivamente spenti», conclude la federazione PCI Sulcis Iglesiente.

Sabato 7 settembre è stata inaugurata a Narcao la Sala del Regno dei Testimoni di Geova. Il luogo di culto, costruito a metà degli anni ‘90, negli ultimi mesi è stato oggetto di una profonda ristrutturazione che ha reso l’edificio più accogliente e funzionale.
L’edificio è stato realizzato in parte da Ditte locali e in parte da 250 volontari Testimoni di Geova provenienti non solo dalla Sardegna ma anche da Lazio, Liguria, Lombardia, Piemonte, Umbria e Inghilterra, che hanno messo a disposizione gratuitamente la loro professionalità e competenza.
Tra i volontari ci sono state anche molte donne. Tra queste, Marta, 23 anni, che grazie a questo progetto ha imparato a svolgere lavori come cartongessista e piastrellista. Marta ha commentato: «È stata la prima volta che partecipavo ad un progetto di questo tipo seguendolo dall’inizio alla fine. Le istruzioni che mi sono state date sono state molto utili, mi hanno aiutata non solo a imparare a svolgere alcune lavorazioni, ma farlo anche in sicurezza. Ho avuto l’opportunità di conoscere persone che altrimenti non avrei incontrato al di fuori del cantiere e di stringere buone amicizie. Sono contenta di aver partecipato al progetto perché mi ha permesso di crescere a livello emotivo e personale e di dare un maggiore contributo alla comunità».
La sicurezza è stata una priorità assoluta nel cantiere. Sebbene il rischio di incidenti e infortuni sia reale, nei cantieri dei luoghi di culto dei Testimoni di Geova questi si verificano di rado. I Testimoni di Geova danno infatti grande importanza alla sicurezza nel cantiere e alla protezione della vita stabilendo l’obiettivo di avere “zero incidenti”.

Al riguardo Diego Beretta, responsabile del cantiere, ha detto: «Ogni giorno prima di iniziare la giornata lavorativa vengono tenuti brevi briefing nei quali si forniscono indicazioni utili in merito alla sicurezza con tutti i volontari e poi, per elevare ancora di più lo standard di sicurezza, vengono esaminati per gruppi i rischi che i volontari potrebbero incontrare nella specifica lavorazione. Ogni settimana vengono anche trattate con i volontari informazioni sulla sicurezza alternando vari argomenti. L’obiettivo zero incidenti si è potuto raggiungere sensibilizzando tutti verso la sicurezza. Durante tutto il progetto l’obiettivo è stato quello di non sacrificare la sicurezza per velocizzare i tempi o per risparmiare denaro. Durante i lavori ogni volontario aveva l’incarico di tenere pulita la propria area di lavoro e ogni giorno a fine giornata si dedicava l’ultima mezz’ora per sistemare e ritirare le attrezzature».
Il nuovo luogo di culto ospiterà i circa 80 Testimoni di Geova della zona. Sarà aperto a tutti e permetterà lo svolgimento delle attività religiose in un ambiente moderno e accogliente.
Il sindaco, avv. Antonello Cani, spiega il valore sociale e culturale di una tale opera per tutta la collettività: «Abbiamo una comunità nutrita di Testimoni di Geova e ritengo che la loro presenza sia un valore aggiunto per il nostro territorio, così come lo è l’opera inauguranda: tutti sono rimasti colpiti dalla cura e dall’organizzazione dei lavori edili necessari», e aggiunge: «Conosco, a vario titolo, diverse persone del mio paese appartenenti alla Comunità dei Testimoni di Geova. Abbiamo un ottimo rapporto; ciò che mi colpisce è la loro educazione e lo spirito di solidarietà».

Si rinnova l’appuntamento con il Forte Village Triathlon, organizzato dall’ASD Forte Village Sports Academy con il supporto dell’Assessorato della pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Sardegna, che quest’anno vedrà protagoniste due gare principali: il Triathlon Olimpico, anche in staffetta, e il Triathlon Super Sprint, nello scenario suggestivo che si estende dal resort al territorio di Santa Margherita di Pula. Parallelamente, i giovani atleti dai 6 ai 15 anni potranno partecipare a un Duathlon appositamente studiato per loro.

