I gruppi consiliari del comune di Iglesias condannano congiuntamente con fermezza il gesto compiuto la scorsa notte a Cagliari ai danni della sede regionale del Partito democratico.
In un documento «lo condannano quale segnale unanime di biasimo per tutto ciò che viene manifestato con la violenza. E’ violenza, infatti, oltraggiare, perché di questo si tratta, qualunque sede deputata alla discussione democratica. Come pure è violenza tentare di intimorire donne e uomini che svolgono quanto previsto e tutelato dalla nostra Costituzione».
«Come Consiglio comunale, massima espressione democratica della nostra città – conclude il documento di tutti i gruppi consiliari -, con la sottoscrizione unanime, vogliamo dare a nostra volta un segnale, totalmente opposto, a chi pensa di arretrare nel confronto civile.»
«La vertenza della Portovesme srl è in una fase delicatissima e, ad oggi, non vi è alcuna reale discussione sulle prospettive dei lavoratori e del sito. L’azienda è determinata a chiudere la linea zinco, deve esserci altrettanta e superiore determinazione da parte istituzionale per ribaltare la situazione. Il sindacato e i lavoratori alzeranno il livello della mobilitazione: combattere e contrastare questa decisione è doveroso per il futuro del territorio e per non fare ricadere sui lavoratori scelte sbagliate che impoveriscono le opportunità per tutto il Paese, privandolo di un materiale fondamentale per la gestione della transizione energetica.»
È quanto si legge in una nota congiunta di Cgil nazionale, Fiom Cgil nazionale, Filctem Cgil nazionale e Cgil Sardegna a commento dell’incontro tenutosi nella serata di ieri presso il ministero delle Imprese e del Made in Italy, con i vertici dell’azienda e della sua proprietà, la Glencore. Confederazione e categorie sottolineano di aver «duramente contestato la decisione di procedere alla chiusura della linea zinco, anche perché il valore del metallo non solo non ha subito deprezzamenti significativi, ma nel 2022 ha visto un’impennata del prezzo molto importante, e il Ministero si è detto disponibile ad avviare un confronto per trovare soluzioni che consentano di ridurre il prezzo dell’energia e rendere il sito ancora più competitivo». «Inoltre – aggiungono – abbiamo evidenziato la fumosità del progetto di riciclo delle batterie comunicato dall’azienda e ancora in fase di studio, poiché non è scontata la certezza di realizzazione, i tempi sarebbero lunghi e non compatibili con la necessità di salvaguardare i posti di lavoro, e, in ogni caso, si impiegherebbero circa 350 persone a fronte delle altre 1250 presenti tra dipendenti diretti e in appalto».
Per questi motivi, Cgil, Fiom, Filctem e Cgil Sardegna hanno chiesto alle Istituzioni «di operare per impedire la chiusura della linea zinco e, nel caso non ci fosse un ripensamento da parte aziendale, di lavorare per trasferire l’intero sito a un nuovo soggetto industriale per salvaguardare attività strategiche per l’economia del Paese e il mantenimento degli attuali livelli di occupazione».
«Nei prossimi 15 giorni, dead line data dal Governo per presentare il progetto sul riciclo, terremo assemblee di tutto il personale coinvolto, diretto e degli appalti, e alzeremo il livello della mobilitazione con tutte le iniziative necessarie. La Cgil con le sue categorie – conclude la nota – non accetterà passivamente il declino industriale del Paese e in particolare quello della Sardegna. Territorio già oggi provato da una forte assenza di opportunità occupazionali che portano le persone a dover abbandonare l’isola.»
«Un incontro del tutto deludente nel quale Glencore non ha ritirato la decisione di sospendere la linea zinco – ha commentato il segretario della Cgil Sardegna Fausto Durante poco dopo la conclusione del confronto al ministero sulla vertenza Portovesme srl –. La mobilitazione prosegue ed è destinata a crescere.»
L’incontro, dunque, non ha portato nessuna novità. Glencore intende tenere in piedi solo i forni Waelz per il trattamento di fumi di acciaieria, che non garantiscono occupazione e prospettive. Il progetto presentato alla Commissione europea sul litio è tutto da verificare, l’azienda ne discuterà con il Governo tra il 9 e il 10 ottobre. I lavoratori sono pronti alla mobilitazione ma la strada si presenta decisamente in salita.
Il presidente Federico Fantinel ha convocato il Consiglio comunale di Carbonia presso la Sala consiliare del Centro polifunzionale, in Piazza Roma, in seduta straordinaria e
pubblica per venerdì 27 settembre alle ore 13,45, prima convocazione, ed alle ore 15.00 in seconda convocazione, per la trattazione del seguente ordine del giorno:
1. Interrogazioni e interpellanze e a seguire mozioni e ordini del giorno;
2. Scioglimento dell’ufficio di segreteria convenzionata tra il comune di Carbonia e la provincia del Sud Sardegna.
Primo allenamento questo pomeriggio allo stadio Comunale “Carlo Zoboli” per il nuovo centravanti del Carbonia Federico Moreno. Arrivato ieri in città, il giovane italo-argentino (ha la doppia nazionalità), classe 2003, ha mostrato grande entusiasmo per l’inizio della sua prima esperienza nel calcio italiano ed ha partecipato alla partitella diretta da Diego Mingioni (anche sabato pomeriggio, contro il Villasimius, il tecnico biancoblù non sarà in panchina, perché chiamato a scontare la seconda delle due giornate di squalifica inflittegli dal giudice sportivo dopo l’espulsione rimediata nella partita d’esordio disputata contro il Budoni). Per sabato Diego Mingioni potrebbe recuperare il portiere titolare Mirko Atzeni, assente per un infortunio ad un polso nelle prime due partite di campionato. Giovedì verrà sottoposto ad una verifica, se questa darà esito positivo, verrà convocato.
