Sabrina Licheri (M5S): «Per la Portovesme srl a rischio chiusura, servono soluzioni subito»
«Alla Portovesme di Glencore è stata bloccata la produzione dello zinco, pari all’80% della sua produzione, e i lavoratori e le lavoratrici sono tornati a manifestare.»
Lo scrive, in una nota, Sabrina Licheri, senatrice M5S in commissione Industria.
«La scorsa settimana – aggiunge Sabrina Licheri – l’azienda ha chiesto la cassa integrazione, non rispettando gli impegni di riconversione per la rigenerazione delle batterie elettriche, dimostrando un totale disinteresse per gli impianti di San Gavino e Portoscuso e la dismissione è sempre più vicina. L’ennesima presa in giro da parte della multinazionale che fino a oggi non ha rispettato nessuno degli impegni assunti.»
«Una preoccupazione – prosegue la senatrice del M5S – per gli oltre 1.300 lavoratori e lavoratrici sardi che vedono messo a rischio ancora una volta il loro posto di lavoro, ma anche per l’industria del Paese. Manca totalmente una politica di programmazione e riconversione degli impianti produttivi.»
«Questa è solo l’ultima delle tanti crisi dello stabilimento sardo. Servono soluzioni di lungo periodo, per accompagnare la transizione e impedire lo smantellamento di un comparto per anni fiore all’occhiello dell’industria italiana e salvaguardare i livelli occupazioni. Ora, serve l’impegno di tutti gli attori in campo a cominciare dalle rappresentanze datoriali, lavoratori, sindacati e politica uniti per un obiettivo comune», conclude Sabrina Licheri.
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