Carbonia: interpellanza dei gruppi consiliari di Sinistra Futura e M5S sulla pulizia dei canali
I gruppi consiliari di Sinistra Futura e M5S, durante la riunione del Consiglio comunale tenutasi lunedì scorso, hanno presentato un’interpellanza per evidenziare lo stato di totale degrado in cui versano il Rio Santu Milano e il Rio Cannas, oltre a quelli minori.
I consiglieri dei due gruppi di minoranza denunciano la presenza di detriti, cespugli, arbusti e ogni genere di rifiuti che hanno portato alla proliferazione di ratti e che fotografano una situazione non decorosa oltre che pericolosa: la presenza di quanto descritto ha creato un vero e proprio sbarramento per il regolare scorrimento delle acque che con forti piogge, come quelle a cui abbiamo assistito recentemente, impedisce il corretto deflusso dell’acqua e può causare inondazioni, come già avvenuto in passato.
«Il pericolo è sempre presente e la prevenzione è il primo strumento nelle mani delle amministrazioni. Durante il Consiglio comunale abbiamo denunciato la situazione di disagio che i residenti di varie zone di Carbonia hanno dovuto sopportare nella notte di sabato scorso proprio a causa dell’assenza di manutenzione.
Il comune di Carbonia dispone da fine novembre 2022 di risorse molto elevate, circa mezzo milione di euro, mai viste in passato, per far fronte alla pulizia dei canali, ma ancora, in piena stagione delle piogge, non sono stati avviati i lavori. L’assessore delle Manutenzioni risponde che nel giro di una settimana vedremo gli operai al lavoro.»
«Noi riteniamo questi interventi profondamente tardivi, dato che la nostra amministrazione disponeva di queste risorse già da tempo ed è facilmente prevedibile che questo tipo di lavoro debba essere svolto prima dell’autunno – concludono -. Le piogge dell’ultimo fine settimana, se da un lato rappresentano un evento straordinario, dall’altro ci indicano come eventi di questo tipo siano ormai molto più frequenti a causa del cambiamento climatico. A maggior ragione dovrebbe essere data massima priorità alla spesa dei fondi per far fronte al rischio idrogeologico e riteniamo che ciò non sia assolutamente avvenuto.»
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