Il 2024 si è affermato a livello globale come l’anno dello sport, caratterizzato da eventi di portata straordinaria e dalla celebrazione di un ritorno alla competizione e alla passione per l’attività fisica. Dalle Olimpiadi e Paralimpiadi di Parigi ai campionati internazionali in diverse discipline, milioni di persone in tutto il mondo si sono unite per celebrare i valori di impegno, dedizione e spirito di squadra. Questa rinascita dello sport ha ispirato atleti professionisti e dilettanti a migliorarsi e a promuovere uno stile di vita sano e attivo, facendo del 2024 un anno simbolico per il progresso e la connessione globale attraverso lo sport.

In linea con questo spirito, si rinnova l’appuntamento con il Forte Village Triathlon che da oltre un decennio rappresenta uno degli eventi sportivi più attesi, dedicato agli appassionati di triathlon e agli sportivi di ogni livello. L’evento, organizzato dall’ASD Forte Village Sports Academy con il supporto dell’assessorato della Pubblica istruzione, beni culturali, informazione, spettacolo e sport della Regione Sardegna, in programma 26 e 27 ottobre 2024, non solo rappresenta un’occasione per mettersi alla prova nelle tre discipline del triathlon, ma offre anche un momento di festa e socialità per tutti i partecipanti e le loro famiglie.

La novità di quest’anno è la formula del Triathlon Olimpico (27 ottobre 2024, ore 9.30), in cui i partecipanti affronteranno 1,5 km di nuoto, 40 km di ciclismo e 10 km di corsa, individualmente o a staffetta. Il Triathlon Super Sprint, in programma sempre domenica alle ore 8.00, offrirà invece un percorso più breve: 400 metri di nuoto, 10 km di ciclismo e 2,5 km di corsa. Entrambe le gare si svolgeranno nello spettacolare scenario naturale del Resort e di Santa Margherita di Pula. L’appuntamento con il Duathlon giovanile, dedicato ai giovani atleti dai 6 ai 15 anni, è fissato per il pomeriggio di sabato 26 ottobre.

Anche quest’anno l’evento vedrà la partecipazione di special guest, tra cui Fabio Aru e Domenico Fioravanti, che insieme ad altri campioni saranno protagonisti di incontri moderati dal giornalista Dario Nardone, dove condivideranno la loro esperienza e ispireranno i partecipanti.

A rendere ancora più speciale questa edizione del Forte Village Triathlon, sarà il debutto di Giacomo Gentili, argento nel canottaggio a Parigi e special guest della Rowing Academy estiva del Forte Village che ha deciso di cimentarsi nella triplice, sposando pienamente lo spirito della gara: l’importanza di partecipare e divertirsi, al di là della competizione.

 

C’era anche una parte di Carbonia ieri sul sagrato di piazza Duomo, a Milano, per lo straordinario evento intitolato “Ballo in bianco: on dance”, con un maestro d’eccezione, il celebre Roberto Bolle. 2.000 ballerini giunti da tutta Italia, di cui 3 ballerine provenienti da Carbonia, della scuola di danza Tersicore, hanno partecipato con entusiasmo ed emozione alla grande festa della danza ideata da Roberto Bolle, étoile della Teatro alla Scala dal 2004. Un’ora di lezione alla sbarra, dalle 9,40 trasmessa in diretta su Rai 1 con la conduzione dell’attrice Cristiana Capotondi.
Il sindaco Pietro Morittu e l’intera Amministrazione comunale si congratulano con le ballerine e le maestre della scuola di danza Tersicore per aver partecipato a un evento prestigioso e di rilevanza nazionale, rappresentando la città di Carbonia in una sede straordinaria quale quella del sagrato del Duomo di Milano, guidate dal bravissimo ballerino Roberto Bolle.
 

Si apre a Villacidro il ricco programma di spettacoli, incontri con gli autori e concerti, tutti aperti al pubblico gratuitamente, che fa da corollario alla XXXIX edizione del Premio Letterario Giuseppe Dessì.

Il primo appuntamento è per giovedì 12 settembre – alle 21,30, nel cortile di Casa Dessì – con Luca Barbarossa, popolare cantautore e conduttore radiofonico e televisivo, che per l’occasione parlerà del suo libro Cento storie per cento canzoni (La nave di Teseo). A dialogare con lui, l’autore e regista teatrale Giacomo Casti.

