23 November, 2024
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Sabato 21 settembre, la Marina di Capitana sarà teatro di un evento unico nel panorama regionale: “Sulla Cresta dell’Onda – Il Diabete in Vela”, un’iniziativa organizzata dalle associazioni Diabetici Cagliari Odv, Diabete Sulcis-Iglesiente Odv e dalla Federazione Rete Sarda Diabete Odv. In collaborazione con la SSD Soliana Sailing e con il supporto dei Centri di Diabetologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Cagliari e dell’Asl n. 7 di Carbonia-Iglesias, ed i patrocini di Diabete Italia Odv, AMD Associazione Medici Diabetologi e CSV Sardegna Centro Servizi Volontariato della Sardegna. L’evento vedrà protagoniste 12 persone con diabete di tipo 1, pronte a dimostrare che la malattia non è un ostacolo insormontabile per chi desidera praticare attività sportiva.

Le sfide della giornata si svolgeranno nel Golfo degli Angeli a Cagliari, dove due imbarcazioni, ciascuna con 6 persone con diabete a bordo, veleggeranno sotto la guida di esperti clinici e istruttori di vela qualificati. Questa iniziativa mira a far comprendere che, con le giuste accortezze, anche chi convive con una malattia cronica come il diabete di tipo 1 può affrontare attività fisiche impegnative come la vela, simbolo perfetto del superamento dei limiti, sia fisici che psicologici.

L’evento ha un significato che va oltre la dimensione sportiva: si propone come un potente messaggio di inclusione e normalizzazione della malattia.«La forza del gruppo permette di abbattere quelle barriere psicologiche che spesso derivano dal vivere con una malattia cronica», afferma Diego Piras, presidente dell’Associazione Diabetici Cagliari Odv.

«L’eventoaggiunge Fabio Sabeddu, presidente dell’Associazione Diabete Sulcis Iglesiente Odvdimostra che il diabete non deve essere visto come un limite invalicabile. Attraverso lo sport è possibile affrontare le sfide con determinazione e vivere esperienze gratificanti.»

«Oltre all’aspetto tecnico legato alla navigazione, l’evento rappresenterà anche un’opportunità di condivisione e sostegno reciproco – conclude Riccardo Trentin,presidente della Federazione Rete Sarda Diabete Odv -. I partecipanti potranno confrontarsi con altri che vivono la stessa condizione, rafforzando il senso di comunità e supporto, essenziale per chi convive con il diabete. La collaborazione con Soliana Sailing garantisce un ambiente sicuro e stimolante per tutti, che potranno apprendere le basi della navigazione a vela e mettersi alla prova sul campo».

Questa giornata intende offrire un’esperienza di crescita personale e collettiva, dimostrando concretamente come, con spirito di squadra e determinazione, anche chi gestisce il diabete possa cavalcare le onde, sia in senso figurato che reale.

Il sindaco di Sant’Antioco, Ignazio Locci, rivolge un appello all’assessore della Programmazione e vicepresidente della Regione Sardegna Giuseppe Meloni affinché dia centralità alle istanze territoriali del Sulcis Iglesiente: L’iniziativa del primo cittadino antiochense auspica che, nell’ambito del percorso di ottimizzazione della programmazione territoriale annunciato con una serie di incontri con i sindaci per il mese di ottobre, inizi proprio dal Sulcis Iglesiente, lì dove la programmazione sovraordinata delle risorse non ha ancora conosciuto momenti propriamente “felici” e dove si attende di riuscire a spendere anche quei fondi stanziati da decenni, si veda il Piano Sulcis.

«Ho molto apprezzato l’intervento dell’assessore Giuseppe Meloni, il quale intende “garantire un approccio partecipato che risponda alle reali esigenze dei territori e assicuri una gestione efficace delle risorse”commenta il sindaco Ignazio Loccipromuovendo una serie di appuntamenti sulla programmazione territoriale con i Sindaci, con il coinvolgimento di Anci, nei vari territori della Sardegna, finalizzati a favorire il confronto e l’ascolto delle nuove esigenze di tutti i territori. Ebbene, io credo che iniziare dal Sulcis questo “tour” tra le varie regioni dell’isola sia un segnale importante, che in fondo questo territorio merita. Sono certo di interpretare un sentimento condiviso dei colleghi sindaci di questo pezzo di Sardegna e auspico che l’assessore Giuseppe Meloni voglia darci questo segnale tanto atteso.»