La buona prestazione ed il pareggio conquistato a Gavoi, ha accresciuto il clima di fiducia dentro e intorno alla squadra di Diego Mingioni che punta ora alla prima vittoria in campionato contro il Villasimius, squadra ambiziosa che ha raccolto fin qui solo un punto, come il Carbonia.
Dal primo settembre più di otto milioni di volontari in tutto il mondo – in Italia sono oltre 250mila – hanno dato il via a una campagna in cui viene offerto un corso interattivo gratuito per conoscere meglio la Bibbia. Nel Sulcis iglesiente 400 Testimoni di Geova partecipano alla campagna e oltre 4.500 in tutta l’isola.
La campagna prevede la presentazione di un corso biblico tramite un opuscolo di sole tre lezioni intitolato “Puoi vivere felice per sempre” che spiega cosa dice la Bibbia sui seguenti argomenti:
– Come può aiutarti la Bibbia?
– La Bibbia dà speranza.
– Puoi credere nella Bibbia?
Il corso è interattivo: include sessioni di domande e risposte e video, inoltre spiega come la Bibbia contribuisce a migliorare la propria vita, aiutando ad esempio a sviluppare buoni rapporti in famiglia, al lavoro e a scuola. Le lezioni settimanali possono durare anche solo cinque minuti e possono essere tenute quando e dove la persona preferisce, anche in videoconferenza o per telefono.
«Chi accetta questo corso biblico non è obbligato a continuarlo – ha detto Alessio Atzeni -. Quello che ci auguriamo è che le persone si prendano un momento per scoprire come le Sacre Scritture aiutano a risolvere alcuni problemi già da ora e quale speranza offrono per la loro soluzione definitiva in futuro.»
Il Gruppo Pd nel Consiglio comunale di Carbonia ha presentato una mozione per la convocazione di un Consiglio urgente sulle vertenze industriali aperte nel Sulcis Iglesiente
Dopo aver evidenziato che il Sulcis ha attualmente circa 30.000 disoccupati ed è in atto un serio pericolo di desertificazione del tessuto industriale di Portovesme con un alta possibilità di perdere altri 6000 posti di lavoro tra diretti, indiretti e indotto, verificato che la società Portovesme S.r.l. nel 2023 ha bloccato la produzione della linea piombo e ha annunciato la fermata della linea zinco che rappresenta l’80% dell’attuale produzione, dichiarando di voler mantenere in esercizio solo i forni Welz e preso atto che l’impianto Eurallumina ha congelato la produzione dal 2009 e che a oggi non si conoscono programmi certi per la ripresa, verificato che Sideralloys Italia S.p.A subentrata alla società Alcoa nel 2018, non è ancora in piena produzione e non si conoscono né i tempi, né i programmi per la piena ripresa produttiva; lo stesso dicasi per la sala elettrolisi ferma ormai da troppo tempo e, infine, considerato che la centrale Enel terminerà la produzione di energia da fonti fossili nel 2025 (si è in attesa di una proroga per il 2028) e attualmente non si conoscono i programmi per le produzioni alternative, i I consiglieri Giacomo Guadagnini, Ivonne Fraternale e Alberto Pili, con la mozione impegnano il sindaco Pietro Morittu a programmare con urgenza un Consiglio aperto con tutti i sindaci del territorio, con la presenza del presidente della Regione Alessandra Todde, con l’assessore dell’Industria Emanuele Cani, con i consiglieri regionali del Sulcis Iglesiente Alessandro Pilurzu, Luca Pizzuto e Gianluigi Rubiu, con le organizzazioni sindacali e con gli imprenditori, per individuare ogni possibile iniziativa a sostegno di tutte le vertenze aperte.
“Suggestioni” è la mostra conclusiva della prima residenza artistica di Tessere l’arte 2024 – creare a condividere con la textile art, in cui verranno presentati al pubblico gli esiti della ricerca svolta dagli artisti internazionali Paola Anziché, Nikola Filipović e Silvia Vendramel.
L’evento di terrà sabato 28 settembre, dalle 18.00, presso MuseoDiffuso.exe – Centro Esperienze Creative Ex Monte Granatico in piazza Padre Bruno Orrù a Sant’Antioco, ingresso gratuito.
A seguire, dalle 20.30, in piazza San Francesco, a Sant’Antioco, si terrà una cena condivisa con gli artisti e la comunità, partecipazione libera.