Durante l’incontro Tra parole e musica, Luca Barbarossa svelerà alcune delle storie contenute nel suo libro, nel quale parla di canzoni (non sue) che sono state importanti per lui e che hanno fatto un po’ la storia di tutti noi: come sono nati i pezzi, da quale contesto sono scaturiti e altre curiosità. L’incontro sarà inframmezzato anche da alcuni suoi brani, proposti dal vivo con voce e chitarra.
In caso di pioggia l’incontro si terrà al teatro Don Bosco, in via Asproni.

I prossimi appuntamenti

Dopo Luca Barbarossa e il suo Cento storie per cento canzoni, il programma di presentazioni, concerti e spettacoli che accompagna il Premio Dessì prosegue con una serie di appuntamenti fino al 5 ottobre, data della cerimonia di premiazione del concorso letterario – in lizza tra i finalisti, nella categoria Narrativa Deborah Gambetta, con “Incompletezza. Una storia di Kurt Gödel” (Ponte alle Grazie); Helena Janeczek, “Il tempo degli imprevisti” (Guanda); Anita Likmeta, “Le favole del comunismo” (Marsilio); nella sezione Poesia Laura Accerboni, con “Il prima e il dopo dell’acqua” (Einaudi); Donatella Bisutti, con “Erano le ombre degli eroi” (Passigli) – e di consegna del Premio speciale della Giuria ad Alessandro Bergonzoni e del Premio Speciale della Fondazione di Sardegna a Dori Ghezzi.

Giovedì 19 settembre, alle 18.00 il Mulino Cadoni ospiterà “Ricordando Gigi Riva“, con la partecipazione di Nicola Riva, ospiti del Cagliari Calcio di ieri e di oggi, condotto da Gianluca Scroccu; alle 21,30 nel cortile di Casa Dessì andrà in scena lo spettacolo teatrale “Mistero buffo” di Dario Fo e Franca Rame, proposto da Matthias Martelli per la regia di Eugenio Allegri.

Venerdì 20 settembre, sarà la volta di Francesca Agus, che presenterà, alle 18.00, al Mulino Cadoni, “Un raro esemplare” (Condaghes), con letture di Dario Cosseddu e in dialogo con Valentina Frau; alle 21,30, a Casa Dessì, spazio alla musica, con il concerto della cantautrice sassarese Bianca Frau, accompagnata alle tastiere e alla batteria elettronica da Jean Prat.

Giovedì 26 settembre, alle 18.00, Benedetta Tobagi, che presenta, al Mulino Cadoni, “Le stragi sono tutte un mistero” (Laterza & Figli), in dialogo con Vito Biolchini; alle 21,30, a Casa Dessì, Omeophonie, spettacolo di e con Arianna Porcelli Safonov.

Venerdì 27 settembre al Mulino Cadoni, alle 18.00, si terrà A&C Anima e Cuore, con Is Mascareddas e alle 21,30, a Casa Dessì, musica, con Faccio di tutto tour di e con Francesco Tricarico.

Sabato 28 settembre, al Mulino Cadoni alle 18.00, Giovanni Succi presenta “Amaro Succi” (Valigie Rosse) in dialogo con Duilio Caocci, successivamente, alle 21,30, a Casa Dessì, l’autore porterà in scena il suo spettacolo poetico-musicale Leopardi Dark Ambient.

Giovedì 3 ottobre, a Casa Dessì alle 21,30, Presto saprò chi sono, reading di e con Nicola Lagioia.

La trentanovesima edizione Premio letterario Giuseppe Dessì è promossa e organizzata dalla Fondazione Giuseppe Dessì, con il contributo dell’Assessorato Regionale della Pubblica Istruzione e Beni Culturali della Regione Autonoma della Sardegna, del Comune di Villacidro e della Fondazione di Sardegna, con il Patrocinio di Rai Sardegna e la Media Partner di TGR,  del MiC – Ministero della Cultura e del GAL Linas Campidano.