«La procedura aperta per l’affidamento in concessione del servizio pubblico di trasporto marittimo di passeggeri, veicoli e merci per la continuità territoriale tra la Sardegna e le isole minori di La Maddalena e San Pietro è andata nuovamente deserta. Non una novità, purtroppo, visto che a partire dal 2022 ben 4 gare sono andate deserte, a testimonianza del momento difficile e delicato che sta attraversando il mercato marittimo in questi ultimi anni. Il Servizio sarà ovviamente garantito in ogni caso senza soluzione di continuità.»

Lo ha detto l’assessore regionale dei Trasporti, Barbara Manca.

La scadenza dell’attuale servizio è prevista per il 31 dicembre 2024, ma si stanno già valutando tutte le ipotesi possibili per garantire ai cittadini delle isole interessate il diritto alla mobilità.

«L’esito verificatosi non era un’ipotesi remota visti i precedentiha aggiunto l’assessora Barbara Manca -, ma auspicavamo sicuramente un maggiore interesse da parte dei vettori dopo l’impegno profuso in questi mesi per dare vita a un bando “equilibrato” tale da consentire, da un lato, il rispetto dei principi previsti dall’autorità di Regolazione dei Trasporti coerenti con la regolamentazione comunitaria, in particolare l’osservanza delle regole di trasparenza e non discriminazione e, dall’altro, la giusta remuneratività per gli operatori interessati.»

Nonostante le ingenti risorse della base d’asta (oltre 26 milioni di euro per ogni annualità) e lo sforzo per darne ampia diffusione anche nei mercati esteri degli operatori, l’esito è stato negativo a dimostrazione che a incidere sul meccanismo sono anche dinamiche su cui la Regione può avere poca influenza.

«Lo Statoha precisato l’assessora dei Trasportiinveste annualmente nelle rotte per la continuità marittima tra la Sardegna e la Penisola (Genova, Napoli, Palermo, Civitavecchia) circa 14,5 milioni di euro: una cifra ben inferiore a quanto impiega la Regione per garantire la continuità con le isole minori. Una sproporzione che spiega come non basti impiegare più risorse a disposizione per assicurare un servizio essenziale e irrinunciabile. A questo proposito, è nostro intendimento avviare un confronto con le altre regioni che come noi stanno affrontando la stessa complessità la Toscana, la Sicilia, il Lazio e la Campania. Occorre trovare soluzioni condivise su scala nazionale che ci consentano di uscire dallo stallo e di assicurare i collegamenti senza dover ricorrere a procedure emergenziali. Il primo passoha concluso l’assessora Barbara Manca sarà coinvolgere l’Autorità di Regolazione dei Trasporti, al fine di valutare le criticità verificatesi nelle procedure di affidamento andate deserte e le possibili formule da adottare per farvi fronte.»

Il 21 settembre, dalle 18.00 alle 22.00, ed il 22 settembre, dalle 10.00 alle 22.00, lungo la via Roma, a Calasetta, si terrà la mostra artistica “Colori e tesori di Sardegna”, iniziativa ideata, organizzata e promossa dal locale Centro Commerciale Naturale. Saranno 15 tra artisti ed artigiani gli occupanti dei gazebo che verranno distribuiti lungo il percorso della via Roma. Gli artisti racconteranno con le loro opere i “colori” della Sardegna, quei colori che ammaliano, stupiscono, innamorano i visitatori, arrivati da tutte le parti del mondo. Ma non solo i “colori” saranno i protagonisti della mostra; l’artigianato farà la sua parte, rappresentato dai maestri orafi, dalla coltelleria, dalle maschere di Ottana, dai prodotti del cuoio ed anche dalla sartoria tipica e dalle lane e tessuti sardi. Tutto l’evento verrà accompagnato dallo spettacolo itinerante del gruppo folk “Amistade” proveniente da Ilbono nella serata del 21 settembre, dalle 18.00 alle 21.00, mentre il 22 settembre, dalle 16.30 alle 19.30, saranno i bambini i veri protagonisti della festa, poiché ci sarà il grande spettacolo con le Bolle giganti della Animù Animazione, con un’area giochi solo per loro.

“La Bianca Calasetta”, terra di confine e punto di incontro, un’altra storia tra due storie, il mix perfetto di due realtà che coesistono nell’isola di Sant’Antioco, racchiude in sé tutti i colori del mare e del cielo. E aspetta numerosi i visitatori a questo evento in onore del Santo Patrono, San Maurizio.

Il 21 settembre, a Domusnovas, alle ore 17,30, presso la Biblioteca Comunale “Gesualdo Pellegrini” in Piazza Leccis. 1, si terrà la proiezione con ingresso gratuito de “Le Cicogne di Chernobyl”, docufilm diretto da Karim Galici e prodotto da Cittadini del Mondo – Cinema per il Sociale.

Il film, omaggio alla grande generosità delle famiglie italiane che hanno accolto nelle proprie case centinaia di migliaia di bambini provenienti dalle zone contaminate, arriva a Domusnovas dove sono state numerosissime le famiglie che, negli anni, hanno aderito al progetto Chernobyl.

Grazie al grande lavoro svolto da Silvana Usai, oggi presidente dell’associazione di volontariato “Sorridi e Vivi”, tante sono state anche le iniziative di incontro, aggregazione, scambio culturale che si tenevano a Domusnovas durante i soggiorni dei bambini in Sardegna.

Il film intreccia una serie di racconti in cui le esperienze dei protagonisti si dipanano attraverso flashback e rimandi, collegandosi continuamente al disastro nucleare da cui tutto ha avuto origine. L’opera segue poeticamente le vicende dei piccoli protagonisti, a volte segnati da storie dolorose, riscattate dall’amore, dall’accoglienza e dalla solidarietà delle famiglie italiane coinvolte nei “Progetti Chernobyl”. Il film include anche immagini straordinarie della zona di esclusione intorno alla centrale, dove la troupe ha avuto la possibilità di entrare grazie a permessi speciali.

 

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L’atto di violenza contro il medico Roberto Sollai, a cui va la solidarietà della Rete Sarda, deve scuotere la coscienza dei cittadini e delle istituzioni. In questi casi invocare solamente l’uso delle forze dell’ordine e addirittura dell’esercito, significa declassare il fatto a mero problema di ordine pubblico. Al di là dei riti di solidarietà, spesso di facciata, bisogna ragionare sulle cause del crescente fenomeno e porre rimedio. In soli cinque anni si registra un escalation di violenze di circa il 40% in tutt’Italia. I servizi di emergenza-urgenza, i reparti di psichiatria, le guardie mediche e i medici di base sono i primi bersagli. Secondo l’Osservatorio Nazionale sulla Sicurezza del personale sanitario, in Sardegna nel 2023 sono 138 gli episodi di violenza. Gli operatori coinvolti sono 199 di cui 139 donne. Dati preoccupanti, ma la soluzione del problema non è solamente di competenza del ministero degli Interni.
La mancanza di sicurezza in senso ampio, genera disagio e violenza. La prima sicurezza sul posto di lavoro per medici e infermieri è quella di rendere efficienti i servizi sanitari pubblici assumendo personale, garantendo eque retribuzioni e il rispetto della dignità professionale. La Sicurezza da garantire ai cittadini è quella di poter accedere alle cure.
E’ in questo concetto di sicurezza per tutti che può essere limitata e fermata la violenza contro i sanitari.
Lo smantellamento della nostra sanità pubblica, a cui la politica di fatto non pone rimedio, determina la fuga di medici e infermieri dal pubblico al privato, dalla Sardegna all’estero e ad altre regioni più organizzate. Basta con il mantra “non ci sono medici”, l’alibi che copre tutto.
La sicurezza degli operatori della sanità e quella dei malati si garantisce in modo prioritario tutelandone i diritti. Che ben vengano, nella giusta misura, le forze dell’ordine, ma la soluzione del problema non può essere principalmente nelle loro mani, a colpi di Ddl.

Claudia Zuncheddu

Rete Sarda Difesa Sanità Pubblica

L’isola di San Pietro ha ospitato per una settimana il laboratorio internazionale di architettura MEDEA Carloforte SHADE Lab, per ripensare gli spazi dell’antica Tonnara dismessa di Porto Paglia, in località La Punta.

Il workshop, che si inserisce nell’ambito del progetto Tunèa in continuità con la ricerca sviluppata dal collettivo multidisciplinare U-BOOT Lab, è parte della ricerca MEDEA condotta dall’Università Sapienza di Roma, sotto la direzione scientifica di Mosè Ricci.