 

Il Villamassargia supera 2 a 1 l’Atletico Masainas in rimonta, la qualificazione agli ottavi di finale della Coppa Italia verrà decisa dal sorteggio con l’Uta. La partita ha registrato due volti: incolore il primo tempo, privo di emozioni e occasioni da rete, eccezion fatta per un bel calcio di punizione di Pierluigi Achenza al 7′, sul quale si è opposto in due tempi il portiere locale Gianluca Marongiu; nel secondo tempo le due squadre hanno cambiato marcia e sono arrivati i goal e, con il nervosismo, anche ben 11 ammonizioni e 1 espulsione.

Come mercoledì scorso con l’Uta, nella partita persa 2 a 1, è l’Atletico Masainas a sbloccare il risultato, al 62′, con lo stesso marcatore, Momo Cosa, abile a deviare alle spalle di Gianluca Marongiu un calcio di punizione di Pierluigi Achenza. La reazione del Villamassargia non s’è fatta attendere e al 73′ arriva il pareggio di Luca Orgiana, con un colpo di testa che non lascia scampo al giovane portiere Giovanni Saiu. L’Atletico Masainas resta in dieci per l’espulsione di Pieluigi Achenza per doppia ammonizione. Il pareggio escluderebbe entrambe le squadre dalla Coppa Italia e al 85′ è ancora Luca Orgiana a portare in vantaggio il Villamassargia sugli sviluppi di un’azione nata dalla fascia sinistra, decisa da un tocco angolo alla destra del portiere. Il risultato non cambia più, anche perché Giovanni Saiu si oppone con una deviazione in calcio d’angolo ad un insidioso calcio di punizione di Daniele Contu.

Il successo del Villamassargia per 2 a 1 è la fotocopia di quello ottenuto dall’Uta mercoledì scorso a Masainas e considerato l’1 a 1 maturato nel confronto diretto, tra Villamassargia e Uta il passaggio agli ottavi di finale della Coppa Italia verrà decisa dal sorteggio.

Villamassargia: Marongiu, Sabiucciu, Cuccu, Angioni (50′ Fadda), Sirigu, Contu, Bratzu, Melis, Suella, Orgiana, Contini (51′ Loi). A disposizione: Murgia, Loi, Pusceddu, Cubadda, Lai, Asara, Arcidiacono. Allenatore: Alessandro Perra.

Atletico Masainas: Saiu, Frau, Melis (86′ Mura F.), Milia, Todde, N. Uccheddu, Pessiu, Biccheddu, M. Cosa, Achenza, Ballocco (78′ Atzori). A disposizione: Virdis, P. Uccheddu, Carrus, Pistis, M. Mura, Lindiri, D. Cosa. Allenatore: Marco Farci.

Arbitro: Giacomo Atzeni di Oristano.

Assistenti di linea: Michela Accardi e Alessia Plantera di Cagliari.

Marcatori: 62′ Cosa (AM), 73′ e 85′ Orgiana (V).

Note: ammoniti: Sirigu (V), Angioni (V), Todde (AM), Fadda (V), Pessiu (AM), Achenza (AM), Orgiana (V), Melis (V), F. Mura (AM), Loi (V), mister Marco Farci (AM), espulso Achenza (AM) per doppio ammonizione al 78′.

 

Mercoledì 18 settembre, alle ore 17.00, presso la Biblioteca comunale di Carbonia, nell’ambito della rassegna Carbonia Scrive, si terrà la presentazione del libro di Federica Colarossi:  “Il metodo anti procrastinazione MonoFocus”.

Presenterà l’opera l’autrice, moderatore dell’incontro il prof. Giovanni Gianeri.

Al Monteponi di Iglesias va in scena il derby di ritorno degli ottavi di finale della Coppa Italia di Eccellenza regionale. Iglesias e Carbonia partono dall’1 a 1 maturato sette giorni fa al Comunale “Carlo Zoboli” e il secondo round della sfida non ammette repliche, per qualificarsi ai quarti di finale bisogna vincere e in caso di parità al 90′ a decidere saranno i calci di rigore.