La metodologia utilizzata del SHAring DEsign Lab (SHADE Labs) è stata incentrata sulla sperimentazione di un approccio place-based al fine di sviluppare soluzioni progettuali in grado di far rivivere gli spazi aperti della tonnara come spazi comuni, con l’obiettivo di lasciare sul territorio un’azione concreta utile all’adattamento al cambiamento climatico, e in grado di attivare un processo di rigenerazione grazie a obiettivi sostenibili e attraverso un approccio transnazionale territorialmente integrato.

Il laboratorio si è svolto all’interno degli spazi dell’ExMA, recentemente ristrutturati a Carloforte e messi a disposizione dalla municipalità, e ha visto la partecipazione di 23 studenti internazionali provenienti dalle università di Siviglia, Barcellona, Istanbul e Roma, che si sono misurati con il “caso studio” Carloforte attraverso un approccio sperimentale basato su tre obiettivi: testare la capacità degli spazi comuni, dell’architettura e delle soluzioni nature-based di valorizzare le risorse esistenti,  rafforzare la partecipazione dei cittadini, produrre effetti moltiplicatori e impatti positivi sul livello di consapevolezza delle persone nei confronti dei rischi legati al cambiamento climatico.

Sotto la guida dei docenti e tutor Mosè Ricci, Giacinto Donvito, Francesca Rossi, Diana Ciufo (Sapienza University of Rome); Maurizio Memoli (University of Cagliari), Maria Pina Usai e Marina Fanari (U-BOOT lab/Tunèa), Fitnat Cimşit Koş (Gebze Technical University), Ilgin Ezgi Tunc (University of Tokyo), Pere Fuertes e Isabel Vega (ETSAV, Polytechnic University of Catalonia), sono state sviluppate 5 idee progettuali che saranno illustrate alla cittadinanza venerdì 20 settembre alle 18 in Piazza Carlo Emanuele III, davanti all’Info Point – Pro Loco a Carloforte.

Il programma di venerdì 20 settembre prevede:

  • ore 18.00: presentazione dei progetti alla comunità tramite la proiezione sullo schermo dell’Info Point  – Pro Loco delle tavole di progetto e delle idee, in Piazza Carlo Emanuele III
  • ore 20.30: Festa conclusiva e dj-set all’ Inderè Bistrot in Piazza Repubblica.

Ritorna il concorso fotografico del Parco Geominerario Storico e Ambientale della Sardegna, giunto alla sua terza edizione, le cui foto selezionate faranno parte del calendario istituzionale 2025.
Per l’edizione corrente è stato scelto il tema “Geositi della Sardegna”, focalizzando l’attenzione sulle bellezze geologiche delle tante straordinarie formazioni rocciose che punteggiano il territorio sardo, alcune della quali riconosciute con legge regionale “Monumento Naturale”.
La partecipazione è aperta a tutti i maggiorenni e l’iscrizione è gratuita, secondo quanto espresso dall’avviso pubblico diramato dall’ente e consultabile nel sito www.parcogeominerario.sardegna.it (Avvisi e Comunicazioni).
Le foto (inedite, massimo 3 per partecipante), dovranno essere inviate alla mail parcogeominerariosardegna@gmail.com entro il 30 ottobre 2024.
Un’apposita commissione selezionerà le 14 foto che faranno parte del calendario 2025, compreso le 3 vincitrici, ai cui autori andranno premi in denaro (750 euro al primo, 500 euro al secondo e 350 euro al terzo classificato) e una targa premio, che verrà consegnata in occasione della presentazione del nuovo calendario.

EuroSpin, azienda italiana della grande distribuzione organizzata e leader di mercato con oltre 1250 punti vendita in Italia, Slovenia e Croazia e che ha avuto una forte crescita nel corso degli anni raggiungendo una media di oltre 11 milioni di clienti e oltre 22 mila collaboratori inseriti all’interno dell’organizzazione, assumerà oltre 150 persone da inserire presso i punto vendita in Italia. Le assunzioni riguarderanno soprattutto Addetti/e alla Vendita, che dovranno assistere la clientela, sistemare la merce sugli scaffali, pulire il punto vendita, avere una corretta tenuta del layout merceologico e occuparsi delle operazioni di cassa; Capi Negozio, che dovranno garantire il regolare funzionamento e l’ordinaria operatività del punto vendita, coordinare le diverse attività di negozio e dei suoi collaboratori e collaborare con il capo settore nel raggiungimento dei risultati commerciali; Addetti Area Gastronomia, i quali dovranno gestire il servizio al cliente accompagnandolo con cortesia all’acquisto e garantendone la soddisfazione, occuparsi della vendita assistita al banco e conoscere le operazioni necessarie alla preparazione dei prodotti da banco nel rispetto delle procedure HACCP per la corretta conservazione del prodotto; Coordinatori/trici Area Manutenzione, che dovranno coordinare gli addetti alla manutenzione e tutte le attività ordinarie e straordinarie delle strutture e delle attrezzature presenti all’interno dei punti vendita, programmare le attività di manutenzione preventiva e straordinaria, supervisionare le attività di allestimento dei nuovi punti vendita e installare le attrezzature.