L’Iglesias arriva all’appuntamento con la ferma volontà di far dimenticare il «pessimo 1° tempo» (così l’ha definito il suo allenatore Giampaolo Murru) giocato a Carbonia. Il tecnico rossoblù recupera Gianluigi Illario, assente a Carbonia per squalifica, e inseriesce dall’inizio Nicolas Capellino, al posto di Hugo Martin Di Santoro. Il Carbonia dei giovanissimi (non ci sono più i vincoli dei fuoriquota ma se ci fossero ancora, nell’undici mandato in campo inizialmente da Diego Mingioni ce ne sono ben cinque e addirittura 8 su 9 in panchina). Il tecnico biancoblù deve fare a meno del portiere titolare Mirko Atzeni per un leggero infortunio e fra i pali c’è l’ex Davide Doneddu (classe 1006). Subito in campo Christian Mancini e Nicola Mancini e con loro Leonardo Tocco (2005), in panchina Samuele Mastropietro e Lorenzo Sartini, brillante protagonista nel precampionato e nel derby di andata.

In avvio di gara l’Iglesias di forzare i tempi per sbloccare subito il risultato ma il Carbonia inizialmente regge e non rischia praticamente niente. Poi l’Iglesias cresce, guadagna campo  e la difesa del Carbonia va in affanno. Al 19’ Edoardo Piras ci prova con una conclusione dalla media distanza, Davide Doneddu è battuto ma il pallone finisce sul palo alla sua destra; l’Iglesias accelera, sfonda sulla fascia destra, sul traversone in area si avventa Nicolas Cappellino che mette alle spalle di Davide Doneddu con un bel colpo di testa ma è tutto inutile perché l’arbitro annulla il goal per la posizione di fuorigioco dell’attaccante rossoblù.

L’Iglesias è padrona del campo, il goal sembra nell’aria e poco prima della mezz’ora ci riprova Nicolas Capellino e Davide Doneddu si supera impossessandosi del pallone con l’aiuto di un secondo palo. Nei minuti di recupero il risultato si sblocca: prima lo scatenato Nicolas Capellino impegna Davide Doneddu, bravissimo a deviare in angolo una gran botta dal limite dell’area, poi, sulla battuta del calcio d’angolo da destra, si avventa Edoardo Piras che firma il goal del vantaggio: 1 a 0. Una manciata di secondi dopo il direttore di gara manda tutti negli spogliatoi.

   

Al rientro in campo dopo il riposo, il Carbonia sembra più determinato e al 49′ costruisce l’occasione per il pareggio: Leonardo Tocco confeziona un assist al bacio per Nicolas Ricci che si avventa sul pallone libero in piena area piccola e da non più di tre metri dalla linea di porta spedisce incredibilmente alto. Il Carbonia ci crede, Diego Mingioni inserisce Samuele Mastropietro al posto di Leonardo Tocco ma al 65′ arriva la doccia fredda: Nicolas Capellino cerca di liberarsi in area per la conclusione, Mateo Broglia lo contrasta fallosamente e l’arbitro non ha dubbi: calcio di rigore! Sul dischetto si porta Guillermo Rizzi, calcia forte e angolato, Davide Doneddu intuisce, si lancia alla sua destra ma non riesce ad evitare il goal dello 0 a 2!

 

Mancano 25′ alla fine, la partita sembra finita, la qualificazione decisa, ma dalla panchina Diego Mingioni si sgola verso i suoi calciatori: «C’è ancora tempo!». Dentro anche Lorenzo Sartini al posto di Nicola Mancini e con un organico più offensivo il Carbonia mette subito a frutto il tempo a disposizione, costringendo l’Iglesias nella sua metà campo e in 3′ riagguanta l’Iglesias sul 2 a 2: al 75′ l’ex Wellinton Caverzan da destra mette in mezzo un pallone prezioso sul quale la difesa balbetta e il difensore biancoblù Nicolas Garcia si avventa e mette alle spalle di Adam Idrissi. E il portiere rossoblù tre minuti dopo è sfortunato protagonista nell’azione del pareggio del Carbonia, con un’uscita avventata che lascia un varco libero per la conclusione vincente di Samuele Mastropietro. Sul Monteponi di parte rossoblù scende il gelo.

  

Il Carbonia non si accontenta, costruisce ancora e Mateo Broglia costringe ad una prodezza Adam Idrissi per deviare un tiro velenoso con il pallone che passa tra le gambe di due difensori, per evitare il terzo goal al passivo. L’Iglesias ci prova con Antony Cancilieri, ma capitan Costantino Chidichimo sbroglia una situazione complicata.

L’arbitro concede sei minuti di recupero e quando la partita sembra destinata ad una soluzione ai calci di rigore, è il Carbonia a crederci di più e al 95′ la difesa dell’Iglesias fa harakiri. Lorenzo Sartini si scatena sulla destra, Sebastian Lamacchia non riesce a fermarlo e appena entro l’area di rigore lo ferma fallosamente. Inevitabile l’intervento del direttore di gara che decreta il calcio di rigore! Sul dischetto, come a Carbonia, si porta l’ex Wellinton Caverzan che non sbaglia: Adam Idrissi si tuffa alla sua sinistra, il pallone si infila in rete con tiro angolato alla sua destra. Incredibile: 2 a 3!

Alla ripresa del gioco è già il 97′, l’arbitro concede ancora un minuto ma non succede più niente e il Carbonia dà sfogo ad una gioia sfrenata per una vittoria che al 75′ sembrava quasi impossibile e, viceversa, l’Iglesias appare incredula per il modo in cui ha sciupato una vittoria che sembra ormai acquisita e la qualificazione ai quarti di finale della Coppa Italia. Ad andare avanti è invece il Carbonia che affronterà la “corazzata” Monastir, qualificatasi con un doppio successo sulla Ferrini (3 a 1 in trasferta e 1 a 0 in casa).

Tra sette giorni sarà campionato, Il Carbonia attende la visita del Budoni, altra “corazzata” costruita per ritornare subito in serie D, nella quale spiccano anche tre ex: Nicola Serra, Roberto Cappai e Ayrton Hundt. L’Iglesias, uscita di scena dalla Coppa Italia agli ottavi di finale proprio come un anno fa, quando venne eliminata dalla Villacidrese, come stavolta dopo un pareggio esterno e una sconfitta interna, esordirà sul campo del San Teodoro Porto Rotondo.

Iglesias: Idrissi, Elias Celli (91’ Bryan Mancini), Pitzalis (59’ Carta), Brailly, Lamacchia, Piras, Rizzi, Cancilieri, Illario, D’Angelo (73’ Grasso), Capellino. A disposizione: Riccio, Bringas, Angioni, Pitzeri, Di Santoro, Crobeddu. Allenatore Giampaolo Murru.

Carbonia: Doneddu, Cocco (73’ Atzeni), Broglia, Chidichimo, Garcia, N. Mancini (65’ Sartini), Tocco (53’ Mastropietro), Caverzan, Ricci, Isaia, Christian Mancini. In panchina Carrus, Putzu, Carboni, Filippi, Perna, Abbruzzi. Allenatore Diego Mingioni.

Arbitro: Gabriele Sari di Alghero.

Assistenti di linea: Francesco Meloni di Cagliari e Giuseppe Puddu di Oristano.

Marcatori: 46’ Piras, 65’ Rizzi su calcio di rigore, 75’ Garcia, 78’ Mastropietro, 97’ Caverzan su calcio di rigore.

Note: espulso Brailly (I); ammoniti Cancilieri (I), Garcia (C), Ricci (C), Christian Mancini (C).

Spettatori: 350.

La presidente della Regione, Alessandra Todde, a Carbonia in serata per partecipare alla festa di Sinistra Futura, al parco di Villa Sulcis, nel pomeriggio ha partecipato ad un incontro con i lavoratori della Portovesme srl, organizzato nella sala riunioni dello stabilimento.

«Con la presidente della Regione Alessandra Todde abbiamo incontrato i lavoratori della Glencore a Portovesme – ha detto l’assessore regionale dell’Industria, Emanuele Cani -. Nel corso dell’incontro abbiamo ribadito la nostra posizione: Glencore ha disatteso tutti gli accordi e gli impegni presi. Non accetteremo in alcun modo che venga fermata la linea zinco lasciando attivo solo il sito della discarica. Non lo permetteremo. Glencore aveva assunto l’impegno di tenere attiva la linea zinco sino alla transizione delle nuove iniziativeha concluso Emanuele Cani -. Ci batteremo in tutte le sedi e con le azioni opportune per difendere produzione e lavoratori.»