Per verificare tutte le figure ricercate…

L’articolo completo è consultabile nel sito: http://diariolavoro.com/eurospin_4.html .

Le segreterie territoriali Fiom, Fsm e Uilm della Sardegna Sud Occidentale e del Sulcis Iglesiente hanno proclamato una giornata di sciopero per lunedì 23/09/2024, con manifestazione e corteo.

«La decisione della Glencore di fermare la linea zinco era nell’aria, la si respirava da tempo; tuttavia nel momento in cui è arrivata, questa, mette ognuno davanti alle proprie responsabilitàsi legge in una nota -. Il sindacato tutto, da quando è avvenuta la comunicazione si è adoperato affinché vi fosse un’unità di intenti che andasse in una sola direzione: far modificare la posizione della Glencore, ossia non mettere in discussione le produzioni di zinco, mai in crisi nel mercato. Da quella comunicazione avvenuta il 5 settembre, infatti, ci sono state una serie di iniziative tendenti a mettere in evidenza la poca serietà e affidabilità della multinazionale: il 06/09 sono state proclamate 24h di sciopero, poi abbiamo incontrato la presidente della Regione, assessori, commissioni regionali, capigruppo regionali, sindaci e consiglieri, parlamentari sardi, i ministeri del Lavoro e del Made in Italy, i segretari nazionali di CGIL, CISL e UIL, la diocesi di Iglesias è stata costantemente al nostro fianco, la politica ad ogni livello, che fosse di maggioranza o opposizione ha dichiarato contrarietà alla scelta della Glencore; così come le TV, attraverso le testate giornalistiche, la carta stampata sono state presenti e hanno riportato costantemente e fedelmente le difficoltà e i rischi esistenti.»

«Tanti sono stati gli attestati di solidarietà che ci sono giunti da diverse realtà e che ci hanno fatto capire che la strada intrapresa, a tutela delle produzioni e dell’occupazione sia a Portovesme che a San Gavino, era quella giustaaggiunge la nota -. Ma è il momento del salto di qualità, che deve imprescindibilmente partire da noi, da ciascuna lavoratrice o lavoratore della Glencore o delle realtà collegate. Deve diventare la vertenza del polo industriale di Portovesme e di San Gavino, dei territori, che ospitano le fabbriche, dell’intera regione, ma anche del Paese Italia, che non può continuare a permettere alle multinazionali di turno, di sfruttare leggi e territori a loro convenienza, per poi abbandonare tutto, per inseguire maggiori profitti. Ma perché questo avvenga nessuno di noi si deve sentire escluso da questo processo, che coinvolge ed interessa tutti, ognuno di noi è chiamato a dare il proprio contributo, in termini di partecipazione e non solo. Per questo chiediamo a tutte le lavoratrici ed i lavoratori, che a partire dalla giornata di lunedì 23 in sciopero diventi la giornata di partecipazione totale, perché dalla fabbrica deve partire il fortissimo segnale che non abbiamo nessuna intenzione di rassegnarci alle decisioni prese da Glencore.»

«I governi a tutti i livelli facciano la loro parte, l’incontro previsto il 24/09 al MIMIT, sia l’avvio di un tavolo permanente, che abbia solo l’obiettivo mantenere le produzioni, garantire l’occupazione attraverso il Lavoro, escludendo il rischio di licenziamenti o il ricorso ad ammortizzatori sociali, i quali sarebbero l’anticamera del licenziamento, come l’esperienza vissuta in realtà molto vicine, ci insegna. Si tutelino le produzioni e si inchiodi la Glencore alle loro assolute responsabilitàconcludono le segreterie territoriali Fiom, Fsm e Uilm della Sardegna Sud Occidentale e del Sulcis Iglesiente -. Per queste ragioni chiediamo la totale partecipazione allo sciopero di lunedì garantendo a tutti la presenza, e di dare voce alla protesta.»